Pioveva. Il collegio Mandalay, pero fortuna, aveva una vasta scelta di intrattenimenti in caso di pioggia. Tutti avevano passato l'intera giornata tra pensamento laterale con Paz e espressioni del corpo con Tina. Erano esausti, sdraiati nei loro rispettivi letti, nelle rispettive stanze, ragazzi e ragazze.

“Sapete” disse all'improvviso Tacho, steso sul suo letto, con gli occhi chiusi “mi manca l'Angelo Rosso”.

“Se ti manca essere il rivale in amore di te stesso..” puntualizzò il suo migliore amico, Rama.

“Ma no, non dico per Jazmin. Mi manca salvare le persone dai malvagi”

“Malvagi?” sbraitò Thiago, che si fermò di botto, percorrendo la stanza a grandi passi “Juan Cruz è malvagio, Tacho! Non di certo dei morti di fame che rubano per sopravvivere.”

“Juan Cruz, Juan Cruz” Nacho quasi gli fece il verso. “Libera la tua mente da quell'essere Thiaguito. Espanditi, will go on, guy!” e gli passò una mano sulla spalla, a mò di pacca.

“Proprio tu parli di andare avanti? Sei stato dietro alla Paisa sino a due giorni fa” se la rise, Franchini.

“Hai detto bene Luca. Sono stato. Ora, sono libero, single. E tutti lo siamo no?”

“Si lo siamo” risposero i suoi amici, con voce monotona e spenta.

Silenzio. Ognuno cercava di capire qualcosa di questa assurda tappa chiamata adolescenza. Amori che vanno, amori che vengono. Tutti si erano lasciati con le proprie fidanzate da ormai circa quattro mesi. Si erano riscoperti non più innamorati, solo abituati a sbiadite e monotone storie d'amore.

Ronda, ronda de amigas. Era un appuntamento fisso, solito orario, solito giro di amiche: Mar, Jaz, Vale, Cari, Tefi e Mel. Stavano sdraiate sul pavimento con le teste che si sfioravano, a formare un cerchio.

“Ragazze.. vi devo dire una cosa” annunciò improvvisamente Mar. “Sentite cosa mi ha detto sta mattina Simon..”

-Mar, o mia cara Mar, i tuoi occhi risplendono come il caramello fuso al cioccolato, la tua presenza è costante nei miei pensieri, il tuo bacio echeggia nel desiderio delle mie labbra. Io ti amo, amo solo te in questa misera vita. Vuoi tu..- ma il Simon del ricordo, venne interrotto.

“Cari vattene, è il mio flashback questo!” Mar rimproverò l'amica, che passava uno straccio bagnato per lavare in terra.

“Scusami Mar, è che Lleca ha riempito il pavimento di schiuma da barba ed è tutto appiccicoso!” commentò lei, scusandosi.

Una mano, quella di Jazmin, estrasse Mar dal buio del ricordo, riportandola al cerchio di amiche.

“Mar, avanti, raccontaci ciò che ti ha detto veramente!” le chiese.

“Il fatto è che beh, non mi ha detto nulla. Ma ciò non vuol dire che non me lo dica domani, no?” alzò il capo, per guardare dall'altro le sue amiche, speranzosa.

“Penso che se tu te ne stai ancora qui a fantasticare su cosa potrebbe dirti, non otterrai un bel nulla.” Melody si mise a sedere, per poi alzarsi. “Vado al bagno”

Anche qui, silenzio. Tutti immersi nei propri pensieri. Tutti nell'aspettare un futuro, pronto dietro l'angolo.