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Autore: XxAryxX    23/07/2012    4 recensioni
Una storia, per quanto breve, romantica e intensa, piena dell'amore che due persone possono provare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"Per Te"
 
Mi sveglio col rumore delle frasche al vento che entra dalla finestra aperta. -Ma che ore sono?- Mi chiedo un po' assonnata guardando la sveglia. Le sei. Ok... sto ancora un po' a letto...No, non ce la faccio a star qui a far niente, così mi alzo e mi vesto. Esco dalla mia camera che mio fratello dorme ancora, così faccio piano per non svegliarlo. Guardo fuori. -Uff..- E' nuvoloso. Poco male, è la giornata ideale per andare al molo. Con questo tempo non ci sarà nessuno. Quindi prendo una mela e me la sgranocchio uscendo. Un refolo d'aria mi fa correre un brivido lungo la schiena mentre mi chiudo la porta alle spalle, ma decido di incamminarmi lo stesso. Arrivo al molo dopo venti minuti di cammino. Come pensavo non c'è nessuno. Mi sfugge un mezzo sorriso. -Questo posto si gode molto di più da soli e coi propri pensieri che in compagnia- Mi dico mentre salgo la piccola scaletta che porta al cornicione. Da lì comincio a saltare tra un masso e l'altro per arrivare ad un piccolo promontorio roccioso vicino all'acqua. La vista è come sempre bellissima. Mi siedo sul sasso liscio su cui mi sono fermata e guardo il mare. Oggi è mosso. Chissà come, guardarlo mi ha sempre rilassato. Mi piace osservare come le onde raggiungono gli scogli per poi infrangersi su di essi con mille spruzzi argentei. 
Questo posto è veramente speciale, ma non riesco a godermelo come sempre...
E quindi è oggi che Jade parte... Mi rannicchio avvolgendo le braccia intorno alle gambe.
Quado due giorni fa me mio fratello mi aveva informato della sua partenza, ero andata su tutte le furie, primo perchè lo venivo a sapere da lui e non da Jade in persona, secondo perchè lui non mi aveva mai confidato di volersene andare e terzo perchè lo aveva detto a mio fratello in vece che alla sua migliore amica (cioè la sottostcritta)! Insomma perchè non aveva avuto il coraggio di parlarmene? Che vigliacco! adesso che ci penso dovrei almeno andarlo a salutare... NO! Mi impongo. Se lui non ha voluto rendermi partecipe dei suoi sogni allora che se li godi senza la mia presenza! Sento le lacrime salire agli occhi ma le rimando giù con cattiveria. Ecco, mi sono alzata. Guardo fisso l'orizzonte e senza esitazione lancio un grido. -Jade sei uno supido!!!- Per alcuni secondi rieccheggia l'eco della mia voce che va disperdendosi insieme al fragore delle onde sugli scogli. Sospiro e mi sgonfio sul sasso ritrovandomi di nuovo seduta, gambe spenzoloni sul mare. Rimango così per alcuni minuti finchè non decido che forse è meglio tornare a casa. 
Mi alzo malvolentieri e rimango di sasso. Dietro di me c'è lui. Mi guarda fisso con un lieve sorriso sulle labbra. Si avvicina e mi saluta con un -Hey..!- Io nel frattempo mi sto sforzando di trattenere le lacrime che nuovamente mi premono sugli occhi. -He..Hey...- Gli faccio ciao con la mano cercando di evitare il suo sguardo. Lo sento che sospira e che si fa più vicino. -Non abbiamo avuto modo di parlare in questi ultimi due giorni... Stai bene?- Non posso rispondere. So già che la mia voce ne uscirebbe troppo stridula e incrinata, così annuisco piano. Lui si gratta la testa e con fare un po' impacciato mi chiede:- Così l'hai saputo?- Annuisco ancora. Lui pare a disagio. Si passauna mano fra i capelli corti e ramati: - Senti.... Non è che non te lo volessi dire...Aspettavo solo...Il momento giusto- Adesso lo guardo e i suoi occhi verdi incrociano i miei. Lui sospira e si passa di nuovo una mano tra i capelli arruffati dal vento e poi si avvicina ancora, così tanto che posso sentire chiaramente il suo respiro. Distolgo lo sguardo. Avanti non puoi rimanere qui impalata senza far niente, mi dico. Quindi, ricacciando indietro il magone, cerco di prendere un cipiglio disinvolto. -Quindi... Te ne vai veramente?- Cerco di fare l'indifferente, come se la cosa non mi importasse e a quanto pare ci riesco perchè lui sembra deluso del mio disinteressamento. -Già... Volevo dir...- Non lo lascio nemmeno finire che subito mi scappa - Però, sia chiaro, non mi dispiace proprio che tu parta!- Mi vorrei tagliare la lingua! A volte sono di un acido che mi disgusto da sola. Non lo faccio apposta, è il mio orgoglio! Lui serra le mascelle e si irrigidisce. Ecco, ce l'ho fatta ad offenderlo! Mi vorrei sotterare! 
-Bene. Allora addio e scusa tanto se volevo salutarti!- Dice voltandosi e andandosene. Rimango ferma. Vorrei tanto scusarmi...NO! Insomma non è colpa mia! E' stato lui che non ha voluto dirmi che se ne sarebbe andato, io non ho colpe. Però...chissà cos'è questa sensazione di oppressione allo stomaco...? Pic...Pic...Pic... Comincia a piovere, ma io me ne rimango sotto la pioggia come in trans finchè il freddo non mi attanaglia il corpo. Oh, no! Mi sto infradiciando tutta! Meglio tornarsene a casa. 
Arrivo che mio fratello è sveglio. -Buongiorno- Mi accoglie. -'Giorno...- Biascico io di pessimo umore. Lui mi osserva dirigermi in camera mia con espressione corrucciata, ma rimane in silenzio. Salgo le scale e arrivo in camera mia. Mi butto sul letto e abbraccio il cuscino. Ripenso a quello che è successo al molo continuando a ripetermi che ho fatto la cosa giusta, ma il mio stomaco rimane comunque serrato da una strana sensazione. Guardo la sveglia sul comodino. Le otto e mezzo. Chissà a che ora parte... Mi chiedo prima che gli occhi mi si chiudano. 
Mi sveglio che è pomeriggio. Il sole entra dalla finestra. Evidentemente ha smesso di piovere. Mi tiro su di colpo. Oh, no! Ho saltato il pranzo! Mi lamento insieme al mio stomaco che sento brontolare. Mi alzo e vado giù in cucina per prendere qualcosa da sgranocchiare. Apro la porta e trovo mio fratello, seduto al tavolo, che mi guarda severo. -Capisco che tu sia in piena pena d'amore, ma non puoi saltare i pasti così!- Mi vanno a fuoco le orecchie. -Non sono in pena d'amore!- Ribatto e sul volto gli si disegna un sorriso canzonatorio. -Oh, insomma! Mi vuoi dire che non provi proprio niente per Jade?- Mi scruta. Io avvampo ma mi limito a prendere una mela dal cestino e a lasciare la cucina il più in fretta possibile. -Partirà alle sette di sta sera- Mi sento dire mentre mi chiudo la porta alle spalle. Faccio finta di non aver sentito ed esco di casa. Il molo è la mia meta. Ci vado sempre quando ho bisogno di pensare. E in questo momento ne ho molto bisogno!
Ma non passo per il paese. Adesso che è pomeriggio sarà pieno di gente e ora come ora non mi va a genio l'idea di passare in mezzo a tutte quelle persone. Così scelgo la via che costeggia il mare e che passa da fuori. Arrivo dopo circa mezzora. Cavolo! Non mi ricordavo ci volesse tanto...! Penso metre scavalco la recinzione e mi polleggio su un sasso vicino alla riva. In teoria questo posto è vietato al pubblico ma secondo me è troppo bello per restarci lontano! E poi da qui si ha una vista mozzafiato sul mare, che mi ha sempre rilassato, quindi... Dato che il posto non è quasi mai sorvegliato, perchè non approfittarne? Mi metto a fissare l'acqua e rimango subito ipnotizzata dal suo moto lento e tranquillo, mentre una sensazione di calma mi pervade fin dentro le ossa. Ogni pensiero va al suo posto e la confusione se ne và, ma essa si lascia dietro una domanda: che cosa voleva chiedermi stamani Jade? Mah...Non sarà stato nulla d'importante se poi non mi ha chiesto nulla... Mi dico, ma non riesco a convincermi... Scuoto la testa cercando di non pensarci, ma la curiosità rende la domanda ancora più insistente. Poi mi balugina nella mente un dubbio: e se avesse voluto chiedermi di andare con lui? Impossibile! Il mio interessamento è sempre stato a senso unico, quindi perchè averebbe voluto?  Ahhhhhh! Accidenti a me e a lui! Uff! Nel frattempo noto che il sole sta calando e sta tingendo il mare di arancione e rosso... Ma che ore sono? In preda ad un agitazione improvvisa prendo una decisione. Se è vero che non lo rivedrò più, almeno potrei salutarlo... Sempre se faccio in tempo! Mi giro e comincio a correre verso il porto. Arrivo che il sole è appoggiato sulla riga dell'orizzonte. Una nave sta per salpare e vedo che sta già ritirando l'ancora. NO! Mi metto a correre come una forsennata ma la nave l'ha già tirata su. No! No,no,no! Non può essere! Lacrime bollenti mi rigano ormai il viso. Corro, ma la nave ormai è già partita. -Jade! Jaaaaaaaaaaaaade! Non partire ti prego! Jaaaaaaaaaaaaaaaade!!!!!!!- Sono in preda al panico. Non riuscirò mai a farmi sentire e ormai sono arrivata alla fine del pontile. -J...ade....- singhiozzo cadendo a terra. Non lo rivedrò mai più e non sono neanche riuscita a scusarmi...Sono una persona orribile....
C'è qualcosa di strano, però... Sento una presenza alle mie spalle. Chiccavolo è proprio ora?! Mi giro col viso ancora rigato dalle lacrime e... -JADE!- Grido alzandomi di scatto. Lui è lì, davanti a me, con la sua solita espressione corrucciata e canzonatoria. -Ciao. Sai ho pensato che magari avrei potuto riman...- Non lo faccio neanche finire che gli salto al collo facendoci cadere tutti e due sul pavimento bagnaticcio del pontile. Piango. Piango perchè sono felice. Felice che lui sia rimasto. Felice di sentire quelle braccia finalmente stringermi e felice di sentire il calore del suo corpo così vicino al mio. Rimaniamo così per alcuni minuti. Poi lo sento scostarsi e prendermi il viso fra le mani. Orai suoi occhi sono fissi su di me e io mi ci perdo finchè non sento le sue labbra sulle mie. D'istinto gli metto le braccia intorno al collo e mi lascio trasportare dal calore di quelle labbra così morbide e carnose. Gli accarezzo il viso assaporando quel momento così incredibilmente dolce e vero. A lungo lo avevo aspettato. Ci scostiamo pur rimanendo vicini. I suoi occhi verdissimi mi bruciano su ogni centimetro di pelle. Io lo guardo. Una domanda mi preme da quando l'ho rivisto. -Che cosa volevi dirmi sta mattina?-  Lui sorride. -Ho già avuto la mia risposta- Affondo il viso nel suo petto. Finalmente ci siamo trovati. -Rimarrai?- Gli chiedo finalmente. Lui sorrida ancora. -Per te- Mi dice stringendomi e sussurrandomi all'orecchio. Mi crogiolo nel calore di quel respiro e nella dolezza di quelle parole finalmente vere e non solo sogni.  
  
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