Quando eravamo bambini era tutto più facile.
Non bisognava pensare a tutte quelle cose che riguardano il mondo dei grandi. Non bisognava pensare all’amore, che era ancora territorio inesplorato. Non bisognava pensare ai soldi che non ci sono.
E se litigavi bastava un biglietto con scritto ‘’ti voglio bene’’ con un disegnino, per fare la pace.
Da piccolo non vedi l’ora di crescere, diventare adulto. Quando invece ti rendi conto delle responsabilità e dei pesi, che ti si sono catapultati sopra la schiena, non desideri che tornare un bambino.
Vorrei avere una fata turchina,  in modo da risolvere tutti i miei problemi.
Vorrei più tempo, in modo di godermi i momenti belli.
Quando eravamo bambini  facevamo finta di stare male o di piangere, in modo che la mamma ci prestasse più attenzione e stesse più tempo con noi. Ora gli sbattiamo la porta in faccia, urlando a lei e al papà di lasciarti stare, desiderando di fuggire da quella casa.
E’ odioso quando uno dei tuoi genitori si accorge che sei grande, perché inizia a trattarti come tale.
Ti dice cose brutte, ti fa stare male, litiga con te come con un adulto.
Spesso vorrei essere sorda, in modo da non sentire quelle grida.
Spesso vorrei essere cieca, in modo da non vedere quella rabbia.
Spesso vorrei essere muta, in modo da non rispondere.
Spesso vorrei semplicemente cambiare o scappare.
Fuggire per un po’, come una vacanza, una lunga vacanza, che finisca soltanto quando io voglia.
Vorrei tornare piccolo, giocare con i pupazzi, non avere tanti compiti, passare le giornate a vedere film nel lettone di mamma e papà, spesso in loro compagnia.
Vorrei…