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Autore: Mistress Lay    08/02/2007    18 recensioni
Anno 1978, due Malandrini che non rispettano mai le regole trovano una strana stanza con una strana botola; anno 2005, Harry Potter trova in un luogo impensabile una botola sospetta; anno 2017, una ragazza e un trio trovano una botola per caso. Che cosa sono quelle botole? Che collegamento hanno? Sospesa momentaneamente
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, I Malandrini, Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Le Pieghe del Tempo (Past, Present, Future)

Le Pieghe del Tempo (Past, Present, Future)

[cap. X, part I] [By Mistress Lay]

[Avventura, azione, romantico] [PG]

[Personaggi: Harry Potter, James Potter, Sirius Black, Hermione Granger, Ron Weasley, Draco Malfoy, Nuovi personaggi, un po' tutti...] [Pairing: sorpresa… non più… o no?]

[Disclaimer; tutti i personaggi appartengono a J.K. Rowling, i personaggi nuovi, che escono fuori direttamente dalla mia fantasia malata... ^___^;;;]

 

 

Torniamo alla pubblicazione di capitoli regolari… ma se le cose si complicassero ulteriormente in futuro troverete un altro Bonus con relative domande e risposte.

Enjoy!

 

 

 

 

CAPITOLO SEDICI

MISTERO SVELATO!

(ovvero: Guai… ancora? >.<)

 

 

 

__°°Pr°°__

 

 

Remus rivolse un'occhiata preoccupata a Ron: - Un guaio grande quanto? -

Ron fece segno con la testa verso James e Sirius, che, scattati in piedi non appena la porta dell'infermeria si era aperta facendo entrare il loro migliore amico di un tempo, erano fermi e immobili a fissare con la bocca aperta e un sorrisino divertito Remus.

Un sorrisino che si accentuò ancora di più mentre Remus riconosceva in loro i suoi migliori amici nonostante gli occhiali di Sirius: nel volto preoccupato e malinconico del professore si fece largo pian piano un sorriso incerto, un'espressione sorpresa, un rosso soffuso sulle guance, la parola gli venne meno mentre alzava un dito verso di loro e li indicava.

Sirius ridacchiò: - Hai visto un fantasma, Remus? -

Remus boccheggiò qualche secondo ancora, senza parole, senza dimostrare l'esplosione di felicità che sentiva dentro. Fino a quando anche James sorrise e chiese in finto tono oltraggiato: - Ma come, non riconosci i tuoi migliori amici, Mister Lunastorta? -

 

Remus abbassò il dito, sorrise. Gli occhi miele si fecero lucidi per la commozione.

 

- James... Sirius... -

 

I due adolescenti lo abbracciarono in simultanea, strozzandolo quasi mentre lo ricoprivano di un torrente di parole. Remus li strinse a sè, chianandosi lievemente verso di loro: - Ma che cosa... com'è possibile che... -

 

James alzò un pugno: - Un urrà per le Pieghe del Tempo! -

- Pieghe? Cos... -

 

Ma la sua domanda rimase del tutto inascoltata perchè Sirius si era già unito al coro gioioso delle grida di James mentre Ron e Hermione ridevano divertiti.

Madama Chips spuntò fuori da un separè, le mani appoggiate sui fianchi e l'espressione minacciosa come poche.

All'istante, James e Sirius la smisero di fare urrà e corsero da lei: - Come sta, Harry? -

 

- SE LA SMETTESTE DI GRIDARE COME DUE PAZZI MAGARI RIUSCIREI A CURARE IL VOSTRO COMPAGNO! - gridò.

I due si scusarono immediatamente e James rincarò: - Ma come sta... -

- SIGNOR LUPIN LA PREGO DI TRASCINARE FUORI DI QUA I SIGNORI PERKINS O CHIAMO SILENTE E VI BANDISCO DALL'INFERMERIA! -

Remus Lupin mise le sue mani sulle spalle dei suoi amici: - Su, usciamo un attimo - mentre Madama Chips rientrava borbottando infuriata.

- E così mi spiegate per filo e per segno che cos'è successo -

James e Sirius si guardarono poi, come se si fossero messi d'accordo con Ron, tutti fissarono Hermione, compreso Lupin.

La ragazza si schiarì la gola, sedendosi su una delle scomode sedie: - Ohi che mal di testa... -

 

 

 

__°°Ps°°__

 

 

Draco Malfoy era molto ma molto irritato.

Gettò un'occhiata piena di astio verso Harry Potter che camminava accanto a lui con il capo chino e i pugni serrati: che diavolo aveva da essere arrabbiato lui? Era soltanto colpa sua se erano finiti entrambi in punizione dalla Umbridge!

E quella maledetta professoressa dalla faccia a rana... ma doveva proprio mettere in punizione anche lui? Che diavolo le era preso? Era soltanto colpa di Potter! Di Potter!

Aveva pensato che, in quanto uno dei suoi pupilli, gliel'avrebbe fatta passare liscia ma evidentemente non le era ancora andato giù che Silente non l'avesse avvertita dell'arrivo di tre nuovi studenti, sentendosi scavalcata nella sua posizione preziosissima di Inquisitore bla bla bla.

Li aveva sorpresi litigare in infermeria proprio nel momento in cui litigavano solo loro due, così aveva pensato bene di togliere punti a Serpeverde e Grifondoro per ogni studente che non si era presentato alle lezioni del primo pomeriggio per stare al capezzale di Scipio - a cui furono ugualmente sottratti dei punti -, li aveva spediti tutti a lezione a aveva invitato entrambi Malfoy e Potter nell'ufficio del preside per una 'chiacchieratina' dopo averli puniti.

Lo aveva detto con sadico piacere, fissando negli occhi Harry che non solo non abbassò lo sguardo ma pure aveva replicato aspramente.

Quando arrivarono all'entrata i gargoyle però riferirono alla Umbridge che il preside non era presente, la professoressa, seppur a malincuore e rossa di rabbia, lasciò andare i due, senza appellarsi alla vicepreside con la quale aveva litigato meno di tre quarti d'ora prima.

- Vi voglio nel mio ufficio alle otto di questa sera - e se n'era andata.

- E' soltanto colpa tua Potter - accusò Draco non appena la professoressa era sparita alla loro vista, ripetendo ormai il consueto ritornello.

Harry si voltò velocemente verso di lui: - Finiscila di ripetere il solito ritornello! Non è soltanto colpa mia, e lo sai! -

- Signor Malfoy, signor Potter, qualche problema? - domandò la professoressa McGranitt alle loro spalle.

- Niente, professoressa - esclamarono i due in coro. Ma la sfiga solo a loro?

 

Alle otto di quella sera, appena dopo cena, Harry si diresse con passo stanco e rassegnato verso l'ufficio della Umbridge per la consueta dose di dolore e sangue, abbattuto ulteriormente dalla presenza di Malfoy.

La Umbridge era furibonda per varie ragioni - l'arrivo di Lily, Rick e Scipio, l'assenza di Silente, l'articolo sul Cavillo di Harry che aveva scatenato un'infinità di antipatia anche contro di lei - e Harry era sinceramente preoccupato per il peggio.

Con l'espressione di un soldato che andava in guerra, bussò alla porta e non appena la voce falsamente infantile della Umbridge gli diede permesso di entrare, sospirò prima di girare la maniglia.

L'ufficio era vuoto eccetto la donna, Malfoy non era ancora arrivato, e nei suoi occhi brillava una luce a dir poco pericolosa, gli fece cenno di sedersi e con voce melliflua disse: - Signor Potter, lei sa che cosa dovrà fare. La frase è sempre la stessa -

Harry si sedette mascherando un grugnito di insoddisfazione e prese in mano la penna proprio mentre un bussare alla porta fece maggiormente accentuare un sorriso sul volto della donna mentre cinguettava: - Signor Malfoy, preso, si accomodi, prenda una penna nera e cominci a scrivere sulla pergamena che le ho preparato 'Non devo alzare la voce contro la mia professoressa' -

Draco si lasciò cadere sulla sedia, lanciando un'occhiata di puro odio al ragazzo seduto alla sua sinistra, prese la penna e alzò lo sguardo sulla professoressa: - Mi scusi, non mi ha dato l'inchiostro -

- Non servirà -

Draco la guardò un attimo interdetta prima di chinarsi e cominciare a scrivere e... a sanguinare. Disgustato, dolorante e sorpreso, alzò lo sguardo sulla professoressa: - Che cos... -

- Così ricorderà meglio quello che scrive e farà in modo che non si ripeta nuovamente, signor Malfoy -

- Lei... - per un attimo le parole gli mancarono da quanto era furioso - Lei è completamente pazza! Che cos'ha in mente? -

- Signor Malfoy mi aspetto che lei non fiati e continui a scrivere... -

- Non lo farò mai! -

- Signor Malfoy! -

- Si aspetti mio padre che... -

- 50 punti in meno per Serpeverde, signor Malfoy. Continui a scrivere! - sbottò arrabbiata la Umbridge le cui guance divennero rosse per la furia con cui pronunciò quelle parole e per l'indubbia minaccia nelle parole di Malfoy - Prenda esempio dal signor Potter! -

Draco si voltò verso Harry e lo vide scrivere velocemente 'Non dirò bugie' con il suo sangue mentre le cicatrici della sua mano si aprivano e richiudevano lasciando vedere il sangue. Si mordeva il labbro, trattenendo i gemiti di dolore.

- Smettila di scrivere, Potter! - sbottò - Noi non.. -

- Signor Malfoy, continui a scrivere o sarò costretta a sospenderla -

- Scrivi, Malfoy - gli sussurrò Harry - Non farla arrabbiare tirando in ballo tuo padre -

 

Malfoy lo fissò ribelle per un attimo poi scorse qualcosa nei suoi occhi oltre alla ribellione latente c'era anche un'ombra che li oscurava, come un pensiero lontano di qualcosa di triste e doloroso. Lo vide strizzare gli occhi come se avesse sentito una punta di dolore più forte delle altre e per un istante si bloccò nell'atto di scrivere e portò un dito a pigiare la cicatrice.

 

Cosa? Cosa c'era nella sua testa che lo impensieriva?

 

- Signor Malfoy... -

 

Voleva saperlo, capire qualcosa. Qualcosa di lui.

 

E riprese a scrivere, sentì un dolore intenso mentre la punta imbeveva nel suo sangue ma non si lasciò sfuggire nemmeno un gemito, fissando Harry con la coda dell'occhio.

Il dito aveva pigiato anche una volta la cicatrice con forza, come per sedare un dolore improvviso, poi lasciò ricadere la mano sulla scrivania, continuando a scrivere.

 

- Tutto bene? - gli sussurrò.

 

Harry gli lanciò uno sguardo interdetto.

Bussarono alla porta e Draco ne approfittò per chiedergli nuovamente se stesse bene mentre la Umbridge faceva entrare una Lily tutta scarmigliata: - La professoressa Cooman la desidera un attimo alla Torre Nord, credo che non stia molto bene, insul... chiede di voi - e le rivolse il sorriso più accattivante che riuscì a trovare, sciogliendo l'espressione scettica della donna.

Harry si voltò verso di lei e la ragazza gli rivolse un piccolo sorriso di complicità, anche Draco si voltò in tempo per vedere la Umbridge chiedere alla ragazza di essere condotta dalla Cooman.

Lily rivolse un sorriso al padre: - Non ricorderà di voi, è meglio che andiate -

- Perchè la Cooman? - domandò Harry.

- Scendi giù nell'atrio e lo scoprirai - e poi raggiunse la Umbridge che la chiamava a gran voce.

Soli, i due ragazzi lasciarono cadere la piuma e si alzarono.

- Quando mio padre verrà a saperlo... - mormorò Draco tenendosi la mano sanguinante.

Harry fu tentato di ingiuriarlo blandendolo di essere un ragazzino viziato che da solo non era in grado di fare niente ma la cicatrice gli diede un'ulteriore fitta di dolore mentre una voce nella testa gli diceva 'Lo ha detto Malfoy... era sotto l'imperius di Malfoy'. La voce di Voldemort?

 

Non adesso...

 

- La farà destituire, le rovinerà la vita... - continuava nel frattempo Draco.

- Essenza di Pulvincolo - disse Harry semplicemente.

- Come? -

- Metti la mano nell'essenza di Pulvincolo -

- Perchè? -

- Malfoy, non essere sfinente! - ribattè irritato Harry.

- Intendo... perchè me lo dici? -

Harry scrollò le spalle e fece per uscire dall'ufficio ma Malfoy lo tirò per una spalla, fermandolo per parlare: - Ti senti in colpa per quello che hai detto su mio padre, Sfregiato? -

- In colpa? E perchè dovrei? Ho solo detto la verità! - sbottò l'altro cercando di scostarsi dalla presa di Malfoy.

- Hai solo detto un mucchio di bugie, Potter! Ma sai una cosa? Le tue menzogne non rovineranno mai il nome della mia famiglia perchè nessuno ci crederà! Capito? Nessuno! -

- Tu credi, Malfoy? -

Il dolore alla cicatrice si fece più intenso e lottò con il desiderio di toccarla per far smettere di soffrire, non poteva lasciare che Malfoy se ne accorgesse.

'A quanto pare sono stato informato male' per un attimo credette di essere stato proprio lui a dirlo in una stanza buia illuminata da un candelabro ad una persona prostrata ai suoi piedi.

Poi la voce di Malfoy infranse quell'attimo.

 

- CHI TI CREDI DI ESSERE, SFREGIATO? -

 

Riportato con violenza alla realtà Harry ebbe un attimo di smarrimento e l'uomo prostrato ai suoi piedi si sovrappose a Malfoy che lo teneva per la collottola.

 

 

'Che diavolo stai dicendo, Scipio? Pensi davvero che mi faccia piacere sapere che anche se solo dicessi una parola in più non poter mai nascere? Nè io nè tu?'

 

 

Quella frase di Lily... perchè gli era venuta in mente ora?

Forse perchè era così vicino al padre di Scipio Malfoy... chissà che cos'aveva contro Draco Malfoy Scipio... gli era sembrato che i loro rapporti non fossero molto rosei.

Ma d'altronde chi poteva andare d'accordo con Malfoy?

 

- STAMMI A SENTIRE, POTTER! NON FAR FINTA DI NON ASCOLTARMI! - gli gridò ancora contro Draco.

 

 

'Padrone, imploro il vostro perdono'

'Non è colpa tua, Rookwood' disse Harry e la sua voce era fredda e crudele.

 

Harry spinse via Draco: - FINISCILA MALFOY, NON SEI PRECISAMENTE L'EVENTO DELLA STAGIONE! ED E' INUTILE CHE CONTINUI A GRIDARMI CONTRO! QUINDI, ADDIO E SPERO A NON RIVEDERCI! - fece per uscire ma sentì una sensazione di freddo. No... la cicatrice no...

Fuggì via, correndo più veloce che poteva per poi nascondersi dietro un'armatura e accostarsi al muro, scivolando fino a terra e entrando nuovamente nella mente di Voldemort.

 

 

 

- Lily, dimmi la verità -

Lily sorrise a Scipio mentre sprimacciava i cuscini dietro la sua schiena: - Certo, dimmi - gli aveva appena fatto visita trascinando con sè Rick a controvoglia e gli aveva raccontato dell'ultima novità, ovvero del nuovo professore di divinazione Fiorenzo e dell'espressione totalmente sconvolta della Umbridge.

- Stai sparendo? - a quelle parole Lily sobbalzò internamente per poi scuotere la testa - Ma che dici... -

Rick balzò a sedere dalla sedia su cui era seduto: - COSA? -

- No, Scipio, ti stai sbagliando... -

Ma Scipio non demorse: - Ho avuto una 'visione', Lily. Ero nella nostra Hogwarts e c'era Aragosta, sua sorella, Sianna e Stephen, stavano parlando fra di loro e poi avevano salutato qualcuno dietro di me. Appena mi sono girato ho visto... ho visto... - ricordava chi aveva visto. Un ragazzo della sua età molto bello e dal viso triste. Indossava la divisa di Serpeverde, aveva i suoi stessi capelli biondissimi, una frangia obliqua e gli occhi verdi. Gli stessi di Lily.

- Che hai visto? - domandò Lily cercando di nascondere il tremore delle sue mani. Stava nuovamente sentendo quella sensazione di freddo che si impossessava di lei ogni volta che prendeva a 'sparire'.

- Un ragazzo. Aveva i capelli biondissimi e gli occhi verdi - concluse con voce atona Scipio.

- Che cosa significa? Lily? Lily! – Rick guardò alternativamente Scipio e Lily, senza capire quale strana piece si stesse svolgendo di fronte ai suoi occhi. Si sentiva tanto terzo incomodo, fuori posto.

Che cosa estendevano dire con quelle frasi strane?

Che cosa stava succedendo?

Lily si umettò le labbra, non rispose.

- Sai che sta succedendo, Weasley? - domandò freddamente Scipio con quella cadenza strascicata che era molto Malfoy - Che il tempo è cambiato. Draco Malfoy e Harry Potter hanno un figlio e io e Lily siamo scomparsi. Non è così, Potter? -

Lily ansimò mentre il freddo la faceva rabbrividire.

 

Rick era pietrificato.

Lily? Scomparendo? No, perchè?

La sua migliore amica... la ragazza di cui si era malgrado innamorato...

Non riusciva a credere che la sua migliore amica, colei che conosceva dalla più tenera età, stesse cominciando a sparire: poteva essere che si sarebbe poco a poco dimenticato completamente di lei?

No… non voglio…

E dire che

 

 

- Fammi vedere la mano - ordinò stentoreamente Scipio, indicando la mano che Lily teneva della tasca della divisa - Fammi vedere la mano -

- Cos... no! Perchè dovrei? -

Rick le tirò fuori la mano con forza... era la sua mano, non aveva ancora cominciato a scomparire.

- Visto?! - sbottò Lily - E ora smettetela non sto affatto... -

- Sta cambiando qualcosa Lily, qualcosa tra Harry Potter e Draco Malfoy - disse seriamente Scipio.

Draco si bloccò dietro al separè alla menzione del suo nome.

Si era infuriato alla fuga di Potter e aveva deciso di finire il loro discorsetto andando a cercarlo nell'infermeria, credendo che fosse andato a trovare il suo amico Parker.

Bè, lui non c'era ma in compenso c'erano tutti e tre i ragazzi nuovi appena venuti: Parker ancora nel lettino bianco e i due Grifondoro, quello che sembrava essere famigliare, e la bella ragazza che andava così d'accordo con Potter e che li aveva salvati dalla punizione della Umbridge.

Che cosa voleva dire quella frase? E... un attimo, la ragazza non si chiamava Helene?

- Ti sei fatto influenzare dalla faccenda, Scipio - cercò di minimizzare Lily.

- INFLUENZARE? - Scipio scattò in piedi, vestito con il pigiama dell'infermeria - LILY, STIAMO PER SCOMPARIRE! PUFF, COME SE NON FOSSIMO MAI NATI! LO CHIAMI INFLUENZARE QUESTO?! TI RENDI CONTO?! -

- Abbassa la voce, Scip -

- Per una volta ha ragione - intervenne Rick con voce dura e ferita - Dobbiamo tornare a casa, Lily. Il più presto possibile - poi, come preso da un improvviso pensiero, si rivolse a Scipio - Scusa, ma tu che c'entri? -

- Ti avevo detto che venendo qui avremmo cambiato il nostro tempo! - continuò Scipio. Rick attribuiva la scomparsa di Lily a qualcosa che doveva essere accaduto tra suo padre e sua madre Hermione ma non riusciva a capire che cosa sarebbe successo a Scipio.

O almeno, cosa di diverso.

- Intendi dire che succederà qualcosa anche a Malfoy? - domandò Rick.

 

Draco sussultò da dietro il separè.

 

- E poi... scusa ma che c'entra la persona che hai visto a Hogwarts con... -

Lily lo zittì con un gesto: - Vi basti sapere che va tutto bene -

- No, che non va bene! - sbottò ancora Scipio. Rick li guardò, confuso.

Certo, Rick non sapeva della relazione tra Harry e Draco... e non doveva saperlo.

- Ragazzi, non ci capisco più nulla! - esclamò - Ma ora non è questo l'importante! Dobbiamo tornare a casa il più presto possibile o... -

Scipio e Lily si scambiarono un'occhiata preoccupata finchè la ragazza non abbassò lo sguardo, colpevole, e annuì distrattamente.

 

Chissà... forse sarebbe stato meglio che io non fossi mai nata...

Ma Scipio non c'entra nulla...

 

- Non appena ti sarai rimesso, Scipio, noi... -

- Sto benissimo! - ribattè secco Scipio - Andiamo da Silente, ci sarà uno stramaledetto modo per fare in modo di tornare nel nostro tempo, no? -

 

 

Draco Malfoy si scostò dal paravento.

Aveva bisogno di un respiro d'aria. E doveva parlare a Potter. Subito.

 

 

 

 

__°°Pr°°__

 

 

 

 

James e Sirius osservarono l'espressione del loro migliore amico, scrutando ansiosamente ogni emozione che gli passava sugli occhi o ogni volta che tentava di obiettare alla spiegazione succinta e sintetica di Hermione - ovvero un torrente inarrestabile di parole in un linguaggio tecnico che sia Ron che i due Malandrini avevano ascoltato per due secondi e poi erano passati ai successivi dieci minuti in altre attività. Ron aveva preso a sbadigliare e giocherellare con la bacchetta mentre i due ragazzi del passato cercavano di godersi lo spettacolo di un Lunastorta sconvolto -.

 

Remus li deluse in tutto e per tutto.

 

Certo, fu stupito dalla successione degli eventi ma non tanto stupito quanto invece i Malandrini si aspettavano.

- Credi che abbia capito tutto quello che gli ha detto Hermione o pensi che annuisca solo per riflesso? - domandò James passandosi una mano tra i capelli corvini - Annoierebbe persino la McGranitt una spiegazione del genere... -

- Stiamo parlando di Lunastorta, James! - esclamò vivacemente Sirius - Secondo te non mastica le stesse parole dei suoi simili? -

James ghignò: - Hai una strana espressione, Felpato... - gli passò un braccio attorno alle spalle, chinandosi verso il suo orecchio per sussurrargli - E... dimmi, quell'espressione che hai sul volto non si traduce in linguaggio umano 'Oh, com'è sexy il mio Lunastorta quando fa l'intellettuale?' - scimmiottò con voce frivola James godendosi appieno il rossore apparso sulle guance del suo migliore amico.

Sirius respinse la vicinanza di James, rosso in viso, replicando: - Ma che ti viene in mente?! E' Lunastorta! -

- Questo conferma la mia teoria, non la confuta! - schioccò le labbra soddisfatto James - James 1, Sirius 0! -

Sirius non fece in tempo a ribattere a tono quando Remus si rivolse loro, sorridendo ad entrambi con i lucciconi agli occhi: - Pieghe del tempo, eh? - accentuò il suo sorriso - Sono felice che voi siate qui... mi... siete mancati molto -

- Chi è la fortunata, Lunastorta? - domandò maliziosamente James.

Sirius gli diede una gomitata alle costole ma il rossore apparso sulle guance dell'ex professore lo fece desistere dal tappare la bocca a James, curioso, aspettò la risposta dell'altro.

- Come... -

- Allora è vero! - James scoppiò a ridere, il che fece svegliare Ron dal suo sonnecchia mento - L'ho tirato a indovinare! - poi, sussurrando disse a Sirius - James 2, Sirius 0! -

- La finisci, Jam? -

- Chi è professor Lupin? - domandò a sua volta curioso Ron.

Hermione gli scoccò un'occhiata nervosa: - Non credo che... –

- No, no – intervenne Sirius curioso – Dai, avanti… Diccelo Lunastorta! – Era ovvio che Lunastorta si fosse fatto una vita, era logico… non doveva sentirsi così. Non doveva sentirsi deluso o qualcosa del genere. Non doveva avere il rimpianto di non aver fatto niente, dopotutto che altro avrebbe potuto ottenere se non un’amicizia spezzata?

Due paia di grida arrabbiate si sollevarono al di là del separè, turbando la scena creatasi tra i Grifondoro.

 

- SEI STATO TU AD AGGRAPPARTI A ME! NON IL CONTRARIO! -

- MI SONO AGGRAPPATO A TE PERCHE' MI HAI SPINTO GIU' DALLE SCALE! -

 

James e gli altri corsero verso la fonte del litigio e trovarono Harry Potter seduto sul suo lettino che gridava contro Draco Malfoy, seduto anche lui nel lettino accanto al Grifondoro: entrambi, a giudicare da come si gridavano contro, stavano perfettamente, forse un po' irritabili ma stavano bene. A parte il braccio di Harry fissato al collo con una benda e la gamba sollevata di Malfoy.

- Harry! - Hermione corse immediatamente da Harry, saltandogli in collo e coinvolgendolo in un caloroso abbraccio sollevato - Come stai? - chiese ansiosamente - Nulla di rotto? -

Harry ricambiò l'abbraccio con il braccio sinistro: - Va tutto bene, Herm -

Draco sbuffò con aria superiore: - Che scena romantica, Sfregiato... aspetta che mi prendo un fazzoletto. Sono semplicemente disgustato -

- Attento a come parli, Malfoy - intervenne Ron.

- Altrimenti mi fai la bua, Weasel? Prestandomi il tuo mantello pieno di pidocchi? -

- BRUTT... -

- Calmatevi, ragazzi - Remus si fece avanti.

- Remus! - esclamò sorpreso Harry - Che cosa ci fai qui? -

- Rimpatriata! - rispose allegramente James, andando da lui - Come va? Tutto di un pezzo o ne hai perso qualcuno per strada? -

Per un attimo un'ombra passò sugli occhi di Harry chiedendosi se Remus Lupin avesse o meno capito che quei due James e Sirius erano i suoi vecchi amici... sperò di no, non per un motivo egoistico di possesso ma piuttosto perchè non soffrisse come lui in quel momento. I Malandrini... un gruppo molto unito, legato da affetto reciproco, Remus che era così malinconicamente solo, sopratutto dopo la morte di Sirius, non doveva soffrire quando i due ragazzi se ne sarebbero andati via.

Ma tutte le sue speranze vennero vanificate da Hermione che gli sussurrò all'orecchio, ancora abbracciata a lui: - Lo sanno -

 

Il cuore di Harry cominciò a battere forte, impaurito: e così anche Remus lo sapeva... come aveva preso la notizia? Come si era sentito?

Bene, sembrava...

 

- Hai intenzione di spupazzarti Potty ancora a lungo, Mezzosangue? - la voce strascicata di Malfoy interruppe i pensieri di Harry - Siete uno spettacolo vomitevole -

Hermione si scostò dal collo di Harry, rossa in viso dall'imbarazzo, balbettò un poco convincente: - Scusa... io... -

- Ti darebbe fastidio, Malfoy? - domandò Sirius - Perchè se fosse così... - abbracciò stretto Harry, strofinando il mento sui capelli del ragazzo - Me lo spupazzo io! -

James gli diede uno spintone: - Finiscila Sir! Harry è una mia esclusiva, vai a cercare tartufi! -

- Dovresti limarti le corna, Jamie, amico mio! - ghignò Sirius, tirando nella sua direzione Harry - Harry qui ha bisogno di un vero uomo! Non uno con attributi supplementari come te! -

Ron e Remus scoppiarono a ridere mentre Hermione, ancora imbarazzata, abbozzò un sorriso divertito, Harry, invece, si unì alla risata, appoggiandosi contro James, trovando confortevole il calore del padre: - Mi spiace Sirius, ma il mio cuore appartiene a James! -

- Hai sentito? Smamma, sacco di pulci! -

- Harry! Per te posso fare l'amante! Non sono mica geloso... e potremmo dare una spiegazione agli... attributi supplementari di James! - Sirius gli strizzò l'occhio. Tutti scoppiarono a ridere.

Draco Malfoy sopportò la scena - come aveva sopportato stoicamente la mezzosangue abbracciare Harry e come aveva sopportato ancor più stoicamente i due cugini Perkins abbracciare il Grifondoro e contenderselo scambiandosi battute cariche di doppi sensi - con espressione austera e severa ma poi si risolse ad eclissarsi in bagno, borbottando contro la stupidità dei Grifondoro.

 

E contro la stretta al petto che sentiva...

 

- Bè, se n'è andato! Sono stato un genio con la mia idea... eh? - ghignò Sirius, si chinò su James e gli sussurrò con malcelata soddisfazione - Sirius rimonta! - poi si rivolse al figlioccio, scompigliandogli i capelli - Davvero preferisci Ramoso a me? -

- Figurati! L'ho fatto solo per salvare le apparenze! - Harry gli strizzò l'occhio, complice.

- Adoro il mio figlioccio! -

- Ma come sei cresciuto, Harry? - James si finse scandalizzato - Papà ti ordina di comportarti con più rispetto! -

- James 2 Sirius 2! - cantilenò Sirius guadagnandosi un cuscino in faccia dal suo migliore amico.

- A parte tutto questo, Harry, come va? - domandò Remus sorridendo.

- Braccio destro fratturato. Stasera devo rimanere in infermeria -

- Malfoy? - domandò Ron.

- Ardori per il giovane Malfoy, Ron? - James inarcò un sopracciglio.

- Piuttosto morto! -

- Meno male! - sospirò estremamente sollevato James - Tu con Lucius Junior! Se non mi avessi risposto così avrei detto a Art di annegarti appena nato! - Un'ombra gli oscurò gli occhi al ricordo che non avrebbe ricordato nulla. Nemmeno quella chiacchierata. Nemmeno suo figlio che rideva con la schiena appoggiata al suo petto.

 

Mio figlio...

 

- Malfoy ha una frattura alla caviglia. Rimarrà anche lui qui per la notte... - rispose Harry alla domanda di Ron.

- Cercherete di non litigare? -

- Remus, ma per chi li hai presi! - affermò con veemenza Sirius - DEVONO litigare! Non sarebbe GIUSTO se non lo facessero! -

L'ex professore scosse la testa: - Immaginavo una risposta del genere... comunque, visto che ti aspetta una notte molto dolorosa è meglio che ti lasciamo. Intanto io vado da Silente e voi non dovreste essere a lezione? -

Ron e i due Malandrini sbuffarono contemporaneamente: - Nooo... Harry ha bisogno di un sostegno psicologico... -

Hermione prese per un braccio Ron: - Filiamo a lezione! Siamo dalla Sprite! James, Sirius, non mi commuovete con quelle espressioni! Filate immediatamente fuori dall'infermeria! -

- Ti veniamo a trovare dopo, Harry! - assicurarono i tre ragazzi prima di uscire dall'infermeria trascinati da Hermione.

Una volta soli, Remus si sedette sul letto accanto a Harry: - Allora... come stai? Non intendo in seguito alla caduta... -

Harry sospirò, appoggiando la schiena ai cuscini dietro di sè: - Sono felice che siano qui. Ho conosciuto mio padre, Remus, e Sirius da giovane... mi sento così felice quando sono con loro che mi sento quasi sopraffatto... però... però ho paura. Quando se ne andranno sarò di nuovo solo... tutto questo sogno meraviglioso finirà e tornerò ad essere orfano, senza la presenza di papà e Sirius accanto. Questo... questo è crudele... crudele... - raccolse le gambe al petto, sentendo un nodo alla gola.

Remus gli mise una mano sulla spalla: - Lo so, ti capisco. Non immalinconirti su questa faccenda, trai da questi pochi momenti con loro tutto quello che puoi. Non torneranno, Harry, ma potrai vivere per sempre con il loro ricordo. Non per soffrire ma per andare avanti. E non sei solo, hai amici che ti vogliono bene... non soffrire per James e Sirius. Queste 'Pieghe del tempo' ti hanno dato una possibilità, non sprecarla o soverchiarla con il dolore, sii felice con loro, almeno per questo breve periodo -

Harry annuì, non fidandosi della sua voce, ringraziando l'ex professore con un ulteriore cenno del capo.

Remus gli sorrise, rassicurante: - Dimmi, come sei caduto dalle scale? -

- Malfoy mi ha offeso e... gli sono saltato addosso - rispose Harry scrollando le spalle e gemendo per il dolore al braccio destro - Malfoy era proprio sull'orlo delle scale e quando gli sono andato contro ci siamo sbilanciati... -

- E siete caduti -

- Già... - Harry fissò Remus qualche secondo prima di confessare quello che era da molto che teneva nascosto dentro di sè - Remus... io... voglio dire... c'è qualcosa che non va... -

- Che intendi dire? -

- Sai il giorno in cui ho incontrato per la prima volta papà e Sirius? Ebbene... ero sparito per alcune ore... io... mi ricordo di aver trovato una botola da qualche parte, credo a Magnolia Crescent e di aver fatto qualcosa, ma non mi ricordo cosa... - spiegò confusamente Harry.

Ricordava di aver percorso la strada per tornare dagli zii, ricordava una strana 'botola' in un vicoletto laterale, ricordava di aver letto qualcosa e mentre si sentiva 'risucchiato' una voce lo chiamava in lontananza, inoltre si era ritrovato misteriosamente a Magnolia Crescent, nella strada principale e poi aveva incontrato il suo padrino in forma di animagus.

Che cos'era successo?

- E poi... stanno succedendo molte cose strane... - continuò il Grifondoro - Quest'estate ho ricevuto alcune strane lettere... di qualcuno che sapeva che ero 'sparito' per quelle poche ore e che si preoccupava di me... e poi ho delle 'visioni'... - fissò intensamente il viso dell'ex professore e la sua espressione attenta e sconcertata - Non sono pazzo, remus, non ho le allucinazioni... -

- Ne hai parlato con Silente? -

- Non riguarda Voldemort! -

- ne sei sicuro? Ultimamente sembra essere molto attivo... -

- Come? -

Remus agitò una mano per dire che non era importante: - Non sai chi sia il mittente delle lettere? -

- Si firma Refert. Che razza di nome è? -

- Forse è un acronimo. Una copertura... puoi essere più preciso nel descrivere questa 'botola'? - Remus aggrottò le sopracciglia. Chissà che cosa stava succedendo... certamente l'apparizione di Sirius e James era collegata con le strane situazioni che erano capitate a Harry.

 

Ma come?

 

- perchè ha proprio usato il verbo 'risucchiare'? -

Harry meditò qualche istante e poi scrollò il capo: - Bè... mi sembrava appropriato, ecco -

- Che tipo di visioni hai? Sono premonizioni? Eventi passati? -

- Non so... sono strane - Harry tentò di spiegarle a Remus esattamente come le aveva vissute ma la sensazione di fondo di confusione rimase. Che cosa stava succedendo? Che cosa c'entrava Sirius e il professor Lex?

 

Che confusione...

 

Lo scattare di una serratura e qualche passo zoppicante fecero intendere ai due Grifondoro che Draco Malfoy stava tornando. Remus annuì distrattamente mentre rispondeva al ragazzo: - Harry, forse è meglio parlarne con Silente... -

- No! -

- Harry... lui potrebbe sapere qualcosa. Forse è collegato con le Pieghe... senti, ne riparliamo dopo, ok? -

Harry annuì senza essere troppo convinto.

 

 

 

 

__°°Ps°°__

 

 

 

Harry Potter stava salendo le scale per la torre grifondoro, spossato dagli avvenimenti che si erano succeduti così velocemente negli ultimi giorni, desiderava solamente sdraiarsi sul letto e dormire senza sognare di maledizioni Cruciatus, viaggi temporali e mille altre cose…

Sapeva che sarebbe dovuto andare a trovare Scipio ma dopotutto era in infermeria e di certo di lì non si muoveva… poi magari nella sala comune avrebbe trovato Lily e ci avrebbe fatto quattro chiacchiere. Aveva proprio bisogno di parlare con qualcuno che potesse ascoltarlo e non solo giudicarlo e sua figlia lo metteva straordinariamente a suo agio, come se conoscesse ogni suo dolore interiore.

Stava ormai raggiungendo il ritratto della Signora Grassa quando scorse Draco Malfoy appoggiato al muro di fronte all’imboccatura della rampa delle scale, braccia conserte ed espressione furiosa. Gli occhi color metallo fuso lanciavano occhiate caustiche tutto attorno a sé, irritato, la solita espressione arrogante calzava a pennello con la sua postura discinta e Harry si sentì momentaneamente spaesato dalla sua presenza. Chissà perché poi, dopotutto non era una novità che Malfoy fosse un totale bastardo arrogante…

Lo era sempre stato, perché questa volta aveva il sapore della novità?

Forse era perché aveva tutta l’aria di averlo aspettato e che si aspettasse qualcosa…?

O forse era semplice suggestione suggerita dalla stanchezza di Harry e dal dolore sordo alla testa…

- Lontanino dalla Sala Grande, Malfoy? Sai che è ora di cena? -

Malfoy non raccolse la provocazione, strano a dirsi ed Harry ne rimase stupito: aveva sentito che c’era qualcosa di diverso in Malfoy quando erano nell’ufficio della Umbridge a scontare la punizione ma…

Malfoy si scostò dalla parete e gli arrivò vicino, fissandolo con espressione furiosa.

Ma che vuole ora?

- Non ho voglia di sentire le tue spacconate, Malfoy, lasciami in pace -

Malfoy non si scostò né la sua espressione cambiò di una virgola. Non si ammorbidì, si indurì.

E poi lo disse.

Quella frase che fermò il cuore di Harry bruscamente.

 

 

- Lo sapevi che la nuova arrivata si chiamava Lily? -

 

 

Come aveva fatto…?

 

 

 

- Io so tutto -

 

 

 

Fine sedicesimo capitolo

Continua…

Mistress Lay

 

 

Notes: Mono mi ha fatto notare un mio errore madornale nel capitolo precedente! >.< Oh my, come sono svanita, sarà colpa della vecchiaia che avanza?! O.o L’errore era nella data del Presente… *Miss si va a seppellire da qualche parte*

 

Mimi88, ragazza interrotta, Saphira (me lo auguro anche per me! XD), James_Prongs, Moony*, Toruchan, fairy81, Kira, Captain, Stè_Wormy, ysal pax, Narsil (mi spiace! XD), NamiTheNavigator, Mary Cry (non preoccuparti, è del tutto normale! ^^), laguna anakinskywalker_19@hotmail.com, ziz, Angelstorm,

 

mono (benvenuta e grazie… Fai bene ad essere pignola, soprattutto per quanto riguarda questa fic: è difficile seguirla, è vero e molti l’hanno abbandonata perché così complicata, fai benissimo a farmi notare i miei errori. Ho spostato la storia ai giorni nostri perché la trovavo più semplice dal mio punto di vista, anche perché non ero del tutto certa su alcune date.

Intanto grazie di avermi fatto notare il mio errore madornale perché è semplicemente imperdonabile! >.< Mi ero fatta trarre in inganno dal Vero Presente, cioè il nostro, adattandomi alla fic. Mea culpa! *Miss ha appena finito di scavarsi il fosso*

Per il 1978, le tue obiezioni sono giuste ma all’epoca della stesura del primo capitolo non avevo messo in conto la vera nascita di Harry, dovvero pochi anni dopo, ma l’avevo spostata di una ventina di anni buona. Per qualsiasi cosa, io sono qui, non farti remori a farmi notare i miei errori, sono io che ti devo ringraziare… a presto, spero! XD bax bax!)

 

Commentate!

*Miss*

 

  
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