Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |      
Autore: irelaw    09/02/2007    1 recensioni
"Si mise la sigaretta tra le labbra e tranquillo l’accese, coprendosi con le mani per proteggersi dal vento. Respirò profondamente, mentre il fumo gli intossicava il corpo, chiuse gli occhi e si lasciò andare alle sensazioni rilassanti che la nicotina gli dava. Riaprì gli occhi, quando una folata di vento particolarmente forte gli scompigliò i capelli."
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Si mise la sigaretta tra le labbra e tranquillo l’accese, coprendosi con le mani per proteggersi dal vento

Eccomi tornata con una nuova storia!!! Allò grazie a chi commenta le mie storie… senza di voi non penso che ce la farei ad andare avanti!!! Allò grazie a:

  • Minerva mcGranitt;
  • WithoutEstel;
  • Chicca;
  • Russian Fanatic;
  • RoryVentimiglia_86920;

Grazie mille!!! Ringrazio anche chi legge, ma non commenta… almeno legge!!!

Baci! Buona lettura!!!

Rana…

Si mise la sigaretta tra le labbra e tranquillo l’accese, coprendosi con le mani per proteggersi dal vento. Respirò profondamente, mentre il fumo gli intossicava il corpo, chiuse gli occhi e si lasciò andare alle sensazioni rilassanti che la nicotina gli dava. Riaprì gli occhi, quando una folata di vento particolarmente forte gli scompigliò i capelli. Il suo sguardo si posò su una coppia lì sotto, dove una ragazza abbastanza carina abbracciava e baciava un’altra ragazza piena di brufoli. Distolse lo sguardo e i suoi occhi si posarono su una nuvola bianca a forma di rana che spiccava prepotentemente contro l’azzurro del cielo. Era bella quella sensazione, non solo lo calmava, ma gli dava anche un senso di bellezza e forza. Gli sembrava di essere un tipo figo, uno di quelli che non devono chiedere mai, che non gli importa delle regole o del pensiero altrui. Tutto il contrario, circa, di quello che era lui in realtà. Sorrise amaramente e buttò via la sigaretta. Aveva voglia di accenderne un'altra solo per la sensazione che dava averla in mano. Ignorò quel pensiero e se ne andò. Non voleva cacciarsi nei guai. Più in basso la ragazza carina sussurrava parole d’amore alla sua compagna, indifferente agli sguardi d’odio e spesso di schifo che gli lanciavano i passanti. Le sembrava di essere la protagonista di quella poesia, quella di cui non si ricordava mai l’autore, quella lì…

“I ragazzi che si amano,

si baciano in piedi contro le porte della notte.

E i passanti che passano li segnano a dito...”

In quel momento, in quel preciso momento le sembrava di essere proprio una di quei ragazzi. Sorrise, non le importava di quel che pensavano gli altri, era felice così, abbracciata alla sua compagna. E provava compassione per chi non capiva, per chi era troppo legato alla normalità, al bianco, al nero, che non riusciva a capire la bellezza dell’arancione, del viola, del rosso. Di quei colori così vivaci, così forti che tu non puoi non guardare, sono quei colori che con il loro silenzio si fanno sentire e tu non puoi non ascoltarli. E magari non ti piacciono, magari non ti piace neanche quello che dicono, ma tu li devi ascoltare lo stesso, perché non puoi non farlo.

E forse un po’ anche li invidi, perché loro mostrano la loro vera natura, mentre tu non puoi, o almeno tu lo dici, così puoi usarla come scusa e puoi non sentirti un vigliacco… anche se dentro di te, in fondo, molto in fondo, tu lo sai qual è la verità.

Quasi quasi vorresti essere un rosso, un giallo, un viola, non sai neanche tu perché, ma sai che questa vita non ti piace, che non ti da nulla e sai anche che ti sei stancato di portare quella maschera e la vorresti togliere, come fanno quei rossi, gialli, viola che l’hanno buttata via. Ma tu non sai che loro ne hanno abbattuto solo un pezzo, un frammento, una scheggia e che il resto del viso è ancora coperto, ma per te, per te questo è già uno straordinario traguardo, forse un po’ troppo straordinario per uno ordinario come te.

Le due ragazze si avviano tranquille, mano nella mano, verso l’edificio bianco. Adesso rimane solo la rana di nuvola che gracida quieta nel suo stagno celeste.

Grazie a chi ha letto! E a chi commenta!!!

Baci!!!

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: irelaw