Salve, sono Marina, una ragazza con la pelle bianchissima e i capelli lunghi fino al fondoschiena e castani biondo; ed oggi è il mio primo giorno di liceo.
Quest’anno è il mio terzo anno di Liceo della Hardstone e mi trovavo davanti all’enorme e imponente entrata della scuola, mentre stavo aspettando Parker, il mio migliore amico, che doveva arrivare a momenti.
Notai che c’erano molti ragazzi, lì che aspettavano in quel freddo giorno d’autunno. Mentre cercavo di scorgere Parker, andando avanti e indietro tra quella folla, mi scontrai con un ragazzo.

“ Scusa! ” dissi mentre mi sistemavo la sciarpa rossa
“ Niente ” disse quel ragazzo moro che guardai a malapena un faccia dalla vergogna.
Vidi in lontananza Parker e mi diressi quasi correndo da lui, che mi salutò con un enorme sorriso “ Ciao ” disse
“ Ciao ” risposi io abbracciandolo.
“ Tutto bene? Sembri agitata e stanca.. Hai bisogno di aiuto? ”
“ No, solo nervosa per la nuova scuola tutto qui ” giustificai.
Parker è il mio migliore amico da sempre, è molto alto e muscoloso perché ha praticato diversi sport, con i capelli lunghi, spettinati e sul biondo cenere e si veste sempre con delle felpe e dei pantaloni larghi mimetici o a tinta unita di diversi colori, insomma è molto casual il suo stile. Lui mi sorrise e mi mise un braccio attorno alle spalle
“ Tranquilla, è normale, a proposito, sei andata a sbattere apposta contro quel ragazzo? ”
“ No! ” Obbiettai quasi urlando “ Perché? ”
“ No niente così.. ” rispose guardandomi son un sorrisetto beffardo.

Stavo per ribattere quando la campanella suonò: era ora di entrare.

Io e Parker seguimmo i studenti ed entrammo nell’aula n 17 dove ci stava aspettando un professore di Italiano di nome Richard Caverna.
Strano nome.. Ma era molto simpatico anche se serio. All’intervallo, mi diressi per scegliere un armadietto, per metterci dentro qualche libro e astuccio.
Parker mi fece notare un armadietto libero accanto al suo e io ne approfittai per occuparlo e metterci il mio lucchetto.
“ Dove hai messo la tua sciarpa rossa? ” mi domandò poi
“ Oh cavolo! ” dichiarai mettendomi a correre verso l’aula di grafica.
Stavo svoltando l’angolo quando sbattei contro una persona.
Dalla botta che aveva dato, pensava fosse un professore, ma quando alzò lo sguardo, era Jack.