Anime & Manga > Inuyasha
Ricorda la storia  |      
Autore: Avanee    26/07/2012    7 recensioni
Prima storia qui su EFP, ho voluto descrivere gli ultimi attimi di Kikyo e Inuyasha insieme. Il loro amore è qualcosa di incredibile e struggente, amo questa coppia e sono stupidamente ma davvero triste che sia finita. Spero apprezziate! ( E' una One-shot, se vedete selezionato altro ignoratelo. Credo sia un problema momentaneo, ma non ho trovato questa opzione tra i generi. )
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kikyo | Coppie: Inuyasha/Kikyo
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prefazione:
Ogni volta che rivedo la scena della morte di Kikyo piango come una disperata.
E' sorprendente quanto un anime ( come un film o qualsiasi altra forma d'arte ) possa riuscire a trasmetterti un ideale e un sentimento profondo. Guardando questo anime e leggendo il manga ho vissuto con Inuyasha, e ho finalmente scritto qualcosa in proposito.
Detto questo; Buona lettura.
Avanee



Lei lo guardava con i soliti occhi calmi. Stava morendo, eppure trasmetteva ancora la pace immensa che solo lei poteva donare.
Inuyasha era stato smorzato dal silenzio interiore.
Cosa poteva dire, a quel punto? Non ci sono parole adatte, parole giuste da dire a un innamorato morente.
Mai più, l’avrebbe rivista. Una fitta gli trafisse il cuore.
Non l’avrebbe più potuta stringere a sé…stringerla a sé; da quanto aveva sognato quel momento? Quante notti a ripensare al viso della dolce Kikyo? A desiderare il suo calore, e la sua voce? Con un piccolo e stupido rimpianto nel cuore che non cessava mai, quanti rancori aveva incontrato e quanta sofferenza aveva riconosciuto nel suo cammino al sol ricordare gli occhi di quella donna?
Le strinse le mani. Cercò di trattenere le lacrime.
Era passato così tanto, un tempo che gli era sembrato infinito e lontano dalla sua realtà. L’arrivo di Kagome,  la rinnovata rivalità con il fratello, e infine colui che più d’ogni altro gli rammentava il suo dolore per Kikyo; Naraku. Ma non era per un essere immondo come lui che voleva sprecare quegli istanti che avrebbe ricordato sempre, anche laddove il sole sembra illuminare ogni landa desolata e ogni serpe tra le rocce.
Il ricordo incessante della sacerdotessa era nutrito ancora da vecchie fiamme di rimpianto e affetto sgomento.
Quando Kagome l’aveva guardato con certi occhi, le assomigliava tanto. Quanto rimpiangeva Kikyo, solo il suo cuore lo sapeva… quel dolore nascosto l’aveva mostrato alle stelle, le uniche ad avvicinarsi alla lontananza e bellezza inafferrabile di Lei.
In notti calde come quelle, Inuyasha si illudeva che fosse polvere quella a fargli versare lacrime, si era sempre vergognato dei propri sentimenti. Ma in fondo capiva bene che non si può reputare ridicolo il pianto di un innamorato.
Anche se era passato così tanto, guardandola così bella e così disperatamente umana e fragile fu come la prima volta che la vide;  credette di essere stato creato per lei, e lei per lui. Pensò che una creatura tanto gentile quanto bella non potesse abbassarsi al suo animo sporco.
Ma lei lo aveva amato comunque, tanto da essere abbattuta da quell’amore…dal vuoto che aveva lasciato.
<< Kikyo… >> riuscì a sospirare << Non sono riuscito a salvarti! >> già piangeva il mezzo demone, e non c’era più vergogna nei suoi pensieri.
<< Sei venuto per me. >> rispose la sacerdotessa dai capelli scuri, e sorridendo più radiosa che mai finì per dire parole che avvolsero il cuore di Inuyasha come l’abbraccio d’una madre << Questo è sufficiente. >>
<< Kikyo… >> di nuovo come un sospiro dell’anima.
Sapeva che avrebbe sentito il bisogno vitale di stringerla a sé,e quando le labbra di lui raggiunsero quelle di lei, non dovette aprire gli occhi per sapere che come lui la fanciulla piangeva il suo amore perduto. Il tremolio debole del viso della sacerdotessa era l’entusiasmo ormai sempre più spento  dalla morte di chi da anni desidera fortemente qualcosa, di chi riesce a stringerlo a sé finalmente crollando e piangendo di gioia.
Quanto si sentì stupido e dedito, allora.
Avrebbe voluto catturare le carezze di lei e chiuderle nelle sue mani, come avrebbe voluto rinchiudere la sua disperata malinconia in un barattolo e gettarlo in fondo al mare.
Come avrebbe potuto dirle addio ora?
Ora che poteva finalmente sfiorarla ancora e osservarla nella sua splendida forma? Come?
Ma la questione fu portata via da lei; come un battito d’ali il suo corpo si dissolse in luce mistica e calorosa, uno splendore che non ha bisogno di parole e che sembrava far riaffiorare ogni bontà dalle viscere dell’universo; ma Inuyasha già guardava il cielo e comprendeva quanto fosse ormai lontana lei e quanto si fosse portata con sé tanta della bellezza del mondo del mezzo demone.
In una notte morente come la fanciulla stessa, Inuyasha sentì la freccia di lei arrivare davvero. Più in profondità, questa volta.





E anche se gli piace ancora pensarlo, mentre correva la collina non era polvere che gli arrossava gli occhi né l’oscurità del cielo a oscurargli il viso.
Ma rispettiamo un innamorato che ha perso il suo universo, in una lontana notte di luna piena.
  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Avanee