Finalmente Roxas era tornato da una di quelle sue stressanti missioni.
Essendo il possessore del Keyblade gli assegnavano tutte le missioni più difficili insieme a Xion... a proposito quel giorno non l'aveva proprio vista.
«Ehi Axel! Hai visto Xion per caso?» chiese il ragazzino.
Il rosso si grattò la testa confuso «Xion? Non era in missione con te, oggi?»
«No...» rispose con una nota di preoccupazione il biondo.
«Dannazione... provo a chiedere a Saix» si affrettò a rispondere Axel.

Roxas era il suo migliore amico e non poteva vederlo triste o preoccupato, altrimenti sentiva una stretta al cuore... ma che stava a dire?! Lui non aveva un cuore.
Lui era un Nessuno e come tutti gli altri non poteva provare emozioni... strano, quando stava con il biondo sentiva un certo calore al petto, qualcosa di indescrivibile.

Il più piccolo si appoggiò allo schienale del divano aspettando notizie dall'amico.
Di quei tempi Xion era diversa, aveva un qualcosa di strano, ma non riusciva a comprendere cosa.
«Ehi» il ragazzino fece incontrare i suoi occhi blu come il mare, con quelli verde smeraldo del più grande «Saix ha detto che non è rientrata»
«La vado a cercare» Roxas scattò in piedi ma Axel lo afferrò dalle spalle.
«Meglio che vado io, si sta facendo tardi e tu sei ancora un ragaz...»
«So quello che mi stai per dire! Che sono ancora un ragazzino, vero?! Va al diavolo, io ci vado lo stesso da Xion» detto ciò il biondo aprì un passaggio oscuro e scomparì, lasciando il rosso perplesso.

Roxas si trovò davanti alla Torre dell'Orologio a Crepuscopoli.
Iniziò a guardarsi attorno e poi quando alzò lo sguardo notò una piccola figura seduta sulla Torre dell'Orologio, quindi si avviò verso di lei.
«Xion» la ragazza sobbalzò e per poco non cadde.
«R-Roxas!? Che ci fai tu qui?»
«Dovrei essere io a chiedertelo, che ci fai tu qui? E' tardi, dovresti tornare»
La ragazza abbassò lo sguardo e non rispose.
«Sicura di stare bene?» domandò preoccupato il ragazzo avvicinandosi e sedendosi accanto a lei.
Xion non rispose a quel punto disperato il ragazzo iniziò a scuoterla «E' successo qualcosa di brutto?? Con me puoi parlare!»
«Ecco... oggi non sono riuscita a completare la mia missione...» mormorò.
«Continua» la incitò dolcemente il biondo.
«Saix si è arrabbiato molto con me e mi ha detto che sono un'incompetente...»
Rabbia. Quella era l'unica parola che poteva descrivere lo stato d'animo del biondino.
Saix non si doveva neanche azzardare a pensare quelle cose su Xion, lei era speciale stava pensando Roxas.
La ragazza vedendo che Roxas non reagiva lo fissò con malinconia ed in quel momento, quando gli occhi blu di lei si incontrarono con i suoi, si riprese.
«Non è assolutamente vero! Sai come è fatto Saix, non capisce proprio nulla» sbuffò Roxas abbracciandola.
Xion si sentiva in un certo senso protetta quando l'amico l'abbracciava.
«Roxas... sono felice quando sto con te»
«Non dire così... sei un Nessuno non puoi provare emozioni!» la rimproverò il ragazzo che talmente era arrossito da sembrare un pomodoro.
La ragazza rise «Hahahaha! Sei tutto rosso! A proposito... dov'è Axel?»
«...Cavolo Axel!» il biondo la prese per mano «presto corriamo, sarà furioso!» per poco non inciampò provocando un'altra risata da parte di Xion.

Xion adorava sia Roxas che Axel, i suoi migliori amici. Voleva che il tempo si fermasse, in modo da poter godere fino a fondo i momenti passati con loro due... peccato che prima o poi questo tempo avrebbe dovuto ricominciare a girare...