26/07/2012
4 recensioniHAPPY BIRTHDAY, USAGI-SAN!
Non riesco a prendere sonno. Oggi è un giorno molto importante, il compleanno di Usagi-san. Alias, l'uomo che al momento sento premere contro la mia schiena, le sue braccia che mi stringono in un abbraccio così caloroso e intenso da non permettere nessuna via di fuga, cosa che tra l'altro non figura nemmeno tra i miei desideri. Certo, ogni volta brontolo e faccio finta che la sua eccessiva coccolosità mi dispiaccia, ma lo faccio solo perché la sua vicinanza è in grado di provocare in me emozioni così forti che ho paura di non essere in grado di controllare... solo pensando a queste cose, sento il volto andare in fiamme senza una vera ragione.
Suzuki-san, oggi, è il mio aiutante. E' da più di un'ora che cerco di districarmi da quest'abbraccio stritola-ossa e, finalmente, riesco a sostituire il mio corpo con quello di peluche dell'orsacchiotto, che Usagi-san stringe come se nulla fosse, probabilmente credendo che quel coso sia, in realtà, ancora io. Mi sfugge un silenzioso gesto vittorioso mentre scivolo giù dall'enorme letto, cercando di fare il minimo rumore possibile. Poco prima di uscire dalla camera, mi volto verso il mio compagno. Dorme come un sasso. Bene. Quant'è fig-- no, no, NO! Accendi il cervello, Misaki, non fermarti a guardarlo imbambolato come un idiota e segui il piano!
Ore sei e cinquantanove minuti, ora locale. E' tutto pronto e, modestamente, a dir poco perfetto, a cominciare dalla tavola perfettamente imbandita e stracolma di ogni ben di Dio - anche se non ho potuto dare il meglio di me, visto che, dopotutto, è ora di colazione -: biscotti, paste, frittelle, crêpes, manju, daifuku, cioccolatini, una tazza di tè fumante... ed ovviamente non può mancare una bella torta a due piani, fatta di cioccolato, panna e fragole, con un bell'orsacchiotto di marzapane sulla sua sommità. Sono proprio orgoglioso di me stesso. Non avrò esagerato con i piatti, vero? In fondo sono più di due anni che stiamo insieme, e poiché l'anno scorso non sono riuscito a festeggiare come avrei voluto... ho fatto bene, vero? Usagi-san non lo troverà eccessivo? Forse, per la fretta, ho cucinato qualcosa che non gli piacerà? Sarebbe una vera e propria tragedia! Che cosa faccio ora, cosa?!
Mani nei capelli e cervello totalmente fuso, è così che mi trova Usagi quando scende le scale che portano dalla camera direttamente a dove mi trovo io (ma quando si è svegliato?). Mi raggiunge a passo svelto, scuro in volto ancora più del solito, considerato che di mattina non è esattamente mister simpatia.
- Spiegati. -
- ... Eh? -
- Perché non eri a letto con me, quando mi sono svegliato? -
- Ah, ecco, Usagi-san, io... io... comunque nessuno ti dà il diritto di tenermi imprigionato a letto con te, fai caldo, sai?! Baka Usagi! Buon compleanno! -
L'ultima frase la urlo, e per la foga quasi gli lancio contro il regalo che ho comprato per lui qualche giorno fa e che avevo poggiato sul tavolo, mettendomi a correre l'attimo dopo il più lontano possibile da lui. Ok, non è andato tutto esattamente come speravo, ma gli auguri alla fine glieli ho fatti! Peccato che una mano di Usagi sbuchi dal nulla e mi afferri per la vita, facendomi voltare di scatto. Vengo investito dal suo profumo. Sento il suo calore quasi come fosse il mio. Il mio collo brucia dopo che lui vi deposita un bacio.
- Arigatou. -
Le labbra mi si sciolgono in un sorriso imbarazzato e, con la testa ancora da un'altra parte, lascio che Usagi mi trascini fino al nostro divano, sul quale si siede, obbligandomi senza mezzi termini a sistemarmi sopra le sue cosce.
- Allora, vediamo un po'... -
Scarta il mio regalo. Si tratta di un mouse a forma di orsacchiotto, con annesso tappetino su cui sono raffigurati numerosi panda sorridenti.
- Pe... pensavo ti sarebbe piaciuto... - Borbotto.
- Moltissimo. E' davvero uno splendido pensiero. - Le sue labbra si posano sulle mie. Quella lingua dannata cerca di appropriarsi della mia, ed io lo accontento. Chiudo gli occhi. Sento caldo.
Quando però noto una mano farsi strada sotto l'elastico dei miei pantaloni, sobbalzo, spaventato ed infiammato allo stesso tempo.
- Usagi-san... avevo... preparato la colazione... -
- La mangerò dopo. -
- Ma... -
- Misaki. L'unica cosa che ho voglia di mangiare, ora, sei tu. -
Il suo sguardo magnetico m'impedisce di controbattere, mentre quel ghignetto soddisfatto mi indispettisce.
Sempre il solito, baka Usagi!