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Autore: Cam15    25/07/2012    3 recensioni
Un omaggio ad una storia d’amore poco accennata nel Signore degli anelli, se non nella versione estesa. Come Faramir fu la speranza di Eowyn di andare avanti e di credere nel lieto fine.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eowyn, Faramir
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Giusto 4 righe su una storia d'amore che viene accennata nella versione estesa del signore degli anelli. Spero vi piaccia (:


Il sole sta sorgendo in un cielo sereno all'orizzonte. E' mattino e sono distesa tra le coperte calde di un letto ormai a me noto. E' quello di Faramir e le sue braccia mi avvolgono stretta dandomi forza e sicurezza. Non credevo sarei mai riuscita a sentirmi cosi ancora una volta, come se nulla potesse distruggere la felicità che ti sei costruita, come ne nulla potesse essere in grado portarti via quello che è strettamente tuo. Ho passato parecchie notti insonni, gli incubi continuavano a penetrarmi nella mia testa strappando via i miei più dolci ricordi; rendevono agitato il mio sonno e cosi anche le mie giornate. Ma d'altronde un'avventura come la mia, non è facile da dimenticare. Parecchie sono le vittime che ho visto cadere sotto ai miei occhi, innocenti chiamati a combattere per il loro paese contro un nemico troppo forte per loro. Bambini con occhi in lacrime che lasciavano la mano del padre, sapendo già che non avrebbe fatto ritorno, cercavano di tenerli stretti urlando e chiedendogli di restare, non capendo che la scelta non era la loro. 

Nemmeno il lieto fine ha contribuito a darmi speranza, ormai il mondo mi aveva già dato prova della sua crudeltà e il lieto fine sembrava soltanto un inganno. Farti credere che le cose si erano sistemate per poi colpirti ancora più forte. 

Tutto ciò che sapevo era che le mie certezze di erano svanite, che non sapevo più in cosa credere. Soltanto il buoi vedevo in fronte a me, come se l'oscurità fosse riuscita ad oscurare anche i miei pensieri. La felicità era ormai un ricordo lontano, non sapevo nemmeno che cosa significava essere felici e nemmeno tentavo di ricordarmelo. Non credevo sarei mai riuscita ad esserlo un'altra volta. 

Poi un giorno come un'altro uscii fuori. Il sole spendeva e non ricordavo quando fosse risollevante sentire il suo calore riscaldare la pelle. All'orizzonte c'era soltanto quiete. Quiete. La quiete in cui vivevo una volta, ma che sembrava solo un tempo lontano. 

Sentii dei passi alle mie spalle e voltandomi notai il suo sguardo su di me. Faramir si diresse al mio fianco, e fin da subito nei suoi occhi vidi la speranza e da quel giorno l'oscurità non fu che un lontano ricordo. Le parole di Faramir, il suo sguardo, la mia mano stretta nella sua mi fecero capire che nulla è perduto. Mai.

 

I do not believe this darkness will endure.

 

  
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