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Autore: Rouge_san    29/07/2012    5 recensioni
Maka Albran, diciotto anni. La sua vita cambierà alla sua prima volta a letto con Soul. Lui l'abbandonerà a se stessa in un terribile momento. Da sola la nostra protagonista si ritroverà a contare solo su Kid. Un nuovo nemico si nasconde nell'ombra.La Shibusen sarà a rischio. Soul ormai diventato falce della morte tenterà di proteggere la persona che ama. Tuttavia otto anni di assenza sono molti e quando il nostro eroe ritroverà la sua Maka dovrà fare i conti con qualcosa più grande di lui...Due gemelli indemoniati.
Dal capitolo uno...
L’unico ricordo che avevo di lui, è in loro.
In loro, già. Il mio più prezioso tesoro…I miei due splendidi figli.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'After you, the show must go on'
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And can you feel the love tonight
It is where we are
It's enough for this wide-eyed wanderer
That we got this far
And can you feel the love tonight
How it's laid to rest
It's enough to make kings and vagabonds
Believe the very best (  Can you feel the love tonight- Elton John)

 
 
- Maka   Soul  - Yuki   Hayate  
 

 
 

Capitolo 18

 
Dopo che anche i miei genitori ( grazie al cielo) se ne erano andati, anche noi ci eravamo diretti nel vecchio appartamento, mio e di Soul. Mi faceva strano tornarci, rivedere un posto così familiare e rassicurante, ma anche tanto malinconico e colmo  di ricordi, sia negativi che positivi.
  Arrivati a casa, Hayate e Yuki, si sono subito lamentati.
«Mamma ho sonno» disse una stropicciandosi gli occhi e nel contempo… «mamma, ho fame» disse l’altro  massaggiandosi lo stomaco.
  «Ho capito» andai dalla dispensa,ma Soul mi aveva presa per  il braccio.
«Mettiamo anche il caso che ci sia del cibo, sarà vecchio di ben otto anni, ovvero è scaduto»
 Odio quando ha ragione e mi fa fare la figura della demente.
   «Ok, pizza per tutti va bene?»
«Perfetto»  dissero tutti in coro. Bene, non dovevo cucinare, meglio per la sottoscritta.
Finito di mangiare, i gemelli sono andati a curiosare nelle nostre vecchie stanze.
 «Wow, papà la tua camera è davvero figa!» disse Hayate, tutto esaltato. Si buttarono entrambi sul letto di Soul, per poi iniziare a chiudere i loro occhi e dire salve al mondo dei sogni.
«Ragazzi, perché non andate a dormire nella mia camera, il materasso lì è più morbido!»
  «Oh, è vero, me lo ricordo» si intromise Soul, ma i ragazzi erano già piombati nel sonno più profondo.
«Accipicchia, mi toccherà dormire in camera mia!»
  «Che ci sarà di tanto male? Ė un letto, nulla di più»
«M-Ma q-quello è - è  i - il  le-le-letto….»ero rossa, fottutamente rossa, ma perché a me?!
   «Se balbetti, non ti capisco, anche se il rosso ti dona» disse lui maliziosamente.
Guardalo lì, ci prova gusto nel vedermi così, ma il bello è, che ci trova di così divertente in me imbarazzata?!
«Quello è il letto dove l’abbiamo fatto la prima volta, non ci sono mai più entrata in quella stanza, ho sempre dormito sul divano dopo quel  inconvenevole» dissi io guardando per terra, ovviamente imbarazzata.
  «Beh, io non voglio che tu dorma sul divano, quindi piuttosto cambia le lenzuola»
«Ma io lì non ci voglio entrare»
Ero decisa a non voler entrare là dentro, però stavo cominciando una scenata che non aveva né capo, né coda.
 ***
Ed ecco che si impuntava, ma io non volevo farla dormire sul divano, che razza di uomo sarei se no? Non avevo voglia di litigare,mi stava scoppiando la testa per colpa sua. Che dovevo fare? Chiederle di sposarmi, o non arrecare più disturbo a lei e ai nostri figli?  Magari pensava che io volessi tornare da lei per una questione di obbligo come padre, ma non era vero! Io l’amavo più di qualsiasi altra cosa, ma forse lei non la pensava alla stessa maniera.
  «Soul, che hai? Sembri pensieroso…mi rispondi? Ehi! Maka chiama Soul, rispondete!»
La frase di Maka mi aveva riportato alla realtà, come sempre d’altronde.
 «Scusa, non ti stavo ascoltando»
«Questo l’avevo notato, ma hai davvero una brutta certa, sicuro di stare bene?» disse lei accarezzandomi una guancia, le sue mani erano così calde e morbide, solo il grande Shinigami sa quanto l’amo.
  D’impulso, le avevo messo la mia mano sopra la sua e la guardavo fissa negli occhi, quanto erano belli e profondi.
«Soul, davvero, è meglio se dormi tu nel mio letto»
   «Figurati,non voglio certo farti dormire su quel divano, che per altro è scomodo»
«Ma hai una brutta faccia, se stai male io…»
  «Non sto male, ero solo pensieroso» la interruppi io.
«Come vuoi,ma non andrai di certo a dormire su quella tortura cinese»
Qualche secondo dopo eravamo in camera di Maka, tutti e due nel suo letto. Era molto più grande di quel che ricordavo,quella era stata davvero la notte più bella della mia vita.
  «Sangue» disse Maka, facendomi sobbalzare.
«Dove, scusa?»
   «La macchia di sangue che abbiamo lasciato dopo quella sera»
Abbassai lo sguardo e sotto di me c’era una chiazza di sangue, Maka era imbarazzata.
«Mi spiace averti in qualche modo costretta a dormire in questo letto» dissi io sedendomi ai bordi della branda.
   «No, fa nulla e poi sono stata io a non voler farti dormire in un giaciglio scomodo»
«Maka… posso ancora…sperare, per quanto riguarda noi?»
   «Che intendi?»
«Io posso ancora credere di avere una speranza con te?»
  Ora era seduta anche lei, mi aveva preso il viso fra le mani e mi guardava dritto negli occhi, con uno sguardo passionale che in lei non avevo mai visto.
   «Soul, ma che film ti fai?»
«Eh?»
 Mi aspettavo qualsiasi risposta, ma questa proprio no.
«Sciocco, che diavolo di viaggio ti sei fatto, per arrivare a dirmi una cosa del genere?»
  «P-Pensavo che tu non…» non mi diede neanche il tempo di finire la mia benedettissima  frase, che le sue labbra premevano contro le mie. Siamo rimasti così qualche secondo, qualche istante che volevo durasse di più.
-Maka, sono io che dovrei mettere in imbarazzo te e non viceversa!-
 
«Pensavi che io non ti amassi?»
   «Si, è così»
«Beh Evans, è la più grande cavolata che tu abbia mai sparato in vita tua»
  «Verrò punito per questo?»
«So benissimo che la vuoi e quale desideri»
 Stava davvero diventando un gioco perverso, le sue gambe, le sue labbra, non riuscivo più a controllare me stesso. Avevo iniziato a toccarla e baciarle il collo, non mi curavo neanche più di quello mi circondava, c’eravamo solo io e lei.
  «Asp-aspet…» disse Maka cercando di divincolarsi dal mio abbraccio.
«Dai, non ci dice niente nessuno» ribattei io, ma il braccio di Maka era arrivato al suo comodino, dove c’era appoggiato un libro.
   «Ho detto aspetta, razza di cretino!» Ecco uno dei suoi fantastici Maka-chop dritti in testa, avrei preferito evitare.
«Che ti prende»
  «Sveglieremo i ragazzi»
«Ah, ok…» sono sceso da quel benedetto letto ed ero diretto verso la camera dei nostri gemelli. Quando ero entrato, c’erano Yuki e Hayate l’uno sopra l’altro, senza uno straccio di coperta.
 - Prenderanno freddo, forse c’è una coperta nel mio vecchio armadio…-
Ero andato a frugare in quel che era il mio guardaroba, e c’era giusto un vecchio plaid.
  Gli misi addosso la coperta,ma prima di andare li guardavo assorto, non riuscivo a credere che loro fossero opera mia.
  -Beh, allora sono stato proprio bravo…ma è meglio non avere altri “guai” per il momento… chissà se…-
Mi ero messo a rovistare nel mio vecchio cassetto, alla ricerca di una cosa che mi ero dimenticato di usare otto anni fa.
  E meno male che me ne ero scordato, da un lato è stata una grandissima cavolata, ma anche una grande fortuna non aver usato quel preservativo.
    Era da un bel po’ che ci pensavo,ma non avevo mai creduto di poter davvero organizzare la cosa (soprattutto perchè volevo che anche lei fosse pronta), ma  grazie a Star, mi ero comperato  almeno i preservativi.
 Mentre cercavo avevo trovato anche l’anello che avevo comperato per Maka, allora era tutto più semplice. Se solo l’avessi chiesto di sposarmi prima, ora non so se ci sarebbero tutti sti casini.
Presi anche l’anello, questa volta non mi sarei fatto scappare l’opportunità di averla al mio fianco finchè morte non ci separi. Neanche la morte avrebbe potuto cancellare quello che provavo per lei, era troppo forte, non potevo più fermarlo. Chiusi la porta della mia vecchia camera a chiave, così io e Maka avremmo potuto “discutere” tranquilli.
  Entrato nella nostra camera, avevo chiuso anche quella, sempre meglio essere previdenti. Hayate è il problema, Yuki più di tanto non mi preoccupa, ma infondo dormivano come due sassi, quei due, di cosa dovevo preoccuparmi?
« Allora, dormono?»
  «Come due sassi» risposi io.
«Bene, allora, direi che possiamo continuare il discorso precedente, ti va?» disse lei mettendomi le braccia intorno al collo, santo cielo se era bella. C’è chi con gli anni diventa più bella, lei è una di queste, poi anche i seni sono cresciuti dismisura, siamo arrivati ad una bella terza… ho come l’impressione che mi godrò la mia cara Maka, sta’ notte.
«Un secondo, vorrei prima, fare una cosa» dissi io prendendo la scatoletta dell’anello.
  Non credevo di essere così galante,ma volevo fare le cose per bene.
«Maka Albarn, vuoi sposarmi?»
   Sul suo viso si era creato un bellissimo sorriso, il più bello che io le abbia mai visto in volto,non mi diede risposta, lo mise al dito e basta.
  Ci rappresentava parecchio quell’anello, era d’oro, con quattro pietre preziose incastonate al centro; due rubini e due smeraldi, per la precisione. I suoi occhi e i miei, il suo colore e il mio in un anello, noi.
  «Non mi dici nulla?»
«Ė bellissimo,grazie»
 «Non hai proprio nient’altro da dirmi?»
    «Lo voglio?» disse lei sempre con quel bellissimo e raggiante sorriso.
«Quello o devi dire davanti all’altare» risposi io ridendo.
  «Certo che voglio sposarti, scemo» disse lei baciandomi appassionatamente, sentivo la sua lingua cercare la mia, per poi unirle insieme in un’unica danza senza fine.
 Lei mi atterrò  sul letto, mettendomi quasi con le spalle al muro.
«Che intendi fare, cara la mia Maka-chan?»
  «Voglio premiarti» disse lei maliziosamente, mentre iniziava a sbottonarmi la camicia.
«Non vedevo l’ora»
***
Non aspettavo altro, dopo otto anni ce l’avevamo fatta. Sentivo le mani di Soul toccarmi ed esplorare nuovamente il mio corpo, ma si erano fermate di scatto.
  «Che hai? Perché ti sei fermato all’improvviso?»
«Che cos’hai sulla pancia?»
 Oh,no! La cicatrice del cesario. Non mi rimaneva altra scelta, alzai la maglia e gli mostrai la cicatrice.
 «Q-Quando è successo?» disse lui preoccupato.
«Yuki…non si era girata e hanno dovuto farmi il cesario, ma se non ci fosse stato Kid, forse io e Yuki ora…» mi morivano le parole in bocca, era davvero difficile parlarne anche se davanti a me c’era Soul, l’uomo che amavo.
  «Tu e Yuki ora, cosa?»
«Saremmo morte»
Lo avevo visibilmente traumatizzato,ma prima o poi lo avrebbe scoperto da se.
«Io mi sono perso tanto, eh?»
  «Troppo,ma stai rimediando bene» dissi io cercando di rincuoralo.
«Ah, sono un pessimo padre»
  «Ora che so che non mi hai abbandonata intenzionalmente, posso dirti che non è vero. Ti sei assentato nella prima fase della loro vita,ma ci sarai sicuramente per la seconda…e poi  non credo che ti considerino un pessimo padre»
  Soul appoggiò la testa sulle mie gambe.
«Sai sempre come farmi cambiare idea, eh, Maka?» disse lui guardandomi passionale.
  «Assolutamente, ma ora continuiamo»
«Sei sommersa dal piacere, tesoro?»
  «Anche se fosse non darmi nomignoli, mi irrita la cosa»
«Ironizzavo e basta»
Avevamo ripreso dal punto in cui avevamo interrotto e grazie al cielo Soul questa volta era stato previdente, preservativo, halleluja! Abbiamo scoperto l’acqua calda.
  Sentivo il calore del suo corpo sopra il mio, gli affanni di piacere e i tanti baci da togliere il fiato. La notte era stata infuocata, ma dopo aver finito io continuavo a guardare il soffitto e a pensare. Notavo che tutto era cominciato da quel letto e ora dopo otto anni era risuccessa la stessa cosa. Era assurdità meravigliosamente romantica, perché al contrario di otto anni fa io ora stavo per sposarmi.
  Il mattino seguente, io mi ero svegliata presto ed ero andata ( prima di tutto ad aprire la porta ai gemelli) a fare un salto al supermercato sottocasa, per comperare il latte e i biscotti per i gemelli. Ero tornata praticamente subito, ma tutta la famiglia era sveglia. I gemelli al tavolo e Soul intento a fare il caffè.
  «Bentornata Maka» disse Soul sorridendomi.
«Ah, mamma, che avete combinato tu e papà sta’notte? Sembravate due animali» disse il mio caro figliolo del tutto identico al padre, il  “tatto”  esiste in questa famiglia, o no?!
  Mi ero girata verso Soul, lui aveva uno sguardo tra lo scioccato e il “povero me adesso questa mi ammazza”. Esatto, era proprio quello che avrei fatto!
  Mentre ero andata a posare le borse e a prendere l’enciclopedia in sala, ci si era messa pure Yuki.
«Perché, che hanno fatto? Io non ho sentito nulla»
  «Ma tu dormivi nelle lezioni di scienze? Non mi sembrava visto che hai preso 10»
«Che c’entra adesso la strega della Portman?»
  «Rispondi al quesito, Yuki: come si fanno i bambini?»
«Oh, beh, bisogna fare…aspetta! Avremo un altro fratello?!»
Era troppo!
« Maka-chop!» dritto in testa a Soul «Dormivano come dei sassi, eh?!» Ero furiosa, aveva pure chiuso la porta a chiave!
  «Mamma, non prendertela con papà, lui ha solo seguito i suoi istinti ormonali maschili, la colpa è dell’idiota vicino a me che ha l’udito sopraffino, quando si tratta di fatti altrui»
Perfetto, dovevo resistere anche alla riunione di Shinigami…impossibile! I miei figli mi hanno traumatizzata a sufficienza, speriamo solo che non combinino guai nella camera della morte.
 
Spazio Autrice:
Io: Bene, piaciuto il capitolo? Lo spero ^^, il pezzo che avevo omesso era l’inizio, fino al cambio di prospettiva del racconto.
  Eric: Autrice non mi dovevi intervistare?
Io: Oh, giusto, bene intervisterò a turno tutti i figli dei vecchi protagonisti, cominciando da Eric.
Allora, dimmi, quando sei nato?
 Eric: 19 ottobre, segno bilancia
Io: il tuo peso?
 Eric: 32 kg
Io: Ah, però magrolino. Piatto preferito?
  Eric:…Lasagna, forse…non ho propriamente un piatto preferito.
Io:  Che tipo di arma sei?
  Eric: Se-gre-to!
Io: Ė davvero un piacere intervistarti,sai? -.-“
  Eric: Accontentati
Io: Fiore e Strumento preferito?
  Eric: Iris e basso elettrico
Io: Bene, direi che questo è tutto, il prossimo personaggio sarà Shine, nel prossimo capitolo, ovviamente.
  Eric: Ah, giusto, devi ancora anticipare
Io: Già, anche se in realtà non so cosa dire…beh, c’è la riunione con Shinigami, si scoprirà che tipo di arma è Eric e ci sarà l’anniversario della Shibusen! ^^
 Eric: E non dimenticare, ringrazia chi legge, segue e recensisce!
Io: assolutamente! Ancora grazie ragazzi :D A presto

 
 
 
 
  
 
  
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