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Autore: needhaz    28/07/2012    3 recensioni
lacrime, un 'io non ti amo', ancora lacrime, occhi gonfi, una lettera.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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meglio prima, che poi.
 
@hazzainfection









 
la porta che sbattè facendomi sussultare, e louis che imprecava.
 
sempre la stessa storia.
 
che lui non ce la faceva più.
 
che la dovevano smettere di dire cazzate.
che lui non era gay.
che lui non provava niente per me, oltre ad una grande affetto, come amico.
 
io dicevo lo stesso, ma continuavo a mentire sia a me stesso che agli altri.

in realtà avevo pensato molte volte al fatto che louis fosse gay e che mi amasse, dal modo in cui mi guardava, il modo in cui cercava sempre di toccarmi o magari sfiorarmi, ma poi vedevo il modo in cui baciava eleanor, e mi dicevo di smetterla di dire cazzate.

le fan si facevano mille viaggi sulla nostra bromance, mi capitava spesso di leggere delle fan fiction su me e louis, e mi piacevano anche, ma mi facevo del male da solo.

avevo sempre desiderato che mi baciasse e mi dicesse di amarmi, come si immaginavano loro che sucedesse in realtà.
e ogni volta, dopo che finiva di urlare, veniva da me e mi abbracciava, notando i miei occhi lucidi, ma lui pensava fossero lucidi per colpa di quella situazione, e non per colpa di un amore non corrisposto.

così mi lasciavo coccolare sul divano, con la testa poggiata sul suo petto, mentre mi sussurrava che tutto si sarebbe conluso, alla fine.

io annuivo e cercavo di sorridere, ma comunque, nonostante gli sforzi continuavo a piangere in silenzio accanto a lui, che mi accarezzava i capelli.

io lo avevo amato dal primo momento in cui lo vidi a x-factor.

il suo sorriso, i suoi occhi azzurri che emanavano sicurezza e allegria, la sua voce calma e dolce, che mi faceva calmare quando qualcosa mi preoccupava e le sue mani che mi accarezzavano i capelli.

quante volte avevo immaginato quelle mani altrove?

il mio cuore che aumentava di un battito ogni volta che mi guardava.

i brividi, ogni volta che mi toccava.

e ho sempre sperato che non si accorgesse delle mie guance rosse, ogni volta che si avvicinava più del dovuto a me.

quando sentivo il suo respiro caldo sul mio collo o direttamente sulle labbra.

quando mi guardava con quei occhi i brividi tornavano.

ogni volta che sorrideva le farfalle si trasformavano in una mandria di bufali.

e per tutte le volte in cui mi alzai e scappando via da lui dicevo che dovevo andare in bagno, sperai che non si fosse accorto dell'erezione che aumentava sempre di più ogni volta che per sbaglio sfiorava il mio basso ventre.

-harry, sei in casa?- chiese quasi urlando.

ma non sentendo nessuna risposta, continuò a parlare al telefono con chissà chi.
a causa del suo sfogo avevo cominciato a piangere e mi ero nascosto in bagno, e succedeva ogni santo giorno.
e quel giorno le lacrime non mi avevano risparmiato.
ero corso in bagno appena sentì la porta di casa sbattere e louis che sospirava.

quella volta non ero rimasto a guardarlo mentre mi diceva sempre le stesse identiche cose, non sapendo che in realtà mi stava uccidendo con le sue stesse mani.

perchè era così, lui mi rendeva debole, con le sue parole.

mi ero seduto sul water e cercavo di soffiarmi il naso silenziosamente.
solo che quel giorno i singhiozzi erano stati più forti del previsto.
e louis terminò la chiamata a causa del rumore proveniente dal bagno.

mi chiamò ancora due tre volte, e poi bussò alla porta del bagno.

mi tappai la bocca e pregai che la porta fosse chiusa a chiave.

-harry apri questa cazzo di porta- disse louis con un tono di voce tra l'incazzato e il preoccupato.

-sto facendo la doccia lou- risposi aprendo il rubinetto.

-fammi entrare un attimo, mi serve una cosa- disse lui abbassando la maniglia.

-sono nudo- continuai, spogliandomi in fretta, ed entrando nella doccia.

rimase in silenzio per un poi dirmi che non importava.

così uscì dalla doccia e andai ad aprire la porta, per poi tornare quasi correndo, nella doccia.

nonostante mi avesse già visto non so quante volte nudo, mi sentivo stupido così, davanti a lui.

entrò senza dire niente, e rimase lì in bagno per un tempo che mi parve infinito.

mentre aspettavo che uscisse, lo vidi sedersi sul water a braccia conserte.

-lascerai scorrere l'acqua per tutto il giorno?- chiese guardando il pavimento.

-puoi uscire?- gli chiesi io, senza rispondere.

-puoi chiudere l'acqua?- disse lui.

-devo lavarmi, esci- gli dissi alzando la voce.

che cosa voleva? 

-e lavati allora, non spiarmi attraverso il vetro-

mi stavo innervosendo, quindi aprì la doccia e lo guardai cercando di capire dove voleva andare a parare.

-se ne sono inventata un'altra- disse lui squotendo la testa.

ultimamente mi parlava solo di quella storia.

io non ce la facevo più, sentivo le lacrime mischiarsi all'acqua della doccia, ma lui le notò comunque e mi disse con due occhi tristi:

-so che è difficile harry, ma devi essere forte-

ecco ancora quelle parole.

la stessa frase fatta, che mi diceva sempre.

-ho già sopportato abbastanza, esci!- gli dissi urlando con la voce rotta dal pianto.

-stiamo sopportando insieme questa situazione!- disse lui alzandosi.

-tu non sei nella mia situazione cazzo, tu non puoi capire!- gli urlai contro, chiudendo l'anta della doccia.

-perchè non posso capire harry?- mi disse aprendo la doccia e guardandomi con degli occhi tristi.

-vai via- gli dissi dandogli le spalle.

-rispondimi- disse lui prendendomi la spalla e facendomi girare.

senza dire niente, mi scostai dalla sua mano, e lo spinsi via.

lui rimase in silenzio, si sedette a braccia conserte sul cesso, e continuò a fissarmi.

io chiusi l'acqua della doccia, presi un asciugamano e me lo misi in vita, e uscì, poggiandomi contro il lavandino.


-vai su, lamentati ancora, è l'unica cosa che sai fare ultimamente. dai sono tutt'orecchie. su, continua a distruggermi il cuore- gli dissi con gli occhi lucidi.

-ma che cazzo ti prende harry? ti sto distruggendo il cuore? in che modo scusa? non sai che soffro anche io a vedere eleanor piangere a causa di questa storia?-
disse alzandosi e mettendosi di fronte a me.

-sei un'idiota- gli dissi pensando a quanto fosse stupido, a non essersi accorto che lo amavo, e che per lui avrei dato la vita.

uscì dal bagno, chiudendo la porta, e andando in camera mia.

lasciando louis da solo.

probabilmente tra poco avrei sentito il rumero della porta del bagno aprirsi, e i suoi passi avvicinarsi alla mia stanza.

ma non fu così.

la televisione accesa in salotto, voleva dire che louis non era più in bagno.

quindi tornai velocemente in bagno e mi feci una lunga doccia, e poi andai in salotto a mi sedetti accanto a louis che non mi aveva degnato di uno sguardo.

-harry, perchè  ti sto distruggendo il cuore?- disse continuando a guardare avanti a sè.

cosa avrei dovuto dirgli?

forse la verità?

era arrivato il momento oppure no?

continuando a guardarlo misi una mano sul suo collo facendolo girare verso di me, e mi avvicinai a lui posando le mie labbra sulle sue.

erano calde e morbide come me le ero sempre immaginate.

un innocente bacio a stampo, che aveva svegliato le farfalle nel mio stomaco.

invece delle farfalle nel mio stomaco c'era un uragano e quando mi staccai da lui mi sentì morire.

si alzò di scatto e mi guardo con i suoi occhi pieni di disprezzo e mi disse urlando:

-sei coglione? cosa fai?-

io non ebbi la forza di rispondere, e sentendomi gli occhi lucidi scappai in camera mia.

avevo appena chiuso la porta quando entrò louis, e chiese:

-cosa significava il bacio?-

-che ti amo stronzo. non so come tu sia riuscito a non accorgertene- risposi guardandolo negli occhi.

-io no- disse lui freddo.

-grazie- risposi io singhiozzando.

mi sentivo un idiota.

l'avevo baciato a lui manco mi amava.
-non fare così- disse lui poggiandomi una mano sulla spalla.

-cosa dovrei fare allora? eh? me lo dici? cazzo io ti amo più di quelle puttanella della calder, cos'ha lei che io non ho, eh louis? tu sei la ragione per cui vivo, la ragione del mio sorriso cazzo, tu non sai quanto io stia male in questo momento- dissi quasi urlando.

-io amo lei, fattenen una ragione, non sono un frocio, lo capisci? e credo che niente sarà come prima, spero che tu sia felice, dovresti vergognarti per il fatto di aver rovinato la nostra amicizia per colpa di un bacio- disse lui uscendo dalla stanza.

in quel momento caddi a terra e i singhiozzi rimbombavano della stanza, avevo mandato tutto a puttane, lui stesso l'aveva detto.

rimasi tutta la notte a piangere e la mattina mi sentivo morire, gli occhi mi facevano male e la testa mi stava esplodendo.

louis non tornò, probabilmente disse qualcosa ai ragazzi, perchè mi avevano chiamato un numero indefinito di volte, ma dopo due ore avevo buttato il cellulare per terra e non aveva più dato segni di vita.

aveva piovuto tutta la notte, e questo fatto mi aveva fatto sentire ancora più solo, perchè quando pioveva dormivo sempre con louis.
ma quella volta ero solo, senza nessuno che mi consolasse e abbracciandomi di dicesse che sarebbe andato tutto bene.
nonostante tutte le chiamate dei ragazzi, nessuno era venuto a casa a vedere cosa facessi o come stessi.
che amici, vero?

appena decisi di alzarmi e andare a fare una doccia, qualcuno bussò alla porta.

andai ad aprire e mi ritrovai in niall con gli occhi rossi e gonfi, non disse niente e mi abbracciò.
andammo sul divano e rimanemmo lì per quasi mezz'ora.
lui continuava a piangere e sussurrava frasi tipo: non può finire, non lasciarci, non fatelo.
mi si spezzava il cuore vederlo così e cominciai a piangere anche io.
quando ci calmammo mi chiese di raccontargli bene cosa fosse successo.
e dopo mi disse che louis aveva pianto tutta la notte e che si malediceva per averti detto delle cose così brutte.
ma poi mi rassicurò e mi disse che sarebbe andato tutto bene.

ad un certo punto chiamò liam sul cellulare di niall, e ci disse di andare in ospedale, senza darci altre informazioni.

mi misi la giacca e presi niall per mano, era rimasto immobile con il cellulare in mano, e aveva di nuovo gli occhi lucidi.

-harry, cosa sta succedendo?- mi chiese niall singhiozzando mentre eravano in macchina.

-niall, per favore non piangere, sii forte, non so cos'è successo- risposi tenendolo per mano.

scesimo dalla macchina e correndo entrammo in ospedale, dove davanti alla entrata c'erano liam e zayn che piangevano.
-louis- disse solamente zayn per poi venire da me ed abbracciarmi.

non c'era bisogno di spiegazioni.

i loro occhi spiegavano tutto alla perfezione.

non avrei resistito un secondo in più là dentro.

il mio angelo mi aveva lasciato, senza nemmeno..

non so, forse mi aspettavo il lieto fine, mi aspettavo louis che mi diceva un 'mi dispiace' o 'ti amo, scusami' ma niente era andato nel verso giusto.
feci per scappare ma la mano di liam mi bloccò il braccio e mi diede una lettera.

lessi la calligrafia disordinata di louis che aveva scritto il mio nome sulla busta azzurra.

presi la busta in mano e scappai via, lontano da tutto e tutti.

arrivai senza fiato in un parco.

una decina di ragazzine urlanti venne verso di me, e mi chiesero una foto, senza vedere il mio viso, rigato dalle lacrime, così urlai di andare a farsi fottere, loro mi guardarono male ma quando notarono che piangevo se ne andarono dispiaciute.

mi accasciai sotto un albero e singhiozzando aprì la busta facendo attenzione a non romperla.
 
 
-hey piccolo riccio,
adesso sono qui, sul balcone, e mi sento una merda, vorrei tornare indietro nel tempo e poter venire nella tua stanza e baciarti fino ad avere le labbra gonfie e rosse, ma il destino, o forse io, ho voluto cambiare tutto.
mi sono accorto solo adesso di amarti harry, si amore, perchè tu sei la ragione per cui sorrido ogni volta che tu sorridi, la ragione per cui piango se tu piangi, ed è questo che sto facendo adesso, piango, perchè so che anche tu piangi, avrai gli occhi rossi e pieni di lacrime, pensando che io sia da eleanor a farmi consolare.
vorrei tanto strappare questa lettera e correre da te e abbracciarti e tenerti la mano e dirti che ti amo, e che sono un coglione, ma so che rovineremo tutto alla fine.
so che tu mi perdoneresti, ma non me lo merito.
e vivrei con il dolore di sapere di averti fatto star male per colpa mia.
quindi credo che chiudere gli occhi per sempre faccia meno male.
tu sei la luce dei miei occhi, sei la cosa più bella che mi sia capitata nella vita e mi dispiace non essermi accorto prima di amarti, so che sarebbe finita bene, non lo pensi anche tu amore?
è bruttissimo leggere 'amore' vero, scusami, scusami, scusami cazzo.
lascerò questa lettera sul tavolo da pranzo, almeno i ragazzi te la potranno dare.
so che ora starai piangendo.
prima ho detto ai ragazzi che abbiamo litigato e niall è scoppiato a piangere dicendo che non doveva finire, che non dovevamo separarci e cose del genere perchè noi eravamo la sua vita, zayn si è messo a ridere dicendo che non sarebbe accaduto, invece liam l'ha abbracciato e gli ha detto di non preoccuparsi, io mi sono risparmiato a guardare la scena, sapendo già la fine di tutto questo.
forse avrei dovuto dar retta alle farfalle che si svegliavano nello stomaco, ogni volta che ti sfioravo.
ma ho preferito far finta di niente, e negare un sentimento più grande di me.
ma sappi che prima o poi ci vedremo di nuovo harry, lo giuro su me stesso.
ora i ragazzi stanno dormendo, quindi si accorgeranno di me solo domani mattina.
ora vado piccolo raggio di sole.
sappi che ti amerò per sempre. e credimi quando te lo dico.
addio vita mia.
il tuo boo-


 
appena finito di leggere la lettera la ripiegai e la poggiai al petto.
 
continuavo a ripetere la sua frase: ma sappi che prima o poi ci vedremo di nuovo harry, lo giuro su me stesso.
e io decisi che era meglio rivederlo prima che poi.
quella era sicuramente la fine.
così tornai davanti all'ospedale, dove trovai i ragazzi, che andai ad abbracciare un'ultima volta e scappai urlando un: 'addio, sarete sempre nel mio cuore'
salii in macchina, seguito da loro che correvano per farmi fermare.
andai fuori città, e andando al massimo chiusi gli occhi e sussurai: 'louis, meglio prima che poi'
poi il buio.



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so che questa storia non ha nè capo, nè coda.
ma amo le larry, anche se finiscono male.
perchè hanno qualcosa di speciale che gli unisce.

spero vi sia piaciuta.
avevo intenzione di non far morire nessuno e di farne una os rossa, ma alla fine ne ho fatto morire due.
fatemi sapere lasciando una recensione.

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un bacio, vanessa.
  
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