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Autore: Fra_chan22    29/07/2012    6 recensioni
Zoro ha deciso di partire, di allontanarsi per tempo indeterminato da Nami e dalla sua ciurma. Come reagirà la nostra "adorabile" navigatrice nel saperlo? e cosa succederà tra i due? boh, io lo so, se lo volete sapere venite a leggere...
una piccola, ma forse è anche lunga, giudicate voi, one-shot mista song-fic, ovviamente Zonami ;-))
spero vi piaccia ^.*
Genere: Sentimentale, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PRIMA DI INIZIARE....

ciao-ciaoino-ciaoetto a tutti i lettori/autori/gestori del sito/orche/trichechi/orsi/tonnofanti/alieni/mostri/killer ecc.. volevo avvertrvi che questa non è proprio una vera e propria song-fic....diciamo che è una one-shot normale dove una parte si trasforma in song-fic....lo so, è una cavolata, ma volevo provare lo stesso. E un altra cosuccia...qui Zoro potrebbe essere un taantino molto OOC (e per questo mi faccio schifo, proprio io che odio le OOC...ma come si fa?!?! -.-!) perchè se Zoro fosse sempre stato il solito non avrebbe mai scelto di andarsene e lasciare la sua Nami ;-) ma non ho messo nessun avvertimento perchè come sempre, sta a voi giudicare ^.*

p.s=preparate i pomodori, perchè sicuramente vi serviranno! :-)

p.p.s= il brano scelto per la Song-fic è di Laura Pausini, il mio idolo (informazione necessaria) per chi non l'ha mai ascoltato, potete trovare il brano su you tube (ma va'?)

BUONA LETTURA!!!

 

 

                                                                                          COME SE NON FOSSE STATO MAI AMORE

 

 

 

Zoro ha deciso di partire. Per dove? Non lo sa neppure lei. Lei, che gli è sempre stata vicina. Lei che era l'unica a riuscire a convincerlo a fare qualsiasi cosa. Lei che vinceva sempre nelle gare di bevute contro lui. Lei, l'unica che è riuscita a penetrare nel cuore dello spadaccino. Nami sa solo una cosa. Zoro parte per diventare il migliore.

 

Era iniziato tutto appena ieri. Ancora le rimbombava nella testa le sue parole fredde e distaccate, che avevano rotto il cuore della navigatrice. "Nami, è meglio ritornare amici, credimi" nessun nessuna . Solo Nami. Quel giorno non disse niente, restò ferma, impassibile, lasciando che la lancia che aveva brutalmente ferito il suo cuore penetrasse sempre più affondo, facendolo cadere in una profonda agonia. Zoro si incamminò verso la palestra, lasciandola lì, senza aggiungere altro. Poi, la sera aveva annunciato la sua partenza. "ragazzi, mi assenterò per qualche anno. Ma vi prometto che tornerò" sue testuali parole. Come si era previsto, i nakama entrarono in confusione e in panico totale. "Perchè?" si chiedeva in continuazione Nami, mentre Chopper e Usopp continuavano a domandargli delle spiegazioni irrequieti. Sanji lo aveva preso per il bavero e lo aveva scosso violentemente: "ti è saltato di mente il cervello?! Brutto idiota!!" continuava a ripetergli, mentre lo spadaccino lo guardava minaccioso: "ho deciso di andarmene per un tempo indeterminato, e questo è quanto!" Franky gli si avvicinò: "perchè?!" Zoro spostò lo sguardo impassibile a tutti i suoi nakama, fino a puntarsi su quello di Nami, che lo guardava maliconicamente. Sapeva che niente lo avrebbe fatto cambiare idea: "perchè voglio diventare più forte e divenire il migliore." lo aveva detto con una calma impressionante. Quelle parole erano più rivolte a Nami che al resto della ciurma. La navigatrice comprese che era anche il motivo della loro improvvisa rottura. Nami chiuse gli occhi addolorata e delusa. "Rufy, non dici niente?!" Usopp si era rivolto al capitano infuriato per chiedere soccorso, ma questi non rispondeva. Restava fermo, il cappello posato sugli occhi e le braccia incrociate sul petto:"Zoro è libero di fare quello che si sente di fare. È la sua vita e, nonostante io sia suo capitano, non posso e non voglio costringerlo a restare." Rufy era terribilmente serio, come mai si era visto. Ma Nami poteva scorgere anche nei suoi occhi un barlume di delusione per la scelta dello spadaccino. Davvero per lui era più importante il suo sogno dei suoi nakama? "grazie, capitano." detto questo, lo spadaccino ritornò sui suoi passi. La navigatrice si fece coraggio:" quando hai intenzione di partire?" chiese lugubre. Zoro, fermo sull'uscio della cucina neanche si voltò: "domani"

 

 

Ieri ho capito che
E´ da oggi che comincio senza te

 

E così quel giorno Zoro partiva. Non ho chiuso occhio questa notte, pensando irrequieta all'idea di dover vivere con la sua assenza. Decido di uscire fuori dalla camera verso mezzogiorno, anche se con le occhiaie ancora ben in vista. Non ho voglia di parlare con nessuno, di picchiare o sgridare i miei nakama. Oggi no. Noto che lo spadaccino, quello che fino a un giorno fa era il mio spadaccino, scruta attentamente la Sunny. Già. Quella sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe vista per molti anni a venire. Decido di raggiungerlo, forse per dimostrare a me stessa che per lui è veramente finita. Che per lui, forse era stata solo come un'avventura e niente di più.

 

E tu.. l´aria assente
Quasi come se io fossi trasparente

 

Ti accorgi di me. Giri il tuo volto, il tuo bellissimo volto nella mia direzione e rimani zitto, con il tuo sguardo freddo e... assente. È come se non mi vedessi neanche, come se guardassi il parapetto che c'è dietro di me, invece di vedere la persona che in questi ultimi due giorni hai ferito maggiormente. "è pronto!" ci chiama Sanji, uscendo dalla cucina. Tu distogli lo sguardo e cominci a camminare, non degnandomi neanche di un'occhiata in più. Mi sorpassi e nello stesso momento che ti allontani da me impassibile, sento il mio cuore urlare di dolore.

 

E vorrei fuggire via

e nascondermi da tutto questo

ma resto immobile qui

senza parlare...non ci riesco a staccarmi da te

e cancellare tutte le pagine con la tua immagine

e vivere...Come se non fosse stato mai amore.

 

adesso è come se io non esistessi nemmeno e vorrei andarmene io, nascondermi da tutto e da tutti, perchè ho capito che sono stata solamente presa in giro da te. Mi vergogno di essere caduta nella trappola dell'amore. È stato un errore fidarmi di te, darti il mio cuore, che hai gettato senza pietà all'inferno. Però le mie gambe non si muovono di un millimetro. Rimangono ferme, lì fisse come statue di cera, senza rispondere al mio comando di andarmene. Vorrei urlarti addosso di tutto, vorrei farti soffrire come sto soffrendo io, ma...ma non ci riesco. Non riesco a muovermi, nè a dire una parola. Il dolore mi ha chiuso pure le corde vocali. Non ho lacrime da versare, le ho gia esaurite tutte durante la notte. Sono amareggiata, delusa, sofferente, ma più di tutto...incredula. Forse è questo il vero motivo del perchè non riesco a formulare una sillaba. È accaduto tutto così in fretta e solo adesso mi rendo conto che...che non riesco a stare senza te, che anche se mi hai fatto soffrire più di quanto potessi immaginare, a distanza di un giorno già mi mancano le tue parole, i tuoi abbracci, tutto. Lo so ed è difficile ammetterlo. Non riesco a fare a meno della tua presenza.

Mi dirigo verso la camera. Non ho voglia di sedermi in tavola e cenare. Vicino al letto ho alcune nostre fotografie e il mio diario. Ne tengo due: quello di bordo e quello dove...dove scrivo tutto quello che io e te abbiamo fatto....insieme. Voglio strappare le pagine e più mi avvicino a quel piccolo quadernetto più sono decisa a farlo. Lo apro e sto per strappare l'ultima pagina scritta quando l'occhio si butta sulle prime tre righe. Scuoto la testa e cerco di trovare la forza di strappare quelle pagine, me le mani si fanno improvvisamente deboli e non riesco nemmeno a provocare un lieve strappo a quei fogli bianchi e neri. Non riesco a cancellarti. E molto più importante...sono sicura che non riuscirei a vivere senza di te, senza il tuo amore e pensando che non ci sia stato mai del tenero tra di noi. Perchè c'è stato, vero Zoro?

 

Io sopravviverò

adesso ancora come non lo so

il tempo qualche volta può aiutare

a sentirsi meno male...

a poter dimenticare

ma adesso troppo presto.

 

Ho deciso. Ho deciso di resistere a tutto quello che succederà dopo la tua partenza, i dolori che passerò, le notti in completa solitudine senza una persona con cui renderle speciali...anche se non so come fare, riuscirò a resistere a tutto questo... magari col tempo, che inesorabile passa e porta tutto con sè, riuscirò a stare meno male. A dimenticare tutte le nostre avventure passate insieme, le nostre bevute, i nostri litigi, le nostre confessioni, quelle che sono state le nostre notti, i nostri baci, carezze, sguardi sfuggevoli... ma adesso non ci riesco perchè è successo tutto troppo in fretta ed è forse troppo presto. Forse anche per te è troppo presto che te ne vada, no?

 

E resto immobile qui...

senza parlare...non ci riesco a stancarmi di te!

E vivere...Come se non fosse stato mai amore

 

mancano pochi minuti alla tua partenza. E io sono ancora qui, seduta sul mio morbido letto, a pensare e ripensare a tutto quello fatto insieme a te. Non ho forza di uscire fuori e urlarti di restare. Ma, osservando le fotografie sopra il mobiletto mi accorgo che non mi stanco mai di vedere il tuo viso, il tuo corpo, i tuoi sorrisi, il tuo sguardo crucciato...e ogni volta che ti penso, sono sempre più sicura che non riuscirei a vivere senza questa nostra storia. E allora...vale la pena tentare di non farti andare via?

Esco fuori, voglio rivedere il tuo volto, il tuo fisico per l'ultima volta. Mi avvicino al parapetto affacciato al porto dove tu sei già sceso, scostando Usopp e Chopper, abbracciati e con le lacrime agli occhi, zitti, come tutto l'equipaggio. Rufy sta risalendo sulla Sunny: ha voluto salutarlo stringendogli la mano, come solo un capitano può fare.

 

e vorrei fuggire via, vorrei nascondermi

ma resto ancora così, senza parlare...

senza dirti...Non te ne andare!!!

non mi lasciare...tra queste pagine

e poi, e poi, e poi vivere...

Come se non fosse stato mai amore.

 

Vorrei non essere qui a vederti andare via....voglio nascondermi perchè le lacrime cominciano a scendere, inesorabili. Sono senza parole, ma mi faccio forza e scendo giù dalla Sunny con un balzo. Atterro sul legno della passerella. Vorrei dirti che sei un infame, un insensibile, che mi hai fatto soffrire moltissimo...ma tutto quello che riesco a dirti è...

 

"NON TE NE ANDARE!!!!"

 

 

chiudo gli occhi e lo grido a pieni polmoni, con le lacrime che non riesco a placare. Riapro velocemente gli occhi e vedo che ti sei fermato e mi guardi sorpreso. Maledetto idiota! Non lo capisci che sei importante per me? Gli corro incontro e lo abbraccio, poggiando la testa sul suo petto:

"ti prego...non mi lasciare! Non puoi farlo!! non puoi lasciarmi così, senza dirmi niente!! E poi...io..io non riuscirei mai a vivere senza di te, senza i tuoi sorrisi che mi rivolgi ogni giorno...senza..senza i nostri litigi...senza le nostre notti...senza i tuoi baci, le tue carezze e i tuoi sguardi...non riuscirei mai a vivere così...come se non ci fosse stato mai amore tra di noi!!!"

lo stringo più forte a me. Anche se mi hai fatto soffrire, anche se sei un rozzo troglodita...io ti amo e non voglio lasciarti andare via senza fare nulla! Sento cingermi la vita dalle tue braccia possenti e alzo il volto verso il tuo. Sorridi con un velo di tristezza negli occhi: "Nami...devo andare, lo capisci? Se non divento più forte, chi ti potrà proteggere?"

chiudo gli occhi per due istanti per poi riaprirli: "se te ne vai adesso non sarò mai più protetta da te..."

mi stringi di più a te: "non è vero. Ti prometto che ritornerò..."

"quando? E se non ritornassi più?" gli chiedo preoccupata, mentre gli occhi ritornano a riumidirsi. Mi sorridi e con la mano mi accarezzi una guancia:

"ritornerò. Ogni promessa che faccio è debito. Ti prometto che ritornerò fra un anno. Qui, a quest'ora, su quest'isola." poi fai una breve pausa e avvicini il tuo volto al mio orecchio destro pronunciando quella frase che mai mi avevi detto causa il tuo stupido orgoglio: "Ti amo, mocciosa"

Poi, buio totale.


                                                                                                ***

 

è passato un anno da quando Zoro se ne è andato. Non sono stata male quando i ragazzi mi hanno detto che non ero riuscita a fermarlo. Brook mi aveva detto che dopo aver parlato con me, il mio buzzurro mi aveva colpito alla nuca, facendomi svenire. Subito dopo era arrivato Rufy, che mi aveva riportato sulla Sunny. È passato un anno da quando non sento più il suo profumo dolce di alcool mischiato con il sapore del sale marino, un anno che non bacio le sue labbra, che non accarezzo la sua pelle bruciata dal sole...mi è mancato tantissimo in questi lunghi 12 mesi. E adesso lo potrò rivedere... Chissà se è cambiato, se è riuscito a divenire il miglior spadaccino del mondo...chissà...

"Eccolo!! lo vedo, lo vedo! È lui! È Zoro!!!" urla emozionato Usopp, con già le prime lacrime agli occhi per felicità:

"dici sul serio Usopp?! È proprio Zoro?!" chiedono sorpresi e felici allo stesso tempo Rufy e Chopper. Già, perchè dopo che ho raccontato alla ciurma quello che Zoro mi aveva detto, Rufy era ritornato felice e spensierato. Più l'isola e il porto si avvicinavano, più la mia mente si svuotava di tutti i pensieri.

Abbiamo attraccato nello stesso posto di un anno fa.

"Zorooooooooo!!!" urlano in coro Franky, Usopp, Chopper, Brook e Rufy scendendo a terra in un balzo e abbracciandolo con più foga possibile. "pi..piano...mi..mi state soffocando..." cerca di levarseli il Marimo, senza però successo: " e così hai mantenuto la parola data, spadaccino da quattro soldi..." si avvicina Sanji notando la Yoru dietro la sua schiena: "non...non credo che potrai...uffa, Chopper! Levati dalla mia testa! Sì, sono reale, è inutile che me lo chiedi!!...non potrai ancora chiamarmi così, cuoco di serie c!" ribatte, togliendosi dal capo il piccolo medico.

"non vieni Nami?" mi chiede intanto Robin, con un mezzo sorriso sulle labbra. Le annuisco convinta e con un salto sono sul porto anch'io. Cammino molto lenamente verso il mio amato. Quanto mi era mancato...le sue parole, mormorate un anno fa, mi rimbombavano continuamente nella testa. Ed eccolo lì, il mio spadaccino squattrinato che non era cambiato di una virgola e che cercava in tutti i modi possibili di scogliere l'abbraccio interminabile di Rufy. Quando mi vede, il suo volto si illumina, aprendosi in quel gigno soddisfatto e compiaciuto che amo tanto. I miei occhi guardano i suoi, incatenati. Non riesco a staccare lo sguardo dal suo. Con un ultimo strattone, il mio buzzuro riesce a staccarsi di dosso il capitano e ad avvicinarsi a me. Mi accarezza la guancia, osservando i miei lineamenti che per un anno non aveva visto. Non ce la facevo a resistere. Gli salto al collo e comincio a piangere di gioia:

"sei qui....hai mantenuto la promessa...sei qui...!" mormoro e lo sento sorridere e stringermi a sè:

"ogni promessa è debito, lo sai..." mi sussurra dolcemente

"non te ne andrai più via da me, vero?" gli chiedo, nonostante conosca già la risposta.

"no, non ti lescerò mai più sola...e poi, mi spieghi come faccio a lasciare una mocciosa senza che venga protetta da nessuno?" mi risponde, asciugandomi le lacrime. Gli sorrido e lui, infilando una mano tra i miei capelli, mi bacia delicatamente:

"non potresti mai farlo"


 

 

 

note dell'autrice:

:3 dolciosi....ok ok! Qui Zoro è troooppo OOC!!! ma dai...non si può! Mi vergogno di me stessa...rovinare il carattere del mio idolo....mah! Coomunque...l'esperimento è riuscito!! come vi pare? Piaciuto? Ci lavoravo da un po' ed ero indecisa se pubblicarlo oopure no...alla fine ho tirato una monetina e visto che era uscito testa, ho deciso di pubblicarla! ^.*

come sempre grazie a chi legge e a chi recensisce (recenscisce..recencisce...come si dice? Vabbè..)

alla prossima!

Ciao-ciaoino-ciaoetto!!!

 

 

 

 

 

  
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