Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Sammi_s    28/07/2012    1 recensioni
One-shot sulla vita di Draco Malfoy vista da una compagna Serpeverde, forse Pansy o forse no.
Scritta in un momento d'ispirazione, vuole essere un piccolo tuffo nei ricordi dolorosi di un'infanzia stravolta.
Genere: Guerra, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Serpeverde
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ti osservai per la prima volta alla stazione di King’s Cross: tuo padre ti teneva per una spalla mentre tua madre vi seguiva con sguardo fiero ed orgoglioso.

Fu la prima e l’ultima volta, ora che ci penso bene, che la vidi serena.

Entrasti nello scompartimento del treno guardando dritto di fronte a te.

Un ragazzino di undici anni sicuro e presuntuoso che non si curava di niente e nessuno.

Eri felice nella tua arroganza, eri orgoglioso delle tue origini e delle tue idee.

Venni smistato a Serpeverde, come me.

Diventammo amici e conoscenti.

Ci prendevamo gioco di chi ritenevamo inferiore a noi.

I primi anni passarono veloci come fulmini fra insulti e sbeffeggiamenti.

Era bello. Eri bello. Eri felice.

Sminuire gli altri ti dava forza, ci dava forza.

Paciock e lo Sfregiato erano quelli che ci davano più soddisfazione.

Non abbassavano la testa. Reagivano prontamente appena nominavamo le loro famiglie.

“Vai a piangere da mammina, Potter.”

E noi? Potevamo andare a piangere dalle nostre madri quando qualcosa ci faceva paura?

Non ci era neanche concesso di piangere, Draco.

Schernivamo ciò che non potevamo avere, ciò che non abbiamo mai conosciuto.

Poi tutto divenne cupo.

Gli anni spensierati divennero solo un ricordo quando il Signore Oscuro fece ritorno.

Il terrore ci assalì.

Ci guardavamo negli occhi e lo sapevamo. Sapevamo che Potter aveva ragione. Sapevamo cosa sarebbe successo: lo sapevamo meglio di chiunque altro.

Venivamo da famiglie purosangue, radicate nei loro valori razzisti e superbi.

Non c’era via di scampo: avevi visto a tuo padre il marchio e io l’avevo visto al mio.

Sapevamo che futuro ci attendeva e non devi vergognarti, ora, ad ammetterlo: tifavamo per Potter.

Il sesto anno ti ha cambiato.

La tua vita e i tuoi valori di purosangue ti si sono rivoltati contro.

Sei stato marchiato anche tu.

Avevi paura e la nascondevi male.

Ti aveva dato un incarico troppo gravoso per la tua età, non sapevi dove sbattere la testa ma non volevi aiuto.

Dovevi farlo da solo.

Dovevi farlo per riscattare tuo padre, dovevi farlo per salvare tua madre.

Ti avrebbe ucciso. L’avrebbe torturata.

La vedevi ogni notte: vedevi il suo volto sfigurato dal dolore e i suoi occhi vacui e ti passava la voglia di prendere in giro Paciock.

Il dolore ti straziava l’anima. La paura ti accecava.

Eri superbo, arrogante e presuntuoso ma non eri un assassino.

Alla fine non ci sei riuscito.

Non l’hai fatto.

Silente è morto comunque e con lui sono morte le nostre speranze.

Non mi raccontasti mai di come salvasti la vita a Potter quando lo trascinarono sfigurato nella tua villa.

Non mi raccontasti mai di come tua madre lo salvò nella Foresta Proibita.

Non mi raccontasti mai di come la tua famiglia scappò dal massacro di Hogwarts come un branco di conigli.

Non mi raccontasti mai le debolezze e la fine dei Malfoy.

Poi ti rividi alla stazione.

Tu, la tua bellissima moglie e tuo figlio.

E rividi nello sguardo di tua moglie lo stesso orgoglio di tua madre vent’anni prima.

Ma nel tuo volto non rividi più la superbia di tuo padre.

Vidi che avevi imparato dai suoi errori e dalla sofferenza di tua madre.

Avevi capito che non ne era valsa la pena, che nulla avrebbe ricompensato i dolori dei tuoi genitori.

Vidi un nuovo futuro che ti aspettava.

Un futuro senza valori e senza inganni, più sereno e meno pericoloso per tuo figlio.

Un futuro che tu non avevi potuto avere.

Vidi i tuoi occhi e lì, al binario nove e tre quarti, mi resi conto per la prima volta di quanto la guerra aveva cambiato tutto e tutti.

Poi alzasti lo sguardo verso di me e vidi per la prima volta il tuo sorriso e non il tuo ghigno da bastardo purosangue.



________________________________________________________


Ciao ragazze,
 ho scritto questi pensieri presa dall’ispirazione.
Non so se l’avete notato (:P) ma il sesto libro è il mio preferito: scavare nella mente di Draco e nelle sue paure la trovo una cosa interessantissima.
Adoro il suo personaggio, così sbagliato, così tormentato ma che alla fine si rivela essere sempre e solo un ragazzino.
Ho provato a scrivere qualcosa su di lui... spero che sia accettabile!
Spero che troviate gradevole questa sorta di FlashFic introspettiva :)
Fatemi sapere senza problemi!
Bacio,
Samantha
PS: Sappiate che per me ogni recensione è un bellissimo regalo quindi se vi va, non fatevi alcun problema :)
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Sammi_s