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Autore: 3sofficisoffidivento    25/07/2012    1 recensioni
Storia di una vita di una strega che nella sua reclusione e follia incontra il suo sogno proibito. La follia dei suoi ideali purosangue e la sconfitta in guerra però la porteranno alla realizzazione del suo desiderio.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                                           Come nel Bacio di Klimt

 

 

 

Chiusa in quella lurida cella che in quel periodo era diventata la mia casa, casa... come se ne avessi mai avuta una.

Non si può definire casa il posto in cui ho vissuto fino alla maggiore età, quello era un lussuoso palazzo congelato dal tempo, lì non potevi provare emozioni, era proibito disubbidire, mi era proibito essere me stessa. In quel palazzo avevo imparato a incatenare la mia anima e a tenerla chiusa, blindata, imprigionata e lontana dalla prigione dorata che mi perseguitava e che mi costringeva a rigide e ferree regole, che se non avessi rispettato mi avrebbero condotto ad una fine sociale, cosa del tutto inammissibile visto l’importanza della mia famiglia, nonostante fossi sempre stata l’ultima ruota del carro in quella casa, non avrei comunque potuto disonorare il nome della casata sarebbe stato imperdonabile.

 

Così appena raggiunta l’età da matrimonio mi vendettero, come un animale, come merce di scambio per ampliare il potere di due famiglie, come un corpo vuoto che serve solo a compiacere un marito e accettare, anche se controvoglia il suo seme, per dar vita ad un’altra generazione, che avrebbe portato alto lo stendardo della purezza.

 Mi ricordo ancora perfettamente il giorno del mio matrimonio, quella era si e no la quarta volta che vedevo quello che era destinato ad essere mio marito, tutta l’elite magica era presente, le due famiglie si erano date un gran da fare per preparare tutto, senza nemmeno chiedere il mio parere, tutti infagottati nei loro lussuosi abiti mentre si congratulavano con noi novelli sposi, augurandoci una vita felice e prospera, cavolate, sapevano tutti benissimo come sarebbe andata a finire, io per prima avendo visto come si era evoluto negli anni il matrimonio dei miei genitori.

I primi tempi sono, infatti, andati bene, fin quando mio marito non si è stancato di me, così cominciò a rincasare sempre più tardi, a mancare per giorni e giorni, ovviamente avevo capito che andava a cercare sollazzo sotto le gonne di altre donne, inizialmente fece un po’ male ma dopo tutto era mio marito, poi pian piano il flebile dolore scemò e portò dentro di me l’indifferenza, ero completamente di ghiaccio insensibile a tutto ciò che lo riguardava, ma dopotutto era stato solo un matrimonio d’interesse, commerciale, solo in pubblico davamo l’immagine di una vera coppia, ma si sa per noi le apparenze sono tutto.

 

Dopo un po’ decisi anch' io che era ora di cambiare vita, mio marito mi costrinse ad entrare nelle file dei Mangiamorte per compiacere il Signore Oscuro, quello fu per me il trampolino di lancio, avevo sempre creduto nella superiorità del nostro sangue , quella ne era solo una conferma, pensai in  un primo momento, non sapevo a quell’epoca quanto mi sbagliavo, già perché entrando a far parte di loro cominciai a frequentare sempre più i salotti e conoscere sempre più persone invece che starmene barricata in casa.

Cominciarono così pian piano le mie scappatelle, sempre discretamente e segretamente intrattenevo rapporti con altri uomini, se poteva farlo mio marito perché non avrei dovuto farlo io.

Fu così, quando ero proprio in una di quelle feste \ riunioni che lo vidi per la prima volta, ne rimasi subito affascinata, quell’aria spettrale, il mantello che gli volteggiava attorno, come fluttuando, il volto scuro e nascosto, era affascinante, tremendamente pericoloso ma affascinante, mi venne la pelle d’oca solo a guardarlo.

 

La mia ossessione prese via così, piano piano, sempre più intricata da Lui, uscivo di casa per andare a quei raduni sempre più spesso con il solo pensiero di poterlo non incontrare ma di ammirarlo da lontano, intanto le follie e i piani contorti del Signore Oscuro si facevano sempre più audaci.

Fu proprio quando m' incaricò, insieme ad un altro gruppo di persone, di attaccare il mondo babbano, per la precisione un museo, perché loro non erano neppure degni di poter dire di avere una cultura che vidi qualcosa che mi sbalordì, un quadro.

Non era un quadro come i nostri, era strano i personaggi non si muovevano, non avevano vita, ma era altrettanto coinvolgente di una tale bellezza da rimanere incantati, quell’alone d’orato ricopriva e avvolgeva i protagonisti del dipinto, rendendosi parte di loro ma allo stesso tempo tenendoli come lontano da occhi indiscreti, decisi così di rubarlo.

Appena tornata a casa lo appesi nella mia camera da letto, ormai era da molto tempo che non condividevo le stanze con mio marito, oltre a me solo gli elfi potevano avervi accesso e del resto non avrebbero mai detto nulla per la paura di essere puniti, così tutte le notti quando andavo a dormire con quel quadro sotto gli occhi, mi addormentavo, pensando  che un giorno anche io avrei potuto ricevere un bacio del genere da Lui.

 

Intanto la guerra imperlava, il Signore Oscuro aveva sempre più fretta di uccidere Harry Potter e prendere il pieno possesso del mondo magico, ma i piani non andarono come aveva decretato lui e infatti il ragazzino con la saetta riuscì ad ucciderlo e ci costrinse tutti a darci alla macchia.

Ed ecco spiegato come mai mi ritrovo qui, chiusa in questa stanzetta da due metri per quattro, infestata da topi, che puzzava di urina, senza il minimo di igiene o agio alla quale fin da bambina ero stata abituata, in attesa di quella che sarebbe stata la mia condanna, decretata fin da subito al processo, perché non erano disposti a perdonare o passare sopra alle mie anzi nostri misfatti ed attentati, ma soprattutto ai nostri omicidi e torture.

 

Ma loro non sapevano, che decretando quel verdetto, che loro ritenevano il più crudele, il brivido che mi corse lungo la schiena non era di paura, ma di pura eccitazione e attesa.

Finalmente avrei potuto avere anch' io il tanto agognato bacio di Klimt …

Finalmente avrei potuto avere il bacio del mio Dissennatore.

 

 

SPAZIO AUTRICE:

Care lettrici spero che la storia vi sia piaciuta o almeno che la troviate carina, sono inscritta da un po’ di tempo su EFP, ma è da poco che ho iniziato a pubblicare quello che scrivo, spero che mi lascerete una recensione per dirmi cosa ne pensate e se avete suggerimenti. Grazie.

Love & Rockets,

3 soffici soffi di vento.

 

 

  
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