Giochi di Ruolo > D&D - Forgotten Realms
Ricorda la storia  |      
Autore: Elly    13/02/2007    2 recensioni
Lei,un'halfling cicciottella dai grandi occhi scuri e dal carattere irascibile.
Lui,un elfo narcisista e pieno di sé.
Insieme,una storia d'amore che supera anche l'ostacolo della razza.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
untitled


“ Cosa può significare sentirsi piccolo
Quando sei il più grande sogno il più grande incubo

Siamo figli di mondi diversi una sola memoria
Che cancella e disegna distratta la stessa storia ”


(“Ti scatterò una foto”-Tiziano Ferro)

***********************************


Arshal aumentò il passo,per avvicinarsi a Meredith,che marciava irata verso non si sa quale meta.
Le si affiancò,con l’intento di rabbonirla,almeno un poco.
Questa volta aveva torto marcio e lo sapeva benissimo.

-Ehi...ehi,aspetta! Lascia almeno che ti faccia delle scuse...-

L’halfling si voltò verso il compagno,gli occhi scintillanti di rabbia a malapena controllata.

-Scuse?-

Sibilò,mentre la lunga chioma castana ondeggiava al venticello primaverile.
Trasse un lungo respiro,cercando di controllarsi.

-Tu e Gaston...perché avete litigato di nuovo?! E per giunta in mezzo alla piazza!-

Arshal deglutì,incerto su cosa dirle.

-Ma poi perché...perché mi avete tirata in mezzo?! Io cosa diavolo centravo,eh?-

Meredith sentì le lacrime premerle sugli occhi e fece una pausa,nel vano tentativo di rimandarle indietro.
Arshal si guardò con insistenza i piedi,in imbarazzo.

-Ero arrabbiato-

Disse in un soffio,mentre Soran,il cervo di Meredith,sbuffava infastidito accanto alla padrona.

-Non volevo dire che...insomma...-

-Che cosa non volevi dire?!Che sono solo un druido fallito e che la do a tutti?-
-Io NON ho mai detto questo!-

Sbottò Arshal,cercando di arginare la sfuriata della ragazza.

-No,ma é quello che hai lasciato intendere!-

Urlò a quel punto Meredith,prima di scappare tra la boscaglia,che sembrava aprirsi al suo passaggio.
Arshal tentò di seguirla,ma il terreno era troppo impervio e ben presto si rese conto che era impossibile raggiungere la giovane halfling.
Tornò sul sentiero,lo sguardo fisso a terra mentre una sgradevole sensazione gli attraversava le membra.
Non voleva offenderla,in fondo lei era una delle compagne a cui era più affezionato.
Un sorriso amaro gli spuntò sulle labbra.
Non erano mai andati troppo d’accordo,in verità.
Litigavano in continuazione per via del cervo di lei,Soran,che lui minacciava ogni volta di mangiarsi.
Sapevano entrambi che era solo uno scherzo,ma se Meredith era di cattivo umore,poteva arrivare anche alle mani.
L’elfo si portò inconsciamente una mano sul petto,nel punto in cui poco tempo prima c’era un livido,causato da una delle liti che aveva avuto con l’halfling.
No.
Non aveva affatto un carattere facile.
E la mente tornò al giorno in cui si erano incontrati per la prima volta....

“Arshal imprecò,incespicando tra il fitto sottobosco che gli rendeva quasi impossibile il passaggio.
Tezurn ridacchiò,tranciando di netto con la spada un paio di rami troppo ingombranti,che caddero a terra con un sonoro crac.

-é inutile che ridi-

Biascicò Arshal,irritato,mentre un graffio gli percorreva la guancia destra.

-Io sono un elfo delle pianure!-

Aggiunse,muovendo un piede per liberarsi dalle sterpaglie.

-E se c’é una cosa che non sopporto é dover passare per i boschi...soprattutto se abbiamo fretta!-

Tezourn sospirò,scrollando le spalle.

-Questa é la via più breve-

Disse semplicemente grattandosi il mento,su cui faceva capolino una barba vecchia di alcuni giorni.

Arshal si limitò a sbuffare infastidito.
Improvvisamente una voce destò la sua attenzione,distraendolo momentaneamente dal problema “bosco”.
Tezourn non aveva udito nulla e continuava camminare tra le sterpaglie.
Ashal rimase interdetto per un momento,ma poi decise di seguire quella voce melodiosa che aveva destato la sua attenzione.
Si mosse il più silenziosamente possibile tra i cespugli,fino ad intravedere una piccola radura,riparata da tutti i lati dalla foresta e un’alta parete di roccia,dalla quale sgorgava un ruscelletto d’acqua.
Attorno ad esso erano riuniti moltissimi animali,delle specie più diverse,che ascoltavano il canto tranquilli,come se la loro rivalità per la sopravvivenza in quel momento non importasse.
Al centro del piccolo gruppo stava una ragazza,i piedi immersi nell’acqua del ruscello, intenta ad accarezzare i due lupi che le si erano accucciati vicino.
Sembrava che non si fossero accorti della sua presenza.
Arshal cercò di avvicinarsi un poco di più,ma,neanche il tempo di fare un passo,che il canto si interruppe bruscamente,i lupi alzarono la testa,ruotando le orecchie verso di lui.
Arshal sospirò.
Avvicinamento fallito.
Aveva ancora moltissimo da imparare.
La ragazza si alzò in piedi,circospetta e mosse qualche passo nella sua direzione.
Indeciso sul da farsi,Arshal restò immobile,almeno finché non sentì qualcosa che lo spingeva ,non molto gentilmente, allo scoperto.
Mentre si faceva strada tra il fogliame,sempre con il qualcosa che premeva contro la sua schiena,inciampò e cadde riverso a terra,ai piedi della ragazza che stava spiando.

-Ehm...ciao-

Disse in imbarazo,ruotando il capo per poterla vedere in viso,anche se era ancora a terra.
La ragazza lo osservò con un’espressione di antipatico fastidio dipinta sul volto.
Arshal si alzò in piedi,per potersi scusare in maniera più opportuna,ma notò che le proporzioni,tra loro,erano del tutto sbagliate.
La ragazza,infatti,gli raggiungeva a malapena la vita e lo stava osservando da sotto in sù,con l’aria imbronciata.

-Piacere...ehm...Arshal,elfo delle pianure...-

Le porse una mano che lei non prese.
Arshal tossicchiò in imbarazzo.

-...ci tengo a precisare che non sono un guardone,semplicemente...sono stato attirato qua dal tuo canto...-

La ragazza era vestita con abiti molto semplici: una casacca bianca di stoffa grezza stretta in vita da una corda di canapa e un paio di pantaloni marroni,chiusi in stivali di cuoio dello stesso colore.
Era ben proporzionata,ma non si poteva certo definire snella,anzi!
Le curve del suo corpicino erano morbide e il viso paffuto.
Nonostante questo,era graziosa.

-Non credevo che fossi una bambina...-

Mormorò Arshal,adocchiandole però il seno,decisamente troppo sviluppato per una bimba.

-Non sono una bambina. Sono un’ halfling.-

-Ah...-

All’improvviso un cervo si accostò all’halfling,con sguardo minaccioso.
Arshal gli fissò le corna e all’improvviso capiì.

-Allora eri tu che mi hai spintonato fuori dal mio nascondiglio!-

Esclamò,incrociando le braccia.

-Non mi sei per nulla simpatico-

Aggiunse.

-Soran non ha fatto nulla di male...sei tu che sei in torto-

Puntualizzò la ragazza, accarezzando il cervo.

-Scusalo Meredith...-

Disse una voce dietro di loro,mentre Tezourn appariva tra il fogliame,il volto illuminato da un sorriso.

-Non sa cosa sia l’educazione-

Meredith guardò interrogativa il nuovo arrivato,poi alzò le sopracciglia.

-Tu...eri un allievo di Dente Tremulo! Ti ho visto poche volte ma...-

-Sei venuta in queste terre per il solstizio di primavera?-

L’halfling annuì.

-Certo. Devo partecipare alla riunione del circolo druidico-

Mostrò un medaglione d’ambra,nel quale era incastonato un rametto di vischio.
Tezourn sorrise gentilmente,stupito.

-Mi ricordo quand’eri una bambina,sempre dietro al grande maestro...sono contento che alla fine tu sia riuscita a diventare un druido a tutti gli effetti.-

Arshal diede un colpo di tosse,per richiamare l’attenzione.

-Oh sì,dimenticavo...questo é Arshal,il mio compagno di viaggio...siamo in missione anche noi perché...-

-...c’é qualcosa che turba l’equilibrio naturale di questo luogo...lo so-

Terminò per lui Meredith,sospirando.

-Si,infatti...e siamo già in ritardo...-

Biascicò Arshal,muovendo qualche passo verso la foresta.
Meredith aveva uno strano effetto su di lui.
Da una parte lo incuriosiva quella buffa creaturina,dall’altra lo infastidiva moltissimo.
Tezourn scrollò le spalle,alzando gli occhi al cielo.

-Sono felice di averti rivisto. Porta i miei omaggi a Dente Tremulo-

E seguì il compagno. Tempo di fare pochi passi che Meredith li raggiunse,per nulla ostacolata dalle sterpaglie che,se a loro arrivavano alle caviglie,a lei raggiungevano le ginocchia.

-Portatemi con voi-

Disse tutto d’un fiato.
Arshal spalancò la bocca per ribattere,ma l’amico fu più svelto.

-Perché vuoi venire con noi?-

-Perché voglio capire cosa sta succedendo...e se é davvero una cosa grave come penso portarne notizia al mio maestro-

Restò in attesa di una risposta,i lunghi capelli castano scuro che ondeggiavano al lieve venticello.

-Va bene. Puoi seguirci-

Disse infine Tezourn,provocando una smorfia sul volto di Arshal.”


Meredith,seduta sotto un albero secolare,la testa appoggiata sulle ginocchia,sorrise a quel ricordo.
Non si era fatta una grande impressione di Arshal all’inizio.
Tezourn le piaceva come persona,essendo stati entrambi allievi di Dente Tremulo,ma il compagno era stato mandato a svolgere una missione per conto del circolo druidico e lei era stata mandata alla città di Arkaon insieme ad Arshal.
Ne avevano passate tantissime da allora ma non ricordava una sola volta in cui non avessero battibeccato.
Accarezzò il muso di Soran,in piedi accanto a lei,che socchiuse gli occhi soddisfatto.

-Cosa facciamo?-

Domandò Meredith,osservando incuriosita il via-vai cittadino,a cui lei non era affatto abituata.

-Mh...ormai é quasi sera...forse ci conviene cercare una locanda dove alloggiare...la persona a cui dobbiamo vendere gli infusi del circolo druidico può aspettare fino a domani,no?-

Propose Arshal,indicando una locanda che sembrava abbastanza alla portata dei loro risparmi.
Meredith scrollò le spalle.

-In effetti comincio ad avere fame...e poi abbiamo bisogno di un bagno-

Disse,battendosi un poco gli abiti,per togliere lo strato di polvere più superficiale.

-Allora é deciso-

E si avviarono verso la locanda,dove vennero accolti da una signora piuttosto in carne,che li guardò con aria bonaria.

-Benvenuti stranieri...di cosa avete bisogno?-

-Grazie,Signora...io e la donzella qui presente vorremmo cenare e poi fare un buon bagno,se é possibile...-

-Certo!Vi fermerete anche per la notte?-

Arshal annuì stancamente.
La fatica del viaggio cominciava a farsi sentire ed era tutto indolenzito.

-Molto bene...allora una camera per i Signori e la cena...perfetto!-

Fece per allontanarsi,ma Meredith e Arshal,all’ultima frase,sobbalzarono stupiti.

-Come sarebbe... UNA camera?!-

La Signora li guardò perplessa.

-Ma...non siete marito e moglie?-

Arshal e Meredith si guardarono,arrossendo all’istante ed esclamando all’unisono:

-NO!-

-Come posso essere sua moglie?! Sono alta la metà di lui!-

-L’altezza giusta per...-

Commentò un garzone appena rientrato nel locale,ma non riuscì a terminare la frase perché l’Ostessa si batté una mano sul ventre,sinceramente divertita dall’imbarazzo dei due.

-Signorina mia cara,ne ho viste tante di coppie strane che ormai non mi stupisco più di niente!-

Continuò a ridacchiare mentre segnava due camere separate.

-Bene...fanno tre monete d’oro a testa,contando anche il pranzo di domani...pagate subito o...-

Meredith cominciò a frugare nello zaino alla ricerca del sacchetto con le monete,ma Arshal fu più veloce e buttò sul banco sei monete d’oro.

-Pago subito,così ci togliamo di dosso il conto...-

-Ma...la mia parte..tu...-

Balbettò l’halfling,spalancando gli occhi neri come il carbone.

Arshal sorrise.

-Non saranno tre monete d’oro a mandarmi sul lastrico-

-Allora avevo ragione io! Siete Marito e moglie!- “

Arshal rise a quel ricordo.
Si erano trovati entrambi in imbarazzo dalla schiettezza dell’Ostessa ma,ripensandoci ora,l’immagine di lui e Meredith sposati non provocava imbarazzo o fastidio,ma una dolcezza infinita.
Sentì una mano che gli batteva sulla spalla e poco dopo gli si affiancò Gaston.

-Ehi...-

-Ehi...-

Gli fece eco Arshal,con un sospiro.

-Mi dispiace per prima-

Disse Gaston,togliendosi un ciuffo color del cielo dagli occhi.

-Lascia stare...é a me che dispiace...ma si sa,i rapporti tra noi membri del gruppo sono sempre stati un poco...burrascosi-

Sospirò Arshal.

-Non sei riuscito a farle le tue scuse,vero?-

Domandò ad un tratto Gaston,pur sapendo che era una domanda retorica.

-No. é scappata via,arrabbiata come non mai-

-A ragione oserei dire...stavolta te la sei cercata...-

-E quando mai...-

Sbuffò Arshal,infastidito da quella sottolineatura.

-Comunque,tanto perché la cosa ti sia chiara-

Disse Gaston,con voce dura.

-Io non me la faccio con Meredith,uno perché non é assolutamente il mio tipo,due...perché ho la sensazione che lei sia già innamorata di qualcun altro-

Arshal spalancò gli occhi,mentre spuntava all’altezza dello stomaco quella nota sensazione di disagio,dal nome ‘gelosia’.
In effetti era proprio così che aveva fatto conoscenza con Gaston.

“ -Mi dispiace,Meredith...ho perso il torneo di tiro con l’arco e con lui anche le monete d’oro che mi avevi imprestato per partecipare...-

Disse Arshal,facendosi piccolo piccolo.
Meredith scrollò le spalle.

-Fa niente-

Disse,ruvida.

-Hai fatto del tuo meglio-

Camminarono per le strade di Arkeon,senza una meta precisa,finché la loro attenzione non fu catturata da un bardo che,seduto in strada,cercava di far fermare le persone ad ascoltare la sua musica.
Sulla mano destra faceva mostra di sé un’abbondante fasciatura,macchiata in parte da sangue.

-Venite,signori,ad ascoltare la storia del grande Guerriero della luce!-

Cercava di far finta di nulla,ma si vedeva che la ferita alla mano gli procurava dolore.
Meredith gli si avvicinò,la cassa degli infusi curativi sotto il braccio.

-Vieni,andiamo vi...Meredith?-

-Quella ferita va curata-

Rispose semplicemente l’halfling,cercando la boccetta giusta da somministrare a quel poveraccio.

-Ma...ma é un barbone qualunque! Lascialo perdere,no?-

Il bardo,intanto,ascoltate le parole dei due,si rivolse alla ragazza con sguardo supplichevole.

-Oh,bella fanciulla...si,curami...te ne sarò grato per la vita!Ti seguirò ovunque,ti...-

-Bevi questo!-

Esclamò Meredith,insensibile alle parole del mezz’elfo dai lunghi capelli blu*probabilmente tinti*.
Il bardo non se lo fece ripetere due volte e inghiottì il contenuto dell’ampolla,provando un’immediato sollevo alla parte lesa.
Si Sfasciò la mano e vide che la ferita si era cicatrizzata del tutto,lasciando solo un segno rossastro.

-Hai perso il pollice...-

Constatò Meredith,provando pietà per quel mezz’elfo che,senza preavviso,le prese le mani.

-Non ho mai conosciuto una ragazza più graziosa e gentile e...-

-E attento a come parli...amico!-

Si intromise Arshal,pizzicando con forza la ferita appena guarita del mezz’elfo,costringendolo a mollare le mani di Meredith.

-AHU...MI fai Male IDIOTA!-

-Proprio quello che voglio...-

-Lasciami!-

Arshal strinse di più,provocando un ululato da parte del bardo.

-Basta tutti e due!-

Esclamò Meredith,mollando un pugno ad Arshal in piena faccia.

-Razza di idiota! Si può sapere cos’hai da attacar briga con tutti?!-

Poi,rivolgendosi con gentilezza al mezz’elfo.

-Qual’é il tuo nome?-

-Gaston- “

-Io non sono innamorato di lei-

Asserì l’elfo,giocherellando con un lembo della sua camicia.
Gaston sollevò un sopracciglio.

-No?-

Domandò,con naturalezza.
La mente di Arshal voleva rispondere no.
Rispondere che era una follia amare qualcuno di un’altra razza...soprattutto se quel ‘qualcuno’ era alto la metà di lui.
Però la lingua rifiutava di muoversi.
Gaston sorrise leggermente.

-Lo immaginavo-

Commentò,prima di aumentare il passo e superare Arshal.
Si fermò solo un momento per guardarsi indietro,con l’espressione di uno che non ammette repliche.

-Và da lei-

E senza poter fermarsi a pensare,Arshal si ritrovò a correre in direzione della foresta in cui si era rifugiata Meredith.

“ -Che bello incontrare qualcuno alla propria altezza!-

Meredith sorrise davanti a Rif,un halfling poco più alto di lei,che era stato incaricato dal veggente di smeraldo di accompagnarli in giro per la città.
Meredith gli sorrise in risposta,Arshal invece sbuffò.

-Anche a me ha fatto piacere conoscerti...-

Rispose con calcolata dolcezza.

-Accidenti...mi spiace doverti già salutare...insomma...ora che incontro finalmente un’halfling femmina...oltretutto anche bella...-

Meredith arrossì di piacere,portandosi meccanicamente una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

-Non vorresti...non vorresti unirti a noi?Il mio gruppo sta andando verso est...mi farebbe piacere se...-

-Che Coos???umpf!-

Arshal non riuscì a finire la frase,perché Gaston l’aveva bloccato ,mettendogli una mano davanti alla bocca.

-Lascia parlare lei. Questo non é affar tuo-

Meredith gettò una veloce occhiata ai suoi compagni,che facevano finta di niente e si guardavano in giro.

-Mi farebbe molto piacere...-

Arshal spalancò gli occhi dalla sorpresa.

- ‘Sta scherzando...?’-

-Però...non posso proprio lasciare il mio gruppo...perché...bhé...-

Rif scosse la testa,con un sorriso.

-Non ti preoccupare. Capisco perfettamente!-

Dopo queste parole si congedò e i tre compagni rimasero soli.

-Mpf! Per me potevi anche andare!-

Bonfocchiò Arshal,incrociando le braccia al petto.

-Ma infatti io non me ne vado proprio perché in quel caso ti avrei fatto un piacere!E non sia mai che io voglia darti un motivo per essere felice!-

Ridacchiò l’halfling,superando l’elfo ed affiancandosi a Gaston.
Arshal la guardò infastidito.

-Stai scherzando,vero?!-

-Prendila un po’ come vuoi!- “

Una sterpaglia fece incespicare Arshal,che mantenne l’equilibrio solo grazie ad un tronco d’albero,che gli diede appoggio.

-Meredith...ma dove cavolo sei finita?!-

Bonfocchiò,guardandosi intorno.
Cominciava già a calare la sera e le ombre rendevano il bosco più lugubre di quanto già non fosse.

-MEREDITH!-

Chiamò l’elfo,ma non ottenne nessuna risposta.
Ad un tratto un rumore attirò la sua attenzione e si voltò per vedere chi fosse,pronto a colpire nel caso il nuovo arrivato avesse dimostrato intenzioni belligeranti.
Da alcuni cespugli intrecciati fece la sua comparsa Soran,il cervo di Meredith,che guardò Arshal con i suoi occhi bovini.
In un’altra occasione,probabilmente Arshal l’avrebbe tastato per vedere se era grasso abbastanza per essere cucinato.

-Soran...dov’é finita la tua padrona?-

Il cervo,intuendo ciò che gli stava chiedendo l’elfo,si inoltrò nuovamente nella foresta,lentamente,per fare il modo che Arshal potesse seguirlo.
Dopo alcuni minuti di difficoltoso cammino il ragazzo poté notare una piccola figura che si muoveva impacciata tra le sterpaglie.

-Meredith!-

L’halfling,riconoscendo la voce dell’amico,sollevò lo sguardo per poterlo vedere ormai ad un passo da lei,l’espressione tra il preoccupatoe il sollevato.

-Ti ho cercato ovunque-

-Eh...avresti dovuto continuare allora. Perché non ho nessuna voglia di vederti-

Ribatté acida.

-Smettiamola di comportarci da bambini...-

Disse Arshal,con un sospiro.
Meredith stava per ribattere,ma una fitta alla caviglia glielo impedì.

-Ehi....tutto bene?-

-Si. Tutto benissimo!-

Sibilò,scostando malamente la mano dell’amico,che cercava di aiutarla.

-Cos’hai fatto alla caviglia?-

-Niente-

-é gonfia e viola. Non può essere la conseguenza di un niente-

-Non mi va di dirtelo-

Disse l’halfling,sedendosi a terra e appoggiando la schiena contro un tronco d’albero.

-Benissimo,e a me non va di ascoltarlo. Almeno ti lasci aiutare per tornare a casa?-

-No-

Arshal sospirò.

-E va bene-

Disse,sedendosi accanto a lei.

-Allora resterò con te finché non ti deciderai a farti aiutare-

-Non ce n’é bisogno. Tornatene a casa-

-Scordatelo-

Meredith incrociò le braccia e si rinchiuse in un silenzio infastidito.

*************************************
La notte scese in fretta,le ombre morirono con il sole e rinacquero con la luna,che illuminava il bosco di una luce lattigginosa.
Meredith ed Arshal erano seduti l’uno accanto all’altra,ancora in silenzio,mentre Soran brucava l’erba poco lontano.

-Comincia a fare freddo-

Constatò Arshal,cominciando a frugare nello zaino,alla ricerca dei suoi vestiti invernali.
Meredith rabbrividì,cercando di non farsi accorgere.
Lei non aveva lo zaino dietro.
Spostò lo sguardo sulla luna,facendo l’indifferente.
Ad un tratto,però,si sentì cingere le spalle da una giacca morbida e calda.

-Oltre alla caviglia non vorrai prederti anche il raffreddore?-

Meredith arrossì sotto il sorriso mite di Arshal.

-G...Grazie-

-Senti...mi dispiace per oggi. Davvero. Solo che...-

si passò una mano tra i lunghi capelli biondi,quasi argentei a causa della luce lunare.

-Solo che credevo che tu e Gaston...insomma...-

-Credevi che fossimo innamorati?-

-Si. E che foste già arrivati oltre il semplice rapporto platonico-

-Eravamo solo abbracciati-

-Ora come ora me ne rendo conto...però...il fatto é che...io non vorrei vederti con nessun altro uomo-

A quelle parole,la ragazza alzò la testa,il cuore che le batteva forte in petto.

-Alla sola idea che tu possa essere guardata...toccata...da qualcun altro...mi si stringe lo stomaco dall’invidia-

Arshal sollevò lo sguardo,per incontrare quello quasi commosso di Meredith.

-Io voglio che tu mi appartenga,Meredith. Desidero tutto di te,voglio poterti sentire soltanto mia.Lo so che questo non é possibile...-

L’halfling deglutì il vuoto,cercando di allentare il nodo che aveva all’altezza della gola.

-Non credevo...non credevo che me l’avresti mai detto-

Sussurrò,con la voce acuta.
Arshal la guardò,mentre le prime lacrime le solcavano il volto,cancellando i disegni che aveva sotto gli occhi.

-Tu...-

-Ti amo,stupido!-

Singhiozzò Meredith,asciugandosi gli occhi con la manica del vestito.

-Q...questo é...pazzesco...-

Sorrise Arshal.

-Ci amiamo e non abbiamo fatto altro che litigare fino adesso?-

Merdith fece un risolino.

-é prerogativa di chi si piace il litigio!-

L’elfo le si avvicinò,accarezzandole il viso.

-Posso baciarti?-

Meredith sorrise furbetta.

-No!-

-E allora lo faccio lo stesso,non sia mai che ti faccia un piacere!-

Le labbra si sfiorarono,ancora insicure.

-Stai scherzando,vero?-

Arshal sorrise,prima di assaporare di nuovo le labbra di lei.

-Certo-

FINE

Salve!^-^Prima ficcina di D&D,un gioco meraviglioso al quale mi sono avvicinata da poco. Io impersono un’halfling (Meredith,appunto),mentre Arshal é l’elfo,mio compagno di viaggio,impersonato da un mio amico. Mi sono subito appasionata di questa coppia,perché ricordano molto Ron ed Hermione! ^^ Sono così pucci! ** Ah già...la canzone é di Tiziano Ferro (pensavate sul serio che fosse mia? XD) e si intitola “Ti scatterò una foto”. Mi piace veramente tanto,nonostante non ami questo cantante...e poi si adatta bene ai 2 protagonisti...’Siamo parte di mondi diversi...’! Certo! Una é un’halfling,l’altro un elfo! XD

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > D&D - Forgotten Realms / Vai alla pagina dell'autore: Elly