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Autore: Inu_Ran    24/07/2012    4 recensioni
Piccola one-shot sulla coppia Kagome/Inu Yasha. E se dopo che Kagome assiste all'abbraccio tra Inu Yasha e Kikyo non fosse tornata all'era sengoku?
tutto cambia niente e come prima, e neanche Kagome, se vi ho incuriosito entrate a leggere. Buona lettura a tutti :3
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                      ADDIO

E adesso guardati: cosa vedi?
Una ragazza normale che va a scuola, che sta con le amiche.
Una ragazza che sta con uno splendido fidanzato.
Una ragazza che si preoccupa degli studi e non ha altri problemi.
E davvero questo ciò che ti piace?
E davvero questa la vita che vorrai in futuro?
Ma sai anche che non puoi fare niente e ti arrendi alla vita che hai
senza lottare ,perché tutte le forze le hai già spese a piangere.


Li guardo, li osservo, mi fermo.  
Sono abbracciati, uniti da un sentimento unico .
Lei come sempre bella, adesso ancora di più con i suoi lunghi capelli color pece sciolti in assenza di quel piccolo nastro bianco.  Ma chi davvero non riesco a vedere è lui, l’unica cosa visibile sono quelle buffe orecchie  da cane color argento proprio come i suoi capelli. C’è silenzio, un silenzio interrotto dal vento che passando tra i due crea un melodioso suono che forse io non  udirò mai. Ma ciò che sussegui sono  le sue  parole.
Parole rassicuranti, parole d’amore:
‘’Eliminerò Naraku. D’ora in poi non dovrai più combattere …. ti proteggerò io’’
‘’Inu Yasha’’ la sua voce è così dolce ma anche quella che segue non è da meno
‘’Oh Kikyo’’ questo momento non dura tanto e i due si separano con la conclusione della scomparsa della non morta. Mi accascio a terra non appena il nome di lei viene invocato di nuovo.
Voglio andare via,voglio scappare dal mio dolore, voglio solo chiudere gli occhi per poi risvegliarmi nel mio letto. Quindi mi alzo ma lui ha sentito tutto e mi giro incrociando il suo sguardo,i suoi occhi gialli sono puntati sui miei.
Non riesco a trattenere il suo sguardo, ho paura: troppa paura di scoprire che cosa voglia dirmi perciò come un codarda corro. Corro,corro,corro e corro perché l’unica cosa che mi rimane è questa smetto non appena attorno a me si forma il buio e infine il nulla.
Mi alzo, sono sudata. Come ogni notte, da cinque anni, il solito incubo decide di farmi visita, ricordandomi sempre quel dolore che in questi anni di lontananza ha deciso di farvi dimora, un dolore che piano piano  mi consuma, un dolore con cui convivo. Vedo la sveglia è davvero tardi e senza perdere tempo mi vesto ma accidentalmente mi cade un foto da sopra la scrivania. E’una foto rovinata dagli anni, una foto che mi da ancora tante emozioni nonostante il tempo sia passato, quante volte in quella foto ho versato calde lacrime salate? Quante volte guardandola ho sentito una rabbia montarmi dentro? Quante volte invece il sentimento  che cresceva in me era solo il rimpianto di non averlo salutato?. Tante, troppe volte quel misero pezzo di carta raffigurante sei compagni di avventura mi ha spezzato il cuore troppe volte. Quel giorno di tanti anni fa, quando le mie certezze sono cadute alla vista dell’uomo amato insieme ad un’altra, non sono solo scappata non sopportando la sua vista ma non sono più tornata in quel mondo fatto di demoni e di guerre. Un giorno tornando a casa non ho più trovato i miei frammenti della sfera dei quattro spiriti ma solo delle impronte di un piede a me conosciuto, non ho indagato, ho solo fatto finta di niente tornando alla mia vita di sempre. Ho finito la scuola e mi sono iscritta all’università di medicina, è diventato il mio modo di salvare persone, dopo molto mi sono decisa e i sto con Hojo da due anni siamo molto felici e insieme stiamo affrontando questo duro percorso negli studi. Successivamente la colazione mi dirigo alla tomba di mio nonno presente nelle vicinanze del tempio, e si quel pazzo del mio nonnino è morto lasciando alla mia famiglia un grande vuoto ma continuo a vivere anche per lui, sicuramente lui avrebbe voluto questo: una vita felice. La strada non è molta e appena sono vicino ad essa metto un po’ d’acqua sopra per rinfrescarla e poggio delle calle bianche per poi  parlare un po’ con lui
‘’Sai nonno, ho passato il mio terzo esame, la mamma mi ha fatto un pranzo delizioso. Sota a scuola sta migliorando anche se con le ragazze  non se la cava bene, comunque fra un po’ devo uscire con il mio fidanzato quindi tornerò promesso’’ prendo la borsa che è accanto a me e mi dirigo verso l’uscita ma mi fermo davanti all’albero dell’ inizio della mia sofferenza. Se non l’avessi incontrato non starei così adesso ma non avrei mai conosciuto l'amore. Il vento mi scompiglia leggermente i capelli e mi sento bene, serena finche non viene interrotta dall’ombra di una persona che non avrei mai pensato di rincontrare, ma che in parte avrei voluto. Non ho il coraggio di vederlo in faccia proprio come tempo addietro.
‘’Che ci fai qua?’’il mio tono è freddo non traspira nessuna emozione, non voglio fargli capire che la sua presenza mi sta creando una confusione dentro.
‘’sono tornato per te, per riportarti da noi, sai c’è Shippo che nonostante sia cresciuto si comporta da bambino e non vede l’ora di vederti poi ci sono Sango e Miroku che sono anziosi di vedere come tu sia cambiata in questi anni.’’ Cambiata? È vero in questi anni i miei capelli sono allungati arrivandomi alle ginocchia,il mio viso ha ottenuto dei lineamenti più adulti e la mia espressione è matura ma non ha abbandonato il mio solito sorriso, anche le mie scelte sono meno impulsive.
‘’che fine ha fatto Naraku? E  Kik….’’  Dirlo mi costa tanto ma voglio saperlo’’.. Kikyo?’’ il silenzio dura poco non appena la sua voce calma lo rompe
,, Naraku è  stato sconfitto e Kikyo è morta a causa sua. Allora prendi le tue cose che andiamo e …’’ non gli do il tempo di finire che lo interrompo, il mio tono di voce è diverso stavolta urlo ma lo guardo negli  occhi.
‘’SMETTILA. Non puoi venire qui dopo cinque anni e prendermi come se nulla fosse successo, ti sei organizzato senza pensare alla mia decisione’’
‘’Ma io credevo che tu amassi vivere li, non ti manchiamo?’’  che domanda stupida, certo che mi mancano, mi mancano le urla di sango, le palpate di Miroku, la dolcezza di Shippo e il mussetto dolce di kirara.
‘’ Sai un tempo avrei accettato, sarei venuta con te e avrei lasciato tutto e tutti per seguirti. Ma devi sapere Inu Yasha che io sono cambiata sto studiando per diventare medico, sto con un ragazzo che conta su di me e non posso lasciare tutto questo per cosa poi?’’
‘’Per cosa?’’ il suo tono era diverso, si era alterato’’per stare insieme a noi, a me. Kagome sono tornato da te perché io.. io …io’’ era davvero così difficile dire quelle tre parole? ‘’ IO TI AMO’’ le aveva urlate era sicuramente una liberazione per lui.
‘’ Ora che lei non c’è più ti rimango io. Mi dispiace ma non sono il tuo rimpiazzo ’’  perché è cosi che mi sentivo: la seconda scelta.
‘’Tu per me sei importante’’
‘’Se ero cosi importane perché non sei venuto a prendermi?perché  se hai avuto il tempo di tornare a prendere i frammenti dei quattro spiriti non hai avuto il tempo di farti vedere? Perché Inu Yasha?’’ le lacrime minacciano di uscire, ma non posso e non devo mostrarmi debole, anche se questo mia volontà non riesce a fermare una lacrima solitaria che mi solca il viso.
‘’In questi anni  ho sofferto al ricordo di quella sera, sono passati giorni prima che il tempo rimarginasse la mia ferita . E ora che la mia vita è tornata normale tu arrivi e mi scombussoli di nuovo la mia esistenza. Non ti permetterò di rovinarmi la vita un’altra volta credo di aver sofferto abbastanza: ora tocca a me vivere una vita felice’’ il mio tono era cambiato tante volte in questo piccolo discorso, era da molto che desideravo dirlo per sentirmi molto meglio, ma perché allora non aveva questo effetto ora?.
‘’Allora dimmi Kagome, cosa devo fare?’’ aveva un tono rassegnato, mi avvino e gli stampo un casto bacio:il nostro primo bacio. Non dura molto e quando mi stacco noto un piccolo sorriso che si spegne non appena le mie parole tagliano a metà il suo cuore.
‘’Questo è un addio, si felice e salutami tutti’’ mi giro e mi incammino verso le scale noto che vicino a me c’è uno specchio dove intravedo il posto dove eravamo prima, manca un piccolo particolare: la presenza del mezzo demone. Il silenzio come poc’anzi è ritornato in scena lasciandomi sola con il mio riflesso nel pezzo di vetro.

E adesso guardati: cosa vedi?
Una ragazza normale che va a scuola, che sta con le amiche?
Una ragazza che sta con uno splendido fidanzato?
Una ragazza che si preoccupa degli studi e non ha altri problemi?
Una ragazza felice per la scelta che ha appena fatto?
No, vedi una ragazza che ha perso la persona che amava e la speranza di rivederla.
Vedi una ragazza che ha visto la sua felicità andarsene insieme al suo uomo.
Vedi una ragazza che piange.
Quella ragazza sei tu, Kagome Higurashi.


Salve :D prima fanfic sul questo fandom, mi scuso in anticipo perché non avendo avuto l’occasione di leggere altre storie non so  se questo è un plagio. Se cosi fosse la cancellerò subito. E da poco tempo che seguo Inu Yasha  e sto  leggendo anche il manga e vedendo la puntata ho pensato: e se kagome  non fosse tornata da lui dopo il loro abbraccio? Ho immaginato la scena ed ecco la mia fanfic.
Ringrazio tutti coloro che hanno letto, recensito, messo la storia nelle tre categorie.
Grazie ancora e chissà magari tornerò a scrivere, Ciao :3
  
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