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Autore: Charizard FIRE    09/02/2007    7 recensioni
Cosa succederebbe se ad un certo punto ti ritrovassi nei panni di un pokèmon? (la storia è ripresa dal videogioco omonimo...^^)
Genere: Commedia, Parodia, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Pokémon Mystery Dungeon'
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cap 11

POKE'MON MYSTERY DUNGEON!!!

(BASATO SULL’OMONIMO VIDEOGIOCO…)-per informazioni sui pkmn citati, visitare il sito di wikipedia.org!^^-

Era bello dormire. Tommy si sentiva davvero in pace in quel momento. L’orologio sul comodino segnava ormai le quattro e venticinque. Quel giorno era trascorso sereno: Tommy aveva festeggiato finalmente i dieci anni, con una grande festa organizzata dalla sua cara mamma. Ormai era un ometto lui!

Soltanto due ore prima era lì sul suo letto, sveglio, che non riusciva a dormire per l’eccitazione della giornata passata. Aveva deciso di fare qualcosa per ingannare il tempo, così aveva acceso il suo tanto amato gameboy advance, con dentro la cartuccia di "pokémon smeraldo", e si era messo ad allenare il suo Blaziken, il suo più forte pokémon. Ricordava ancora quando, appena comprato il gioco, aveva subito iniziato a giocarci, e aveva scelto come suo primo pokémon Torchic: quel dolce pulcino, con lo sbarazzino ciuffetto color arancia, e il piumaggio dello stesso colore, gli aveva fatto tanta tenerezza…e pensare che ora quel dolce pulcino si era da un po’ trasformato in un rosso gallo umanoide, di nome Blaziken, che era oltretutto diventato il suo pokémon più forte: altri due livelli di esperienza e sarebbe salito all’ambito livello 100, il livello "dell’invincibilità"!

Dopo averlo allenato un po’, aveva deciso di spengere: doveva pur cercare di dormire un po’!

Ora era lì, tranquillamente addormentato, finalmente addormentato. Il suo candido russare fece svegliare sua madre, dal sonno così flebile; la donna si alzò e andò ad affacciarsi nella stanza del suo bambino: com’era cresciuto…aveva già dieci anni. Decise di tornare a letto: non voleva correre il rischio di svegliare anche lui, visto che dormiva così beatamente. Fece la cosa migliore del mondo. Infatti se Tommy si fosse svegliato, probabilmente non sarebbe più riuscito a riaddormentarsi, e non avrebbe più vissuto l’avventura che stiamo per raccontare!

All’improvviso sentì una piacevolissima brezza sul viso. I caldi raggi del sole mattutino gli scaldarono le membra riposate. Faticava ad aprire gli occhi.

-Ehi! Sveglia!-

Una voce dolce e buffa, ma tutto sommato simpatica. "Chi è?" pensò il piccolo, ancora incapace di spalancare gli occhi.

-Avanti! Ti prego, svegliati!-

Ancora quella strana voce. Ma chi diavolo era? Basta. Doveva svegliarsi. Doveva scoprire chi c’era dietro quella voce. Aprì lentamente gli occhi, e per un istante divenne quasi cieco, abbagliato dalla forte luce solare. Poi i contorni delle figure si fecero più nitidi, e Tommy poté notare di non trovarsi più nel suo letto, ma per terra. Intorno a lui solo alberi molto alti e pieni di foglie verdissime. L’erba su cui era sdraiato era molto soffice e morbida, e proprio lì, davanti a lui, scoprì la vera fonte di quella voce. Non poteva credere ai suoi occhi. Era un Mudkip! Un vero e proprio Mudkip, col corpo azzurro, i dolci baffetti arancioni e una vispa coda grigia a forma di radar, era proprio davanti a lui, ed era vero! Era il pokémon più carino che avesse mai visto…ma come faceva a vederlo? Insomma, i pokémon non esistevano realmente, o almeno, così aveva pensato Tommy fino a quel momento.

-Oh! Finalmente ce l’hai fatta a svegliarti!-

Gli disse il tenero Mudkip.

-Ehm…sì…-

Rispose lui timidamente.

-Io mi chiamo Mukippa, tu come ti chiami?-

-Io…io…mi chiamo…Tommy…-

-Tommy? Ahah, che nome buffo! E’ davvero molto divertente!!-

-Ma io…cosa ci faccio qui?-

-Ahahah, lo sai che sei un tipo davvero molto simpatico?! Ma come cosa ci fai qui?! Ehi, pronto?! Sei un pokémon, qui ci vivi da sempre!-

-Cosa? Un pokémon??? Ma mi hai visto bene? Come faccio io ad essere…-

Non finì la frase. Proprio mentre stava parlando, aveva per caso abbassato lo sguardo, e si era visto i piedi. O almeno, quelle strane cose che fino a poco prima erano piedi. Infatti a sorreggere il suo corpo non c’erano più le sue solite gambe, ma due zampe, come quelle di un pulcino. In quello stesso momento si accorse di non sentirsi più le mani: difatti quelle non le aveva proprio più. Infine intorno al suo collo aveva un morbido piumaggio chiaro. No. Non poteva essere…era diventato…un TORCHIC!

-MA…MA IO…SONO…UN TORCHIC!-

-Wow! Complimenti per l’intelligenza! Che mente geniale, c’hai messo un po’ ma l’hai capito alla fine, eh?! Ma sei sicuro di stare bene?-

-Ecco, veramente non ne sono proprio sicuro. -

Tommy continuava invano a cercare di esplorare il proprio corpo. Non riusciva a crederci. Come diavolo aveva fatto a diventare un Torchic?

-Ehi, aspetta un attimo! Io ho capito perché ti stai comportando così...miseriaccia, tu non sei un pokèmon, sei un umano!-

-Ah beh, complimenti, a quanto pare sei più genio di me!-

-Ma come sei simpatico! Però è strano, sembri così tanto un normalissimo Torchic. Hai per caso idea di come tu abbia fatto a trasformarti?-

-NO! Che domande!!-

La conversazione fu improvvisamente interrotta da una terza voce.

-AIUUUUUUUUTO! Aiuuuuto!-

Una gigantesca tigre nera, dal muso blu e dalla folta criniera scura stava correndo verso di loro. Tommy capì che era un altro pokémon.

-Guarda! Quel Luxray sta venendo proprio verso di noi!-

Disse a Mukippa.

-Vi prego aiutatemi!-

Gridò la Luxray.

-Cos’è successo?-

-Poco fa ero nel bosco con il mio piccolino, l’avevo portato a fare una gita. All’improvviso c’è stato un brutto terremoto, e il mio cucciolo è caduto in una voragine…io l’ho cercato tantissimo, ma altri pokémon del bosco mi hanno ostacolato: volevano attaccarmi a tutti i costi! Io non sono abbastanza forte…-

Tommy e Mukippa si guardarono contemporaneamente in faccia, poi fu Tommy a parlare per primo.

-Scusa, non vorrei offenderti, ma ti sei vista allo specchio? Voglio dire, incuti timore agli altri solo a guardarti da quanto sei maestosa, e ti spaventano degli stupidi pokémon del bosco?-

-Oltretutto,- aggiunse Mukippa –che genere di pokémon erano? Perché, a quanto ne so, nel bosco sono soprattutto i Beedrill e i Vespiquen ad attaccare senza un pretesto gli altri…-

-Infatti, era uno sciame di Beedrill e Vespiquen…- ammise mesta la Luxray.

-Cosa? Roba da pazzi, tu sei un pokémon di tipo tuono!-

-E allora?-

-E allora?! E ALLORA?! I Beedrill e i Vespiquen sono di tipo coleottero/volante, un tuo semplicissimo attacco dovrebbe stenderli all’istante!-

-LO SO! Però…ecco…il fatto è che…ho un piccolo problemino…-

-E sarebbe?-

-La mia famiglia soffre da generazioni di coleotterofobia…-

-Ovvero?-

-Ovvero, ho il terrore più assoluto dei pokèmon coleottero…-

-Oddio! Eccone un’altra: ora i pokémon così grossi hanno paura degli insetti…-

Terminò Mukippa, mentre Tommy rifletteva sulle parole della Luxray. Proprio lui all’improvviso se ne uscì esclamando:

-Un momento! Ma allora questo vuol dire che questa paura dei pokèmon coleottero ce l’ha anche il tuo piccolo! Oh, povero piccolo Shinx, chissà quanto sarà terrorizzato là nel bosco!-

-Chi ha detto che il mio piccolo è uno Shinx?

-Beh, tu sei una Luxray, ho ipotizzato che il tuo cucciolo fosse uno Shinx: di solito quando due Luxray fanno…beh,sì insomma…fanno…fanno quello che devono fare, alla fine nasce uno Shinx!-

-Ma no!-

-Come no?-

-No, nel senso che ciò che tu hai detto è vero, ma il mio piccolo non è un Shinx, è un giovane Budew!-

-UN BUDEW?! Ma, è di un’altra specie! E oltretutto è di tipo erba!!!-

Gridarono insieme Tommy e Mukippa guardandosi ancora una volta in faccia.

-Sì, un Budew! L’ho trovato qualche mese fa abbandonato fra i cespugli, che piangeva, e così l’ho preso con me: è come se fosse mio figlio…vi prego aiutatemi, riportatelo qua da me…il mio piccino!-

Mukippa e Tommy si guardarono per l’ennesima volta in faccia, poi Mukippa disse:

-E va bene, presto c’è un povero piccolo Budew in pericolo! ANDIAMO!-

I due corsero verso il bosco, finchè non vi furono dentro; l’aria era pesante, e l’atmosfera tetra…ad un certo punto si trovarono davanti tre Rattata. I piccoli ratti viola saltarono addosso al misero Mukippa, attaccandolo con le proprie unghie affilate.

-Presto fai qualcosa, aiutami, combatti!-

Gridava Mukippa al suo compagno, che si guardava intorno spaesato.

-Ah, sì, giusto…-

-Sì, ok, ma falla qualcosa però, non restare lì come un baccalà!-

-Sì, sì, ok! Ehm…aspetta eh…ecco! Vai Mukippa, usa l’attacco azione!-

-Ma cosa dici?-

-Ti ordino quale attacco usare…-

-Razza di idiota! Tu non sei il mio allenatore, sei un pokémon come me! Pronto??? Sei un Torchic ora, ricordi?!-

-Uh, si è vero…ma cosa devo fare?-

-Attacca! Usa l’attacco graffio e falla finita, basta che mi salvi non riesco a liberarmi!-

Tommy corse deciso verso i Rattata, e sfoderò dei poderosi graffi con la sua zampa destra, che misero in fuga tutti gli avversari. Lui e Mukippa andarono allora avanti, addentrandosi sempre più nel folto del bosco, finchè non incontrarono altri pokémon selvatici: stavolta erano gruppi di Wurmple, Pidgey e Poochyena. I nostri eroi riuscirono a scappare, seminando facilmente il gruppo degli assalitori, ma furono poi bloccati improvvisamente da uno stormo di aggressivi Starly.

-Ma perché ce l’avete tutti con noi?- chiese Mukippa disperato.

Il Starly più grosso rispose subito.

-Noi non siamo cattivi, non attaccheremmo mai così di proposito, ma i pokémon più grandi ci minacciano!-

-Chi? Chi sono questi pokémon?-

-I Beedrill e i Vespiquen!-

-Sempre loro! Ma voi non siete capaci di ribellarvi?-

-Loro sono molto più forti…-

-Sì, ok, ma loro probabilmente sono molti di meno di voi! Se vi metteste tutti insieme a combatterli, forse riuscireste a fargli capire chi è che comanda. Comunque sentite, noi dobbiamo passare: i Beedrill e i Vespiquen hanno in "ostaggio" un piccolo e indifeso Budew, che rivuole la sua mamma…dobbiamo salvarlo!-

A queste parole, gli Starly si scansarono per far passare Mukippa e Tommy. Ma molte altre furono le difficoltà che i due dovettero affrontare per riuscire alla fine a trovare Budew, una specie di seme verde, con un’allegra faccina gialla. Il piccolo era disperso nella parte più interna del bosco. Appena Tommy si avvicinò per prenderlo e portarlo via, un gigantesco sciame di grosse api gli si parò davanti: alcune erano più snelle ma avevano lunghe braccia e lunghe gambe, con pungiglioni appuntiti; altre, invece, erano un po’ più paffutelle, con una specie di gonna al posto delle gambe, ed un unico grosso pungiglione che sbucava da sotto la gonna. Erano arrivati i Beedrill e i Vespiquen. In effetti quei grossi insetti mettevano un po’ in soggezione. Ma all’improvviso, proprio quando Tommy e Mukippa stavano per darsela a gambe intimoriti, dai cespugli intorno saltarono fuori tutti gli altri pokémon del bosco, che i due protagonisti avevano già incontrato in precedenza. Tommy iniziava, probabilmente come Mukippa, a pensare che non sarebbe più uscito da quel brutto postaccio, quando vide che i pokémon appena spuntati fuori, invece di scagliarsi su di loro, si erano scagliati sugli sciami di Beedrill e Vespiquen, che ora si trovavano decisamente in svantaggio, dato il maggior numero di pokémon che si trovavano ad affrontare. Anche Mukippa e Tommy si buttarono nella mischia, e quasi a fine battaglia, quando molti dei Beedrill e dei Vespiquen erano scappati, e solo pochi di loro si ostinavano a voler combattere, inaspettatamente Tommy si sentì avvampare d’energia, e percepì la sua bocca incendiarsi. Tutti si girarono a guardarlo stupiti, mentre lui chiedeva:

-Mukippa, che diavolo mi sta succedendo?-

-Wow, la cosa più bella che potesse capitarti! Evidentemente tutte queste lotte ti hanno fatto bene: non solo sei salito di livello nell’esperienza, ma stai anche imparando un nuovo attacco…-

Tommy capì subito.

-Vuoi dirmi che sto imparando l’attacco braciere?-

-Sì, credo proprio di sì, anche se non te lo so dire con sicurezza essendo io un pokémon d’acqua e non di fuoco.-

A Tommy non importava la sicurezza di Mukippa, gli bastava la propria.

-ATTACCO BRACIERE!-

Un getto di mille piccole, ma potenti fiammelline scaturì dalla sua bocca/becco, andando a colpire in pieno uno dei Beedrill più forti, che ordinò così ai compagni rimasti di fuggire.

Tommy e Mukippa presero Budew e, dopo aver ringraziato gli altri pokémon, uscirono dal bosco. Appena fuori li aspettava la preoccupatissima Luxray: fu una scena molto commovente. Budew corse immediatamente verso sua madre adottiva, mentre lei gli andava in contro piangendo.

-Budewino mio!!!! Amore!-

-Mammina cara!-

Tommy vide una lacrima scendere sul volto del suo amico Mukippa. Poi la Luxray, seguita dal suo piccino, andò verso di loro.

-Grazie tante amici, siete stati degli angeli per me! Vi sarò per sempre lieta, e per quanto siano ben poco, vi prego di accettare questo piccolo dono!-

La Luxray diede loro tre bacche: una era blu, a forma di arancia; una era gialla a forma di limone; l’ultima era piccola e rossa, a forma di ciliegia.

-Uh, una baccarancia, una baccacedro e una baccaliegia! Che ghiottoneria…-

Disse Mukippa con la bava alla bocca.

-Aspetta mamma!-

Esclamò il piccolo Budew.

-Voglio dare una cosa anch’io!-

Tirò fuori un’altra buffa bacca celeste, a forma di fragola.

-Quella è una baccafrago!-

Gridò Tommy per non restare in disparte.

Alla fine Luxray e il suo piccolo Budew se ne andarono, e Mukippa e Tommy restarono soli. Quest’ultimo iniziò a parlare.

-Wow, che prova, eh?! Però in fondo è stato divertente, no?-

-Sì…sai stavo pensando: non è la prima volta che qui da noi succede una cosa del genere…accade spesso che i pokémon si trovino in difficoltà…noi due in questo caso siamo stati forti, e così…mi chiedevo…che ne diresti di fondare una squadra di soccorso io e te?! Non è una buona idea? In fondo siamo abbastanza in sintonia, no?-

-Una squadra di soccorso? Ma è un’idea fantasmagorica!!!! Accetto all’istante, Mukippa!-

-Sì, ma…come chiamiamo la nostra squadra? Hai qualche idea?-

-Mmmh…fammi pensare…ci sono! Potremmo chiamarla "SQUADRA RED"!! Che ne dici?-

-Beh, direi che mi sembra un’ ottimo suggerimento! Bene, da questo momento siamo ufficialmente la Squadra Red!!!-

All’improvviso tutto ciò che era intorno a Tommy scomparve lentamente, dissolvendosi, finchè Tommy non si ritrovò disteso nel suo letto. Incredibile…era stato tutto un sogno! No, non poteva essere…proprio ora che si era avverato il suo grande desiderio di vedere dei pokémon veri…ora che era diventato lui stesso un pokémon…ora che aveva fondato la Squadra Red con Mukippa…

Si alzò triste, continuando a stropicciarsi gli occhi nel tentativo di dimostrare che il sogno era quello dove si trovava ora, e non quello di prima…ma era tutto inutile. Riprese malinconicamente la sua vita di tutti i giorni, come se non fosse successo niente, anche perché se l’avesse raccontato in giro nessuno ci avrebbe creduto.

Eppure arrivò l’ora di andare a letto.

Non fece fatica ad addormentarsi, almeno all’inizio: ad un certo punto però, si sentì addosso il calore dei raggi solari e una voce simpatica e conosciuta disse:

-Ehi, bentornato compare!-

>fine<

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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