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Autore: LaNonnina    26/07/2012    4 recensioni
[I tre moschettieri]
Si può considerare un seguito del film "I tre moschettieri" del 2011.
Troverete i soliti mitici personaggi e qualche new entry. Non mancheranno amore, amicizia, forza, astuzia, invidia, gelosia, un pizzico di malvagità...
Ce la faranno questa volta i nostri eroi?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Vuoto.
Il piazzale adibito al mercato, prima pieno di contadini, fattori e guardie, ora era completamente vuoto.
Tutto ciò che era rimasto era un ammasso informe e indefinito di bancarelle, carretti, tende e gabbie di animali ormai fuggiti verso luoghi decisamente più tranquilli.
Gli unici esseri viventi che potevano definirsi tali erano lui e lei.
Lui.
D’Artagnan.
Lei?
Una ragazza moschettiera. Più unica che rara in Francia.
Era bella. Bella nella sua semplicità e naturalezza.
Alta circa come lui. Fisico tonico. Beh ovvio… anche lei aveva dovuto allenarsi. Il viso era nascosto dalle ampie falde del cappello, decorato con una lunga piuma bianca come la neve. Si intravedeva soltanto la bocca carnosa, resa più delicata da un piccolo neo  sulla destra. I capelli erano mossi, lunghi fin sotto le spalle, di mille castani diversi, ma colpiti dalla luce del sole sembravano addirittura biondi. Erano raccolti da un nastro rosso in cima alla nuca.
Prima.
Ora il nastro si era allentato e stava per sciogliersi definitivamente, come se volesse scappare dai quei capelli ormai troppo scarmigliati e arruffati.
Pareva quasi più attraente. Così.
Lui rimase per un po’ a guardarla, anzi, a squadrarla letteralmente dalla testa ai piedi.
Lei?
Non lo degnava di uno sguardo, ma decise di rivolgergli la parola per prima.
“Potresti almeno ringraziarmi”
Lui sgranò gli occhi.
“E per quale motivo, di grazia?”
“Perché ti ho appena salvato la vita…” Stava per aggiungere “idiot!” ma si trattenne.
“Guarda che avevo la situazione completamente sotto controllo”
Ouì, come no… O stavi temporeggiando in attesa che i tuoi tre amichetti venissero a salvarti?” Sbottò lei mentre rinfoderava la spada e riannodava il nastro rosso.
“Ehi! Io sono un valoroso moschettiere tanto quanto Athos, Porthos e Aramis! E me la so cavare anche da solo! Tu piuttosto… chi ti credi di essere?”
Lei finalmente sollevò il viso, ma forse era meglio se non l’avesse mai fatto.
Lo incenerì immediatamente con uno sguardo bruciante d’ira e stizza.
“Chi sono io?? IO sono l’unica moschettiera di Francia e non ti permetto di rivolgerti a me con questo tono tanto insolente! Dovresti invece…”
Ma lui non la ascoltava più. Era rimasto folgorato dai suo occhi… e che occhi!
Il loro colore sfumava dal verde all’azzurro, risaltato dal contorno nerissimo dell’iride.
D’Artagnan aveva avuto l’occasione di salvare molte fanciulle, tra le quali la giovane Constance, ma non aveva mai incontrato nessuna che avesse i suoi occhi.
E nemmeno lui stesso.
Anche gli occhi del famoso moschettieri erano azzurri, del colore del cielo, ma in confronto a quelli della ragazza parevano anonimi.
-Cavolo!- Pensò lui  -Mi batte anche in questo!-
In fondo, sapeva che aveva ragione lei. Se non fosse arrivata, lui sarebbe stato infilzato dalle spade affilate delle guardie del Cardinale.
Ma non lo avrebbe mai ammesso. Non di fronte a lei.
Solo quella volta si era trovato impreparato e non sarebbe accaduto mai più.
Le avrebbe fatto capire chi era il vero moschettiere tra i due!
 
  
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