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Autore: N Harmonia Gropius    25/07/2012    2 recensioni
N se ne andato da Unima e si è trasferito a Jotho.Vuole conoscere le origini della nuova regione ma anche vincere tutte le medaglie. Se volete scoprire il seguito leggete e recensite la mia prima fan fic!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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N Adventure in Jotho
Cap 1


Un' altra giornata di sole stava iniziando nella pacifica cittadina di Borgo Foglianova. Ma una giornata qualsiasi non era, infatti, era il giorno in cui alcuni giovani del villaggio partivano per la regione di Jotho abbandonando per un anno i loro genitori e la loro dimora. Uno di questi aspiranti Allenatori era N, un ragazzo dall' aria solitaria ma allegra, con i capelli verdi e gli occhi sempre verdi ma con sfumature più chiare. Aspettava con ansia quel giorno perchè da piccolo desiderava di andare a sfidare le palestre di Jotho, e ora che suo padre non era con lui, poteva realizzare il suo sogno senza ostacoli. Così si svegliò abbastanza presto per farsi una doccia fresca e indossare i suoi vestiti di ogni giorno: felpa grigia, pantaloni neri, pantaloncini grigi, scarpe verdi e una spugna di Menger a forma di cubo attacato alla tasca destra dei supi pantaloni. Quando fu pronto corse al piano inferiore a far colazione assieme alla mamma che non vedeva da molto tempo.

- N, da quanto non facciamo colazione insieme? - chiese. Il figlio non rispose perchè era occupato a pensare a chi sa cosa ma poi rispose: - Già, è vero! Mamma, E' arrivato il PokèGear? - 
- No, ma penso che arriverà nel pomeriggio! Intanto perchè non vai a fare un giro? E' da tanto che non sei qui. - 
N si alò da tavola, diede un bacio sulla guancia a sua madre, si mise il berrettino nero e uscì di casa. Il ragazzo si accorse che erano ancora le otto e quarantacinque, mancavano ancora quindici minuti all' incontro con il professor Elm, allore decise di riposarsi un pò sotto un albero.

I quindici minuti passarono in fretta e perciò N aprì gli occhi e iniziò a camminare verso il laboratorio. Esso era un normalissimo edificio di due piani in cui a quello inferiore c'  era il famoso e serio ricercatore di pokèmon, mentre a quello superiore viveva un normale marito con sua moglie. Erano passati dieci anni, erano dieci anni che N non vedeva quel simpatico professore. N era pronto a bussare ma una voce attieò l'attenzione del ragazzo dai capelli verdi che svoltò subito l'angolo per vedere chi era: - Mmh, e così sarebbe questo il famoso laboratorio del professor Elm! -

Appena svoltò l'angolo, N, vide un ragazzo poco più alto di lui con i capellie gli occhi rossi: - Hey, chi sei? - il ragazo misterioso rispose: - E a te, che te ne frega? - detto questo il rosso spinse via il quindicenne che andò involontariamente a sbattere contro un esserino blu tutto paffuto, era un Marill.
- Marill! Eccoti! - disse una voce femminile. Quella voce era della sua amica d' infanzia: Cetra. Indossava sempre gli stessi abiti: tutina di jeans e maglia rossa.
- Natural? - domandò sorpresa Cetra che aggiunse: - Che ci fai qui a Jotho? E quell'uomo con una specie di mantello che fine ha fatto?- N rispose:
- Prima di tutto: odio quando mi chiami Natural! Secondo: Ciao Cetra, non ci vediamo da un bel pò! Non ti pare? - la bruna non rispose salutò N con un bacio sulla guancia ese ne andò trottelerando tra l'erba alta. Durante quel bacio sulla guancia il ragazo arrosì lievemente. -

N bussò alla porta del laboratorio e un uomo dall'aria sorpresa lo accolse: - N! Da quanto non ci si vede?-
- Da tanto! -rispose N contento di rivedere l'uomo con il camice da laboratorio sopra i vestiti quotidiani con un pizzico di barbetta sul mento. Elm lo portò in una stanza quasi vuota arredata con un tavolo dove era poggiata un' enciclopedia elettrpnica piena di pagine ancora vuote, un macchinario a forma di cilindro e la macchina curatrice che di solito hanno solo i centri Poèmon.
- Sei qui per avere il tuo starter? - chiese il professore porgendo una tazza di tè all' Allenatore di Pokèmon. N rispose: - Esatto -
Elm si diresse verso il macchinario a forma di cilindro, pigiò un bottone e prese le tre pokèball all' interno del macchinario:
- Bene N! Iniziamo: questoè Chikorita il pokèmon di tipo erba! - N lo osservò per diversi minuti.
-  Ok! Passiamo al secondo: questo è un raro esemplare di Totodile, il pokèmon di tipo acqua! - N osservò anche Totodile e gli aprì e chiuse varie volete la mandibola.
- Ecco, infine, Cyndaquil, il pokèmon topofuoco ddi tipo... Bhe, fuoco! - 
Dopo vari minuti di osservazione N decise: - Bene, scelgo Totodile. Mi sembra molto forte. -  Elm si diresse verso il tavolo con spra l'enciclopedia, la prese e la diede a N: - Suppongo che tu sappia che cos'è! - N annuì e il prof. aggiunse: - Uh, cos'è quel rossetto? -
- N-niente! A presto! - rispose il ragazzo arrossendo. Dopodichè il ragazzp di capelli verdi si incamminò verso casa.

- N, tesoro! Che carino quel pokèmon! - lo accolse la mamma. Esso rispose: - Si, è vero! A proposito, è arrivato il PokeGear? - la mamma annuì eporse al figlio " l' orologio "
- Bene! - disse N. Alla mamma gli venne un' idea:  - N, mi potresti spedire un pò di soldi quando li vinci nelle lotte? -
- A quale scopo scusa? - La mamma rispose: - Bhe, per comprarti dei regalini utili per il tuo viaggio! - il ragazzo ci pensò un pò su e poi decise: - Va bene mamma, ci sto! -
Subito dopo, N, salutò la mamma e si incamminò sul percorso ventinove seguito dal suo fedele Totodile.

Fine Cap.1
 

Angolo di Natural Harmonia Gropius:

Buon pomeriggio a tutti gli utenti di EFP! Con questo capitolo inizio la mia vita su EFP!
Se ho fatto quelche errore segnalatemelo! Recensite numerosi! 
Al prossimo capitolo
Natural

  
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