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Autore: Fujiko92    08/02/2007    11 recensioni
"Akito Hayama.
Conosciuto per la sua cattiveria e per il fatto che non avesse mai sorriso nei suoi 11 anni di vita.
Ma era davvero cattiveria la sua?"
Questa è la mia prima FF in assoluto(!!) ma non vi chiedero di essere magnanimi! Voglio che siate SINCERI nei commenti!!!
Ora vi lascio alla FF!! Spero che vi piaccia!!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CIAO A TUTTI!!!!!! Come ho già detto questo è il mio "debutto in società"!!! Vi do un consiglio: mentre leggete la storia ascoltate "We are" di Ana Johnsson. Poi quando capirete che un "raggio riporterà il sereno" ascoltate "Somos Novios" di Andrea Bocelli&Christina Aguilera.
Credo che dia un tocco in più alla storia!!
Spero che vi piaccia!!!

Ps: Ora che so usare l'HTML... MUAHAHAHAHAH!!! (CI FAI PAURA!!!! NdTutti Cattivi!!! Sigh! ToT NdFujiko92)
Buona lettura!!!



Quando un sorriso ti cambia la vita



Akito Hayama.
Conosciuto per la sua cattiveria e per il fatto che non avesse mai sorriso nei suoi 11 anni di vita.
Ma era davvero cattiveria la sua?

Aveva perso la madre dandolo alla luce.
Sin dalla nascita aveva dovuto subire le angherie della sorella e le incomprensioni da parte del padre.
Fin da piccolo nel suo cuore si erano annidati rabbia, rancore, odio, tristezza e tante domande, senza una debita risposta.


Perché mio padre e mia sorella mi detestano così tanto?
Perché la mamma non c'é? Sono veramente io la causa della sua morte, come dice Natsumi?
Perché papà prima mi tratta con riguardo e poi mi dice delle menzogne?
Perché tutti mi trattano come se fossi un mostro?
Perché tutti mi odiano?
Perché sono nato? Per vivere una vita così misera e dolorosa?

PERCHE'?


Mortificato e deluso, il suo cuore si stava facendo sempre più cupo e desideroso di essere accoltellato. Pugnalato. Trafitto.
Per mettere fine a quell'esistenza così tormentata.
E tutto questo perché?
Solo perché incolpato ingiustamente di una colpa che non aveva.
Solo per la mancanza di quell'affetto, di quel calore di cui un bambino non dovrebbe mai essere privato, in cui un bambino dovrebbe sempre essere avvolto, come se fosse avviluppato in una comoda e accogliente bambagia.
Isolandosi sempre di più, rinchiuse in se stesso tutte le sue emozioni, tutte le sue paure, tutti i suoi timori dietro una maschera fasulla, di cristallo creando un'immagine di sé irreale.
E cominciò a creare subbuglio e disagio a scuola, dando così sfogo alla sua rabbia assopita.

Eppure...

Quando vedeva la maestra piangere, quando le ragazze imploravano disperate di tacere in ginocchio, umiliando completamente la loro immagine di donna,
non rideva come i suoi scagnozzi perchè sapeva che non era giusto. La sua vera indole non glielo permetteva.
Non gli avrebbe permesso di uccidere il suo alter ego magnanimo, pieno d'amore e comprensione, di autodistruggersi completamente, di sopprimere la vera realtà di se stesso/del suo vero io.
In fondo, lui non chiedeva molto: chiedeva solo di poter essere ascoltato.
Chiedeva solo di poter essere consolato.
Chiedeva solo di poter essere compreso.
Chiedeva solo di poter essere "amato". Con quell'amore che non aveva potuto godere pienamente.
Che non aveva mai ricevuto.
Che gli era stato negato per via di piccoli e stupidi malintesi.

Sua madre lo osservava da lassù. Lo osservava crescere. Lo osservava cambiare radicalmente in tutto quel miscuglio di odio e sofferenza. In un mondo dove la cattiveria ormai regna sovrana...

Intanto la vita di Akito, il suo mondo, i suoi sogni stavano andando in frantumi.
Era come se fosse esplosa una supernova e lo stesse risucchiando dentro un buco nero. Un baratro. Un abisso. Un pozzo senza fondo ove la luce non può emanare il suo splendore accecante e caldo........

Finchè un raggio non riportò il sereno.
Finchè non incontrò la ragazza che avrebbe dato una svolta alla sua vita per sempre.
è incredibile quanto una sola persona, per di più adolescente, avendo come risorse solo il suo carattere forte, possa trasformare l'atmosfera tesa, austera e buia di una famiglia in un'atmosfera lieta e gioiosa.
Era riuscita, con la sola forza del suo spirito combattivo, a demolire e annientare le barriere dell'ingiustizia, che risiedevano in quella casa e avvolgevano quelle persone.
Forse è per questo che Akito si era innamorato di lei...

Non solo cambiò le circostanze, ma gli insegnò anche cosa significa amare qualcuno con tutto se stesso e l'importanza di un sorriso.

"Un sorriso è qualcosa di contagioso, travolgente,
Pieno di mille emozioni,
Che si espande in ogni dove, che si propaga nell'aria.
Un sorriso è qualcosa di unico e personale.
Ed è capace di ridarti speranza e vitalità
Nei momenti più ardui."


Quando vide il sorriso della ragazza fu come un lampo che illumina la notte col suo bagliore, predicendo l'arrivo del fulmine.
E quel sorriso, aveva predetto ad Akito che le cose sarebbero cambiate.
Tutto il suo mondo, fatto di ricordi lontani e aspri, sarebbero cambiate.
Il suo cuore sarebbe cambiato.

Dopo tanto tempo era riuscito a schiudersi e a uscire dal suo guscio. Finalmente aveva visto la vie en rose: Stava guardando il mondo con degli "occhiali colorati di rosa".
Ed era proprio come Akito si sentiva.
Aveva imparato a vivere.
Aveva imparato a far parte di quel mondo da lui così tanto odiato.
Aveva preso in mano le redini di quella vita che sembrava ormai segnata dalla parola Fine. Non era più un semplice spettatore. Era diventato l'interprete principale.

E tutto questo lo doveva a Lei. Soltanto a Lei.

Finalmente era riucito a trasformarsi: da bruco rugoso che striscia su se stesso commiserandosi di essere un insetto enormemente brutto, ad una bellissima crisalide che ha appena imparato a volare.
Capì che doveva sdebitarsi. Voleva restituirle il favore e per ringraziarla ricambiò con quel sorriso che aveva tenuto nascosto per tanto tempo.
Fu travolto da mille emozioni. Ogni sensazione si espandeva per tutto il suo corpo. Ogni singolo punto vibrava al solo sentirle.
Era la prima volta che provava un sentimento così...Strano...così...Dolce.
Era la prima volta che si sentiva sereno e tranquillo, privo di qualsiasi pensiero negativo.
Era la prima volta che si sentiva completamente e pienamente "felice".
Finalmente, dopo tanti anni, si sentiva una persona "normale", priva problemi.
Una persona libera da qualsiasi catena e da qualsiasi frustrazione.
Libero da qualsiasi macigno.

Come echi, queste parole risuonavano nella sua mente. Erano come Campane d'oro e d'argento che, con i loro dolcissimi rintocchi, suonavano a festa.
Ecco. Finalmente Akito era riuscito a dare un senso a quegli 11 anni di vita trascorsi nel dolore più profondo e nella disperazione più totale.
Servivano per fargli incontrare e conoscere la persona che avrebbe amato per sempre.
Servivano per insegnargli che le persone, spesso, portano una maschera di tanti tipi: c'è chi ce l'ha d'acciaio, chi di vetro che però non servono assolutamente a niente! Servono solo per distruggere l'immagine che un amico si crea di quella persona e a farlo soffrire più di quanto si pensi in realtà.
Servivano soprattutto per fargli comprendere che anche una sola, piccola e, per certi versi, insignificante espressione può cambiare la vita di un persona.
Come ad esempio...Un sorriso!

THE END


Spero che vi sia piaciuta!!! Ringrazio tutti coloro che la leggeranno!!! Commentate!!!
Ricordate: Accetto molto volentieri le critiche!!!
Alla prossima!!! Bye-bye!!!! ^_____^
  
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