/Catlyn. Era una settimana ormai. Una settimana passata ad aspettare di rincontrare lo sconosciuto dagli occhi color cielo. Una settimana che lo aspettavo sempre nello stesso punto,sempre allo stesso orario rimanendo sola come una stupida per 10 fottutissimi minuti. *flashback start* Pioveva,era una sera di febbraio e di sicuro non mi aspettavo un cielo stellato quindi,fortunatamente,mi ero portata dietro il mio ombrellino a pois. Ero appena uscita dal supermercato a due isolati dalla mia abitazione quando improvvisamente a tutta velocità mi si fermò davanti una Ferrari rossa fiammante schizzandomi tutta. 'oh magnifico!' pensai irritata. Mi preparai uno dei miei soliti discorsetti che facevo quando mi arrabbiavo e non appena vidi scendere il guidatore milionario,si perché per avere QUELLA macchina ci volevano sicuramente tanti soldi,mi avvicinai come una furia ma appena gli fui vicina mi ritrovai a guardare due occhi azzurro cielo che mi fecero incantare. -Ehy,tutto bene?Scusa per i vestiti-aveva una voce melodiosa e questo mi fece incantare ancora di più finché non decisi di parl…ok ho balbettato D: -Ehm…no..n non preoccuparti-gli sorrisi lievemente e dopo essere diventata bordeaux mi avviai verso casa ripensando a quell'incontro. C'era un non so che in quel ragazzo che mi attirava,non so precisamente cosa ma in quegli occhi avevo intravisto un misto tra bene e male che mi confondevano. *flashback stop* Una settimana senza che lui decidesse di farsi vedere. /Angel. Era il fatidico giorno… Io e Stefanie eravamo pronte. Nuova identità imparata; d'ora in avanti saremo state Angel Tomlinson e Stefanie Clark di rispettivamente 17 e 18 anni. Appena fummo pronte Nicole,la Nephilin addetta ai telet-rasporti sulla Terra ci fece entrare nella capsula d'orata che ci affiancava. Si perché visto che dovevamo andare sul mondo terrestre sotto forma di esseri umani avevamo dovuto far scomparire le nostre candide ali. L'atterraggio fu delicato e non appena la capsula scomparve ci ritrovammo in una villetta di Londra per niente male. Secondo quello che avevamo appreso eravamo due studentesse italiane trasferitesi nella capitale inglese per uno stage lavorativo nel centro città. Non appena ci sistemammo andammo in giro per la città alla ricerca di tracce magiche lasciate da Harry e compagnia ma l'unica cosa che trovammo fu un gruppo di ragazzi sui 20anni completamente ubriachi che ci facevano delle avance per nulla delicate. Mentre tornavamo a casa un lampo violaceo catturò la nostra attenzione così ci dirigemmo velocemente verso il luogo dove era caduto il fulmine. Quando arrivammo… /Stefanie. Quei ragazzi erano ubriachi fradici e urlavano come se fossero dei venditori al mercatino del paese. Appena fecero cenno di avvicinarsi affrettammo il passo e riuscimmo a seminarli non appena arrivammo alla strada principale dove c'erano i cittadini che rincasavano da lavoro. Mentre raggiungevamo il nostro viale fummo illuminate da una luce violacea che poi attribuimmo ad un lampo,così corremmo verso il luogo dove era caduto siccome lo avevamo attribuito ad un effetto del Potere di un Angelo.