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Autore: Aurelia major    12/02/2007    25 recensioni
Cosa succede quando una persona amabile e amichevole ne incontra una scontrosa e sarcastica ? Guai probabilmente , anche perché c'è chi vuole assolutamente fare amicizia e chi cerca d'impedirglielo a tutti i costi ...
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ipotesi per un ritratto a colori Parte I

 

 

 

Parte 1

 

" Adesso basta , così non si può andare avanti !" Esclamò Michiru alzandosi di scatto e allontanandosi precipitosamente la sua camera . E tanta fu la sua foga che lasciò cadere il libro di solfeggio col quale si stava esercitando e i suoi lunghi capelli ondeggiarono quasi fossero la criniera di un leone . Normalmente la sua natura era alquanto mite e accomodante , tuttavia anche la sua pazienza aveva un limite e questa storia andava avanti già da troppo ormai .

Fin da quando si era trasferita in quest’istituto , due mesi addietro , aveva dovuto dire addio alla sua tranquillità e progressivamente aveva dovuto abbandonare tutte le sue radicate abitudini a causa di una fanatica del rock ascoltato a volume assolutamente alto ! Per l’ennesima volta si chiese irosamente perché mai in una scuola esclusiva come questa non facessero dei test attitudinali per comporre gli accoppiamenti nei dormitori . Perché mai le era dovuta toccare la malasorte di una compagna di camera rumorosa , sciatta e di bassa lega ? Magari su questi ultimi due particolari poteva persino essere accomodante , ma sul rumoroso proprio non riusciva a passarci sopra ! Inoltre era stufa di doversi esercitare con il violino nella sala da musica fino a tarda sera , senza contare che le era diventato impossibile dipingere in mezzo a quel caos , giacché a causa della sua convivente non le era affatto possibile farlo nella propria stanza . Quindi fu a passo deciso che , ignorando il frastuono dello stereo che veniva dalla stanza accanto alla sua , si diresse verso l’uscita della camerata con tutta l’intenzione di andare a protestare presso la direzione . Aveva provato più di una volta a chiarire quel punto con quella ragazza , ma visto che le sue rimostranze venivano bellamente ignorate , era ora di fare un passo risolutivo .

Il dirigente scolastico a cui si rivolse ascoltò molto comprensivamente il suo problema . Del resto Michiru veniva portata in palmo di mano da professori e responsabili vari e lo stesso preside aveva molta stima di lei . Capitava di rado infatti di poter vantare una studentessa altrettanto brillante , di così bella presenza e che oltretutto si avviasse a diventare una violinista di primissimo livello . I suoi insegnanti di musica ne erano entusiasti e quelli di belle arti in misura persino maggiore . In pratica il suo talento e buon gusto erano fuori discussione , quindi perché correre il pericolo di alienarsi una persona che fosse così rappresentativa per il buon nome dell’accademia ? Per cui l’uomo considerò sacrosanta la sua istanza e acconsentì alla sua richiesta di cambiare dimora .

Oltretutto non si trattava di una pretesa eccessiva , anzi sembrava addirittura illogico che fino a quel momento le istituzioni scolastiche non se ne fossero rese conto . Effettivamente miss Kaioh aveva realmente bisogno di un ambiente silenzioso , spazioso e solare dove poter coltivare i suoi innumerevoli talenti . Oltre naturalmente ad una compagnia adeguatamente qualificata che non fosse una qualsiasi ragazzetta che con i suoi bagordi poteva risultare una fastidiosa fonte di disattenzione . Quindi , quale posto migliore per lei se non gli appartamenti in cui erano alloggiate le studentesse esterne ? Nella scuola in effetti si trovavano alcune alunne che erano arrivate per uno scambio culturale con altri istituti o addirittura dall’estero . E in quanto tali queste godevano di un trattamento decisamente privilegiato , si trattava infatti di una specie d’elite cosmopolita cui volutamente veniva lasciata un largo spazio di privacy e comodità in virtù dei loro meriti superiori .

E così fu che successivamente , dopo averne discusso anche con gli altri membri della direzione scolastica , onde non fare altri errori in merito , Michiru venne convocata dal preside in persona il quale le comunicò la sua nuova sede .

La scelta era caduta su un’allieva proveniente dagli Stati Uniti , la quale , per via dei suoi numerosi impegni extra scolastici , era spesso via . Inoltre era particolare risaputo che Haruka Tenou fosse una persona estremamente riservata e che quindi per lei non poteva affatto essere causa di molestia .

Michiru graziosamente ringraziò e dopo pochi giorni si trasferì , anche se inizialmente si ritrovò alquanto disorientata . Non che avesse qualcosa da ridire sulla momentanea solitudine e quiete , anzi , ma l’aspetto della sua nuova casa la confondeva .

Se si escludevano infatti le due camere da letto e un angolo cottura , il resto era tutto un unico spazio aperto , geometrico , razionale , scevro da qualsiasi particolare che potesse raccontare qualcosa sulla persona che lì abitava . Forse gli unici tocchi individualisti che si potevano notare erano la muntain bike che stazionava nell’andito e il tecnigrafo che stava accanto ad una delle due scrivanie che si trovavano nella livingroom . Per il resto non c’erano oggetti che stazionavano , per cui ne dedusse che questa Tenou poteva essere un soggetto amante dell’ordine oppure che badasse a mantenere la sala comune pulita mentre nella sua stanza imperava il casino più completo . Resistette a questa curiosità per un paio d’ore , ma poi non riuscì a trattenersi e con fare circospetto ( il che non trovava spiegazione giacché era sola , anche se si sentiva un po’ colpevole nel violare così la privacy di una persona che neppure conosceva ) s’introdusse nella camera accanto alla sua . Onestamente rimase un po’ delusa , era così ordinaria ! Un letto , un armadio e una libreria dov’erano riposti i libri scolastici , neppure lì nessun indizio che le riportasse qualcosa della persona con la quale avrebbe diviso le sue giornate . Scontenta se ne ritornò di là accantonando momentaneamente il suo desiderio di sapere . Solo il lunedì finalmente , e in modo del tutto casuale , ebbe modo di capirci qualcosa di più .

Infatti , durante la pausa del pranzo , consumata con un paio di sue compagne di classe , Ayako intavolò il discorso .

" Sai non t’invidio proprio . " Esordì mentre Michiru restava con le bacchette a mezz’aria a fissarla interdetta . " Insomma , ti è toccata una bella grana . Tenou , intendo dire . "

Davanti a questa precisazione la violinista ostentò una falsa noncuranza , onde non sbilanciarsi troppo e palesare il suo interesse , e si limitò a risponderle con un’alzata di spalle .

" Non che sia indegna di ammirazione intendiamoci , anzi . I suoi successi sportivi sono sulla bocca di tutti , ma se solo penso a quella sua aria da altezza altezzosa , mi viene il nervoso . E credimi sulla parola quando ti dico che quella è socievole quanto può esserlo un pezzo di ghiaccio ! "

" Andiamo Aya , per te non c’è nessuno immune da critiche , magari ti stai sbagliando ." Replicò scettica beccandosi un’occhiataccia dalla sua interlocutrice che imperterrita continuò nella sua tirata .

" E’ pazzesco Michi , ti sei ficcata in un ginepraio e non te ne rendi neppure conto . Lascia che ti illumini allora , Haruka Tenou è in assoluto la persona più scostante e presuntuosa di tutta la scuola . E a memoria collettiva , nessuno ricorda che abbia fatto mai un solo gesto amichevole verso il prossimo . Ah certo , non potresti mai accusarla d’inciviltà o maleducazione , ci mancherebbe . Ma guai ad attraversare il suo perimetro , se solo ci provi ti riserva un trattamento che ti gela fin nel midollo ! "

" Accidenti . " Fece pensierosa . Poteva essere ? Chissà , del resto Aya era nota per la sua vocazione all’iperbole , quindi non c’era da fare troppo affidamento sul suo giudizio . Però generalmente era abbastanza accurata con le notizie ed i pettegolezzi , per cui si arrischiò a chiedere . " E tu lo sai perché in questo momento non c’è ? "

" Sai , se tu passassi meno tempo tra i pennelli , i libri e le note non ci sarebbe bisogno di chiedere , in quanto la tizia è piuttosto conosciuta . Ad ogni modo ti spiegherò , si da il caso che sia il capitano della squadra di atletica e che quando ci siano le gare è sempre in giro . In questo caso comunque si tratta di una delle tante dispense speciali di cui usufruisce , poiché recentemente è stata ufficialmente cooptata nella Federazione Automobilistica Giapponese e presto correrà nel campionato juniores . Quindi si può assentare come le pare e piace ."

" Pressappoco le medesime licenze , se così le vogliamo definire , che vengono concesse a me per i festival musicali o le gare della squadra di nuoto , giusto Aya ? Dovrei dedurne che anche quando parli di me assumi quell’aria d’indignazione ? " Chiese con candore facendola arrossire d’imbarazzo .

" Andiamo Michi non prendertela . Nel tuo caso è diverso . Tu sei un esempio positivo , un idolo qui a scuola e non potrebbe essere altrimenti . Voglio dire , non ti ho mai visto far pesare i tuoi successi a qualcuno ostentandoli come un esempio di superiorità o negare una parola gentile se chi parlava con te non era al tuo stesso livello . La tua grandezza sta anche nella tua modestia e nella tua amabilità . Tenou invece è una che ci sguazza a stare in vetta , ma che soprattutto , ci tiene assolutamente che gli altri stiano di sotto e sappiano che sono inferiori a lei ! Questa è la differenza ."

Non sapendo come replicare alla violenta invettiva , giacché in fin dei conti non sapeva proprio che risponderle , Michiru lasciò cadere definitivamente il discorso . Nonostante ciò non poteva negare che il suo interesse , da latente che era , stava aumentando in modo considerevole . D’altronde quanto aveva sentito fino a quel momento era in netto contrasto con l’idea anonima che se ne era fatta giudicandola dall’arredamento .

Nonostante ciò nei giorni successivi fu così presa dalle lezioni scolastiche e quelle musicali che non ne riparlarono più , finché una sera , tornando nel suo alloggio , non notò che le luci erano accese .

Presa da un insolito nervosismo prima affrettò il passo e poi lo ridusse progressivamente fino a fermarsi esitante davanti all’uscio . Aveva quasi timore d’entrare ... ma timore di cosa ? Non sapeva spiegarselo neppure lei , quindi , dandosi dell’idiota , aprì la porta e con disinvoltura entrò .

Per prima cosa le saltò all’occhio un casco nero da motociclista posato sulla scansia all’ingresso e poi una valigia e un borsone sportivo buttati in un angolo . Oltre a questi , nessuna presenza umana in vista . Infine sentì chiaramente lo scroscio della doccia in funzione e , rassegnata a dover attendere ancora , andò a preparare un po’ di tè per ingannare il tempo . E fu mentre se ne stava accoccolata a sorbire la bevanda accanto alla finestra che avvenne il sospirato incontro . Michiru non udì nessun rumore , ma percepì lo stesso una presenza e voltandosi lentamente si trovò di fronte la famigerata Haruka

Tenou .

" Alta ... " Pensò subito e , immediatamente dopo , " imponente ."

Ad occhio e croce doveva sovrastarla almeno di una ventina di centimetri e , rispetto al suo fisico esile , quello dell’altra appariva decisamente statuario .

" Ciao . " Disse sorridendole cordialmente dopo una pausa di silenzio durante la quale Haruka si era limitata semplicemente a fissarla .

" Buonasera a te . " Fu la replica alquanto formale che ne ricevette .

" Ti va una tazza di tè ? " Chiese con un cenno cortese , non sapendo proprio come gestire la situazione e cominciando a sentirsi un poco inibita .

" No , grazie . "

Un gesto di diniego , le voltò le spalle , raccolse le sue borse e per qualche minuto ci fu un andirivieni durante il quale Michiru immaginò stesse riponendo la sua roba . Caparbiamente indugiò restando dov’era per avere perlomeno l’occasione di presentarsi come si deve quando avrebbe fatto nuovamente capolino . Ma mentre ormai la violinista già si stava chiedendo che diavolo stesse combinando , il clic metallico di una porta che si chiudeva risuonò distintamente .

" Mm , forse Aya non aveva tutti i torti !" Mormorò tra sé e sé stranamente risentita .

 

   
 
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