Welcome to Wonderland ~
I don’t believe in fairytales, but I believe in
you and me.
Sulla rocca del suo
castello è lui l’eroe, lui a vincere contro il male, cavalcando
come un fulmine sulle ali della fantasia.
I fogli lo circondano, bianchi
come la storia di Storybrooke. Non è mai successo nulla, qui, prima di
ieri sera. Per tanti anni la gente se n’è andata in giro con passi
veloci e occhi distratti senza vedere quelle tante cose impercettibili che un
bambino non può fare a meno di notare, le menti bianche come quelle
pagine intonse, nell’inconsapevole attesa che qualcosa – la lancetta di un orologio – desse
vita a nuovo inchiostro e a nuove parole.
Ed è successo,
finalmente, anche se loro ancora non lo sanno.
Henry sparpaglia un altro
po’ i fogli che ha portato con sé sul suo castello come piccoli
bottini di guerra. Forse un giorno verrà qualcuno a svolgere meglio il
compito che si è prefisso, ma fino ad allora lui dovrà provarci, dovrà tentare di aiutare la
salvatrice nella missione che lei non si è mai sognata di chiedere e che
sembra ancora molto lontana dall’accettare.
Ma intanto, a
Storybrooke, il cielo è già cambiato.
Henry alza lo sguardo e
sorride. Una volta la sua maestra – è così buffo pensare
che in realtà sia sua nonna
– gli ha detto che il bianco è buono, è il colore
più puro, ecco perché tutti gli altri vi si fondono insieme. E
oggi persino le nuvole, quelle nuvole che hanno sempre oscurato ogni speranza
– così simili agli occhi di una donna lontanissima che si fa
chiamare mamma – sono più bianche.
Perché dietro,
timidamente, si fa strada la luce del sole.
Henry prende un grande
respiro, si concentra e posa la punta della penna sulla prima pagina vuota.
C’era una volta, scrive, una
ragazza che salvò un mondo.
Anche se lei ancora non
lo sa.
[ 300 parole ]
Note dell’autrice
Udite-udite, questa sciocchezza (no, non è falsa modestia
la mia, a me sembra veramente una
sciocchezza xD) è risultata prima
nel contest I colori di Storybrooke indetto da The Weaver of Tales
e giudicato da Releeshahn.
Non avete idea della mia gioia. *esplode*
Il contest prevedeva la scelta di un protagonista e di un colore,
laddove ciascun colore corrispondeva a un pacchetto contenente quattro prompt e quattro personaggi secondari. Io ho scelto l’accostamento
Henry Mills + bianco,
e mi sono ritrovata a fare i conti con questo elenco di voci: Emma Swan, Mary
Margaret Blanchard, Regina Mills,
August W. Booth; nuvola, luce, ricordo, speranza.
Quivi le note post-lettura lasciate anche alla giudicia:
Emma, Mary Margaret e Regina vengono citate piuttosto chiaramente,
anche se non in modo esplicito, mentre l’accenno a August è
sottointeso nella frase forse un giorno
verrà qualcuno a svolgere meglio il compito che si è prefisso.
Per quanto riguarda i prompt, anche in questo caso penso che nuvola, luce e speranza siano
subito identificabili, mentre ricordo
è compreso nel riferimento alle menti
bianche degli abitanti di Storybrooke – in altre parole, ho
identificato il bianco come la mancanza del ricordo stesso.
Essenzialmente ho voluto ritrarre Henry in un momento
immediatamente successivo all’episodio pilota. Ho pensato che, ora che si
è scontrato con lo scetticismo cosmico di Emma, nel suo piccolo voglia
tentare tutto ciò che è nelle sue possibilità pur di
portarla a credere – come appunto lo scrivere per lei, l’immaginare
la sua storia e il modo in cui spezzerà la maledizione. Diciamo che
Henry sta scrivendo una fanfiction su sua madre X°D
La lyric iniziale è tratta dalla canzone Wonderland di Natalia Kills e non vuole
significare che Henry semplicemente non
crede nelle favole, ma che crede più
in Emma che nelle favole. (Sì, lo so. Quando scrivo mi capisco solo io.
^^’)
Ebbene, ecco tutto. Una pura sciocchezza. Datemi un pizzicotto
.__.
Di seguito
riporto il giudizio di Relee e lo splendido banner ♥ Ci tengo
soprattutto a ringraziare lei, per essersi accollata l’onere di fare da
giudice e averlo svolto con cotanta rapidità e precisione, nonché
le altre partecipanti, Ray08 e dodo, delle quali vi invito a leggere
le storie :D
E grazie anche a tutti voi lettori, naturalmente.
Aya ~
1a classificata: Welcome to
Wonderland – FataFaby89 (29,8/30)
Grammatica
e Sintassi: 5/5
Nulla da dire, veramente. La storia è perfetta sotto questo punto di
vista.
Forma e Stile: 4,8/5
- “ma fino ad allora lui dovrà provarci (…). Ma intanto, a Storybrooke, il cielo è già cambiato.”
Questa doppia avversione non mi è suonata benissimo: di norma una
congiunzione non dovrebbe essere posta dopo il punto a meno che non si intenda
negare o rafforzare il senso della frase precedente; ora, mentre mi è
sembrato legittimo con il periodo introdotto dalla “e” (Ed è
successo, finalmente) qui, seppure non sia scorretto, le due avversioni mi
sembrano ridondanti. Non te l’ho considerato comunque errore.
- “si fondono insieme. E oggi persino le nuvole” Qui avrei
sostituito il punto con un punto e virgola che, a mio parere, avrebbe dato
più continuità alla frase.
- “E oggi persino le nuvole, quelle nuvole che hanno sempre
oscurato” nonostante “nuvola” fosse uno dei prompt, avrei evitato la ripetizione, usando magari il
sinonimo “nube”: “E oggi persino le nuvole, quelle nubi che
hanno sempre oscurato”
IC: 5/5
Il personaggio di Henry è riportato con estrema fedeltà: dalla
tua storia traspare sia la sua incrollabile e tenace fede nelle proprie idee,
sia la forza con la quale spera e si prepara alla “lotta” contro lo
scetticismo di Emma, sia i sogni e la fantasia del bambino che è. Tutta
la complessità del personaggio è mantenuta e, anzi, esaltata.
Stesso discorso per i personaggi secondari, le cui personalità sono
indicate con estrema cur, pur essendo loro solamente
appena un accenno nei pensieri di Henry.
Originalità: 5/5
Uso del pacchetto: 5/5
Non riuscendo a dedurre come la giudice precedente avesse inteso l’uso
dei prompt – se li preferisse semplicemente
nominati o se li avesse concepiti come cardini su cui far ruotare la storia
– ho deciso di valutare questa voce come una media fra le due.
Dunque, per quanto riguarda il nominare i prompt,
nella storia è possibile vederne solamente due su tre.
Esaminando il loro utilizzo, invece, trovo che sia proprio
l’“omesso” quello usato nella maniera migliore: il ricordo
permea la storia, ne è il fulcro e la spiegazione; su di questo si
fondano le speranze e sogni di Henry, attraverso la sua analisi il protagonista
può comprendere l’importanza delle azioni future. A confronto del prompt “ricordo”, l’utilizzo degli altri
due è minimo: nessuno infatti incide così fortemente nella
struttura della storia, limitandosi entrambi solamente a comparire.
Facendo una media, trovo la tua scelta ottimale in quanto un caso compensa
l’altro.
Gradimento personale: 5/5
È difficile, secondo me, riuscire ad essere originali usando così
poche parole. Tu ci sei riuscita: la storia è al tempo stesso fedele
alla serie e fresca. Trovo veramente azzeccata la scelta del momento: nel
telefilm è trattato velocemente – come è giusto che sia, in
fondo. Inserendoti in quel momento hai potuto tirar fuori un racconto veramente
sentito, carico della preoccupazione e della incrollabile, tenace fiducia che
caratterizza Henry, un personaggio fra i migliori della serie, a mio parere, di
cui hai saputo riportare abilmente le caratteristiche – la forza con cui
persegue il suo fine, la dedizione verso Emma, la speranza di liberare Storybrooke affiancata a quella di una nuova vita, magari
con la madre che avrebbe dovuto essere la sua, la fantasia e la fede senza
confini. La storia è coerente in ogni sua parola: tanto negli accenni ai
personaggi nella fan fiction secondari quanto nei luoghi e nelle tempistiche
degli avvenimenti.
Lo stile è fluido, fresco e veramente gradevole: avvince il lettore
catapultandolo in un universo che conosce, in situazioni note che può
osservare da occhi differenti, da un punto di vista originale e carico di
sentimento com’è quello di Hanry.
Nel complesso una storia veramente bella, una di quelle che sei felice di aver
letto.