Vacanze durante il lavoro,meglio di così si muore.

Capitolo 1:nuova vittima,nuovo caso.

Era la solita calda giornata a New York e come sempre,per il dodicesimo distretto,c'era un caso da risolvere,la solita ragazza morta per aver ricevuto una serie di ben cinque accoltellate sul petto,l'assassino?il padre,la causa?non voleva che rimanesse fidanzata con il suo ragazzo e per il nervoso la uccide.finito il caso ormai erano le nove di sera.

-hey Kate.-una voce gli arriva alle orecchie.

-Castle,caso risolto come vedi.-risponde.

-come sempre,nulla di più facile.-gli disse lui con aria sarcastica.

-ti va di andare a mangiare un hamburger o un frullato?-gli propose.

-certo,mi fa piacere.-rispose lei con il suo solito sorriso smagliante.

i due si dirigono verso l'ascensore.passano la solita serata tra amici,niente di più,poi una buonanotte e di nuovo a casa.-e anche sta volta,niente-disse Castle una volta entrato in casa.subito dopo si dirige verso il letto dove si stende e comincia a pensare a Beckett,dopo poco gli occhi cominciano a farsi pesanti e si addormenta.erano quasi le otto di mattina e Castle non stava ricevendo alcuna chiamata da Beckett,così prende il telefono e la chiama.-hey Castle tempismo perfetto,stavo per chiamarti-rispose la ragazza.-mi stavo preoccupando,dicevo ha già trovato un sostituto.-continuò lui.

-a parte gli scherzi,c'è un assassino che prende spunto dai tuoi libri per uccidere la gente.-disse lei.

-e questo non ti ricorda niente?-chiede lo scrittore.

-qualcosa mi rammenta ma niente di che.-rispose la detective tentando di rimanere seria anche

se sapeva benissimo a cosa si stava riferendo lo scrittore,il loro primo caso.

a quella risposta lo scrittore rimase un po demoralizzato ma poi riprese a parlare.

-ok ti raggiungo al dipartimento-terminò.una volta al distretto Beckett venne raggiunta da il suo solito partner e il suo solito caffè con latte scremato e sciroppo di vaniglia.-grazie(beve un sorso di caffè).vuoi sapere cosa abbiamo scoperto?-gli chiede inutilmente la detective.

-certo,per filo e per segno.-rispose lo scrittore sedendosi sulla solita sedia.

-allora,lui non uccide solo qui ma colpisce anche a Los Angeles,California e…a Rio de Janeiro.-concluse.

-più lontano no?aspetta come fate a sapere che è sempre lui?-chiese Castle.

-semplice,firma il delitto-risponde lei.

-cioè,lascia un segno o firma con la sua firma?-chiede lui.

-ovvio che non firma con la sua ma i segni sono fatti da lui,e c'è dell'altro,sta uccidendo tutti i membri della stessa famiglia.-disse lei seccata.

-perchè lo dici in modo seccata?-chiede Castle.

-perchè non lascia impronte,dobbiamo contattare i membri rimasti,ovvero cinque, e poi dobbiamo spostarci in questi posti per trovare altri indizi.-rispose lei.

-bhe,fare delle vacanze durante il lavoro,meglio di così si muore!-appena finì quella frase Kate si gira verso lo scrittore e gli tira dietro il suo soliti sguardo"assassino" per poi cedergli un sorriso.

-ma almeno siamo noi che ci occupiamo di questo caso?-chiede Castle.

-si e domani pariamo per la California.-Rispose la detective.

-evvai,vacanze,omicidi e…e…nient'altro.-a quella frase la detective si gira per poi andare all'obitorio dopo aver ricevuto un 911 da Lanie.


angolo della scrittrice:
ok finalmente c'e l'ho fatta!sto lavorando ancora bene sulla storia.forse come 1° capitolo non è un granché ma le parti più belle arriveranno più avanti