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Autore: MegaOcam    24/07/2012    0 recensioni
Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.
Genere: Comico, Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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in un giorno qualunque in un bar qualunque vidi per la prima volta una ragazza fantastica con i suoi occhi verdi e azzuri con contorni castani.. come a ricordare un picnic di primavera in una serata invernale... 
la ragazza era timida e sconvolta dal vento che tirava fuori dal bar.. essendo ancora in piena estate... 
e proprio il caso doveva far si che il mio giaccone era al quanto grande, potendo metterci due persone all'interno di esso.. io e quella magnfica dea seduta al bar... quindi senza ritegno mi alzai dalla sedia di cui mi ero affezionato... la ragazza mi guardava come solo una dea poteva guardare un essere inferiore.. più mi avvicinavo.. più la mia aspirazione al chiedergli di accettare il mio giubboto spariva... 
ma all'improvviso quando mi accorsi che alla sua mano.. non c'era n braccialetto coem a tutte le ragazze.. non un tatuagio per dimostare la sua autorità verso il padre... ma un'anello.. un'anello dorato cosi da farmi fermare il cuore.. ero in un costante coma... la vita in quel momento sembrava esere diventata un oggetto di cui si può non aver bisogno.. l'universo cn tutte le sue regole e i suoi segreti mi passarono davanti come un trailer di un film dal nome ignoto... apena mi risvegliai da quel coma... capii che la ragazza non era che un'ostaclo da superare... ciò che avevo visto era il tutto.. ed io come sommo filosofo dovevo scruvere ciò che avevo visto.. perciò presi la rincorsa dal tavolo in qui stavo.. e saltai sopra la ragazza.. (penso che quel giorno i 34 caffé andati a male corretti con vodka mi stavano facendo vivere un'esperienza irripetibile....) comunque per una qualche coincidenza la ragazza riuscì a vedere che sotto la mia suola avevo una gomma da masticare... perciò quando i miei piedi toccarono terra mi fermai tolsi la gomma e la buttai adosso alla ragazza...
la voglia di scrivere ciò che avevo visto era troppa.. correvo come un cavallo impazzito... con sopra un fantino sovrappeso...
arrivato alla porta di casa il destino volle che la mia vicina allo stesso tempo in qui stavo entrando doveva uscire.. perciò con la forza che aveva la mia vicina (era una bodybuilder) mi ruppe i piede... ma la voglia di scrivere come avevo gia detto era troppa per fermarmi e andare all'ospedale.. quindi continuai a camminare per poi ricordami dei 34 piani.. e del'ascensore rotto... scalino dopo scalino il piede continuava ad ingrossarsi e il sangue stava diventando una cascata.
arrivato a casa.. aprii la porta e di nuovo il destino volle che il mio cane di 80 Kg mi abbraciasse cosi da farmi cadere per una rampa di scale.. rompendomi il coccige.. ma con la forza delle mie braccia risalii la scale e arrivai di nuovo a casa mia.. il computer era a riparare percui non petevo scrivere senza commettere errori...
presi un foglio attaccato al frigo con alcuni urli di dolore del coccige rotto e del piede fratturato... e prendendo la penna stilografica l'inchiostro mi andò nell'occhio destro dandomi l'idea di essere diventato mezzo cieco.. la presi mi sdraiai sul pavimento e iniziai a scrivere... DOPO 4 GIORNI ... le scorte d cibo erano finite e il coccige rotto oramai era diventato un tutt'uno con il pavimento... l'unico rimedio era chiamare assistenza.. ma nei 4 giorni in cui stavo scrivendo mi scordai delle bollette del telefono che dovevo pagare... perciò ricopiai tutto su un duplice foglietto e lo inviavi come un aeroplanino furi dalla finestra.......
il giorno dopo in televisione le mie scritture erano state lette e decifrate (mi ero rotto un dito il 3 giorno mentre cercavo di aprire una scatola di fagioli) 
il 6 giorno di agonia mi cercai di alzare e vidi finalmente un computer e una chiavetta per internet... lo accesi e scrssi tutta la mia strana vicenda.. per chiedere a qualsiasi persona in passato o in futuro di con credere a un certo scieniziato di quel tempo.. che mi rubò l'idea... lo scienziato si chiamava Albert Einstein e tutto ciò che aveva detto era stato decifrato da un fazzoletto di sturkbust... 
il mio nome è Victor Frankenstein.. e ciò che ho scritto deve andare nelle mani giuste... io come scienziato.. filosofo e eccentrico darò la mia vita per un'uomo dalla sembianze mostruose per uccidere Albert Einstein...


questo testo l'ho trovato nel mio caminetto dentro un qualche mattone di ossidiana... con una firma simile ad un gatto che cercava un gatto e viceversa...

alla fine son riuscito a leggere:
Albert Einstein:
ho ucciso il tuo mostro e come promesso ho dato alla tua vita un film per ricordarti.. sperò di piaccia.. ma con i soldi che ho non sono riuscitò a darti il meglio.. il film si chiama Frankestein junior.... 

tutto ci l'ho scritto perché ho letto in un secondo foglio la domanda PERCHE' comparire alla fine del foglio... 
  
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