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Autore: Olimpia_Winchester    30/07/2012    5 recensioni
Ok, questa è una parodia a dir poco strana. Ci sono perfino le foto! Ho rifatto la 1x01 con la mia mente malata (e pervertita) e ho messo perfino le immagini! Ringrazio mia cugina Clara per avermi prestato le bambole che in questa fan fiction hanno fatto Sam, Dean, Jessica, lo Spirito, le poliziotte e la vittima. Ebbene sì, perchè le foto della fan fiction le ho scattate io e le bambole attrici sono sue!
Spero che questo delirio sia di vostro gradimento! [P.S. Non adatto ai bambini per nessun motivo, anche se è fatto con bambole NON è una fan fiction per bambini, anzi ...]
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione
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Sam e Jessica stavano dormendo dopo una lunga serata passata a ballare alla festa di Halloween, quando ad un tratto il ragazzo sentì un rumore di passi proveniente dal piano di sotto e senza curarsi delle sue condizioni scese le scale.  
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“Chi sei tu?”
“Un maniaco sociopatico che si diverte ad entrare nelle case altrui di notte!” Rispose l’altro con strafottenza. Sam non riusciva a vedere la sagome nel buio, ma di certo era un maniaco sociopatico, quindi decise di attaccarlo. Era molto bravo nella lotta, ma la stanchezza prese il sopravvento e il maniaco riuscì a metterlo a terra.
“Non capisco come tu possa essere così in forma senza fare allenamento.” Allora Sam capì che aveva davanti suo fratello, Dean, e dato che gli voleva molto bene gli diede un pugno in faccia e invertì le posizioni: lui sopra e il fratello sotto.
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“Dean. Come stai? Cacci ancora? Che succede?” Chiese Sam senza alzarsi dal fratello.
“Sto benissimo, guarda, io sono più bravo di te in tutto eppure mi hai messo KO. Non vedi che sono senza braccia?” Il ragazzone guardò meglio il fratello e notò che gli mancavano due braccia. Stava per dire qualcosa, ma Jessica fece il suo ingresso.
“Sam? Tu … Tu mi stai tradendo! Perché sei in quella posizione? Con chi lo stai facendo?” Jessica era sconvolta, e aveva le sue ragioni ad esserlo, pensava di aver scoperto il suo futuro sposo in un atto sconcio con un’altra donna.  
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"Ehm, Dean, lei è Jessica, la mia ragazza.” Sam si alzò da Dean e Jessica capì che era solo suo fratello e tirò un sospiro di sollievo, poi accese le luci.
“Ma quant’è bona!” Esclamò Dean, vedendo Jessica, poi si tappò subito la bocca.
“Comunque ti devo dire una cosa in privato, Sammy.” Si ricompose.
“No, qualunque cosa hai da dirmi puoi dirla davanti a lei.”
“Ok, allora, ieri sera al bar ho conosciuto una tipa, poi siamo andati in camera mia e dovevi vedere che roba, era una forza della natura, mi faceva gemere come un …”
“Jessica, è meglio se ci lasci soli.” Sam cacciò la ragazza gentilmente, guardando male il fratello che ancora una volta gli aveva fatto fare una bellissima figura. 
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  “Quindi papà è scomparso.” Realizzò Sam, quando il fratello finì di parlare.
“Stava cacciando uno spirito e … Ascolta!” Aprì il bagagliaio della macchina, che era colmo di scatolette chiuse, che Sam squadrò attentamente.
“Preservativi?” Chiese, sconvolto.
“Ma taci, non è quello che ci interessa!” Dean alzò lo scompartimento segreto e subito un sacco di armi brillarono nel buio.
“Hai svaligiato l’armeria! Ma ce l’hai il porto d’armi?”
“Certo fratellino che ho il porto d’armi. Ho la faccia di uno che ce l’ha? Sono solo entrato nell’armeria con una vecchia pistola di Bobby e ho detto: fermi tutti, questa è una rapina! E ho rubato le armi.”
“O … Okay. Cos’è che devi farmi sentire?”
“Ascolta!” Dean accese una specie di walkie-talkie e partì “Non posso mai tornare a casa …”
“Non ha ricevuto una buona istruzione, si dice “Non posso più tornare a casa …”!” Esclamò Sam, scuotendo la testa.
“Già è quello che ho notato anche io, se papà è incappato in uno spirito del genere è davvero in pericolo, mi serve il tuo aiuto!” E così i due fratelli partirono nella loro Chevy Impala del ’67.   

“A quando risale la morte dell’ultima vittima dello spirito?” Chiese Sam, curioso.
“A ieri sera, ho anche una foto … Nella prima sono in auto, nella seconda lui è morto.”
“Oddio, ma non so se fa più paura lei o lui!”

 


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“Io opto per lui.” Rispose serio il fratello. Squillò il cellulare di Sam e partì la canzone:
‘Ero in bottega, che lavoravo, ma non pensavo, alla prigione, ma un brutto giorno, la polizia, mi portò via, da casa mia …’ Mentre la canzone proseguiva qualcuno suonò alla porta, andò ad aprire Dean, che aprì la porta con la testa, dato che era senza braccia.
“La dichiariamo in arresto!” Due donne presero Dean e lo portarono via, in centrale. 
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"Ha ragione la canzone, non credo che Dean pensasse alla prigione!” Disse Sam, dopo aver chiuso la chiamata con un tizio che aveva sbagliato numero. Decise che avrebbe indagato da solo.
 
Si trovava in macchina quando improvvisamente lo spirito arrivò. Aveva scoperto che la donna si era suicidata dopo aver ucciso i propri figli.
“Mi trovi carina?” Chiese lo spirito, ammiccando.
“No, sei un ciospo.” Rispose Sam, che era un tipo fedele.
“Risposta sbagliata!” Lo spirito si arrabbiò e cerco di uccidere Sam, mentre urlava “Non posso mai tornare a casa!!!!!!”  
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"Cos’è sta roba?” Chiese lo sceriffo, buttando sul tavolo un quaderno che Dean conosceva bene. Il quaderno delle avventure sessuali del padre, con qualche appunto breve sugli spirito o sui demoni.
“Non ne ho la più pallida idea.” Rispose prontamente, mentendo.
“Si invece, sei figlio di un maniaco sociopatico che si diverte ad entrare nelle case altrui di notte! Sei figlio di chi ha scritto questo libro!”
“Accidenti! Come avete fatto a sapere quella del maniaco sociopatico?” 
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“Non posso mai tornare a casa!!!!!!”
“Ho capito che non sei andata a scuola, puoi finirla!!”
“Non posso mai tornare a casa!!!!!!”
“Ma basta! Adesso ti porto io a casa, così vediamo!”
“Noooo, non posso mai tornare a casa!!!!!” Sam, arrabbiato, accelerò, poi entrò nella casa insieme all’Impala, che restò illesa.
“Io … Sono a casa.” La donna sembrava stupita.
“Certo stronza, che credevi?” Rispose Sam, mentre una goccia d’acqua gli cadeva sul naso.
“Ma questa casa è così malridotta che piove dentro?!” Poi si accorse che l’acqua veniva dal bagno di sopra e che dei bambini stavano scendendo le scale …
“No! È colpa tua!” Lo spirito cercò un’ultima volta di uccidere Sam, ma venne fermato da Dean.
“Che fai?” E la buttò addosso ai suoi figli, che la presero e la portarono via.
 
“Come hai fatto a scappare dalle poliziotte?”
“Scusa il ritardo, ma lo sceriffo aveva scoperto il libro delle avventure sessuali di papà e voleva provarne qualcuna con me …” 
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“COSA? Io stavo morendo e tu te la spassavi?”
“Certo. Eccoci a casa tua, salutami Jessica …”
“Ciao, Dean.” Sam entrò in casa e si buttò sul letto ma vide al soffitto Jessica.
“DEEEEAAAAAAAAAAN!!!!” Urlò, tra le lacrime. Il fratello entrò subito in casa. 
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“Ma non eri partito?” Chiese Sam, curioso.
“No, sapevo che sarebbe successo qualcosa.”
“Come mai?”
“Ehi amico, non sei l’unico che ha dei poteri psichici.” 
  
   
 
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