Prologo - Estranei

Ho sempre creduto nelle anime gemelle, sin da piccola. Pensare che da qualche parte, nel mondo, ci sia qualcuno che sia fatto apposta per me, e solo per me, mi rende felice. Certo, dopo diciotto anni di vita ed esperienze del tutto scoraggianti in campo amoroso, le mie certezze sull’anima gemella iniziavano a vacillare.

Finché, il tredici febbraio, due parole sono entrate nella mia testa e nel mio cuore, per non uscirne più: Devon Williams.
Lui, capitombolato nella mia vita proprio quando stavo perdendo ogni fiducia.  Non avrei mai dimenticato quel nome. Nemmeno dieci anni dopo quando, all’età di ventotto anni, sarei morta.
 

Mi chiamo Irene, e questa è la storia della mia vita… senza di lui.
 

* * *
 

Ho sempre pensato che le anime gemelle non esistessero. Che fossimo destinati a stare con la persona di cui ci saremmo innamorati, e che comunque ci saremmo innamorati proprio di quella persona per fattori del tutto estranei alla predestinazione delle anime. Due persone si incontrano, due anime provano a conoscersi e, se le cose funzionano, si va avanti, si diventa amici, confidenti, amanti e se si è fortunati ci si innamora l’uno dell’altra. 

Mai avrei pensato che due semplici parole mi avrebbero fatto cambiare idea: Irene Desideri.
Non avrei mai dimenticato quel nome. Nemmeno un anno dopo quando, all’età di ventun anni, sarei morto.
 

Mi chiamo Devon, e questa è la storia della mia vita, passata ad amare lei… dopo la mia morte.