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Autore: anegochan    27/07/2012    4 recensioni
I pensieri e le sensazione di Sasuke alle azioni di Naruto. Prima la notte e poi la mattina dopo. Questa è la prima fanfiction che scrivo, chiedo dunque clemenza e spero in un commentino!in ogni caso ringrazio tutti anche chi leggerà soltanto baci
Anego
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Stanotte, come le altre, mi addormento dando, ostinatamente, le spalle a Naruto. Quel dobe, ormai, passa ogni notte a casa mia. La mia stanza è disseminata dei suoi vestiti, nel bagno c’è il suo bagnoschiuma preferito e uno spazzolino in più nel bicchiere. In cucina c’è la sua tazza personale e nei miei stipetti ci sono scatole, troppe, di ramen precotto. Il cibo più insalubre a cui io riesca a pensare. Tutta la mia vita è ormai invasa da lui.
Si avvicina a me e passa un braccio intorno alla mia vita. Riesco a sentire il suo respiro sulla nuca, il calore del suo corpo, così caldo che ho paura mi possa ustionare la pelle. Quel calore che ormai mi è diventato indispensabile  e senza il quale credo ormai di non potermi addormentare.
Spesso, di notte, penso al destino del mio clan. E come non potrei quando mi ostino a rimanere tra queste mura? Le stesse che hanno assistiti al delitto perpetrato da mio fratello. Stanotte non riesco a resistere e scoppio a piangere. Piango, come un Uchiha non dovrebbe fare, come Sasuke Uchiha non dovrebbe, non è da me lo so. Naruto non dice niente, mi stringe soltanto, ancora di più, verso il suo corpo. Intreccia le sue gambe con le mie e poggia la sua mano sui miei occhi, come se volesse proteggere il mio pianto da tutto, perfino dalla casa.
Sento le  sue labbra sul mio collo, la loro morbidezza, e finalmente le lacrime si placano. Naruto non l’aveva mai fatto prima d’ora, questo suo comportamento mi ha lasciato un po’ scioccato e mi irrigidisco tra le sue braccia. Lui rimane immobile non accenna una parole e poco dopo riesco nuovamente a rilassarmi. Sento il sonno arrivare, Morfeo, nelle vesti di Naruto, ha sprigionato la sua magia, e posso finalmente dormire senza sentirmi pesante, in colpa per essere ancora vivo. Naruto pronuncia qualcosa “ Ti amo e ti starò accanto da adesso in poi. Stai tranquillo, affidati a me e dormi sereno. Ti proteggerò.”
 
 
La mattina dopo mi ritrovo voltato verso Naruto. I suoi occhi, di quel coloro così bello, sono aperti e fissano i miei senza vergogna, le mie braccia sono poggiate sul suo petto e una delle mie gambe è intrappolata tra le sue. Il suo respiro adesso sbatte sul mio viso. Riesco a percepire il suo alito, sa di menta, deve aver mangiato una delle caramelle che lascio sul comodino ogni giorno. Abbasso lo sguardo, ma lui con una mano mi afferra il mento e, spingendo il mio viso verso l’alto, mi costringe a incrociare di nuovo i suoi occhi. Senza staccare gli occhi dai miei, afferra una delle mie mani e la porta dietro il suo collo, costringendomi ad abbracciarlo. Stretti in questo modo continua a fissarmi, ma, per un attimo, un singolo attimo, i suoi occhi si abbassano leggermente e intuisco chiaramente che fissano le mie labbra. Vuole baciarmi. Ciò mi lascia sorpreso, riesco chiaramente a vedere il desiderio nei suoi occhi ora e, stranamente, incredibilmente, il suo desiderio diventa il mio.
Il suo corpo e i suoi occhi non si muovono oltre. Lo so. Sta aspettando che sia io a fare il prossimo passo. Se adesso gli dicessi no sono sicuro che lui mi lascerebbe andare all’istante, ma io “Non voglio” dico ad alta voce. Il suo corpo si irrigidisce, Naruto ha frainteso le mie parole, il suo viso assume un’espressione addolorata. Sta per alzarsi e sciogliere l’abbraccio. Sento il suo corpo scivolare via, ma non glielo permetto, stringo maggiormente il braccio dietro al suo corpo, facendo forza con il gomito e con i piedi, mi sollevo appena e faccio scontrare le nostre labbra.
Le sue labbra sono ancora più calde e morbide di come mi erano apparse la notte precedente, quando le aveva poggiate sulla mia nuca. A dire il vero non so cosa fare, continuo a tenere le labbra incollate alle sue, ma né io né lui ci muoviamo. Poco dopo sento quelle di Naruto accennare un movimento, friziona leggermente le nostre labbra. È una bella sensazione, ma voglio un contatto più profondo, quindi apro le labbra per mandargli il messaggio, e lui deve capire ciò che desidero dato che apre le sue e cattura delicatamente il mio labbro inferiore con i denti. Lo tira e dopo lo abbandona, allontanandosi un po’ da me “Ah, no sei meschino” dico affannato e frustrato, non riuscendo a trattenermi. Sa cosa voglio ma si riufita di darmelo. “Aspettare un po’ non ti farà di certo male, Teme” ridacchia come il dobe che è “ Non sempre si può avere ciò che si vuole quando si vuole”. So che si riferisce al mio tradimento. Per anni ha voluto che tornassi al villaggio, ma ho sempre rifiutato e, anzi, ho pensato di distruggerlo. Quindi non posso rispondere a tono, posso solo sopportare e sperare che il suo desiderio sia forte. E, infatti, si riavvicina a me. Neanche lui riesce ad aspettare oltre. Stavolta le nostre bocche si scontrano socchiuse e, nel momento in cui si toccano, chiudo i miei occhi istintivamente.
La sua lingua lecca il mio labbro inferiore, la sento assaggiarmi. La fa entrare velocemente e le fa sfiorare il mio palato, per poi uscire subito dopo senza toccare la mia lingua. Sono rimasto immobile aspettando la sua mossa e lui fa questo? Riapro gli occhi e lo guardo contrariato, ridacchia nuovamente. È sempre il solito dobe. Adesso, però, mi sono stancato. Afferro la sua nuca e la stringo, tenendolo fermo. Sollevo il viso e incollo le mie labbra alle sue. Mi stacco appena “Piantala idiota e fai sul serio” e prima che possa dire alcunché vado alla ricerca della sua lingua. La mia ricerca è facilitata dalla sua bocca rimasta semiaperta per lo stupore del mio gesto. Quando le nostre lingue si scontrano sento una scossa attraversarmi il corpo, ho i brividi e il mio cuore batte furiosamente. Ha un sapore buonissimo. Finalmente l’idiota fa sul serio e muove la sua lingua contro la mia, la intreccia alla mia, si intrufola nella mia bocca. Non mi sono mai sentito come ora.
Le nostre lingue duellano, danzano una coreografia tutta loro, imitano i movimenti del sesso. Vorrei continuare per sempre, non vorrei mai smettere di sentirlo così vicino. Sogno irreale, ovviamente, dato che dopo non so quanto tempo, rimaniamo a corto di ossigeno e, affannati, ci separiamo, ma ciò non gli impedisce di continuare a baciarmi a fior di labbra, baci piccoli e veloci, ma dettati da un bisogno fino ad allora sconosciuto, almeno per me.
Al mio risveglio mi sono trovato abbracciato a lui, ma adesso sento il suo braccio, che passando dal mio fianco e appoggiato alla mia schiena, stritolarmi quasi, spingendomi verso il suo corpo. Riesco chiaramente a percepire la sua erezione calda e pulsante che preme contro la mia gamba, anche io sono terribilmente eccitato “Dovremo rifarlo” mi lascio sfuggire in un sussurro. “Ma, se succede, voglio di più. Sicuramente non riuscirò a fermarmi di nuovo come ho fatto ora” dice tenendo gli occhi chiusi. Sta facendo respiri lenti e profondi come per calmarsi e, capendo a cosa si riferisce, tolgo il braccio dalla sua nuca e poggio la mano più in basso stringendo la sua erezione “Non sei costretto ad aspettare la prossima volta, se vuoi” dico maliziosamente. “Preparati, allora, adesso avrai quel che vuoi e molto, molto di più”
  
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