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Autore: NatsuVIII    28/07/2012    2 recensioni
E' semplicemente una raccolta di drabble, sugli incubi delle nostre nazioni preferite.
Genere: Angst, Drammatico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Benvenuti madame e gentiluomini, benvenuti nel reame dei sogni.
Proprio così signori, siamo nel subconscio, nello spazio che ognuno di noi ha e che contiene tutti i nostri desideri, le nostre paure e le nostre pulsioni più profonte.
Uh? Chi sono io? Avete ragione, perdonatemi, il mio nome è Pangea … sì, proprio come il supercontinente, sono io.
O almeno lo ero, ora sono solo il guardiano di questo mondo onirico.
E allora che ne dite di andare ad osservare i miei discendenti.

Sì sì, lo so, privacy, rispetto per la persona e tutte quelle baggianate. Cazzate, io sono millenni che sono qui, se non spiassi i loro sogni mi spiegate cosa dovrei fare in questo fottuto nulla?
Aehm, scusate, mi sono lasciato un attimo andare … ma visto che non volete spiare i loro sogni, le loro speranze, che ne direste dei loro incubi?
Oh sì, signori e signore, vi sto offrendo il potere assoluto, conoscere le debolezze delle nazioni.
Ed ora su il sipario.

 FRANCIA - VIOLENZA
Françis è a Versaillles e vede vestiti sfarzosi ed cibo sprecato.
Poi esce in strada, tra la gente della sua Parigi e vede bambini morire di freddo e di fame e non se ne capacita.
Rivoluzione!
Sapeva che era questione di tempo, ma non rende più facile accettare la violenza folle.
Il rumore della ghigliottina che lavora incessante, l’ultimo movimento degli occhi di una testa ormai mozzata, i corpi dei nobili che si scontrano quando un alito di vento fa dondolare i loro cadaveri impiccati.
Françis si sveglia ansimando e spera di dimenticare il periodo più oscuro della sua storia.



 U.K. - INDIPENDENZA
Arthur sogna America e Irlanda e si chiede perché tutti siano disposti a morire pur di non restare con lui.
E’ stato ragionevole con Irlanda. Perché dovevano obbedire ad un romano quando avevano i loro amati re e regine a pochi km da casa?
E amava America, ah come lo amava. In fondo voleva solo che restassero insieme.
Ma niente, loro continuano ad opporsi ed ora ha quasi perso la bella Irlanda ed il suo fratellino non è più suo.
Inghilterra si sveglia e si tocca la spalla, dove Alfred gli ha sparato, ed è una ferita che pulsa d’abbandono.



 GERMANIA (Sacro Romano Impero)- DOPPIO
Non vorrebbe analizzarli, perché il solo pensarci lo fa star male, ma non sopporta le cose irrazionali, e vuole capire. Ne fa due tipi Ludwig:
Nel primo è tutto sfocato, ricorda solo un campo di battaglia e sangue e fuoco che brucia qualcosa che non ricorda ma sa che è importante, vitale quasi.
E la scossa che scuote l’intero braccio nell’affondare la lama in un nemico fino a sentire il contraccolpo sull’osso.
Sono sogni orribili, intrisi di morte e rimpianto, ma sono evanescenti e al risveglio gli lasciano solo tristezza; sono i sogni di un passato che non ricorda.
Poi ci sono gli altri sogni, quelli di una guerra combattuta in nome di un ideale che si era rivelato follia, che aveva ucciso tanti innocenti, nei modi più mostruosi e crudeli e che l’aveva portato a colpire con crudeltà, con freddezza anche lui, la sua bella Italia, il suo unico amico.
E che aveva portato Kiku ed un passo dalla morte.
Da questi sogni Ludwig si sveglia sudato e pallido, tremante e barcollando corre in bagno a vomitare, perché questi sono i sogni di un passato che ricorda, ancora troppo recente, ed il senso di colpa è troppo da sopportare.




 AMERICA - GUERRA
L’eroe sogna esplosioni, e mine antiuomo, e gambe che saltano, teste che esplodono e ossa sangue e metallo che ti sporcano, in un modo che quasi nessuno riesce a scacciare.
Sogna di aiutare la gente di quei pazzi che hanno inflitto quella ferita al suo cuore e di morire per loro, per assicurare ai loro figli un vita libera, come la sua.
E sogna che tutto finirà bene, scorge una luce vaga di speranza e pace nei suoi sogni.
Alfred non vuole svegliarsi, perché sa che nulla cambierebbe e almeno nei sogni può illudersi che per l’eroe finisca tutto bene.



 GIAPPONE - CATASTROFE
Non sogna Kiku, non ha tempo per gli incubi o qualsiasi altra cosa.
Il suo paese è stremato, distrutto da un terremoto troppo forte anche per loro, ciò che restava spazzato vi da un’onda crudele ed ora anche avvelenato da quella che tutti credevano fosse la loro risorsa migliore.
E deve soccorrere, e curare, ed organizzare e non ha tempo neanche per respirare, figuriamoci dormire, anche con l’aiuto di tutti gli altri paesi che l‘hanno soccorso immediati.
E Kiku a volte lo spera che tutto questo sia un incubo, prega di svegliarsi e di vedere ancora la sua casa tutta intera.



 ITALIA - SEPARAZIONE
Dormivano insieme le due Italia, ogni volta che era possibile, e quando non lo era dividevano il letto con Spagna o Germania.
In realtà la cosa aveva una funzione pratica: se dormi con qualcuno ci sono buone probabilità che questo ti svegli dai brutti sogni.
E di quelli Feliciano e Lovino avevano l’imbarazzo della scelta:
C’era tutto il periodo che avevano passato separati, con Roderich e Antonio..
C’era la Breccia, quando avevano temuto di perdere Pietro, e persino Svizzera era venuto a Roma per salutare quel amico che ormai si stava trasformando in un ammasso di piaghe putrescenti.
E poi c’erano le guerre, e le foibe, e cadaveri lasciati a marcire sotto il sole, o ancora costretti a marciare in un lager.
Sognavano italiani contro italiani, e quando Lovino aveva paura che Feliciano lo abbandonasse per seguire quel crucco mangiapatate si svegliava urlando.
Sognavano di stragi di massa, bombe e attentati, sparatorie per strada e bambini innocenti uccisi e sembrava che il Sud stesse lentamente morendo. E allora è Feliciano a svegliarsi, e piange rannicchiato contro il fratello.
Dormono insieme perché così si possono svegliare a vicenda, e consolarsi e ricordarsi che c’è ancora speranza per la loro Italia.



 RUSSIA - INCOMPIUTEZZA
Russia un tempo era stata guidata dallo Zar, e questo aveva portato una ricchezza che altrimenti non avrebbe mai conosciuto.
Per un lungo periodo li aveva amati ma poi Russia aveva finito per inghiottirli, tutto preso da quel nuovo gioco che era il comunismo.
Eppure una bambina gli era scappata. Anastasia, una delle figlie dello Zar, l’aveva battuto e Ivan temeva che un giorno tornasse per chiedere quel premio che Ivan ed i comunisti avevano vinto solo a metà.
Russia ogni tanto si sveglia ancora in piena notte, schiacciato dall’incompiutezza che solo una partita lasciata a metà riesce a dare.



 CINA - DECADENZA
Siamo più di 1.3 miliardi.
Siamo il popolo che ha inventato la polvere da sparo e la carta, eravamo grandi quando in Europa giravano ancora in sottoveste.
Yao amava la sua terra. Amava le distese sconfinate e la gente che sembrava riempire ogni più piccolo spazio, ed odiava come erano costretti a vivere.
Nei suoi incubi Cina vedeva la sua gente costretta ad uniformarsi al resto del mondo, alcuni persino ridotti in schiavitù, e l’agonizzare lento della sua cultura sotto la moda americana.
Yao di notte sogna la perdita della propria identità di popolo, stragi di innocenti, sfruttamenti e repressioni.



 CANADA - SCOMPARIRE
Il Canada aveva l’hockey, lo sciroppo d’acero ed i castori. E gli orsi!
Kuma era davvero adorabile, no?
Sapeva che con Alfred intorno era giocoforza passare in secondo piano, ma il suo caso era davvero un’esagerazione.
I suoi sogni erano grigi, gli sfondi come le altre nazioni … tutto in bianco e nero, tranne lui.
Eppure nessuno lo vedeva.
Matthew aveva pianto, urlato, colpito il muro fino a farsi sanguinare le nocche e vomitato bestemmie e maledizioni contro tutto e tutti.
Era stato ignorato, ancora ed ancora.
Aveva paura, un giorno, di non riuscire più a distinguere incubo e realtà.



 SPAGNA - CONTRASTI
I sogni di Spagna iniziavano per mare, con una scorreria pirata oppure una spedizione di colonizzazione per Sua Maestà.
Erano sogni di sopraffazioni, stupri e furti, ma anche di battaglie per la libertà e la conoscenza.
Gli pareva di sentirle sul serio le urla agonizzanti dei nemici, la sensazione che dava l’oro sotto le dita, la libertà della brezza sul volto e le dolcezze delle sue coorti quando tornava.
Sognava anche di Romano, quando era ancora suo e vivevano insieme.
Quelli di Antonio erano incubi per contrasto, perché faceva male svegliarsi e constatare che non si è più grandi.

  
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