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Autore: Crudelia_Burns    26/07/2012    0 recensioni
A Neverland sanno succedendo un sacco di cose strane, omicidi inspiegabili, la polizia brancola nel buio, ma una ragazza con l’aiuto della sorella riusciranno forse a risolvere questo grandissimo mistero.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sembrava tutto così strano, cosa ci facevo sopra Kevin? Non era meglio se mi fossi lanciata per terra invece che sul suo morbido corpo? E perché lui mi stringeva così forte?
Mille pensieri si facevano strada nel pensiero quando finalmente capii il pericolo che si stava avvicinando.

Qualcosa sibiliva nell’aria, qualcosa di così veloce che i miei occhi non riuscivano a capire cosa fosse, qualcosa che sembrava provenire dal bancone del bar.
Improvvisamente ci fu come una pausa, ma io avevo come la sensazione che a breve ci sarebbe stata un’altra raffica di quegli strani oggetti volanti.
Peccato che Kevin non ebbe la mia stessa intuizione.
Tentò di alzarsi, ma io lo spinsi di nuovo a terra.
“Aspetta!”
“Tranquilla, è tutto finito.” Disse con tono rassicurante.
“Sicuro?”
Rispose con un semplice “Si”, ma mentre lo diceva si rese conto che forse io avevo ragione di non fidarmi ad alzarmi.
Un click soffocato, un altro sibilo e l’ultimo oggetto viaggiava nell’aria sperando di colpire qualcuno, ma si dovette accontentare, come gli altri, di cadere a terra.

Mi alzai decisa e dissi a Kevin:”Per fortuna che c’ero io a fermarti.”
“Un giorno mi spiegherai come fai a capire tutte queste cose.”
“Se ascoltassi più attentamente quello che ti circonda le capiresti anche tu.”
Andai verso mia sorella, sapevo che era ancora terrorizzata e che molto probabilmente sarebbe scoppiata a piangere da un momento all’altro.
“Sorellina puoi alzarti è tutto finito.”
Non sapeva se credermi o meno, ma decise di fare lo sforzo di alzarsi e di precipitarsi tra le mie braccia.
“Ho avuto tanta paura.”
“Lo so, ma ora è passato.”
“Cosa pensi di fare adesso?” Mi chiese, aspettandosi che io le sapessi dare una risposta che purtroppo non avevo.
“Scoprire chi è l’artefice di tutto questo. E fidati che non la passerà liscia. Nessuno può spaventare la mia sorellina così!”

Stringevo mia sorella, ma allo stesso tempo mi guardavo intorno.
Notai che gli strani oggetti di prima erano delle strane lame circolari, forse se fossi riuscita a recuperarne una e a studiarla per i fatti miei avrei potuto capire chi fosse il colpevole.
Ma come fare a prenderne una senza che Kevin se ne accorgesse?
E soprattutto avrei dovuto esaminare questo luogo prima che qualcuno chiamasse la polizia.
Apparentemente Amy stava meglio così decisi di staccarmi da lei e di cominciare ad esaminare il bancone del bar.
Non sapevo da dove fossero uscite quelle lame, ma di sicuro avrei potuto trovare degli indizi dietro il bancone.
La mia unica scoperta fu trovare il barista assassinato da una di quelle strane lame.
“Che bello un’altra vittima.” Dissi ironica.
Ora ne avevo la conferma, i poliziotti sarebbero realmente arrivati da un momento all’altro e il mio tempo per indagare era quasi giunto al termine.
Cadavere o no, dovevo assolutamente sbrigarmi a trovare qualche indizio.

“Vi conviene andarvene da qui, tra poco l’intero locale sarà pieno di poliziotti.” Sapevo che Kevin avrebbe chiamato i suoi colleghi, ma speravo mi concedesse più tempo.
“Voglio esaminare questo bancone.”
“Ci penserà la polizia.”
“Perfetto, così almeno io non potrò capirci più niente.”
“Lo facciamo per il tuo bene.”
“Si, certo. Andiamo sorellina.”
 “Vi accompagno.”
“E chi si occuperà di raccontare tutto alla polizia?” 
 “Luca, è un mio collega.”
“Ora sono veramente fregata. Se qualcuno scopre che eravamo qui mi rinchiudono a vita.”
“Perché pensavi che io non avrei detto che eri stata qui?”
“Il tuo compito non era quello di proteggermi?”
“Infatti. Luca non una parola che loro erano qui.”
“Ok, ma se mi chiedono dove sei finito?”
“In bagno.”
Mi vidi costretta ad accettare il passaggio di Kevin, anche se avrei preferito evitarlo.

Una volta messo piede nel vialetto di casa Amy si affrettò a rientrare, come se avesse deciso di lasciarci da soli.
Cercai di affrettare il mio passo, ma Kevin mi bloccò.
“Mi sei mancata.”
Aveva il classico sguardo da scena romantica, cosa che volevo assolutamente evitare.
“Devo andare.”
Cercai di liberarmi dalla sua presa, ma sembrava deciso più che mai a mostrarmi i suoi sentimenti e senza che io avessi il tempo di rendermene conto mi baciò.
“Dalila corri c’è un’emergenza con la nonna!!!”
La voce di Amy sembrava così spaventata, di sicuro era successo qualcosa di grave.
Mi staccai da Kevin e corsi il più velocemente possibile in casa.
“Amy che è successo?”
“Tua sorella si preoccupa per niente.” Rispose la nonna.
“Nonna si può sapere che è successo?”


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Note dell'autrice: Scusate se ci ho messo molto tempo a mettere questo capitolo ma ho avuto un po' di problemi personali.
Ho tentato di seguire i consigli che mi avevate dato nei capitoli precedenti, ma al solito ci ho messo un po' del mio.
Spero che questo capitolo possa piacervi.
  
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