Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |      
Autore: Princess_Dick    25/07/2012    4 recensioni
Uno strano sogno lo perseguita e fa aumentare la paura dentro di lui.
Poi, quella frase, che un angelo caduto gli ha detto due anni prima...
"Mi serve il tuo aiuto. Quando ti cercherò, fatti trovare."
[Dean-Cas/Destiel]
Genere: Erotico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                          Ti troverò ovunque andrai ...
 Ed il ragazzo corre; inseguito da qualcosa, inseguito da qualcuno.
Non sa dove andare, sa solo che deve scappare se non vuole morire.
Ma non è abbastanza veloce per sfuggire all’uomo dietro di lui, che ben presto lo supera, facendosi vedere in tutta la sua maestosità.
L’uomo è un Angelo caduto, ha una ‘V’ rovesciata sulla schiena, segno che insieme alla Grazia si è staccato anche le ali, e il ragazzo lo sa, perché lui se ne intende di Angeli, anche se non è credente.
Sa quanto gli Angeli caduti possano essere pericolosi, dopotutto Lucifero era uno di loro.
Il ragazzo ha paura, continua a correre, superando l’Angelo a dorso nudo, corre verso la campagna e non si ferma, anche se è notte e il buio lo avvolgono, perché non osa nemmeno immaginare che cosa potrebbe succedere se si fermasse e affrontasse quell’Angelo.
Ma ancora una volta è troppo lento per una Creatura Celeste, infatti quest’ultima ben presto lo raggiunge e gli tocca una spalla, lasciandogli un segno, un’impronta, una cicatrice, che gli permetterà di tenere sotto controllo il ragazzo; per sempre.


“Dean, finalmente! Stavo cominciando ad avere paura!”

Apro gli occhi e mi risveglio da quell’incubo che sembrava incredibilmente reale. Intorno a me è tutto bianco, i mobili sono bianchi, perfino il pavimento è di quel colore. Mi chiedo dove sono, non riconosco la mia casa che condivido con mia moglie Lisa, mi è tutto estraneo a parte mio fratello Sam, che non vedevo da circa dieci anni e che improvvisamente è qui davanti a me a dirmi che stava iniziando ad avere paura.
Ma di cosa?

“Perché?”

Non so che altro dire, le parole mi vengono molto difficili da pronunciare, mi sembra di avere degli aghi in bocca.
Nel mio naso comincia a diffondersi un forte odore di disinfettante, ma non riesco proprio a capire dove sono, non mi viene in mente niente a parte l’incubo di poco prima, mente dormivo.

“Non ricordi niente, vero? Ieri sera correvi verso la campagna e sei stato investito da una macchina. Ma perché correvi, scusa? Poi casa tua è da tutt’altra parte!”

Ci penso un attimo. E se quel sogno fosse un flashback? Impossibile, io non credo agli Angeli, però, effettivamente, non ho mai fatto un sogno più strano di quello, insomma, c’era anche la voce narrante in sottofondo.
Non rispondo, anche perché la gola mi brucia da morire, e mi giro dall’altra parte, senza guardare Sam.
“Comunque ti sei rotto una gamba e dovrai stare qui dentro per due belle settimane. Lisa deve tenere Ben e io devo tornare da Jessica, quindi buon soggiorno da solo.” Mio fratello si alza e se ne va, lasciandomi solo. Non ci credo, Lisa che neanche mi viene a trovare solo per stare con Ben, nostro figlio adottivo, e Sam che torna da Jessica, la sua fidanzata. Ma dov’è finita la famiglia? Sono l’unica persona che crede ancora che quella parola abbia un significato più profondo di “legame di sangue”? Guardo la mia gamba che è distesa sul letto, poi muovo il collo che sembra essersi paralizzato completamente. Alzo le braccia con fatica e le guardo per bene, noto che il braccio destro ha dei graffi, mentre quello sinistro sembra piuttosto illeso da tagli e da lividi. Piuttosto strano, dato che mi sono rotto proprio la gamba sinistra.
Improvvisamente mi ricordo del sogno, dell’uomo che mi afferra e mi tocca la spalla lasciandomi un’impronta. Alzo lentamente la manica della vestaglia –non mi piace definirla camicia da notte-
e noto una grossa cicatrice rossa a forma di mano, che subito copro. Ansimo, lo faccio apposta per far arrivare i medici, non voglio più stare da solo in quella stanza. Non arriva nessuno, allora mi metto a urlare, sono inquieto, voglio sapere chi è quell’uomo che mi ha lasciato la cicatrice ma allo stesso tempo non lo voglio scoprire per nessun motivo.
Finalmente una dottoressa arriva e mi da una specie di calmante o sedativo, che mi fa cadere in un sonno agitato.

Mi risveglio di notte, da solo, nella stanza buia. Sospiro vedendo la mia gamba in aria, sollevata dal letto apposta per la notte, che viene sorretta. Un movimento mi fa girare di scatto verso la finestra aperta, ma vedo soltanto la tenda muoversi dopo l’ennesimo colpo di vento. Mi do del paranoico, magari, che ne so, sono andato a farmi un tatuaggio a forma di mano e non me lo ricordo, ma di certo gli Angeli non possono esistere. E di conseguenza non esistono nemmeno gli Angeli caduti e non esiste Lucifero, punto.
La porta cigola e si apre. Trattengo il fiato, ma appena vedo che è solo un’infermiera chiudo gli occhi e faccio finta di dormire, per poi riaprirli appena esce. Un attimo dopo la porta si apre di nuovo e chiudo gli occhi velocemente.
“Stai tranquillo Dean, io non ti voglio fare del male.”

Apro gli occhi di scatto e trovo un uomo dalle iridi dello stesso colore del mare a tre centimetri dalla mia faccia. Cerco nella mente chi possa essere e ci arrivo solo quando vedo il colore della pelle, è l’Angelo, l’Angelo caduto, dalla pelle pallida e sporca di sangue sulla schiena.
“Ma chi sei? Cosa vuoi?”

Non so cosa dire, forse è un’allucinazione, forse sono paranoico sul serio e grazie alla gamba rotta ho dato di matto completamente. No, so che non è così.

“Mi serve il tuo aiuto. Quando ti cercherò, fatti trovare, anche se non serve, dato che con il segno che ti ho fatto sulla spalla ti potrò trovare ovunque.”
Scompare e mi lascia da solo; senza parole. Mi ricorda un maniaco, può trovarmi in ogni modo. Ho davvero paura, adesso, perciò faccio l’unica cosa che posso fare in un momento del genere: dormo.


 Note dell'autrice:
Non so come sia venuta fuori 'sta roba, so solo che è venuta fuori. La mia beta me l'ha solo corretta, non ha dato segni di gradimento o altro, quindi, davvero, non so come sia, dato che io non ho molta autostima. Lo so che ho già in corso un'altra fan fiction, la mia prima fan fiction (Fallen Angel), infatti questa l'aggiornerò meno spesso dell'altra. Vi prego, fatemi sapere cosa ne pensate di questo esperimento, perchè davvero, non so se portarlo avanti o no.
Ringrazio la mia beta, AlisCollins (su twitter @AlisCollins, seguitela) che ha avuto la pazienza di correggere questo la sera molto tardi, per permettermi di pubblicare oggi.
Ringrazio voi che leggete e che recensite.
                                                                                           Princess_Dick

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Princess_Dick