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Autore: bottled_spider    31/07/2012    3 recensioni
Io, sin da giovane, sono sempre stato riflessivo e calcolatore, con calma e pazienza cercavo di muovere le pedine sperando di garantirmi un migliore futuro.
In parte ci riuscii, grazie alla mia arguzia, a guadagnarmi il pane quotidiano e ottenere un posto di spicco ma, naturalmente, tra te e il successo vi sono coloro privilegiati dal Fato, quella forza misteriosa a cui nessuno si può opporre.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Non era difficile ammette la mia precaria condizione né, tantomeno, odiarla.
Il vero problema, a dire il vero, era conviverci  o, meglio, viverci.
Tutti da giovani hanno avuto almeno un cruccio: l'aspetto fisico, il carattere o la salute e, almeno una volta, ci avranno rimuginato sopra per cercare una soluzione o lasciarsi andare completamente, andando avanti bendati in una strada ricca di pericoli sino alla morte. Naturalmente dipende dall'indole della persona e siccome io, sin da giovane, sono sempre stato riflessivo e calcolatore, con calma e pazienza cercavo di muovere le pedine sperando di garantirmi un migliore futuro.
In parte ci riuscii, grazie alla mia arguzia, a guadagnarmi il pane quotidiano e ottenere un posto di spicco ma, naturalmente, tra te e il successo vi sono coloro privilegiati dal Fato, quella forza misteriosa a cui nessuno si può opporre.
Sono sempre stato dell'avviso che un individuo debba costruirsi la propria vita senza avere rimpianti e ora, fortunatamente, non mi trovo divorato da nessun rimorso dovuto alle mie scelte passate. 
Lasciatemi spiegare: in gioventù ho conosciuto gran parte di quei pochi, invidiandoli per tutto quello che erano o avevano, anche se semplicemente invidiavo questo loro loro potere che li guidava sempre verso le scelte giuste, mentre io avevo i miei alti e bassi, scanditi più da umiliazioni che dai successi.
Provavo fastidio per quegli esseri impeccabili e perfetti che non dovevano guadagnarsi il pane avendolo già servito.
Così decisi di aiutarli, se così si può dire, a commettere errori, a condurli sulla strada sbagliata, a far del male. Alla fine ne feci una professione. 
Rido ogni volta che ripenso alle loro facce sbigottite quando si trovavano davanti qualcosa di inaspettato e insidioso. Rido ripensando ai loro occhi sgranati, al sudore che tergeva la loro fronte, al battito del cuore accelerato. 
Ridicoli, semplicemente ridicoli quando non capivano se quella che gli presentavo era la verità o una vile menzogna ma, col tempo, iniziarono ad affidarsi all'intuito, guidati dal perfido Fato, tanto che io perdevo credibilità e loro diventavano più forti, belli e venerati.
L'unica cosa certa è che se sono arrivato qui è per una forza superiore, più potente perfino degli dèi, semplicemente perchè ero e sono necessario. Non avrebbe contato se fossi stato una donna, se fossi stato un fanciullo o se fossi stato storpio, io servo a loro e a voi come ente. Qui non conta razza, colore, età; è un meccanismo più sviluppato fatto di enti che, per un fine più grande, devono obbligatoriamente scontrarsi o andare d'accordo. 
Vi confesso che ultimamente sono molto confuso e i dubbi mi attanagliano. Sono anni che non dormo più in pace, gli  incubi non lasciano spazio ai sonni, sono stanco e... cose come il mangiare, il bere, i piaceri della carne sono ormai inutili. Vorrei soltanto riposare tranquillo, vicino mia moglie e con i miei figli accanto, vivere in pace.
Anche se mi fossi comportato diversamente non avrei avuto più tempo per godermi i miei cari e mi sarei dovuto preparare comunque per la battaglia finale.
So già che oggi è il mio ultimo giorno e so già come andrà la guerra, me l'ha detto un corvo. 
So che la mia stirpe oggi si estinguerà, mentre loro andranno avanti con i loro eredi, i loro pargoli.
Allora che cosa vado a fare in contro alla morte, vi starete chiedendo?
Semplice: vado a lottare per il mio destino e per quello dei miei figli, lotto per costruire il futuro della mia stirpe e per dimostrare che in fondo io conto non come ingranaggio di un meccanismo ma come singolo individuo che può fare la differenza. Io voglio provarci.
Scendo in campo guidato dalla rabbia, sostenuto dal dolore e dalla paura, accompagnato dall'arguzia, difeso dallo scudo, armato di spada e maldicenze, senza aver mai conosciuto il rimpianto.
Sapete perchè non rimpiangerò mai la mia esistenza forzata? Perchè grazie a me è stato mantenuto l'equilibrio, grazie a me ci sono loro e ci siete voi. 
Ho vissuto e sono stato felice, non ho soltanto seminato discordia, ho avuto la soddisfazione di fare anche del bene.
Non chiedo niente, non sono il tipo che chiede ma semplicemente vi consiglio di godere di ciò che avete e di provare a non avere rimorsi.

 

l'angolo del liscio cane:
Se siete arrivati fin qui vi ringrazio di cuore.
Premetto che ero molto giù quando l'ho scritta, circa un mesetto fa, e mi sono sentita di scribacchiare cose da... non so... "buttiamoci alla Sherlock, però dal divano". 
In quei momenti ci vuole il gelato, non il computer. 
Tutta la one-shot è basata sulla mitologia norrena e in particolare sulla figura di Loki che, personalmente, mi piace molto. Sarà il fatto che ha un ruolo ambivalente o che combina stronzate a go go, ma lo adoro (eeeeh, gli anni passati a giocare ad Age of Mythology mi hanno decisamente traviato il cervello). 
Ma passiamo a cose serie, come ringraziare Morgana, che mi ha convinto a postare queste righe di infinita tristezza.

 P.s.: se a "Loki" per un secondo avete pensato alla Marvel, siete andati completamente fuori strada. :D

  
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