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Autore: Hikary    25/07/2012    4 recensioni
[Snow White & the Huntsman - Biancaneve e il Cacciatore]
{Biancaneve/Cacciatore ~ post-finale}
« Non stai dormendo, vero? »
« Volete scherzare? Non oserei mai farvi un simile affronto. »
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questa fic é per la mia adorata Sammy, con la quale purtroppo non vedrò l'orsacchiotto e i vari lama alla cerimonia di apertura degli Olympics Games – spero di farmi perdonare :) , e per la mia dorabile sorellina, che, modestia a parte, grazie alla sottoscritta sta vedendo solo il meglio della programmazione cinematografica corrente ùù
La visione di Snow White and the Huntsman é stato un soffocare di risate continuo e un film talmente puccio e lolloso ( ma che aggettivi XD) andrebbe visto con un Bignami esplicativo. Sono assolutamente certa che l'odioso vecchiaccio dietro di noi al cinema non abbia colto neanche un centesimo di tutto ciò, nonostante abbia zittito con un tono maleducato a livelli indescrivibili due ragazze che stavano ridendo dietro di lui, come ogni essere umano dotato di emozioni farebbe in un cinema - ciò che ci distingue dalle alghe, anche se loro hanno un modo di ondeggiare molto vivace certe volte!
D'altronde io ho pessimi trascorsi con certa gente che si lamenta degli applausi in teatro ( sì, parlo con te e spero che tu sia dietro di me il 23 perché darò fondo alla mia ugola).

Fine dell'off-topic, buona lettura!




The sleepless beauty.

C'era qualcosa di incredibilmente vivo nell'aria, perfino quando il sole calava e si faceva notte. Al silenzio di tomba d'un tempo, del regno morto della perfida Ravenna, si era via via sostituita una quiete fin troppo vivace per i gusti di Eric. Il cortile del palazzo brulicava di mille rumori indistinti;  dall'alto dei rami, le foglioline appena nate rumoreggiavano come un piccolo popolo verde e festante ad ogni soffio di vento; qualche cane insonne ululava alla luna nuova.
Tutto pareva rispecchiare la nuova regina con tanta cura da rendergli quella nuova realtà irritante, almeno nelle ore di sonno, in un modo terribilmente familiare.

Il cigolio della porta lo sorprese ancora sveglio, appena dopo la mezzanotte.
Una manciata di passi cauti, volutamente leggeri, scivolarono dentro la stanza e si fermarono a poca distanza dal letto, esitando. A quella pessima imitazione di un qualche scrupolo, dovuta solo all''educazione un po' ipocrita propria di ogni principessa, Eric sorrise tra sé.
Infatti, trascorso un tempo ragionevole secondo l'etichetta, Neve colmò quella distanza con un unico balzo molto poco aggraziato.

« Non stai dormendo, vero? »
« Volete scherzare? Non oserei mai farvi un simile affronto. »

Neve, accovacciata sul bordo del letto, arricciò il naso con poca convinzione. Eric sospirò, resistendo alla tentazione di allugare un braccio e posarle il palmo su una guancia pallida.

« E' sarcasmo quello che sento? »
« Certo. »
« Come? »

Il suo tono si acuì leggermente, mentre increspava le labbra in un sorrisetto beffardo.

« Certo che no, mia adorata regina. »

La studiò con attenzione mentre roteava gli occhi, gonfiando le guance in uno sbuffo da bambina capricciosa, e gattonava fino a trovarglisi quasi accanto; allora lì, sempre sotto lo sguardo vigile di Eric, si accucciava con le ginocchia strette al petto, dondolandosi di tanto in tanto.
Pensava.

« Sembri un po' teso, cacciatore. Forse dovresti mettere qualche cuscino dietro la schiena; alla tua età fa male starsene troppo a lungo in quella posizione. Vuoi che te li accomodi io? »
« Forse tu dovresti tornartene a letto. I bambini non dovrebbero stare alzati fino a tardi. »
« E' che... » si mordicchiò le labbra, preparandosi ad usare il tono più lamentoso che conoscesse e il suo irrestitibile sguardo da cucciolo bastonato « ...non riesco a dormire. Ha piovuto tutta la scorsa settimana, sai che dormo male quando diluvia. »
« Ma oggi il sole spaccava le pietre e credo di non aver mai veduto una notte più limpida. »
« Ehm... »

Neve temporeggiava.
Lo afferrò per un braccio e gli si strinse contro, con la testa che ciondolava abbandonata sulla sua spalla, così Eric, che si ritrovò la punta del suo naso ad un centimetro – scarso – dalle labbra, dovette prendere molta, moltissima aria per poter simulare un'espressione seria convincente.

« Che posso dire, ormai non sono più abituata a dormire. »

Silenzio.
L'uomo non provò nemmeno a trattenere l'ennesimo sorriso che quella piccola sfacciata gli strappava di continuo, da quando se l'era ritrovata tra i piedi.

« Questa era pessima anche per te, Neve. »
« Sto perdendo colpi, lo ammetto. »

La ragazza abbassò gli occhi un istante, sorridendo di qualche pensiero che Eric non riuscì ad indovinare; avrebbe forse potuto credere che sentirsi chiamare in quel modo da lui, dopo mesi, le facesse ancora tanto effetto?

« D'accordo » si arrense infine Eric, nascondendo la profonda soddisfazione nel vedere gli occhi della regina illuminarsi « puoi restare. »

Dando prova di una notevole familiarità con quel rito, Neve quasi fece una capriola per infilarsi sotto le coperte con il minor numero di movimenti umanamente possibile. La candela, che di norma rimaneva accesa fino alla visita quotidiana della ragazza, venne prontamente spenta.
Neve aspettò che Eric si coricasse a sua volta, per poi adagiarsi comodamente sopra di lui, le braccia che ricadevano molli lungo i suoi fianchi e la testa sul suo petto. Soddisfatta, premette le labbra sul collo dell'uomo, in un insolito bacio della buonanotte.

« A dormire, Neve. Puoi restare a dormire. »
« Lo hai detto anche ieri. »
« Ho un vuoto di memoria. »
« E l'altro ieri. »
« ...sì, ma... »
« E il giorno prima! »
« ... »
« E quello ancora prima! »

Neve avrebbe potuto continuare in eterno con quella tiritera e non senza uno scopo.
Nel bacio che usò per zittirla, Eric non mise neanche troppo impegno, già sapendo che le risate di Neve lo avrebbero rovinato.

« Quando la smetterai di dirlo? » gli sussurrò contro le labbra, raggiante.
« Quando tu la smetterai di far finta che ci sia ancora bisogno di chiederlo. »





William fu svegliato di soprassalto da una serie di colpi alla porta della sua stanza. Scattò in piedi, volando col pensiero alla Regina o a qualche altra emergenza, e si precipitò ad aprire. Non riconobbe il volto dell'uomo che lo aveva svegliato, probabilmente un nuovo acquisto della vigilanza notturna.

« Che succede? »
« Signore, ho sentito un rumore venire dalla stanza della regina, come di una porta che cigola; ed ora le ho bussato, ma non risponde. Pare quasi non ci sia. »

D'apprima, William si fece prendere dal panico; poi, lentamente, come se la lucidità stesse tornando a pari passo con il sonno che svaniva, tornò a formulare pensieri coerenti.

« Il cacciatore é con voi? »
« No, signore. Credo non si sia accorto di nulla. »

Sir William, capitano dell'esercito reale, primo arcere nonché più caro amico della Regina, fu assalito da un profondo desiderio di schiaffeggiare il suo interlocutore.
Che Eric non si fosse accorto di qualche rumore insolito nel raggio di un miglio dalla sua preziosissima Neve era probabile quanto l'ipotesi che Ravenna fosse risorta dalle sue ceneri sotto forma di bruco.

Senza nemmeno degnarsi di dare una spiegazione, se ne tornò a letto di gran carica, annotandosi mentalmente di non presentarsi a colazione, il mattino seguente, come segno di rappresaglia per il comportamente della Regina. E magari di pensare ad una protesta alternativa, per i mesi a venire; erano almeno tre settimane che saltava la colazione, che diamine!



Note
“Accomodare i cuscini” e le tristissime battute sull'età sono il risultato di una prima metà estate trascorsa a Sense and Sensibility e repliche di Senza Traccia. A questo proposito, avrei voluto con tutta me stessa riciclare anche la battuta del “ reggere 70 Kg” di Jack Malone, ma c'é un limite a tutto.
No, aspettate, non é vero.
C'é un limite per questa fanfic ed é già un gran traguardo XD

( Ora che ci penso, nemmeno questo é vero: la tiritera del giorno prima viene da Troy – beh, sarebbe la “ notte” prima. Mon dieu, sempre peggio!).

  
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