Fanfic su artisti musicali > Beatles
Ricorda la storia  |      
Autore: Melpomene Black    28/07/2012    1 recensioni
Lo guardò e si chiese perché fosse così. Era difficile persino spiegare cosa volesse dire "così". Conosceva John da tanto tempo, eppure gli sembrava di non conoscerlo poi così bene come pensava. Chi era in realtà John Winston Lennon?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon , Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

YOU'VE GOT TO HIDE YOUR LOVE AWAY


Lanciò per aria tutti i fogli sparsi sulla scrivania. "Basta, basta!" ripeteva in continuazione.
Si buttò stancamente sul letto e si fermò per un attimo. "Basta cosa?"
Lo sguardo cadde sul comodino. Vicino alla lampada e ad una foto di Cynthia, un quadernetto giaceva semiaperto. Lo afferrò e lesse l'ultima pagina scritta.
Quattro grandi lettere nere. "Help"
La strappò.
Quella che stava sotto, però, non era molto confortante. "Eight Days A Week- Lennon/McCartney"
Strappò anche quella e la ridusse a pezzetti minuscoli.
Il pensiero andò inevitabilmente a qualche sera prima.
-Che succede, John? Hai paura?-
Ecco la risposta che cercava. 
Basta Paul.

Premette il campanello insistentemente. Perché non veniva ad aprire?
La porta si spalancò. -Ho capito che il campanello funziona!- Giardò il visitatore con un sorriso immenso. -Dubitavi che sarei venuto ad aprire?-
Anziché rispondere, scoppiò in una fragorosa risata.
-Che hai da ridere, Lennon?-
-Dove diavolo sei stato per conciarti così?-
Paul si portò una mano sulla guancia e si leccò la punta di un dito. -E' farina.-
-Ti è caduto il barattolo in testa mentre cercavi di prendere un pacco di biscotti?-
Si voltò e tornò in cucina. -Molto divertente. Comunque ci sei andato vicino.-
John entrò in casa e chiuse la porta dietro di se. -Allora cosa stavi prendendo?-
-Una teglia.-
Si sedette sul divano nel salotto. -Una teglia? Fortuna che non stavi prendendo la farina, altrimenti il tuo bel faccino si sarebbe rovinato.-
-Smettila!- replicò stizzito dalla cucina. -Non mi è caduta la farina in testa!-
-Allora che è successo?-
Paul fece un'entrata teatrale nel salotto con un vassoio di biscotti tra le mani. -Ta-da!-
-C'era bisogno di metterli in un vassoio? Secondo me stavano meglio nel pacchetto.-
Posò i biscotti sul tavolino e si sedette accanto a John. -Collega i fatti. La farina, i biscotti, il vassoio...-
John ne addentò uno. -Cavolo, sono buonissimi! Dove li hai presi?-
Un sorriso gli attraversò il viso da una parte all'altra. -Li ho fatti io!-
-Allora fanno schifo.-
-Grazie John. Sei un vero amico.- Lo guardò e si chiese perché fosse così. Era difficile persino spiegare cosa volesse dire "così". Conosceva John da tanto tempo, eppure gli sembrava di non conoscerlo così bene come pensava. Chi era in realtà John Winston Lennon?
-Allora, cosa ti porta nella mia umile casetta?-
-L'odore di biscotti.-
Gli rivolse un'occhiata penetrante. -Chi sei, John Winston Lennon?-
Rise. -Non ho colto bene il senso della battuta. Me la puoi spiegare?-
-Non era una battuta. Chi sei in realtà?-
Si fece serio. -Mi conosci meglio di chiunque altro.-
-No. Io conosco la controfigura, ma chi è l'attore?-
Si alzò in piedi -Non lo so, Paul. Io non so chi sono. Tu mi conosci meglio di quanto mi conosca io. Paul, chi sono? Chi è John Lennon?-
Distolse lo sguardo. come poteva saperlo, lui? -Come mai non lo sai? Tutti sanno quale sia il loro ruolo e quale sia il loro posto.-
-Beh, io no.-
Si alzò anche lui, gli afferrò un braccio e lo costrinse a guardarlo negli occhi. -Invece si. Lo sai. Ma non sai di saperlo. Oppure lo sai e non me lo vuoi dire. Che succede, John? Hai paura?-
Si, John aveva paura. Paul lo stava portando a capire se stesso, ma non era sicuro di volerlo fare. Aveva paura di scoprire la verità, riteneva fosse meglio stare a distanza da se.
Ricambiò lo sgurìardo. Sarebbe mai riuscito a mentire a quegli occhi? Non ne era sicuro, e decise di non volerlo sapere.
Poggiò delicatamente le proprie labbra sulle sue, un po' inconsapevolmente, un po' sicuro di quel che stava facendo. Era la cosa giusta, no?
-Ecco, Paul. Ecco chi sono io in realtà.
Gli diede le spalle. -Non voleva vedere la sua reazione. Avrebbe preferito di gran lunga dissolversi, sparire.
Paul era sconvolto. Cosa significava? Un bacio può significare molto -o molto poco. Ma c'era qualcosa, una profonda consapevolezza che lo portava a pensare che quel bacio fosse importante.
Quali sono le cose importanti della vita? Beh, la musica ovviamente. E poi? Poi... poi....
Non riusciva a concentrarsi.
-Cosa significa?-
John pensò che fosse una domanda stupida.
-Significa che ti amo, stupido. Non quel tipo di amore. Ti amo e basta.-
Si fiondò verso la porta e la aprì. Doveva andarsene di lì il prima possibile.
-John! Aspetta!-
Si voltò. -Che vuoi ancora?-
-Ti amo anch'io.-
Non pensava fosse serio. Forse lo stava dicendo per compassione.
-Smettila di compiangermi. Odio suscitare la compassione degli altri.-
-Credi forse di essere l'unico a provare dei sentimenti? Anche io posso amare, sai.-
Corse via, lontano. Perché nel mare verde degli occhi di Paul non riusciva mai a nuotare? Vi annegava sempre, eppure riusciva sempre a salvarsi. Come mai?
-Chi sei?- bisbigliò -Chi sei Paul McCartney? E cosa vuoi da me?-


Quella sera era ancora vivida nella sua mente. Tutti i giorni cercava di evitare il suo sguardo. Non voleva più vederlo, perché sapeva che l'avrebbe fatto soffrire. Ma lo amava. Un amore diverso, non come quello che provava nei confronti di Cynthia. Era un amore fraterno. Un amore vero.
Guardò l'orologio e si precipitò al piano di sotto imprecando. Afferrò il giaccone. -Vado in studio, Cyn!- urlò uscendo di casa. -Ci vediamo stasera.-
Aprì la portiera dell'autp.
-John!-
Avrebbe riconosciuto quella voce tra mille.
Si strinse nel giaccone, rabbrividendo all'idea di dovergli parlare, di doverlo guardare.
-John, non puoi ignorarmi in eterno. Perlomeno non puoi ignorarmi finché suoniamo insieme.-
Si sedette nell'auto.
Lo guardò intensamente, contro la propria volontà.
Le labbra si mossero. -Chi sei, James Paul McCartney? E cosa vuoi da me?-


Hello...
Ciao a tutti!
Devo dire che le slash Lennon/McCartney non fanno per me, ma ho voluto comunque fare un tentativo.
Spero che vi sia piaciuta e che -perché no?- lasciate una recensione.
Goodbye!

Cuore Solitario
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: Melpomene Black