Serie TV > Distretto di polizia
Ricorda la storia  |      
Autore: elev    30/07/2012    2 recensioni
una variante dell'inizio dell'undicesima serie come (forse) l'avemmo voluta!!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Wind of change
(Dall’inizio di distretto 11)
 
Anna non si è fatta più sentire…da quella lettera che a Luca aveva mandato in frantumi il cuore.
Luca si era buttato nel lavoro, come suo tipico quando voleva dimenticare qualcosa… tutto il distretto era impegnato in un’indagine complicata. Un criminale che per vendicare il figlio, ucciso dalla polizia durante una retata, uccide – a sangue freddo- chiunque gli ostacoli il cammino.
C’è in ballo un borsone pieno di soldi. Corallo l’aveva trovato in uno scantinato.
 
Quella mattina al distretto erano tutti nervosi come al solito, Luca, per non pensare, stava impartendo i soliti ordini ai suoi uomini: - “Barbara e Pietro, stasera andrete voi al club di Corallo… vediamo se ne esce qualcosa ”…
“ Dio, ma sempre con lui…” pensò Barbara trastullando la povera matita che aveva in mano. Ultimamente da sciupafemmine che era, Pietro le sembrava cambiato, si era già sorpresa una volta a confidargli i suoi dubbi, e lui l’aveva ascoltata; non voleva farsi trovare impreparata e quindi, per evitare un ennesimo imbarazzo, se ne stava sulle difensive. In ogni caso. In cuor suo, non capiva come mai, aveva cominciato a stare bene con Pietro. Forse se n’era accorto. Dio! Sia mai!!
“ Vorrei sapere a che cavolo serve stare qui tanto non esce nessuno ” si lamentò Pietro mentre erano seduti in auto davanti al club. “Beh, almeno hai la scusa di mangiarti un panino con me senza che io scappi” scherzò, cinica, Barbara….
“ Hai ragione! Quasi quasi potrei anche approfittarne…avvicinandosi ” replicò lui… “ quanto sei scemo Pietro!...piuttosto vedi di non sporcarmi il sedile….” “ ok ok miss perfettina… “
 
Luca, cercava invano di scacciare i pensieri che oramai avevano imparato a nuotare e occupavano gran parte delle sue giornate. Cercava e pregava di potersi concentrare sull’indagine ma il suo cuore forte e allo stesso tempo fragile glielo impediva. Davanti agli occhi i momenti più felici passati con lei: la rosa e la fotografia che le aveva fatto trovare quella mattina sul tavolo della colazione con quella frase ad hoc (l’unica che gli era barlumata in testa per non cedere all’emozione): “te la ricordi? ”, gli occhi lucidi di Anna prima del suo matrimonio con Carlo (allora non sapeva e non poteva immaginare- anche se lo sperava- che sarebbe finito tutto prima di iniziare e il matrimonio sarebbe stato annullato), l’eco delle sue parole “ non me l’aspettavo, non sei tipo da cerimonie ”… tutto ciò in breve tempo mentre ritornava alla lucidità: “pensa alla strada Lù”, si diceva.
Quella sera aveva mandato Pietro e Barbara al club e lui come suo solito aveva voluto seguire le sue piste.
Mentre le strade di Roma si asciugavano dopo l’ennesimo temporale, Luca parcheggiava l’auto e si incamminava nel parco alla ricerca di quella donna che forse poteva dirgli qualcosa…
Poco dopo un’ombra lo sorprese: “ È lei ” si disse.
“ ferma! ”, lei spaventata, cercava di divincolarsi dalla stretta, Luca l’aveva fermata e la teneva per un braccio. “ Lasciami ti dico! Lo so che sei un poliziotto !” “ Dimmi quello che sai!, dov’è Corallo? ”
Lei, dopo l’ennesimo strattone si trovò libera e prese a scappare mentre dietro di lei il giovane commissario cercava di riprenderla.
Buio pesto… “ ecco mi è scappata ca**o” pensò Luca ritrovandosi improvvisamente davanti ad uno stabile abbandonato. Una porta sbatté…Luca si diresse verso quel rumore, nella vaga speranza di trovare finalmente una risposta alle sue domande.
“ Non sarai mai roba vecchia e lo sai” l’ennesima voce nella sua testa… e con questo entrò.

Percorreva i corridoi bui, alcune tubature perdevano vapore… “ ’do c***o so’ finito adesso” pensò a bassa voce… un’ombra lo sorprese e una voce “ sei finito al posto sbagliato nel momento sbagliato, sbirro! ” nemmeno il tempo di girarsi che un colpo alla nuca lo sorprese.
Le immagini attorno a sé si fecero sempre più sfocate e la testa gli martellava. Luca cercava disperatamente di reggersi in piedi…finché il bruciore della ferita si confuse con il freddo dell’acqua in una pozza a terra qualche metro più in la. Il buio.

"Qui non succede niente e Luca non ha chiamato…. Che facciamo Pietro? ” Sbadigliò Barbara. Lui come risvegliato da un torpore rispose “ mah io chiamo il decimo, vuoi vedere che ci sono novità? ”
- Pronto Ugo? Sì son Pietro…novità da Luca? … come non risponde?! Hai provato a chiamarlo sul cellulare privato? Ugo! …. Non ti agitare arriviamo..! ” e chiuse la telefonata.
Pietro cercando di mascherare la preoccupazione si voltò verso Barbara, lei lo guardava con espressione interrogativa, ma prima che potesse aprire bocca lui le disse “ Luca non si trova ” E mise in moto.
 
Oscurità. Il freddo lo fece sobbalzare con un brivido, seguito da un intenso e pungente dolore, prima che potesse rendersi conto di dove si trovava, Luca si sentì afferrare alle spalle. Cercò di divincolarsi ma, debole com’era, il dolore si impossessò delle sue ultime forze. Nel buio di quella notte qualcuno lo stava trascinando via, qualcuno lo stava portando via. Il suo respiro. Tra la vita e la morte.

Al decimo intanto nessuno aveva avuto il coraggio di andare a casa, Ugo, Pietro e Barbara in agitazione parlavano tutti assieme: il “ ma a nessuno ha detto dove andava? ” di Barbara si confuse con il “ ho provato a contattarlo ovunque, anche a casa l’auto non c’è ” di Pietro. Ugo stava ormai scavando il classico solco nel pavimento camminando avanti e indietro con le mani sul viso, mentre si ripeteva “ma avrei dovuto… ma dove ti sei cacciato, hai sempre voluto fare di testa tua, l’avevo detto io che… “
Vittoria, pallida in viso, contattava tutti gli ospedali della zona…. “ ma volete star zitti che non si sente niente?? ” minacciò tutti gli altri e riprese la telefonata “no mi scusi non dicevo a lei… si lo so….si ma dove…. Oddio… ma chi… d’accordo la ringrazio ”. Mentre chiudeva l’ennesima telefonata, Vittoria, che era sempre stata un po’ la mamma di tutti, con fare calmo ma pur sempre preoccupato, si rivolse ai colleghi con un semplice:
“ Hanno trovato Luca, qualcuno l’ha portato in ospedale ”.
 
L’intero decimo si fiondò quella sera stessa all’ospedale vicino e mentre i medici e le infermiere tentavano di assicurare un minimo di calma all’interno dei corridoi, dopo essersi trovati davanti una decina di poliziotti del decimo, Luca aprì gli occhi.
Cercava di mettere a fuoco il posto in cui si trovava, voltò a fatica il viso verso il comodino: c’erano una vecchia foto e una rosa.
Il dolore delle ferite gli impedivano ancora di ragionare ma i suoi occhi si fecero lucidi e il suo viso riprese colore quando lesse il biglietto messo li accanto:
“ te la ricordi? Visto che non sei mai stato roba vecchia?
Non lo sarai mai.
Ci sono io qui con te.
Anna ”.
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Distretto di polizia / Vai alla pagina dell'autore: elev