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Autore: phoenix___    23/07/2012    2 recensioni
Il giorno della partenza era arrivato. Ero talmente euforica che dormii soltanto tre ore. Non vedevo l‘ora di ritornare a Baltimora, rincontrare mio cugino Alex e i miei amici d‘infanzia che non vedevo da quindici anni.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Rebecca! Alzati e vestiti immediatamente! Non voglio perdere l‘aereo! -
- Sì mamma! Mi sto alzando! -

Il giorno della partenza era arrivato. Ero talmente euforica che dormii soltanto tre ore. Non vedevo l‘ora di ritornare a Baltimora, rincontrare mio cugino Alex e i miei amici d‘infanzia che non vedevo  da quindici anni.

- Sei ancora lì seduta sul letto? Alzati! Sennò ti lasciamo a casa! -
- Nonono papà no! -

Corsi in bagno e mi lavai la faccia e i denti. Non avevo manco il tempo di mangiare!  Corsi in camera e mi misi i vestiti che avevo scelto la sera prima. Pantaloncini, canottiera con il logo dei Blink e converse.
I miei avevano già caricato tutte le valigie in macchina e, sistemate le ultime cose partimmo per l‘aereoporto.

- Mi raccomando Rebecca! Quando arriviamo comportati bene e non farci fare figure! -
- Eddai mamma! Non ho tre anni! Lo so! -

Arrivati all‘aereoporto con due minuti d‘anticipo, ci imbarcammo immediatamente. Non ero mai salita su un aereo.
Occupai il posto vicino al finestrino, mi allacciai le cinture e... caddi in un sonno profondo. Peccato solo che ogni dieci minuti mamma mi svegliava per ogni minima turbolenza o qualche cavolata.


. . .


Arrivammo a Baltimora. Rispetto all‘Italia, l‘orologio era indietro di cinque ore. Mia zia ci venne a prendere.

- Oh ma come sei cresciuta! Quanti anni hai adesso piccolina? - mi disse mia zia strappandomi una guancia.
- Erm... venti appena compiuti. - risposi con un tono distaccato.

Caricati le valigie, andammo a casa di mia Zia. Arrivati, c‘era un casino della miseria.

- ALEX! È ARRIVATA TUA CUGINA VIENI A SALUTARLA! - urlò mia Zia.

Ero nel panico.

- Arrivo! Finisco la canzone e arrivo!- rispose Alex urlando.

Nel frattempo mi sedetti sul divano senza dire niente.
Arrivò Alex: che gran figo. Non avevo mai visto così tanta bellezza in tutta la mia vita.
Si sedette con noi e fece due chiacchiere.

- Adesso vado perché sennò Jack s‘incavola con me... - disse Alex
- Perché non porti con te tua cugina? Così intanto le fai vedere la casa! -

Zia no! NO! Mia zia evidentemente mi voleva vedere morta.
Dopo aver visto tutta la casa, ci dirigemmo verso la cantina dove c‘era una piccola ‘sala prova‘ e dove c‘era Jack.

- Ti ricordi di Jack vero? - mi chiese Alex.
- Sinceramente no. - risposi.
- Ti ricordi Dumbo? -
- Cerco che mi ricordo Dumbo! Lo picchiavamo quasi tutti i giorni! Roba che se lo incontro ancora un pugno non glielo toglie nessuno! -
- Ecco... Dumbo era Jack. -

Un momento... Alex mi aveva appena detto che Dumbo era Jack?! Non potevo crederci. Picchiavo il tipo che adesso mi piace da impazzire?!
Entrammo nella cantina. Jack mi squadrò dall‘alto al basso. Alex spiego a Jack chi ero dicendogli che ero quella che lo picchiava e che ero più piccola di lui di quattro anni. Volevo sprofondare venti metri sottoterra.
Mi misi seduta vicino a Jack. Tutte le volte che mi alzavo Jack mi squadrava il fondoschiena.

- Hai finito di guardarmi il culo?! - gli urlai contro.

Alex scoppiò a ridere.

- Non sei proprio cambiata una virgola! Sei sempre scorbutica e cattiva! - mi attaccò Jack.ù

Finalmente tra me e lui si era rotto il ghiaccio.
  
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