''Amare non significa trovare la perfezione, ma perdonare terribili difetti.''

Apro gli occhi infastidita dalla luce che attraversa le tende della mia camera. 

E' Domenica, forse una normale.. Mi alzo piano dal mio letto cercando di non far rumore visto l'ora prematura. Mi dirigo in cucina tentata da una tazza di caffè fumante...

Mi accorgo di un bigliettino sul tavolo.

'' Bambina mia, sono partito con amici questa mattina molto presto. La casa è nelle tue mani fino al mio ritorno, Mercoledì. Stai attenta, non aprire agli sconosciuti, prenditi cura di Conan e ricordati che ti voglio bene.'' 

<< Papà, non sono più una bambina. Ho 18 anni.. >> sussurro arrabbiata.

 << Oh buongiorno Ran.. >> mi accorgo solo ora del piccolo Conan intento a divorarsi un cornetto fumante. 

<< Buongiorno a te, Conan.. Come mai già in piedi? Di solito la Domenica sei così dormiglione.. >> 

<< Oh, oggi devo andare a casa del dottor Agasa per testare un nuovo gioco.. >> 

<< Ah, allora sarò costetta a restare tutto il giorno da sola! >> sorrido malinconia all'idea. 

<< Mi dispiace Ran.. >> dice il piccolino. 

<< Non preoccuparti >> dico scompigliandogli i capelli color corvino, tanto somiglianti a quelli di Shinichi.. Troppe volte mi sembra siano due gocce d'acqua.. Ma poi in un modo o nell'altro riesce sempre a farmi cambiare idea.. 

 Decido di uscire per una passeggiata al parco. Ho accompagnato Conan a casa del dottor Agasa raccomandandogli di non recare troppo disturbo, ma credo sia abituato alla sua presenza tanto assidua! Osservo tanti bambini rincorrersi per il parco di Beika, mi ricordano tanto i momenti passati con Shinichi.. 

<< Ran!! Vieni qui.. >> mi dice un allegro Shinichi! 

<< Si, cosa c'è? >> 

<< Giocheresti con me a palla?>>

<< Ma io sono una bambina! >>

<< Allora andiamo sull'altalena! >> mi dice correndo verso essa. 

<< Aspettami!! >> 

 Ritorno a casa, ora mai sono le 12, il mio stomaco iniza a brontolare e non è un buon segno! 

Mi fermo alla cassetta delle lettere, ne predo il contenuto e salgo sul per le scale arrivando in casa.. 

Lettere di casi da risolvere, fan impazzite, gas, luce.. Anonimo. 

Getto le altre sul divano per concentrarmi su quella anonima. Priva di indirizzo. Priva di mittente. La apro cautamente, ho paura del suo contenuto. 

'' Cara Ran,

Forse non ho il diritto di scriverti queste cose. Forse non dovrei raccontarti tutta la verità. '' 

Ma a cosa si riferisce?! 

'' Si, si tratta di Shinichi.. O per meglio dire del tuo fratellino Conan. Sono una patetica vigliacca a scriverti queste cose, mia cara Angel. E pure non me ne pento affatto.'' 

C-cosa? Perché questa lettera? 

'' Tutto partì da un giorno, anzi quello che doveva essere il VOSTRO di giorno. E pure lui ti ha lasciata li, tra le persone. Sola, innamorata. Shinichi quella sera ha visto cose che non doveva. Ha rischiato la sua vita. Hai sempre detto tante cose riguardo Shinichi al tuo caro Conan, del tutto ignara della verità. Shinichi e Conan sono la stessa persona.

Se vuoi sapere altro, perché non fartelo raccontare da lui? Ormai il peggio è passato. Se ti ama davvero, dovrebbe essere coraggioso.

Sharon Vineyard'' 

Io mi accascio a terra. Il mondo si ferma non curante del mio dolore. Corre veloce, spietato. 

Eppure io sono in mobile, nella stessa posizione da 10 minuti buoni. 

- Reagisci Ran, in fondo sapevi una mezza verità. - 

Ma saperlo da altre persone e non dalla persona desiderata fa tutto un altro effetto.. 

Per essere il primo capitolo spero di ricevere almeno una recensione >.< 
Grazie a chi leggerà questa misera storia che ho deciso di scrivere!
Baci.

Nadia