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Autore: Regina di cuori    24/07/2012    3 recensioni
Come potrebbe sentirsi Jared senza la persona con la quale avrebbe voluto trascorrere il resto della vita? Potrebbe scappare o, forse, affrontare gli ostacoli. Ma non sempre le persone sono forti come cercano di far credere...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Innanzitutto devo dire grazie a due persone.

La prima è Seiten Shiwa, che sembra essere entrata nella mia testa per non uscirne più. Cavoli, cosa è che ci lega? Un giorno o l’altro lo scopriremo, ne sono sicura. Grazie anche per l’ispirazione che, inconsapevolmente, mi hai dato. <3
 
Il secondo ringraziamento va a un mio “amico” echelon, pazzo di Jared, che mi ha detto il titolo della canzone che, alla fine, mi ha fatto cambiare il testo. Cavoli, calza a pennello.
 
Per ultimo ringraziamo i Linkin Park che, con “Powerless”, mi hanno dato la possibilità di scrivere senza fermarmi.
 
Buona lettura ragazzi :D
 
 
 
POWERLESS

 
La pioggia batte copiosa sui vetri della finestra che si affaccia sull’oceano.

Mi avevi detto che sarei potuto venire qui ogni volta che volevo.

Sai, questa casa è vuota senza di te.

Il tuo profumo aleggia tra le tende che si agitano davanti ai miei occhi.

L’oceano è così agitato che sembra rispecchiare il mio stato d’animo.

Sai cosa si prova quando non si può far nient’altro che lasciare andare la persona che ha colmato la tua vita per tanto tempo?

Oh, è vero… tu lo sai.

E’ così che ti sei comportato.

Mi hai lasciato così, di punto in bianco, senza darmi una spiegazione vera e propria.

Ah scusa, la spiegazione è stata questa: “Viviamo in un mondo che non ci permette di vivere l’amore nel modo in cui desideriamo”.

Il tutto accompagnato da una stupida lacrima.

In fin dei conti sei sempre stato un bravo attore, lo sappiamo tutti.

Avevi ragione ma, se io sono riuscito ad amarti liberamente, l’avresti potuto fare anche tu.

Evidentemente non ti impegni nella vita reale nello stesso modo in cui ti impegni sul set.

Il fumo della sigaretta sta invadendo la stanza e ormai è ora che io svuoti il portacenere.

Non me ne andrò da qui, Colin.

Sto qui ad aspettarti.

Sento la chiave girare dentro la serratura.

Finalmente è arrivato il momento che tanto aspettavo.

Il tuo sguardo si posa su di me.

Sorpresa, paura, rassegnazione.

Sapevi anche tu, nel profondo del tuo animo, che non mi sarei fermato davanti a niente.

Ci sorridiamo, aspettando che uno dei due rompa questo silenzio imbarazzante.

Sei così vicino che posso sentire il battito del tuo cuore.

Senti, Colin? Battono all’unisono.

“E’ da tanto che ti aspettavo, sai?”

Alzo gli occhi su di te.

Temevo una reazione completamente diversa, ma mi hai sorpreso… come è il tuo solito, d’altronde.

“Questo oceano non potrà mai competere con i tuoi occhi.”

Rido come non facevo da tempo.

Mi prendi per mano e mi porti in camera da letto.

Una volta di fronte essa posi una mano sui miei occhi.

L’unica cosa che sento sono le parole che mi sussurri nelle orecchie.

“Ti aspettavo da tanto tempo, Jay, per mostrarti questa”.

La parete alle spalle del letto è interamente occupata da una nostra foto.

L’avevamo scattata un giorno quando eravamo andati in vacanza insieme.

Ci guardiamo negli occhi, come nella maggior parte delle nostre foto.

Forse era un modo per far capire al mondo che il nostro amore andava al di là di ogni cosa.

Al di là dell’attrazione fisica, anche se quella c’è sempre stata.

Le lacrime inondano i miei occhi, ma trovo finalmente la forza di parlare.

“Colin, io ho provato con tutto me stesso a salvare noi due, ma non ci sono riuscito… ho fallito”

La voce rotta dal pianto, le tue braccia che mi stringono forte come se non volessi farmi scappare da te.

“Siamo qui, adesso. Io e te, Jared. Siamo crollati, è vero… ma abbiamo provato a rialzarci, ad affrontare qualsiasi tipo di ostacolo.”

“Ma ora cosa siamo io e te, Colin? Sembriamo  due perfetti sconosciuti che hanno finto di amarsi profondamente, per poi ritrovarsi lontani, distanti… soli.”

“E’ così che ti senti, Jared? Ti senti solo?”

“Da quando non ci sei più tu, sì. Era con te che volevo vivere la mia vita, Colin, ma ho dovuto lasciarti andare, perché soffrivi… Non capivi nemmeno tu cosa volevi realmente. E io non sapevo più cosa fare per fartelo comprendere.”

“Perché mai avrei dovuto avere una gigantografia in camera da letto?”

Non riesco a sostenere il tuo sguardo.

Le tue parole mi stanno dimostrando verità nuove, che forse non avrei mai sperato di sentire.

“Guardami negli occhi, Jared.”

Mi prendi il volto tra le mani, costringendomi a guardarti.

Non mi avevano mai detto che fosse così difficile sostenere uno sguardo.

E’ questo l’effetto che mi fai, vedi?

Quando sto con te metto a nudo le mie debolezze e ho paura di questo, perché inevitabilmente tornerò a soffrire.

“You hid your skeletons when I had shown you mine..”

Hai svegliato quei sentimenti che credevo sopiti in qualche angolo remoto del mio animo.

“You woke the devil that I thought you’d left behind…”

Inizi a parlare, ma sembra che tu voglia convincere più te stesso che me.

“Io voglio vivere con te, io voglio camminare con te al mio fianco, respirare il tuo profumo, perdermi nei tuoi occhi, nei tuoi sorrisi. Io voglio…”

“I’m left with emptiness that words can not defend…”

E lasci tutto in sospeso, come se fossi costretto a prendere del tempo per dirmi quello che, in realtà, io provo per te da così tanto.

Ti ho amato in quel vicolo dove girammo la scena di “Phone Booth”.

Ti ho amato tra le dune del deserto, arido come il tuo cuore.

Ti ho amato su quel balcone, dove girammo quella scena che avrebbe dovuto dimostrare quanto fosse profondo il nostro amore.

Ti ho amato su quel letto dove fui costretto a morire, piangendo disperatamente solo nel pensare che Efestione non avrebbe più rivisto il suo amato Alessandro.

Ti ho amato, Colin.

Ma sono cambiato.

Non sono più quel Jared che, fino a poco tempo fa, accettava qualsiasi tuo capriccio e ripensamento.

“You’ll never know what I became because of you…”

Ogni volta prometti sempre le stesse cose, ma ora sono stanco di lasciarmi ferire da te.

Ten thousand promises, ten thousand ways to lose…”

Non mi sento pronto ad ascoltare le tue parole, che molto probabilmente mi ferirebbero come lame taglienti.

Mi libero dalle tue mani e a passi lenti mi allontano da te.

Sposti lo sguardo da me alla porta di casa, che si intravede dalla camera da letto.
Hai capito bene, amore.

Rinuncio a te, a noi due, al nostro amore disperato.

Il tragitto che mi separa da quella porta sembra il viaggio più lungo che io abbia mai fatto.

Ti sento sussurrare appena il mio nome.

Non c’è più tempo, non c’è più foto o gesto romantico che mi farà tornare indietro.

Lo sai che non tornerò più.

Le tue parole rimarranno per sempre sospese a mezz’aria in questa casa, come i nostri ricordi nella mia mente.

Hai provato a tenermi stretto a te, ma ormai è troppo tardi.

“And you held it all but you were careless to let it fall
You held it all and I was by your side, powerless.”
 
 
 
  
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