Tu sei la mia aria…

 by ciuiciui

Ho sofferto,

tanto. Le mie lacrime erano scese quando tuo padre ha detto che…

Non ci voglio pensare.

Eppure siamo qui.

E’ l’ultimo giorno di scuola.

Fa ancora però freddo.

E’ primavera inoltrata. I ciliegi hanno ormai esposto i loro frutti succosi.

Tutti non seguono. Le parole dell’insegnante si perdono come fumo nell’aria.

E tu prendi appunti.

Persino l’ultimo giorno.

Gohan io…

Lo sai…

Senti la campanella?

Lo senti l’urlo liberatorio?

Per me questo è niente.

Perché queste piccole gioie ormai non le apprezzo più.

Perché per la prima volta in vita mia sono felice di esistere. Di respirare accanto a te.

E per una volta mi sono sentita morire.

Quei tuoi amici che dicevano che eri morto…

E nel mio cuore,un piccola luce di speranza. Brancolava tra le tenebre.

Ma loro gettavano buio.

E mi sono sentita morta. La terra venne a mancare sotto i piedi.

L’aria mi venne a mancare.

Sentii che il mio cuore si era fermato.

E rimasi morta. Fino a che non ti vidi.

Ora ti osservo,mentre affabile saluti prima delle vacanze estive.

“Videl andiamo…”mi sussurri dolcemente.

Sento il vento che mi sfiora le gote.

La tua moto. La tua adorata moto.

Mi stai portando al mare. Perché mi ami.

Il mio cuore è arso dal desiderio,stretto in una morsa di gioia.

Ti vedo smontare. Mettere la moto sul cavalletto.

Mi prendi in braccio. Ti alzi in volo e mi poggi poi sulla sabbia calda.

“guarda il mare mosso…”disse lui.

“si…”.Il rumore ritmico dell’infrangersi delle onde risuonava nelle mie orecchie,come un dolce bisbiglio.

“Gohan non mi lasciare…io mi perdo senza di te…”

“non lo farò mai…”

“promettimelo…”

“ti amo…”

“anche io…”

Si unirono abbracciati come due piccoli fratelli.

“guarda la spiaggia è deserta…”

“si…è ancora freddo per stare qua…”

Un leggiadro vento si alzò. Mosse i suoi capelli corvini.

Una lacrima mi rigò il viso.

“oh Gohan…sono così felice di vivere…con te…”

“sai…”

“Videl…ti prego amami…perché mai mi sazierò del tuo amore…”

Si unirono.

Il tuo amaro destino Gohan…ti ha fatto nascere alieno.

Però…hai trovato l’amore.

Ora vivi per vivere,ora ami vivere perché ami.

Si baciarono.

I loro cuori si sincronizzarono con il ritmo primordiale,con l’infrangersi delle onde.

“Sai…”

“si lo so…”

E si concessero. Nonostante il dolore,nonostante l’inesperienza.

E fu folgorazione. Istanti infiniti.

Perché era come se avessero atteso una vita prima di incontrarsi.

Era come se si conoscessero da una vita,come una coppia piena d’amore.

“Videl…ti amo…ti amo…”il richiamo si perdeva.

“Gohan…non mi lasciare…”

“tu sei la mia vita…”

“tu sei me…”

“tu sei la mia anima,il mio fuoco,ciò che scalda il cuore ,ciò che mi sostenta,ciò che mi fa vivere,ciò che mi sfama e mi nutre,tu sei la mia aria…”

Le loro mani e i loro corpi si stesero sul telo azzurro.

Niente frasi. Niente bisbigli.

Si guardarono e si persero l’uno negli occhi dell’altro…”

Scusate la monotonia…

Ecco a voi una Gohan/Videl…i miei piccioncini preferiti!

Spero di non essere stata ripetitiva o troppo smielata.