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Autore: LittleLoveDream    13/02/2007    6 recensioni
Cosa ha generato l’odio profondo di Draco verso Hermione? Al Ballo del Ceppo il biondo Principe delle Serpi analizza i suoi sentimenti
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LE RAGIONI DELL’ODIO



Tutto è in fermento qui attorno a me. E’ evidente che gran parte dei presenti non ha mai lontanamente partecipato ad un ballo ufficiale; scommetto che questo Ballo del Ceppo resterà per molti l’unico evento paragonabile a quelli che normalmente si svolgono nell’alta società a cui avranno accesso nella loro patetica vita.
Eccola lì.
Non ho potuto non notarla nonostante il suo aspetto sia decisamente diverso da quello che solitamente ostenta quando cammina per i corridoi della scuola con il suo inseparabile carico di libri e con quel fare altezzoso da so-tutto-io . Credo la riconoscerei anche se fossi a chilometri di distanza grazie a quel cipiglio ostinato ed orgoglioso.
Non so descrivere quello che adesso sto provando nel vederla scendere le scale avvolta nel suo delizioso abito blu e con i suoi indomabili capelli stavolta ben raccolti e sotto controllo. Di certo, come ogni volta che la vedo, sento esplodere nell’anima un odio radicato e imponente.
Un odio che parte dalle viscere per giungere dritto al cuore.
Un odio a cui non posso né voglio sottrarmi e che genera in me l’irresistibile dolce impulso di vomitarle addosso il mio disprezzo e il mio rancore.
Una volta, ho letto da qualche parte, su uno di quegli stupidissimi libri, che l’amore e l’odio non sono degli opposti e che tutt’altro essi vadano di pari passo; per essere precisi, in quei noiosi libri si spergiura che l’opposto dell’amore sia l’indifferenza perché l’odio non è altro che amore passato sul rovescio della stessa medaglia.
Andiamo! Non è forse questa una vera e propria sciocchezza?
Merlino! E’ assurdo ma c’è davvero al mondo qualcuno che crede che l’odio celi sempre in sé il timore di perdere l’amore della persona “odiata”? Ridicolo!
Volete sapere cosa ne penso io? Io credo che l’odio abbia troppe sfumature da poter essere così sintetizzato. Si può finire con l’odiare sinceramente, per esempio, coloro che in qualche modo ci hanno prima incantati e poi abbandonati a noi stessi.
E non osate venirmi a dire che sto confermando senza rendermi conto la teoria che tanto mi affanno a criticare!
Odio e amore non vanno di pari passo.
Mai.
Sono due cose diverse.
Per esempio, io odio ogni fibra di quella sporca Mezzosangue e non posso tollerare ciò che mi ha fatto solo pochi anni addietro. Sì la odio, e sopra ogni cosa, odio quel suo atteggiamento che mi ha tratto in inganno.
Odio Hermione Granger anche perché è sempre meglio odiare lei che odiare me stesso: mi ha fatto sentire un’idiota e questo non posso perdonarlo a nessuno.
Ha fatto vacillare la mia autostima , portandomi quasi ad odiare me stesso, quando in realtà, la colpa di tutto è unicamente sua.
Ancora adesso, ad anni di distanza , più ci penso, più sento la mia rabbia alimentarsi!
Lei si è presentata dinanzi a i miei occhi apparendovi per ciò che non è, riuscendo così ad ingannarmi: mi ha fatto sentire stupido, solo ed infinitamente ridicolo.
Lo so, in molti penseranno che sia completamente matto e suppongo che sempre costoro ne saranno via via più convinti se solo ascoltassero la mia storia.
E questo perché? Solo perché quella figlia di babbani neppure è consapevole di avermi arrecato torto!
Eppure io ricordo benissimo come è andata, la ragione del mio odio verso la Mezzosangue ha inizio sul binario nove e tre quarti durante il nostro primo anno di Scuola.
E’ risaputo che lì si riuniscono molti giovani maghi con le loro famiglie, pronti a salutare allegramente amici e conoscenti prima che il treno li conduca ad Hogwarts. Io non stavo più nella pelle; non vedevo l’ora di salire su quel treno e di cominciare la mia brillante vita scolastica. Tranquillo accanto a mio padre e a mia madre con gli occhi della mente immaginavo il mio futuro ad Hogwarts: rispettato da tutti avrei tenuto alto il nome ed il valore dei Malfoy.
Mentre i miei genitori salutavano altri maghi io continuavo fantasticare e mi guardavo intorno cercando, nel il via vai di giovani maghi e giovani streghe che mi circondava, i volti di coloro che avrei voluto come amici. Naturalmente, grazie alla mia spiccata ed incontestabile capacità d’osservazione, non ci avevo messo molto a trovare un soggetto interessante su cui concentrarmi: era una ragazzina che se ne stava ferma a pochi metri da me, con una folta capigliatura castana composta da ricci crespi e ribelli. Nell’assieme ricordo chiaramente di non averla giudicata bella nonostante capace di rapire, senza riserve, tutta la mia attenzione. Suppongo, dopo una riflessione a mente fredda, che a sedurmi fosse stato quello sguardo fiero e dorato nonché la sua postura altezzosa ed elegante.
Era regalità ciò che trasudava da ogni suo gesto ed ogni suo sorriso! Come poter non restarne incantato?
Più ci penso a quella prima volta in cui i miei occhi si posarono su quella sua esile figura, più non posso evitare di riportare alla memoria anche quel prepotente ed indomabile impulso a raggiungerla. Volevo presentarmi a lei in tutto il mio accattivante splendore.
E come non ricordare quella folle esigenza di ascoltare la sua voce.
Appariva così sicura dinanzi a tutto quel trambusto, che pensavo sapesse in anticipo che cosa le sarebbe accaduto sul quel binario: chi avrebbe incontrato, con chi avrebbe parlato e che cosa le sarebbe piaciuto.
Quel sorriso disteso, sicuro ed accattivante sembrava urlare nel vociare eccitato degli studenti e dei rispettivi genitori “io so tutto”.
La osservavo e intanto le mie fantasticherie ruotavano solo intorno a lei: immaginavo di salire sul treno e di cercarla per condividere il vagone, ipotizzavo di incantarla col mio indiscusso fascino e la mia parlantina sciolta, ero certo che, quella ragazza sarebbe diventata una mia amica perché, nella fantasia di ragazzino undicenne tutto è perfetto ed inoltre non sottovalutiamo un innegabile dato di fatto: nessuno che sia sano di mente rifiuta l’amicizia di un Malfoy.
Ma se tutto ciò è ancora così nitido nella mia mente, ancora più chiaro è il susseguirsi degli eventi che in pochi minuti hanno trasformato la ragazzina dagli occhi dorati dal mio personalissimo angelo al mio peggior nemico.
Mio padre da vecchia acuta volpe che è aveva seguito il mio sguardo e sghignazzava compiaciuto. Io ricordo di aver alzato su di lui i miei occhi grigi perplesso mentre nello stesso istante, il grande Lucius Malfoy si chinava su di me per indicarmi con un cenno del capo la ragazza che aveva rapito tutto il mio essere.
“Hai lo sguardo lungo Draco!” aveva cinguettato tutto allegro dopo un pò ed io, da stupido, mi sono sentito al settimo cielo perché la ragazza che aveva catturato la mia anima aveva in qualche modo, che in quel momento non ero riuscito a comprendere, suscitato l’approvazione di mio padre.
“Fare le giuste amicizie è fondamentale. Questo sarà il tuo primo anno ad Hogwarts ed è importante riconoscere le persone più affini al nostro rango. Non sai quanto mi renda orgoglioso sapere che mio figlio riesca a riconoscere all’istante un Mezzosangue quando lo ha a tiro” aveva sentenziato tutto soddisfatto suscitando le risate divertite del gruppetto di Purosangue in cui ci trovavamo.
Sì, era accaduto tutto in un attimo; il mondo mi era caduto addosso e la mia vista si era ampliata andando ad inglobare non solo la ragazzina ma anche coloro che l’accompagnavano. Se solo non mi fossi limitato ad osservare lei l’avrei capito subito e quei sentimenti non sarebbero mai comparsi.
I suoi genitori si guardavano attorno spaesati quasi intimoriti. I loro occhi fuori dalle orbite segnalavano in modo allarmante che non avevano mai avuto molto a che vedere con la magia.
L’ondata di delusione che mi ha avvolto subito dopo aveva generato in me una prepotente rabbia che era andata accentuandosi quando, col passare dei mesi a scuola, la ragazza di cui adesso conosco bene il nome, che per inciso è fastidioso come colei che lo porta, ha preso a diventare l’inseparabile amica di Harry Potter ( il primo stupido che avesse avuto il coraggio di rifiutare la mia offerta di amicizia con estrema arroganza e sbeffeggiandomi dinanzi ad altri) e di quel traditore del sangue di Ronald Weasley di cui per giunta suppongo sia finita con l’innamorarsi.
Peccato che la Mezzosangue non abbia ancora compreso che Lenticchia è così stupido da aver difficoltà persino ad accorgersi della sua stessa esistenza, figuriamoci se possa solo lontanamente capire quello che l’amica secchiona prova per lui, nonostante sia piuttosto palese.
Come è strano il destino!
Credo che si possa parlare in questo caso di Giustizia Divina, non trovate anche voi?
Ma lasciamo perdere, voglio proprio vedere come reagirà Weasley quando la vedrà con Krum tutta raggiante.
Scommetto che la odierà proprio nello stesso modo in cui lo sto facendo io adesso, ma la sua sarà gelosia, mentre come ho già detto, per me è tutt’altra faccenda: che esca e faccia ciò che vuole con chi vuole purché si tenga alla larga da me.
Strano come possa, una persona che per qualche manciata di minuti sembrava destinata a divenire fondamentale, trasformarsi poi nella tua peggior nemica!
Ma alla fin fine, che colpa posso avere io in tutto questo se è stata lei, Hermione Granger, a sedurmi atteggiandosi da Purosangue quando di puro non possiede assolutamente nulla!
Deridetemi pure, so bene a cosa state pensando, ma tenete conto che l’odio per gli altri non è così semplice da comprendere; continuate pure a pensare che sia più facile rendersi conto dell’odio per qualcun altro piuttosto che accettare che quello stesso odio è rivolto verso sé stessi.
Sì, pensatelo pure se ciò vi rende felici.
Pensate anche che il mio odio non sia sano.
Tanto per me tutto quel che pensate conta poco, perché io sono Draco Malfoy, ovvero l’unico al mondo in grado di conoscere davvero cosa si cela dentro il mio ristrettissimo cuore.
Ma adesso basta!
Pensare alla Mezzosangue mi ha già rubato troppi minuti, ed io voglio godermi questa festa e farmi due risate dinanzi a quella so-tutto io e al suo amico Sfregiato nel momento in cui con la loro goffaggine andranno ad aprire le danze.
La notte è giovane!
Io sono giovane!
E’ tempo di cominciare a divertirsi sul serio.
  
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