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Autore: Lily Inuzuka    29/07/2012    3 recensioni
Venti drabble scritte per una sfida con Misscollins, Euly_chan e Eristena Merisi. Ogni drabble rappresenta una coppia, quasi sempre crack, ed ha un prompt.
Genere: Dark, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing, Shonen-ai, Shoujo-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Black Star, Death the Kid, Maka Albarn
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Venti drabble scritte per una sfida con Misscollins, Euly_chan e Eristena Merisi. Ogni drabble rappresenta una coppia, quasi sempre crack, ed ha un prompt. Spazio quasi tutti i generi, dal fluff al dark, l'angst o anche l'horror, c'è anche una drabble lemon.

1-Cancro; 
2-Ospedale; 3-Manicomio; 4-Medico; 5-Pediatra; 6-Telefonino; 7-Scarpe;8-Museruola; 9-Enciclopedia; 10-Naso; 
11-Follia; 
12-Cicatrici; 13-Capelli biondi; 14-Sorriso; 15-Appartenersi; 16-Panna;17-Matita; 18-Ananas; 19-Cuore; 20-YouTube. 
 

 
Everything.

#1. Cancro: Marie\Chrona. (96 parole)
 
Accarezzò dolcemente i capelli lilla della ragazza giacente sul letto, tutto ciò che le era rimasto. Il volto scarno, le gambe ancora più magre del solito, le labbra semi-dischiuse. 
Marie asciugò una lacrima. La amava e non era giusto che le venisse portata via. Lisciò le pieghe del vestito, lo stesso del giorno precedente. Aveva passato la nottata al suo capezzale, piangendo e sperando. Poi, finalmente, la ragazza aprì debolmente gli occhi, puntandoli in quelli castani della donna. La bionda le carezzò una guancia, chiedendosi disperatamente perché quel maledetto cancro stava tentando di portargliela via.
 
#2. Ospedale: Nygus\Soul. (97 parole)
 
Le sirene dell'ambulanza risuonavano nella sua testa, la stavano facendo impazzire. I brividi sulla sua pelle scura mentre correva dietro alla barella, trasportata dai medici. 
"Il sangue nero sta distruggendo il suo corpo, va portato con urgenza all'ospedale!".
Poi solo urla, corse fra le mura bianche di un edificio che conosce fin troppo bene la morte.
Nygus ricordava bene quando aveva visto la cicatrice del ragazzo aprirsi, ammirava il suo petto, lui dormiva. Aveva passato delicatamente le dita su di essa e si era accorta del sangue nero che aveva cominciato a fuoriuscire a fiotti. 
 
#3. Manicomio: Maka\Chrona. (117 parole)
 
Si tenevano la mano, rannicchiate su sé stesse. Si sedevano a terra, nell'angolino, portavano le gambe al petto e le circondavano con un braccio, l'altro teso per afferrare la mano dell'altra. Si sostenevano a vicenda, vivendo quasi in simbiosi, per quanto questo potesse essere terrificante, per i dottori. Si avvicinavano a loro, chiedendo di alzare la testa e ne restavano sempre spaventati, due folli sorrisi. Poi parlavano, in coro, ripetendendo sempre la stessa frase: «Sai dov'è l'Inferno? E' nella mia testa.». E loro fuggivano, per paura di essere feriti. Chrona e Maka odiavano quell'assurdo manicomio, le persone non erano mai state disposte ad aiutarle, c'erano solo loro due, ormai.
 
#4. Medico: Stein\Maka. (87 parole)
 
Maka, da bambina, aveva sempre avuto paura dei dottori, quando i medici la visitavano, tentava di scappare per paura che questi le facessero del male, eppure, mentre quell'assurdo scienziato le alzava la maglia e tracciava delle linee sulla sua pancia, non riusciva ad avere davvero paura. Si sentiva tremendamente inquieta ed i brividi percorrevano la sua pelle, che, da quanto aveva capito, lui avrebbe voluto sostituire con del vetro, ma non riusciva ad esserne terrorizzata, solo tremendamente affascinata dal sensuale tono di quel dannato medico.
 
#5. Pediatra: Mifune\Tsubaki\Angela. (100 parole)
 
Adagiò lentamente il bimbo, appena preso in braccio, sul lettino, constatando che tutto andasse bene. Rivolse un sorriso alla madre, un'apprensiva donna di trentacinque anni, e tornò alla sua scrivania. Accanto a sé, sua moglie, Tsubaki, gli sorrideva dolcemente. Aveva finalmente realizzato il suo sogno: accudire i bambini. Così, il grande guerriero Mifune, ex protettore della  streghetta Angela, aveva intrapreso gli studi medici per divenire un pediatra. Eppure, in tutta quella gioia, era come se gli mancasse qualcosa. Osservò sua moglie: la amava, ma c'era qualcuno, nel cuore dell'ex guerriero, che non voleva proprio abbandonare la sua postazione. 
 
#6. Telefonino: Spirit\Marie. (100 parole)
 
L'uomo sciolse lentamente l'abbraccio per rispondere al cellulare, poggiato sul tavolo di casa Albarn, o meglio, di Spirit Albarn.
«Pronto? Oh, sì cara. Ma certo tesoro! Quando vuoi amore!» rispose l'uomo, provocando le ire della bionda accanto a sé. 
«Spirit, con chi parli?! Dammi quel maledetto telefonino! Io l'avevo detto che Mr.Water era più adatto a me, ma no, lei deve sempre ostacolarmi!»gridò Marie. 
«Marie-chan, non sento!»
«Dammi quel telefonino!»
«Oh, sì, sì, capisco. Allora a domani!»
«Chi era la tipa!?»
«Stein ti porta i suoi saluti.» dice il rosso, prima di tornare a sedere tranquillamente sul divano.
 
#7. Scarpe: Patty\Tsubaki. (100 parole)
 
Patty Thompson spalanca allegramente la porta di casa, correndo rapidamente ad abbracciare -saltare addosso- alla ragazza che, tranquillamente, preparava la cena. 
«Tsubacchan, Tsubacchan!» urla la bionda. 
La mora si volta, accogliendo fra le esili braccia la ragazza. 
«Come mai così felice, Patty-chan?» chiede lei, dolcemente. 
«Guarda Tsubacchan! Ho comprato un nuovo paio di scarpe! Ci sono disegnate delle giraffe!» risponde Patty, agitata e felice, mostrando alla fidanzata il suo nuovo acquisto.
Tsubaki incatena il suo sguardo a quello della bionda, vede la felicità nei suoi occhi e non riesce a fare a meno di sorridere.
«Sono davvero bellissime, Patty-chan.»
 
#8. Museruola: Medusa\Elka\Free. (88 parole)
 
Agguantò i capelli della strega, prima che ella potesse scappare via correndo. Medusa sorrise sadica. Le si avvicinò sul bordo del letto gattonando, Elka la osservava spaventata, il lupo, alle loro spalle, se ne stava tranquillamente adagiato sul letto, all'oscuro di ciò che li aspettava. Quella donna era sempre stata un mostro, la streghetta lo sapeva, ma quella volta, aveva progettato ben di peggio, delle solite torture.
La serpe tirò fuori dall'abito due museruole, si diresse verso le sue due vittime. Che il gioco abbia inizio!
 
#9. Enciclopedia: Hero\Maka. (72 parole)
 
La osservò leggere un enorme tomo posato sulle esili gambe, le labbra dischiuse come se aspettasse il bacio di un qualche cavaliere uscito tutto d'un tratto dal libro. 
Le si avvicinò con un sorriso e chiese innocentemente: «Cosa leggi?»
«Un'Enciclopedia.» rispose la bionda.
Allora lui scoppiò a ridere ed esordì: «Ma chi mai leggerebbe un'Enciclopedia?!».
Tutto d'un tratto, quell'amabile, enorme, tomo, venne catapultato sul cranio di Hero.
 
#10. Naso: Elka\Free. (124 parole)
 
«Elka-chan, secondo te troverò mai qualcuno da amare?» chiese il lupo mannaro, titubante. 
Dopo la morte della strega Medusa, se l'era chiesto varie volte e l'insicurezza per il suo eterno futuro, vista l'immortalità, lo stava divorando poco alla volta.
La strega sgranò gli occhi, stupita dall'improvvisa domanda e dall'argomento che il compagno voleva affrontare, poi si rivolse a lui, sorridendo dolcemente. 
«Certo, Free, tutti hanno qualcosa per cui essere amati. Tu, ad esempio, hai un naso da cucciolo ed è una bella cosa.» rispose la ragazza, depositando poi un piccolo bacio sul naso dell'uomo. 
Free arrossì e sentì il cuore palpitare talmente forte da volergli uscire dal petto. 
Forse anche un lupo avrebbe potuto trovare l'amore. 
 
#11. Follia: Ashura\Maka. (93 parole)
 
La follia la stava consumando, mai aveva incontrato qualcosa di più degradante. Spostò una ciocca di capelli, sfuggita ai codini, dietro le orecchie.
Accanto a sè, i corpi squarciati e distrutti dei suoi migliori amici, del ragazzo che aveva amato. Si avvicinò all'oscura figura appollaiata sulla roccia e le scoccò un bacio sulle labbra. Poi entrambi scoppiarono in una malefica risata. Il mondo si stava tingendo di rosso e di nero, e questo, alla piccola Maka, andava bene. Si era lasciata andare alla follia e non aveva trovato niente di più inebriante. 
 
#12. Cicatrici: Stein\Medusa. (88 parole)
 
La donna fece scorrere le dita lungo la cicatrice che gli percorreva tutto il torace. Era finalmente suo e di nessun altro. Avrebbero dominato il mondo, impregnato tutto di follia, loro stessi, per primi.
Era riuscita a fargli perdere totalmente il senno. Si era sempre chiesta se qualcuno, un giorno, sarebbe stato in grado di amare un mostro come lei. Poi aveva conosciuto lui, addirittura più pazzo di quella sadica strega, e già dopo aver visto le cicatrici che gli marchiavano il corpo, aveva capito che era diverso.
 
#13. Capelli biondi: Giriko\Justin. (96 parole)
 
Artigliò quei capelli biondi che tanto odiava, gli premette la faccia contro il materasso. 
Doveva soffrire, quel dannato prete da strapazzo. Ghignò, prima di entrare violentemente in lui. Lo sentì gemere di dolore. Bene, stava soffrendo, il maledetto. L'aveva umiliato, sconfiggendolo, facendo sì che tutti vedessero che poteva essere battuto da uno stupido ragazzino, ora, invece, anche Giriko avrebbe potuto farsi beffa di Justin.
Tirò per l'ultima volta quei maledetti capelli biondi, prima di venire dentro di lui.
Soddisfatto, svuotato della rabbia, ma inconsapevole del fatto che quella, per entrambi, sarebbe diventata una dipendenza.
 
#14. Sorriso: Soul\Patty. (134 parole)
 
La sua famiglia gli aveva spesso chiesto cosa lo aveva spinto ad innamorarsi di una ragazza che veniva dalla strada, così poco fine, non abbastanza elegante e sofisticata. Soul, dal canto suo, non aveva mai potuto ribattere, attaccando la sua stessa casata, nonostante avesse sempre voluto, noto l'odio che provava verso il fratello Wes, sempre considerato superiore a lui. 
Il maggiore aveva trovato una elegante dama, una vera signora, eppure Soul non riusciva ad invidiarlo come faceva di solito. 
Non ne aveva i motivi. Certo, Patty era stata una bandita, era eccentrica, iperattiva, non una nobildonna, ma se c'era qualcosa che lei aveva e nessun'altra, secondo il ragazzo. Era quel sorriso,  che gli rivolgeva ogni volta che i loro occhi si incrociavano e lo convinceva che era quella giusta.
 
#15. Appartenersi: Stein\Spirit. (83 parole)
 
Spirit era stato la Buki di Kami per tanto tempo, dopo essere stato sottratto dalle grinfie di Stein, il quale applicava assurdi esperimenti sul suo corpo. Eppure, lui non aveva mai sentito di appartenerle, non era la sua Meister, non la sua vera Meister. 
L'aveva capito solo dopo, quando, ormai divenuto una Death Scythe, tornato nelle mani del Dr.Stein, aveva compreso che, in realtà, era sempre appartenuto solo ed unicamente a lui, quel folle scienziato con la mania della vivisezione.
 
#16. Panna: Blair\Soul. (71 parole)
 
Avvicinò lentamente, con fare sensuale, il suo volto a quello del ragazzo, fino a trovarsi a pochi centimetri da lui. Leccò i residui dell'alimento dagli angoli delle sue labbra. L'albino avvampò.
«Soul-kun, eri sporco di panna.» sussurrò, prima di leccarsi avidamente le labbra. 
Lui balbettò un "grazie", abbassando lo sguardo. 
«Blair ha voglia di giocare.» disse lei, trascinando la voce sull'ultima parola. «Giocherai con Blair, Soul-kun?»
 
#17. Matita: Kid\Maka. (85 parole)
 
Kid tracciò delle linee curve sul foglio. Cancellò rapidamente, maledendo l'asimmetria e la sua mancanza di talento. Lanciò uno sguardo alla ragazza, seduta sul divano con le mani unite in grembo, i due codini -perfettamente simmetrici, dato che li aveva acconciati lui- le incorniciavano il viso, lasciati cadere sulle spalle. Sorrideva radiosa. 
Si arrese, lasciando cadere la matita sul taccuino e posando entrambi sul tavolo. 
Si convinse, finalmente, che nessun tipo di matita sarebbe mai stata adatta per rappresentare la bellezza di Maka.
 
#18. Ananas: Soul\Tsubaki. (78 parole)
 
La ragazza ridacchiò sommessamente, posando rapidamente le mani sulla bocca.
Il ragazzo, che la teneva sulle gambe, le rivolse uno sguardo curioso.
«Perché ridi, Tsubaki?» chiese, continuando ad osservarla con interesse.
«Soul-kun» rispose lei. «Ho appena notato che i tuoi capelli somigliano ad un'ananas gigante!» continuò poi, sorridendo. 
Il ragazzo ricambiò il sorriso, sfoggiando i denti da squalo, e guardandola negli occhi.
«Hey! Io sono un figo e le ananas sono assolutamente cool, piccola camelia.» 
 
#19. Cuore: Ashura\Arachne. (93 parole)
 
Le sue mani le squarciarono il petto, gemette. Le mancava l'aria, il dolore era immenso. Il sangue sgorgava ovunque. Lui prese in mano il suo cuore, divorandolo, assieme alla sua anima.
La strega sorrise debolmente, prima di cadere a terra esanime. Sarebbe diventato più forte, nessuno avrebbe potuto ucciderlo, tutto grazie a lei. 
In ottocento anni di vita, Arachne era sempre stata terrorizzata dalla morte, aveva tentato di sfuggirle in qualunque modo, eppure, in quel momento, ella fu felice di morire per qualcuno che aveva amato, forse per la prima volta.
 
#20. YouTube: Black*Star\Maka. (96 parole)
 
La ragazza scoppiò a ridere freneticamente, poco mancava che si gettasse a terra rotolando.
L'azzurro, nel frattempo, giaceva a terra, massaggiandosi delicatamente il fondoschiena. Le rivolse uno sguardo inceneritore. La bionda, intanto, continuava a ridere.
Riavvolse il video. 
Black*Star fa la sua entrata in scena, urlando cose sull'essere un Dio e dimostrarlo. Poi, sale sullo skateboard, lanciandosi nella pista, pronto ad esibirsi, quando, all'improvviso, un tonfo e il ragazzo si ritrova col sedere a terra. 
«Black, questa va assolutamente su YouTube!» urla la ragazza, correndo il casa, inseguita da un furioso fidanzato.
   
 
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