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Autore: linpa88    23/07/2012    1 recensioni
Cosa succede se messa alla strette Rose confidasse alla famiglia della sua storia con Scorpius e dell'amore tra i due visto l'odio tra le due famiglie? Una one shot sul segreto svelato scritta e dedicata a due persone a cui voglio tantissimo bene.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Arthur Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Due one-shot in due giorni, lo so lo so quando tanto e quando niente, ma ultimamente le mani prudono e chissà che non ce ne scappi una terza che il mio cervellino sta ancora sviluppando. La foto a cui mi sono ispirata purtroppo non mi ricordo da dove l'ho presa fa parte comunque di quelle Dear... che si trovano su Harry Potter nessuno me ne voglia se non cito la fonte non me la ricordo proprio. Ultimo ma non meno importante, la storia è dedicata alla futura mamma Miriam e al futuro papà Marco e al loro amore nato dai pg di Scorpius & Rose. Tantissimi auguri, vi voglio tantissimo bene. AMY

Le prime vacanze che arrivarono dall’inizio della scuola furono quelle di Natale accompagnate da un’abbondante nevicata che aveva imbiancato tutta l’Inghilterra.
Come ogni anno Molly Weasley aveva organizzato una grande cena la sera della Vigilia mettendosi a lavoro già dalla mattina, dopo aver reclutato figlie e nuore sotto la sua stretta sorveglianza, mentre gli uomini di casa erano intenti a preparare la lunga tavola per tutti gli ospiti e i bambini si dilettavano con le decorazioni che sarebbero state appese per tutta la casa.
Tra risate e non pochi pasticci alla fine la cena era riuscita e fino al dolce la Signora Weasley, era rimasta vigile che tutti mangiassero e niente avanzasse.
Quando alla fine, tutti sazi, si avvicinarono al grande camino per lo scambio dei regali, il gran vociare di chiacchiere allegre accompagnava le risate dei bambini e le loro facce sorprese nello scartare i doni.
“Allora Rose come procedono gli studi?”. Arthur Weasley sedeva su una vecchia poltrona ingiallita dal tempo con un bicchierino di Brandy in mano, vicino a lui la nipote giocava, insieme con James, con Arnold la Puffola Pigmea di sua zia Ginny che si abbandonava alle carezze dei due; Rose alzò lo sguardo e sorrise
“Tutto bene come sempre nonno, non vedo l’ora di entrare al settimo anno e affrontare i M.A.G.O., t’invidio molto James vorrei tanto essere al tuo posto”.
Il ragazzo la guardò con un’espressione rabbuiata “Facile parlare quando ti ritrovi un cervello come il tuo”. Borbottò il ragazzo che si trovava al suo ultimo anno e alla fine avrebbe dovuto sostenere i fatidici esami; Arthur sorrise bonariamente guardandoli “Tranquilla piccola Rose vedrai che arriverà pure per te non essere impaziente, lo so che ti fremono le mani sei tutta tua madre, cerca solo di goderti anche la scuola e gli amici che hai”.
“Ah!”. Esclamò James “Questo non è un problema a quanto pare la piccola Rose ha qualcuno che la distrae dalla scuola ultimamente”. Disse infine facendo finta di niente, ma soffocando poi un “Ahi!”. quando Rose gli tirò una gomitata in pieno fianco che lo fece sussultare per il dolore “Che cosa ho detto di male Rose, non ho accennato al tuo “fidanzatino”.!”. La rimbeccò lui sghignazzando
“James sei insopportabile, io…”. Balbettò qualche frase sconnessa avvampando in volto “Non è vero nonno, non è assolutamente vero”. Disse incrociando le braccia furiosa, mentre tutti i presenti guardavano la scena, prima di lasciare il salotto dopo aver appellato cappotto e cappello ed essere uscita fuori di corsa
“James questo non dovevi farlo”. Mormorò al suo fianco Albus che era intento a leggere una storia babbana come compito per le vacanze “A volte sei proprio insopportabile”.
“Lei se la prende troppo, non c’è niente di male e lei ne fa una tragedia per senza niente”. Rispose il ragazzo comunque dispiaciuto per aver fatto arrabbiare la cugina.
Ron fece per alzarsi ma Arthur gli fece cenno di sedersi, alzandosi lui stesso per prendere il cappotto; dalla cucina la Signora Weasley, prontamente avvisata dal suo orologio, urlò “Non scordarti il capello Arthur”. e con un sospiro il Signor Weasley si calcò bene l’indumento sul capo alzando gli occhi al cielo e uscì alla ricerca della nipote che si era seduta al riparo mentre giocava con qualche fiocco di neve
“Perché non torni dentro e non appendi James a testa in giù?”. Disse lui poggiando una mano sulla spalla della nipote sedendosi sulle ginocchia vicino a lei; Rose sospirò ma non rispose continuando a far vorticare i fiocchi con la bacchetta
“James ha ragione? C’è qualcuno che ti sta vicino Rose?”.
La ragazza sospirò ancora ma non annui e non negò la cosa continuando rimanere in silenzio
“Per Merlino Rose! È una cosa bellissima no? Perché ti vergogni tanto? Guarda che se tuo padre s’ingelosisce ti difendo io piccola”.
Lei accennò un piccolo sorriso per poi tornare a farsi seria “Mi sbattereste fuori di casa per quanto comprensivi possiate essere”. Tirò su con il naso afferrando un piccolo vortice con la mano che si trasformò in una ballerina di ghiaccio che prese a danzare nel palmo della sua mano “Papà senza sapere niente ha già decretato la sentenza tanto tempo fa!”.
“Rose cara, tuo padre decreterebbe una sentenza di morte anche al ragazzo perfetto per te, quindi il suo parere è soggetto a varia interpretazione”.
Lei arricciò le labbra pensierosa ammettendo che a priori aveva ragione, ma poi pensò a lui e sospirò “Qui è peggio nonno, non è un tipo da ‘posso pure farci un pensierino’, io già lo so che nessuno lo accetterà mai”.
“Mettimi alla prova!”. Sorrise ancora lui affiancando alla ballerina un compagno di ghiaccio che prese a volteggiare con lei, Rose guardò i due con un sorriso sincero che spuntò sul viso e decise che fare un tentativo non sarebbe stato male, nel peggiore dei casi poteva rimanere a Hogwarts finché le acque non si fossero calmate e prima di ritornare a casa sarebbero passati parecchi mesi, sospirò all’idea e si fece coraggio “Biondo, occhi di ghiaccio, molti dicono che anche il suo cuore lo sia, invece ho scoperto in lui un ottimo amico in un primo momento, una mente a dir poco brillante”. Gli occhi s’illuminarono al pensiero del ragazzo “Da quanto abbiamo cominciato a parlare, ci siamo subito trovati e lui m’incuriosiva tantissimo; mi ha dato luce in un periodo di buio in cui mi sentivo terribilmente sola, poi a Pasqua dell’anno scorso ci siamo baciati per la prima volta”. Lei arrossì al pensiero mentre l’anziano Signor Weasley, trovò il racconto molto carino degno della più bella storia d’amore mai narrata
“Lui è Scorpius nonno, Scorpius Malfoy, io non so se stiamo veramente insieme o ci stiamo ancora scoprendo ma lui a me piace ed io so di piacere a lui”. La ragazza si voltò per guardare l’uomo in viso alla ricerca di qualche espressione di chiara rabbia, ma vi vide solo della perplessità che la lasciò confusa
“Perdonami Rose, ma non capisco dove sia il problema”. Disse lui grattandosi il capo imbarazzato
“Nonno, è Scorpius… Scorpius Malfoy, quel Malfoy”. incalzò lei pensando che non si fosse spiegata bene
“So chi sono quei Malfoy, Rose, ma non capisco lo stesso”.
Adesso Rose era veramente nel pallone, non capiva se il nonno avesse inteso o no, ma non poteva esserci ombra di dubbio: nella comunità magica non c’era altra famiglia con quel cognome, suo nonno li conosceva bene eppure sembrava non capire
“Suo padre è Draco Malfoy, nonno, figlio di Lucius Malfoy”.
“Avevo inteso perfettamente piccola, ma continuo a non capire”.
“Mangiamorte, Voldemort, Seconda Guerra Magica… ti ricordano niente?”. Fece lei stralunata
“In verità mi ricorda molte cose Rose e se pensi che io ce l’abbia con lui per il cognome che porta, credimi, pensi male”.
La ragazza capì subito le intenzioni del nonno e sorrise questa volta più apertamente, ma poi ripensò al padre e il sorriso si spense “Ma papà non lo accetterà mai, lui ha un vero e proprio rifiuto per quella famiglia, il fatto che la notizia non abbia ucciso te non vuol dire che a lui non possa venire un infarto o peggio arrabbiarsi fino a diventare paonazzo in viso”.
Arthur rise di gusto al pensiero che il figlio potesse diventare più rosso di quello che già fosse, rischiando un paio di volte di cadere a gambe all’aria se non fosse stato per lei che lo sorreggeva “Piccola Rose non avere paura sul serio, tuo padre ha un pessimo rapporto con i Malfoy è vero ma questo non significa che il giovane Scorpius debba pagare per gli errori della sua famiglia e se tu pensi che meriti una possibilità io mi fido del tuo parere e voglio solo che tu sia felice”.
La ragazza sorrise a quelle parole “Ma papà.?”.
“A tuo padre ci penso io tesoro, se avrà qualcosa da ridire se la dovrà vedere con me e con tua madre e penso anche tua nonna e solo lei basterà per terrorizzarlo”.
Una risata fragorosa partì dai due che rincuorò molto la giovane ragazza che abbracciò di slancio il nonno che non tardò, a sua volta, a ricambiare l’abbraccio
“Credimi piccola noi vogliamo solo che tu sia felice, non ascoltare a tuo padre e ai vecchi rancori. Se tu ami Scorpius, io voglio che tu lo sposi”.
Questo bastò per alleggerire le paure della ragazza che dopo aver schioccato un grosso bacio sulla guancia del nonno, lo aiutò ad alzarsi e insieme tornarono dentro casa al caldo; quando Rose rientrò, per prima cosa, corse ad abbracciare sua nonna, poi soddisfatta di quella conversazione tornò a giocare con Arnold vicino a James e Albus; tutti guardarono i due senza proferire parola finché Hermione non ruppe il silenzio
“Tutto bene voi due?”.
Arthur riprese posto sulla poltrona e annuì sorridendo poi in direzione della nipote che annuì in risposta alla domanda della madre
“Devi dirci qualcosa Rose?”. Domandò incuriosito Ron
“Ron, figliolo, non preoccuparti niente di grave, ma è un piccolo segreto tra me e Rose, non me ne vorrai a male spero? Sta tranquillo sai che non lascerei mai che mia nipote facesse le scelte sbagliate”.
Ronald annuì un po’ dubbioso sul da farsi ma alla fine lasciò correre quando Molly servì lo zabaione caramellato, divorando la sua porzione in meno di un secondo; tutti apprezzarono il dolce della signora Weasley talmente tanto che nessuno si accorse dell’occhiolino che Arthur rivolse alla nipote, né del sorriso che lei fece per aver accettato il tutto solo per la sua felicità.

   
 
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