Pioggia. Un mucchio di pioggia le si riversò addosso appena uscita dall' accademia. Si gettò quasi a peso morto fuori al cancello, credendo forse, che non stesse poivendo. In quel momento non pensava a come sarebbe potuta rientrare senza che tutti gli sguardi degli studenti le si riversassero addosso, ne che il suo cellulare era completamente bagnato dalla pioggia che continuava a cadere, Pensava solo a quegli ultimi momenti trascorsi all' interno della sua stanza, un improvvisa nausea e insieme un vago ricordo di un sogno, seguito da un forte mal di stomaco, sintomi probabilmente di ansia o altro di non troppo importante, ma Neve non ne era troppo convinta, probabilmente era solo sugestionata dai film horror che guardava dal portatile prima di dormire, ma questa volta non era solo uno degli incubi quotidiani, questa era la realtà. Il giorno dopo si svegliò sussultando, dopo colazione le prese di nuovo quel senso di nausea seguito da un'altro vago ricordo, si alzò di scatto dalla scrivania e decise di uscire dinuovo, dopo il ricordo seguì il mal di stomaco, tutto come il giorno precedente. appena dietro l'accademia c'era il super market, poi i giardini pubblici e infine il cimitero appena prima del confine con Ascension Parish. Dopo aver esitato qualche minuto sul letto della sua compagna di stanza, che non c'era mai, voleva uscire, voleva andare lontano, cambiare nome, cambiare città, magari andare in Spagna, a Madrid, ma fino a quel momento tutto questo lo aveva sognato solo ad' occhi aperti, e dietro il vetro della finestra della sua stanza esitava il suo riflesso, quasi a disagio, come lei.