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Autore: robstenwhore    29/07/2012    8 recensioni
[...] Lui non è seduto sul divano che gioca con Bear come l'ho lasciato. Giro per casa ma non c'è, di lui nessuna traccia e neanche il nostro cagnolino salta fuori. Forse sono andati a fare un giro insieme, per sbollire la rabbia della nostra litigata di questa mattina. Entro nella nostra camera e mi siedo sul letto, sospirando. Qualcosa non torna, questa stanza è diversa, non era così quando sono uscita. Ora sembra quasi... vuota. Sì, è vuota, mancano delle cose. Apro l'armadio ed è il solito caos ma stavolta è differente. Ci sono solo i miei vestiti, i suoi sono scomparsi. No, non può essere. Sento il panico salire e corro in cucina, poi in salotto. Deve esserci una traccia di lui, deve. Poi lo vedo. E' un foglietto bianco, ripiegato in due, lasciato sul tavolino di fronte alla televisione. La mano mi trema mentre lo afferro e lo apro.
Mi disgusti. Non me lo sarei mai aspettato da te. Addio.
Le parole si marchiano a fuoco nel mio cervello e chiudo gli occhi, mentre le lacrime scendono e mi rigano le guance. Ho perso tutto, ho perso lui. E in un secondo tutto diventa buio.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Unbroken

Breathe Me

Capitolo 1

Mistakes


Sono furiosa mentre guido sulla strada sterrata, sento una rabbia assurda dentro. Vorrei prendere a pugni qualcosa, la sua faccia magari.
Non si fida di me. Dopo così tanto tempo insieme ancora non si fida di me e della gente che frequento. So quello che faccio, lui dovrebbe sapere che non sono una sprovveduta, che conosco le persone a fondo prima di fidarmi davvero, prima di entrare in confidenza, ma lui dice che Rupert mi guarda in un modo che non gli piace. Assurdo. E' un uomo sposato, con due figli e ha quasi vent'anni più di me! E' a Los Angeles e vuole salutarmi, perché non dovrei? E' un collega, uno dei registi con cui ho lavorato, è una brava persona.
Robert non si fida di me. Eppure lo sa, sa quanto lo amo.
Quando arrivo Rupert è già lì e mi accoglie con un sorriso. Cerco di rilassarmi e scendo dalla macchina, ricambiando il sorriso con meno entusiasmo. Non sono in vena e il posto è strano, è quasi deserto, non mi piace. Mi abbraccia e cerco di essere amichevole mentre ricambio ma la sua stretta è strana, è forte. Mi allontano e cominciamo a parlare del più e del meno. Mi fa ridere, decisamente insieme a lui il mio umore è migliorato, per un attimo dimentico Rob e le sue assurde scenate di gelosia. Non può avere ragione, Rupert non è così. Mi appoggio ad uno steccato di legno mentre parliamo e lui è subito dietro di me, il suo visto è tra i miei capelli e poi sul mio collo. Non mi sento a mio agio, per niente. Solo Robert fa queste cose. Con Rupert è sbagliato, non è giusto, non mi sento bene, ma so che non c'è niente di male sotto, non può esserci.
Quando decido di andare via mi dice di non avere la macchina, così mi propongo per dargli un passaggio. E' un amico, farei la stessa cosa per chiunque. Saliamo in macchina ma non ho il tempo di mettere in moto. Succede in un secondo e quasi non ho il tempo di rendermi conto di cosa sta accadendo quando mi ritrovo le sue labbra sulle mie. Vorrei spingerlo via ma sono pietrificata, non so che fare, questa situazione è surreale per me. Rob aveva ragione. Dannazione! Spero solo che si stacchi in fretta da me. Ma non lo fa, anzi i suoi baci diventano più decisi e le sue mani mi toccano con insistenza, prova a infilarne una nei miei slip. No! Una voce nella mia testa urla, non potrei mai fare questo a Robert, no. Così mi stacco e lo spingo via, urlando, chiedendogli che diamine gli salta in mente. Lui non guarda me, sta fissando il finestrino alle mie spalle. Perché lo fa? Mi giro e mi pietrifico. Cazzo! Questa è la fine. I paparazzi sono lì, riesco ad identificarne uno ma so che ce ne sono altri in giro. Porca puttana. Chiedo a Rupert se ne sa qualcosa ma lui mi guarda innocentemente. Mi assicura che non ha avvisato lui i paparazzi, non lo farebbe mai, non è una persona così orribile. Dice che sistemerà tutto lui e scende dall'auto, per parlare con i fotografi forse, non m'importa al momento, voglio solo tornare a casa mia. Metto in moto e parto, e mi sento una merda. Rob non mi perdonerebbe mai. So come la pensa sul tradimento e su chi tradisce, so che per lui non è accettabile e io mi sento così ora, mi sento sporca, col sapore di un altro sulle labbra, mi sento una traditrice. Rob non deve saperlo. Mai.
Quando apro la porta di casa lui non è seduto sul divano che gioca con Bear come l'ho lasciato. Giro per casa ma non c'è, di lui nessuna traccia e neanche il nostro cagnolino salta fuori. Forse sono andati a fare un giro insieme, per sbollire la rabbia della nostra litigata di questa mattina. Entro nella nostra camera e mi siedo sul letto, sospirando. Qualcosa non torna, questa stanza è diversa, non era così quando sono uscita. Ora sembra quasi... vuota. Sì, è vuota, mancano delle cose. Apro l'armadio ed è il solito caos ma stavolta è differente. Ci sono solo i miei vestiti, i suoi sono scomparsi. No, non può essere. Sento il panico salire e corro in cucina, poi in salotto. Deve esserci una traccia di lui, deve. Poi lo vedo. E' un foglietto bianco, ripiegato in due, lasciato sul tavolino di fronte alla televisione. La mano mi trema mentre lo afferro e lo apro.
Mi disgusti. Non me lo sarei mai aspettato da te. Addio.
Le parole si marchiano a fuoco nel mio cervello e chiudo gli occhi, mentre le lacrime scendono e mi rigano le guance. Ho perso tutto, ho perso lui. E in un secondo tutto diventa buio intorno a me.






Mi sveglio di soprassalto, tirandomi su di scatto mentre il respiro mi si blocca in gola. Era solo un incubo, solo un fottutissimo incubo.
"Amore, che succede? Stai bene?". Sentire la sua voce assonnata mi fa tirare un sospiro di sollievo. Lui è con me, non è andato via. Persino Bear che dorme ai nostri piedi è una bella rassicurazione.
"Era solo un incubo, torna a dormire", gli dico mentre torno a poggiare la schiena sul materasso e immediatamente le sue braccia sono intorno ai miei fianchi, stringendomi contro il suo petto. Dormiamo sempre così, io mi sento al sicuro contro il suo corpo caldo, mi sento amata. Il suo viso è tra i miei capelli e lo sento chiaramente respirare il mio odore, non so perché ma sembra che gli piaccia molto. Come a me piace il suo, del resto.
"Sono giorni che non dormi bene, mi spieghi che succede?". Il suo tono è preoccupato, anche se non vorrebbe darlo a vedere.
"Nulla Robert, davvero. E' la palestra, la preparazione per il nuovo ruolo... E' stressante, lo sai", mento. Ormai ci sto prendendo l'abitudine. Non posso dire la verità, è fuori discussione.
"Sai quanto ti ammiro e quanto credo che tu sia perfetta in ogni ruolo, non c'è bisogno che io te lo ripeta, vero?".
"Disse il ragazzo troppo innamorato per vedere la realtà".
"Sta zitta, sei fantastica", mormora lui prima di lasciarmi un bacio sulle labbra.
E' inutile, lui sa sempre come farmi sentire la cosa più importante e preziosa, la cosa che lui più ama al mondo. Dovrei sentirmi in colpa per ciò che è successo, invece lui riesce sempre a farmi sentire speciale anche quando proprio non lo merito. Lo amo, perdutamente.
"Torna a dormire, forza", gli dico passando una mano tra i suoi capelli morbidi, so che lo rilassa e voglio che lui sia tranquillo, ogni cosa deve sembrare normale, ogni cosa deve apparire come se niente fosse mai accaduto.
Lui mugugna qualcosa che assomiglia ad un "buonanotte" e si riaddormenta. E' il mio bambinone, un dolce, romantico, buffo, eterno bambino. Una delle motivazioni per cui lo amo. Gli bacio piano le labbra e cerco di sgusciare via dalla sua presa, ormai lo faccio ogni notte, sta diventando un'ossessione per me. Da quando c'è stato quel maledetto bacio con Rupert devo controllare tutti i siti di gossip, ogni fonte possibile ed immaginabile, per scoprire se le foto verrano mai pubblicate o no. Non posso rischiare, non devo. Rupert mi ha assicurato che ha provveduto a pagarli per mettere a tacere tutta quella storia, ma lui non conosce i paparazzi come li conosco io, pur di guadagnare darebbero via anche il loro primogenito. Sposto le braccia di Robert lentamente e finalmente riesco a scendere dal letto, prendendo il portatile per andare in soggiorno.
Lo poggio sul tavolino e mi siedo sul divano, mentre lo accendo e aspetto impaziente che cominci a funzionare. Come sempre mi auto convinco che andrà tutto bene, che niente può essere andato storto, che tutto si risolverà nel migliore dei modi mentre lo schermo da nero diventa luminoso e colorato, pieno di icone che risaltano sullo sfondo del desktop. Siamo io e Robert a Londra, una delle tante foto che ci siamo fatti in un momento di noia, chiusi in casa, senza poter uscire. Lui regge la macchina fotografica con una mano mentre l'altro braccio è intorno alle mie spalle per stringermi a se e mi bacia, persino mentre le nostre labbra si incontrano riesco a vedere il sorriso di entrambi e mi sento così fortunata e così stupida allo stesso tempo. Non posso permettermi di perdere tutto questo. Faccio scorrere le dita sul touchpad e clicco sull'icona per accedere ad internet, cominciando a controllare i viri siti di gossip, scorrendo le pagine una dopo l'altra. Nessuno sembra aver saputo niente, nessun giornale sembra aver comprato quelle foto, anzi per alcuni io e Rob staremmo anche per sposarci. Mi viene da sorridere all'idea, ho perso il conto di quante volte me lo abbia chiesto per gioco. Poi però qualcosa attira la mia attenzione tra le immagini e mi sento raggelare il sangue nelle vene quando mi rendo conto di ciò che è. Sembrava un'innocente copertina con me e Robert, come ce ne sono tante, invece nell'angolo in basso c'è una foto che non dovrebbe esserci, una foto di me e Rupert. Lui è dietro di me, con il viso così vicino al mio collo, sembriamo davvero intimi. Mi sento morire. Cazzo, voglio morire.
In mezzo secondo sono nel panico più totale. Cerco qualsiasi tipo di commento a quella foto, qualsiasi articolo che ne parli. Nessuno sembra crederci, la foto è in una qualità talmente bassa che sembra ritoccata, e anche male a dirla tutta. I miei fan come sempre mi difendono. Se solo sapessero la verità, di certo anche loro cambierebbero idea su di me.
Sprofondo nel divano con le mani sulla faccia. Non posso credere che sia davvero successo, non è possibile!
"Cazzo, cazzo. Cazzo!" L'unica cosa che riesco a fare in questo momento è imprecare, perché non potrei fare altro.
Come spiegherò a Robert tutto quanto? Non mi crederebbe. Direbbe che aveva ragione lui a non fidarsi di Rupert, e come potrei dargli torto? Aveva tutte le ragioni di questo mondo! Perché devo fare sempre di testa mia? Perché? Vorrei sprofondare. Vorrei che la terra si aprisse ora sotto i miei piedi e mi inghiottisse tutta intera. Mi alzo e comincio a camminare nervosamente per il soggiorno. Quando sono nervosa non riesco a stare ferma, devo muovermi, camminare, scaricare l'energia in qualche modo. Non devo fare rumore però, Robert dorme, se dovesse svegliarsi sarebbe una vera tragedia. Decido di chiamare Rupert, non so nemmeno che ore siano da lui ma non m'importa, devo sapere, devo fare qualcosa.
Prendo il cellulare e scorro la rubrica in cerca del suo numero. Le mani mi tremano, così devo farlo diverse volte prima di riuscire davvero a trovare il suo numero e a chiamarlo. Il tu tu del telefono è la cosa più snervante che possa esserci al momento, ma grazie al cielo dura poco.
"Pronto?"
"Rupert, sono Kristen. Kristen Stewart", dico, sento chiaramente che la voce mi trema.
"Kris, che piacere! A che devo la chiamata?" mi chiede lui, sembra tutto allegro e tranquillo. Forse neanche lui sapeva delle foto.
"L-Le foto, le foto sono su un giornale..." dico mentre mi avvicino al pc e lo guardo ancora. "Us Weekly", aggiungo.
"Quali foto?". Okay, mi sta prendendo per il culo? Non è divertente.
"Quali foto?! Le foto in cui tu mi baci, ecco che foto!", rispondo alterata. Devo trattenermi parecchio per non urlare, c'è Rob nella nostra camera che dorme, dannazione.
"Oh, quelle foto! Ma come l'hai scoperto?".
Il suo atteggiamento comincia davvero a darmi sui nervi. "Le ho viste, sono uscite, capisci? Qualche paparazzo le ha vendute ai giornali chiaro? Sono su internet, dove tutti possono vederle!".
"Mi dispiace Kris, io ho fatto il possibile. Li ho pagati lo sai, mi avevano garantito che questa cosa sarebbe rimasta tra noi".
"Sì, tra noi e qualche milione di persone! Quella gente è senza scrupoli, dovevi assicurarti che non accadesse. Me lo avevi promesso, mi sono fidata di te".
"Non posso fare nulla, scusami, ormai il danno è fatto", mormora, ma il suo tono non sembra nemmeno dispiaciuto mentre lo dice. Che diamine succede?
"Tu mi hai cacciato in questo guaio e tu me ne tiri fuori, Rupert. Non scherzo", sono furiosa e spaventata, un mix letale.
"Nemmeno io scherzo Kristen, non posso fare più niente ormai. Mi dispiace sul serio ma devo andare, ci sentiamo. Ciao", dice prima di attaccarmi il telefono in faccia.
Sono allibita. Non so se dovrei cominciare a urlare o piangere, non so che fare. Lo shock ormai si è impossessato di me e non so nemmeno con quale forza riesco a staccare il telefono dall'orecchio e poggiarlo sul tavolino affianco al pc, per tornarmene a letto. Non ho più la lucidità per rimanere in piedi e disperarmi come dovrei, nemmeno mi rendo conto di ciò che sta accadendo. Tutto questo mi distruggerà, me lo sento. Ed io non posso fare niente, dovrò starmene qui impotente a guardare ciò che amo svanire, il mio mondo sgretolarsi attorno a me. Sono fottuta.
Arrivo al letto e mi stendo, le braccia di Robert mi stringono immediatamente nel sonno come sempre, ma stavolta non mi fanno sentire meglio. Come potrà ancora abbracciarmi, come potrà ancora baciarmi e dirmi ti amo dopo ciò che scoprirà? Come potrà anche solo fidarsi di me? Neanche io mi fiderei più di me.
Per il resto della notte non riesco a chiudere occhio. Sono un uno stato di shock tale che il tempo scorre senza che io me ne renda conto, riesco solo a pensare a quella foto, a quella maledetta copertina e a come potrà rovinare tutto. Forse per ora Rob non verrà a saperlo. Non è il tipo che gira molto su internet, né che controlla i siti di gossip, per un po' potrebbe rimanerne all'oscuro. Ma poi? Che succederà dopo? Quando qualcuno gli mostrerà quel giornale? O quando per caso leggerà qualche articolo su internet? O quando gli chiederanno come ha potuto perdonare il tradimento della sua ragazza? Prima o poi verrà a galla, esploderà come una bomba e non potrò fermarla. Mentre ci penso arriva l'alba, il sole si alza nel cielo e tutto diventa chiaro e luminoso. Le braccia di Robert si stringono intorno alla mia vita e lo sento mugugnare qualcosa mentre si sveglia, la sua guancia si strofina piano contro la mia e la barba appena accennata mi punge un po', ma per me è quasi piacevole, ci sono abituata, mi piace con un filo di barba.
"Che ci fai sveglia così presto?", domanda aprendo un occhio, schioccandomi un bacio sulla bocca.
"Potrei farti la stessa domanda", rispondo, cercando di sembrare il più tranquilla possibile.
"Sono uno mattiniero io, cosa credi", dice e riesce a strapparmi un sorriso. Solo lui ci riesce, solo lui riesce a farmi sorridere anche quando non sento nemmeno di averne la forza.
"Vado a farmi una doccia, ragazzo mattiniero, poi ti preparo la colazione".
"No, la preparo io. Tu rilassati, sembra quasi che tu non abbia chiuso occhio", mormora lui mentre si alza, mostrandomi la perfezione del suo fisico.
Chiunque guardandolo direbbe che sono pazza. Perfetto, perfetto è troppo, ci sono persone con un fisico migliore, mi direbbero. Eppure più io lo guardo e più amo ogni cellula del suo corpo, ogni singolo punto vorrei baciarlo e accarezzarlo, per me è unico, perfetto, ogni linea dei suoi muscoli appena accennati mi piace. Non sarà normale forse, ma non m'importa.
Mi lascia ancora un bacio sulle labbra e infila un pantalone di una tuta per andare in cucina, mentre io riesco ad alzarmi dal letto e a dirigermi in bagno. Per me la doccia è un bel momento, mi rilassa, distende i nervi, mi fa sentire a posto. Oggi invece no, la faccio in fretta, solo perché mi sento sporca e non fisicamente, mi sento sporca dentro. Una doccia però non può lavarmi come vorrei. Quando esco infilo un accappatoio e sento l'odore del caffè che aleggia nell'aria. Rob non sa cucinare ma il suo caffè non lo batte nessuno, mi piace troppo, forse perché lo prepara apposta per me, sa come mi piace.
Mi asciugo per bene e mi dirigo in camera, cercando nei cassetti un paio di slip ed un reggiseno puliti, infilandoli poi insieme ad una maglia leggera e ad un paio di pantaloncini. Non me la sento di mettere una delle sue cose, non oggi. Sto per dirigermi in cucina per la colazione quando sento la sua voce.
"Amore, perché hai lasciato il pc acceso? Strano, ricordavo di averlo spento ieri..." dice lui e il sangue mi va al cervello in un colpo solo.
Cazzo, ho dimenticato di spegnerlo. Ero talmente sotto shock da essermi completamente scordata del pc, come diamine ho potuto? Lentamente esco dalla nostra stanza e arrivo in soggiorno, dove lui è seduto sul divano, una mano davanti alla sua bocca che so essere aperta, in segno di incredulità. So cosa sta vedendo. Mi sento morire per la seconda volta. Lui si gira sentendo i miei passi e mi guarda, un misto di emozioni passa sul suo volto, dallo shock alla rabbia e poi alla tristezza e infine la delusione. La vedo, la leggo nei suoi occhi.
"Kristen, che cos'è questo? Spiegami".
Oh, cazzo. E ora?






Note dell'autrice:

Salve a tutti! Colgo l'occasione per presentarmi. Io mi chiamo Mary, ho 18 compiuti da due giorni (fatemi gli auguri lol) e questa è la prima fan fiction che scrivo con questo account. Sì, perché ho scritto altre fan fiction, ma con account diversi e purtroppo alcune incomplete. Questa prometto di riuscire a finirla, parola d'onore. Se siete arrivati fino qui spero che il primo capitolo vi sia piaciuto. Visti i recenti avvenimenti avevo il bisogno di scrivere un po', per me è come una valvola di sfogo, così rimuginando mi è venuta in mente l'idea per questa storia. So già dove voglio andare a parare tranquilli, la storia è tutta nella mia bella testolina, deve solo venir fuori come si deve. Ma ci vorrà tempo, perciò se vi piace e volete sapere quando aggiornerò diciamo che cercherò di mantenere un ritmo costante, passerà una settimana o dieci giorni circa tra un capitolo e l'altro, per vari motivi.
Vi ringrazio per aver letto il primo capitolo, ringrazio quanti recensiranno (e vi prego, fatelo, ho bisogno delle vostre opinioni) e quanti magari la seguiranno. Spero di non avervi annoiato troppo, al prossimo capitolo! 

  
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