Did I Let You Know?
A Serena.
Buon compleanno – in anticipo - tesoro.
-
E quindi come pensi di dirglielo? – domandò Ginny.
Hermione si passò una
mano fra i capelli, lo sguardo sconsolato di chi sa di non essere capito. - È proprio per questo che sto chiedendo a voi!
– sbottò, infine.
Ginny sospirò, le
mani che giocherellavano con la cerniera della sua borsa. Hermione
non disse altro, era troppo affranta per poter anche solo continuare a parlare.
-
Ma io non ho capito – mormorò Fleur, - Che cosa è
successo?
- Hermione è incinta, Fleur. È
quasi un’ora che ne stiamo parlando.
Lo
sguardo di Fleur Delacour
si illuminò. – Oh, ma allora congratulazioni! – esclamò, per poi posare la sua
mano su quella di Hermione, la quale per poco non
scoppiò in lacrime dalla frustrazione. A volte si chiedeva se l’ultimo neurone
della ragazza non fosse morto annegato quando lei si era immersa nelle acque
del Lago Nero.
Ginny alzò gli occhi
al cielo, imprecando a voce bassa. – Scusami, ma dov’eri con la testa mentre
cercavamo di capire come dare la notizia a Malfoy?
- Draco – la corresse a bassa voce Hermione.
L’amica mosse la mano per aria, come a dire che era un dettaglio più che
trascurabile.
-
Allora? – la incalzò la rossa, visto che Fleur non
rispondeva.
Dopo
qualche secondo di silenzio, quella si decise a dire qualcosa. – Non trovate che il colore delle nuove tende di questo studio sia
troppo scuro? – domandò alle amiche.
- Santo Merlino – inveì Ginny. – Ci sono degli orari per comunicare con il tuo
cervello o devo mandare un gufo all’assistenza?!
-
Assistenza? Si è rotto qualcosa? – domandò Fleur, tornando
finalmente in sé.
-
Lascia perdere – borbottò sua cognata.
Hermione, che era
rimasta in silenzio per tutto il tempo in cui le due avevano comunicato – per
così dire – non sapeva più cosa pensare. Quando aveva scoperto di aspettare un bambino
all’inizio aveva provato felicità, poi il terrore si era impossessato di lei.
Come lo avrebbe detto a Draco? Suo marito, qualche
mese prima, le aveva fatto capire che non voleva figli per il momento, attribuendo
questo sentimento alla carriera di Auror, che,
occupando gran parte delle loro giornate, lasciava loro a malapena un po’ di
tempo da trascorrere assieme. La verità però era che Draco
non si sentiva pronto: viveva troppo nel passato ed era difficile per lui
pensare di poter essere una persona diversa da quella che aveva cercato di
essere per anni a Hogwarts.
- Scusami, Hermione, ma di quanto
sei incinta? – le domandò Fleur.
-
Uhm – rispose lei.
-
La Medimaga te lo avrà detto – commentò Ginny.
Hermione annuì. – Mi
pare due mesi… Cioè, otto settimane. Sì, ecco, mi
pare abbia detto otto.
Ginny prese il
calendario che era sulla scrivania di Hermione e
voltò a ritroso le pagine, fermandosi sul mese di Settembre. – Ok, bene, di
sicuro sarete stati a letto il giorno del tuo compleanno – disse, puntando il
dito sulla casella col numero diciannove.
Fleur emise un
gridolino stupito. – Oh, Morgana! Sei nata lo stesso
giorno di Desdemona Maupassant!
- Chi? – domandò Hermione,
visibilmente perplessa.
- Una
famosissima attrice francese! Come puoi non conoscerla? – domandò, stupita.
- Ginny sbuffò. – Sì,
Hermione, come puoi? – disse, facendo il verso a Fleur.
- Però forse mi
sto sbagliando… Mi pare di aver letto da qualche
parte che il suo compleanno cadeva l’otto Agosto, mmh – aggiunse l’altra, pensierosa.
-
Per favore, possiamo tornare al discorso di prima? Non mi interessa questa
donna, adesso – ribatté Hermione.
Fleur la fulminò con
un’occhiata, però rimase in silenzio.
-
Okay, quando pensi di dirglielo, Hermione?
Oddio, sono così felice! Incinta! – esclamò Ginny,
gli occhi lucidi dalla commozione.
-
Il problema non è quando, ma come! – puntualizzò lei
- Io non vedo il problema, Hermione. Fallo sedere e digli che sta per diventare padre.
A meno che… - Fleur si interruppe, lo sguardo fisso su un punto imprecisato del
muro.
Ginny le schioccò le
dita davanti il viso per riportarla alla realtà. L’altra sobbalzò, ma si
riprese in fretta. – Sì, dicevo. A meno che tu non abbia dubbi sul padre, ecco
perché non sai come dirglielo.
Hermione strabuzzò gli occhi, ma Ginny fu veloce a
prendere la parola. – Herm, non cruciarla,
è già una condanna per lei vivere con un solo neurone –. Poi si voltò verso la
cognata e aggiunse: - Quando inauguri il cervello fammelo sapere, così ti
regalo una pianta.
*
-
Ho una notizia da darvi – disse Harry Potter, entrando nello studio di Ron Weasley, suo amico e collega.
Draco Malfoy, seduto sulla poltrona scura, la “Gazzetta del
Profeta” in una mano e il caffè nell’altra, sollevò lo sguardo sul Salvatore
del Mondo Magico. – Hai finalmente capito come far avere un orgasmo a tua
moglie?
- Malfoy! – esclamò Ron. – Non ti disturba essere sempre così
stronzo?
-
Te lo dico io cosa mi disturba: pensare che sto condividendo
l’ossigeno con voi due.
Harry
schioccò la lingua. – No, Malfoy. Ginny
è incinta!
-
Merlino, Potter, a momenti quella donna sfornerà figli come le confezioni di
uova: tanti bei pacchettini da quattro. Non ti bastavano quei due?
Ron
annuì. – Sono d’accordo con Malfoy, per una volta.
Draco Malfoy fece una smorfia molto eloquente: trovarsi d’accordo
con Ronald Weasley non era il massimo delle sue
aspirazioni.
-
Te lo ha detto lei? – domandò Ron.
Harry
scosse la testa, poi si sedette sulla poltrona accanto a quella di Draco. – No, l’ho sentito mentre ne parlava con Hermione e Fleur.
-
Magari stavano parlando di qualcun’altra… - ipotizzò
Ron.
-
No, Ginny ha detto che era felice di essere incinta!
Ne sono più che sicuro.
*
-
Non devi dirmi niente? – Draco guardò sua moglie, la
quale con un cipiglio concentrato controllava i documenti sparsi sul tavolo del
soggiorno del loro appartamento.
Hermione alzò gli occhi
dal plico di fogli sul quale stava lavorando. Lo guardò: la preoccupazione era
una traccia visibile sul fondo di quelle pozze scure.
-
Ehm, no. Dovrei?
Draco sorrise.
Evidentemente la Weasley le aveva detto di tenere la
bocca chiusa anche con lui.
-
Va bene, non dirmi nulla – le disse, poi si sedette accanto a lei e le diede una bacio sulla spalla.
*
- Ginny sospetta qualcosa, Harry?
-
Assolutamente no.
-
Procediamo, allora.
*
- Draco?
- Mmh.
- Perché
stiamo andando da Harry? – domandò Hermione, pronta
per Smaterializzarsi.
Draco le mise un
ricciolo dietro l’orecchio, poi le diede un bacio a fior di labbra. – Perché
dobbiamo fare una sorpresa alla Piattola.
-
Non chiamare Ginny così. Quale sorpresa?
Suo
marito ghignò. – Non far finta di nulla!
Dopo
il familiare strappo all’ombelico e una leggera nausea si ritrovarono nel
salone di casa Potter, addobbato a festa dove Ron si affannava cercando un
incantesimo adatto per appendere le ghirlande blu e rosa ai muri.
-
Ma che diavolo…?- mormorò Hermione.
- Hermione! – esclamò Ron, sollevato. – Aiutami!
- Weasel, sei patetico – berciò Draco,
poi mosse la bacchetta e le ghirlande si disposero sui muri chiari, dando un
tocco di colore.
Un
rumore dal vialetto annunciò l’arrivo di Ginny.
Harry
afferrò lo spumante, Ron si mise ad un angolo della stanza - un sorriso ebete
stampato in faccia - e Fleur scese in fretta le
scale, tutta contenta.
Evidentemente,
si disse Hermione, doveva essersi persa qualcosa. O Ginny aveva taciuto un segreto importante o Harry, Ron, Fleur e Draco si erano ammattiti.
Di sicuro la prima. Quindi anche lei, per adeguarsi all’atmosfera, sorrise come
se Natale fosse arrivato in anticipo, pronta ad accogliere Ginny
sulla porta.
Non appena la
porta si aprì, tutti si precipitarono a fare le congratulazioni a Ginny, che in tutta risposta, esibì un’espressione
interdetta. Per risolvere i suoi dubbi, suo marito fece roteare la bacchetta e
una scritta comparve.
Un altro Potter fra noi!
Congratulazioni!
Hermione guardò Ginny, che stava guardando Harry, il quale osservava Fleur battere le mani come se avesse un tic nervoso.
-
Non sapevo fossi incinta! – trillò Fleur.
Hermione quasi gridò: - Sei incinta?!
-
Sono incinta? – domandò Ginny.
-
Ah, se non lo sai tu… - disse Ron.
-
Come diavolo è successo? – Ginny sembrava sconvolta.
-
Oramai nemmeno il medico di Potter si fa più questa domanda – ribatté Draco.
Fleur sorrise, guardò
Harry, poi Ginny, infine decise di spiegare quello
che secondo lei non era ovvio. – Praticamente, quando tu e Harry siete stati
insieme l’ultima volta e lui ha infilato…
-
Non intendevo quello, Fleur! – la interruppe la
cognata, paonazza in volto.
Harry
si avvicinò alla moglie e l’abbracciò. – Lo so che volevi tenerlo segreto, ma
oramai non ha più senso.
-
Ma io non sono incinta! Cosa ve lo ha fatto pensare? Merlino, voi non state
bene! – Ginny si sedette sul divano, prendendosi la
testa fra le mani.
-
Be’ – Harry, che adesso sembrava piuttosto pallido, si grattò la testa, - Sono
passato davanti l’ufficio di Hermione ieri e ho
sentito che ne parlavate…
Fleur prese la mano
di Hermione, poi andò a prendere quella di Ginny. – Che bello! Così adesso siete entrambe incinte e i
vostri figli cresceranno insieme, andranno a scuola insieme…
-
Un momento – La interruppe Draco, impallidendo a sua
volta. – Hermione, sei incinta?
Hermione guardò suo
marito e annuì velocemente. Avrebbe ucciso Fleur,
scavato la fossa nel giardino dei Potter e sepolto il suo cadavere con
quell’orrendo vestitino azzurro che indossava per quella stupida festa.
-
Com’è successo? – esclamò Draco.
-
Scusate – domandò Fleur - ma qui in Inghilterra come
li fate i bambini?
*
Hermione e Draco si erano congedati per qualche minuto nella stanza
dei coniugi Potter.
Hermione si sedette sul
letto e Draco si appoggiò con la schiena al legno della
porta.
-
Perché diavolo non me lo hai detto? – le domandò.
Lei
guardò i ricami sul piumone e rispose a voce bassa. – Te lo avrei detto nel fine settimana. Volevo trovare un modo, come dire,
adatto per dirtelo – si giustificò.
Draco sbuffò,
andandosi a sedere accanto a lei. – Non è il massimo saperlo da Fleur Delacour.
-
La crucierò – bofonchiò Hermione,
prendendosi la testa fra le mani.
Rimasero
in silenzio per un minuto, persi nei loro pensieri. Hermione
non sapeva nemmeno cosa dirgli, aveva contato di aspettare ancora qualche
giorno, in attesa di un’idea quanto meno opportuna. Draco,
invece, stava elaborando la notizia.
Quando
Hermione fece per parlare lui disse: - Se sarà
maschio lo chiameremo Scorpius.
-
Scusa? Primo, sarà femmina e la chiameremo Rose. Secondo, io non chiamerò mai
mio figlio Scorpius – ribatté subito Hermione.
-
Rose? È banale.
-
Be’, Scorpius invece è molto originale. Pure troppo.
Lui
le prese la mano e la strinse; Hermione appoggiò la
testa sulla sua spalla, sospirando. Quando Draco fece
per baciarla lei lo fermò con una mano sul petto.
-
A te sta bene? Cioè, avere un figlio. Con me. Adesso. È un problema?
Bastò
il sorriso di suo marito come risposta. – Hermione,
no, non lo è. Tutt’altro.
La
fece stendere sul letto e appoggiò la bocca sulle sua, per un bacio, ma lei lo
fermò di nuovo. Gli carezzò una guancia e sorrise: - Non possiamo chiamarlo Scorpius, dato che finirà a Grifondoro.
Draco alzò gli occhi
al cielo. – Taci, Granger. Nostro
figlio sarà Serpeverde e si chiamerà Scorpius. Adesso lasciarti baciare – sussurrò sulle sue
labbra.
-
Dobbiamo dirlo agli altri.
L’attirò
a sé, sorridendo. – Dopo.
Note:
-
Fleur parla così – senza errori e accenti a cavolo – perché ho
supposto che dopo anni con quel povero santo di Bill ormai avesse imparato a
parlare un inglese più che decente!
-
Questa OS non si colloca ad un anno preciso, di sicuro dopo la nascita di Albus e James.
Di corsa perché la valigia mi attende
XD Una OS un po’ tanto stupida per la mia beta Venenum! Visto
che si avvicina ai trenta (???) mi pareva giusto farle
un piccolo pensierino, intanto. Lo so, non è il massimo, appena torno cercherò
di migliorarla! Ti voglio bene, cucciola.
Un grazie gigante a Poison
Spring/Sonia/MaTre/Lucifero/Signorina
Anarchia per averla betata! Povera donna, ma chi te
lo fa fare? C’è Guercio che ti attende! Se trovate errori la colpa è la mia
che l’ho corretta di corsa, I’m so sorry! (Ditemeli, ovviamente. Di sicuro avrò dimenticato i punti alle fine delle frasi e simili XD)
Grazie a tutti, è sempre bello
pubblicare nel fandom di HP <3
Morgana