Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: avalen    31/07/2012    2 recensioni
Elena è diventata un vampiro, cosa succederà ora nella sua vita e in quella di chi la circonda?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 4

 

 

Le sedute di “allenamento” con Damon stanno andando piuttosto bene. Dopo una settimana non riesco ancora a controllarmi del tutto mentre bevo, ma non rischio più di saltare addosso a qualcuno se mi trovo in mezzo alla gente. Ma ora non è questo che mi preoccupa, devo ancora parlare con Jeremy, ovviamente sa cosa mi è successo ma come io non mi sono fatta vedere da lui lui non si è fatto vedere da me. E oggi devo assolutamente andare a parlarci anche se temo non l'abbia presa bene. Infondo è per colpa mia se si è trovato la vita sottosopra e una sorella vampira certo non aiuta. Ho provato ad allontanarlo da tutto questo tante volte, ma non solo non sono mai riuscita a mantenere la posizione ora ce lo ributto dentro a capofitto. A volte mi domando perchè sia successo tutto a me...una semplice ragazza che voleva una vita normalissima. L'unica cosa che mi consola è che tutta questa situazione mi ha portato non solo dolore, ma anche molto amore.

Mentre sospiro Stefan entra in cucina e mi bacia sulla guancia per salutarmi, è un'abitudine che ha ripreso in questi giorni e a me, infondo, non disturba.

Sei preoccupata?”

Gli sorrido e sospiro.

Già!”

Vedrai andrà bene. È tuo fratello, ti vuole bene e ti capirà.”

Oh sì? Come vi capite tu e Damon?”

La situazione tra me e Damon è complicata, non siamo stati fratelli per molto tempo.”

Anche la situazione tra me e Jeremy non è propriamente rose e fiori, non dopo tutto quello che gli ho fatto passare. Non so se riuscirei a sopportare il suo sguardo carico di disgusto. Penso che rimanderò.”

Stefan mi si avvicna e mi accarezza una guancia, lasciando poi lì la mano.

Se non ti senti pronta non..”

Se non ti senti pronta non ha nessuna importanza e ci andrai lo stesso! - si intromette la voce di Damon e mi volto verso la porta – è questo che stavi per dire vero Stefan. E tu Elena non ti starai piangendo addosso voglio sperare. L'autocommiserazione non l'ho mai sopportata ed è un brutto vizio da perdere. - guarda Stefan come a sottintendere che lui è il re dell'autocommiserazione – é vero hai fatto molte cose che a Jeremy possono apparire orribili: fargli dimenticare la sua ragazza, costringerlo ad andarsene, trascinarlo in una vita piena di pericolo e in ultima istanza, ma non per questo meno importante, hai deciso di diventare una vampira. Qualunque cosa tu abbia fatto eri convinta di agire per il meglio, quindi devi assumertene le responsabilità. Non puoi continuare a scappare.”

Mentre mi sbatte in faccia tutti i motivi per cui sono una pessima sorella ne tiene il conto sulle dita di una mano. Ma questa conversazione mi fa bene perchè mi ero dimenticata quanto possa essere crudele e bastardo.

Oh, quanto mi mancava quel tuo sguardo pieno d'odio. Era un po' che non me lo mostravi. Bè andiamo?”

Afferro con un gesto nervoso la giacca che avevo lasciato in precedenza su una sedia.

No, grazie. Ho appena deciso che mi accompagnerà Stefan, non c'è bisogno della tua presenza!”

Durante il tragitto in macchina restiamo in silenzio, ma noto che mi guarda sempre di sottecchi. È una caratteristica tipica di Stefan è sempre così attento a me e al mio umore.

La macchina si ferma e lui spegne il motore.

Vuoi che venga con te?”

Dio, quanto lo vorrei!

No, grazie. È una cosa che devo sbrigare da sola.”

Nel tragitto che mi separa dall'auto alla porta mi rendo conto che mi tremano e mi sudano le mani. Bè, un giorno me l'ha detto anche Damon che se beviamo abbastanza sangue i nostri corpi funzionano esattamente come quelli umani. Suono il campanello e mentre sono persa in questi pensieri mio fratello apre la porta, ma ciò che mi trovo davanti non mi piace per niente: prima sul suo volto si dipinge la sorpresa di vedermi lì e poi la rabbia che infondo so di meritarmi.

Ciao.”

Che vuoi?”

Il suo tono è così duro.

Volevo parlarti.”

Rimani immobile a fissarmi.

Mi inviti per favore? Sai che non posso entrare.”

Infatti non ho nessuna intenzione di farti entrare. Puoi dirmi anche qui quello che devi.”

Lo sapevo, lo sapevo. Non accetterà mai cosa sono diventata, non me lo perdonerà mai.

Io..io..Senti mi dispiace..non..non so cosa dire se non che mi dispiace per tutto quanto. Ecco sì! Mi dispiace.”

Scuoti la testa amareggiato.

Bè, Elena! Mi dispiace non è abbastanza! Non solo a causa tua e del tuo ragazzo, che Dio solo sa chi dei due sia, la mia vita è stata distrutta, sono morte tutte le persone che amavo ora mi hai privato anche di mia sorella.”

Le lacrime premono per scendere sul mio viso ma le ricaccio indietro.

No, non è vero. Io sono sempre qui – mi metto una mano sul petto mentre parlo- sono sempre qui. Sono io! Sempre io. La mente e il cuore sono le stesse di una settimana fa, solo...il mio corpo funziona in modo un po' diverso. - alzi un sopracciglio e sbuffi in segno di scherno- Sono sempre tua sorella.”

Ti sbagli. Mia sorella e morta.”

In un attimo la porta mi viene sbattuta in faccia e continuo a fissarla per minuti, poi a un certo punto il mio corpo si muove da solo e si va a sedere in macchina, dove Stefan mi dice che gli dispiace. Io annuisco distratta perchè dentro me sento quell'impulso irrefrenabile a spegnere il dolore, a spegnere le emozioni e sono tentata di assecondarlo ma poi mi tornano in mente le parole di Damon: “ gli unici che possono strapparci tutto questo siamo noi stessi.” e decido che non ne vale la pena.

 

Intanto

 

Insomma mi immaginavo che Jeremy fosse un coglione, ma ha superato ogni mia più rosea aspettativa. Esco dal mio nascondiglio e suono anch'io, quando il genio mi apre è piuttosto scocciato.

Ma cos'è questa? La serata dei morti viventi?”

Non ti ho mai trovato particolarmente simpatico e questa battuta non mi fa cambiare idea.”

Che vuoi Damon?”

Bè Jeremy. Voglio ripeterti una cosa che ti ho detto già tempo fa: dovresti trattare meglio tua sorella. Lei ti vuole bene ed è una persona fantastica. Si merita di ricevere il tuo affetto e non il tuo disprezzo e tu sei un idiota a non capire che l'ha fatto anche per te.”

 

Tornata a casa mi sono fatta una lunga e calda doccia, mi sono messa in tuta e ora sono semicoricata sul divano a mangiare dei dolcetti al cioccolato e burro di arachidi. Ho chiesto a Stefan di stare un po' da sola, speranza vana in quanto sento la porta aprirsi e chiudersi e i passi di Damon puntare dritti in questa direzione.

Che vuoi? Voglio stare da sola e non sentire tutte le cose crudeli e terribilmente veritiere che possono uscire dalla tua bocca.”

Fai un gesto in aria con la mano come per scacciare una mosca fastidiosa, in questo caso per scacciare le mie parole, mi sollevi i piedi e ti siedi sul divano, mentre io rimango non la schiena appoggiata al bracciolo.

Oh andiamo! Non tenermi il muso.” il tuo solito tono canzonatorio.

Resto in silenzio e mi ostino a non guardarti.

Ok, lo ammetto prima sono sta un pelo, come dire – alzi gli occhi al cielo facendo finta di di non trovare la parola, è un comportamento così tanto tuo che mi viene da sorridere ma me lo impedisco- leggermente insensibile, ma se non l'avessi fatto tu non saresti andata da tuo fratello e questo avrebbe solo peggiorato la situazione. Fidati più tempo si aspetta a sistemare le cose in famiglia e peggio è. - ti guardo scettica- In più io sono l'ultima persona che ti vuole ferire o vedere triste, ma a volte hai bisogno di qualcuno che ti prenda a calci nel sedere. Tu non sei solo l'Elena fragile di questi giorni sei anche una persona forte e decisa, non devi dimenticarlo.”

Spontaneamente gli sorrido, avevo dimenticato quanto potesse essere bastardo e crudele, ma avevo anche dimenticato quanto la sua durezza sia ampiamente compensata dalla sua dolcezza. Ma che dico?

Vuoi un dolcetto?”

Gli porgo la scatola, mi guarda perplesso.

In segno di pace.”

Mi sorride e ne afferra uno.

Molto buono, ma non puoi restare su questo divano a deprimerti. E qui scatta la mia idea geniale. Il tuo anello è pronto- e me lo lancia in mano- quando ti trovi fra la gente non perdi la testa, quindi, domani ti onorerò, per una giornata intera, della mia presenza e passeremo una giornata normale.”

Lascio cadere la scatola di dolci e mi metto seduta di colpo.

Dici sul serio?”

Oh sì! Faremo quello che vuoi.”

E parlo senza accorgermene.

Voglio andare ad Atlanta.”

Mi guardi sorpreso e anch'io lo sono. Perchè proprio Atlanta? Bè perchè una delle prime e poche giornate felici dopo la morte dei miei è stata proprio quella trascorsa con lui ad Atlanta.

Ok, partiamo domani mattina presto.”

Mentre Damon lascia il salotto entra Stefan e dalla sua espressione posso capire che non è entusiasta come me dell'idea del fratello.

Siamo arrivati ad Atlanta verso metà mattinata e nel tragitto in auto, abbiamo ascoltato musica, chiacchierato e fatto un gioco stupidissimo sulle targhe. Una volta in centro siamo andati a vedere un mercatino dell'antiquariato, era una passione di mia madre, e ho passato tutto il tempo ad ascoltare Damon che mi parlava di quanto fosse scomodo un certo tipo di sedia o di quanto fosse antiestetico quel mobile o quell'altro. Ma anche se non sembra è stato bello passeggiare per quel mercato con lui, perchè, non so se apposta o meno, capitava che mi raccontasse degli episodi della sua vita, che mi donasse dei piccoli pezzetti di sé. Poi mi sono presa una supercioccolata calda, proprio come avrebbe fatto la piccola normale Elena, e Damon non ha fatto altro che prendermi in giro perchè continuavo a sporcarmi il viso. Il pomeriggio l'ho trascinato in giro per negozi: negozi d'abbigliamento, scarpe, librerie, negozi di musica...di tutto di più avevo voglia di un pomeriggio da liceale.

Avrei voluto cenare nel locale dove siamo andati la prima volta che siamo venuti qui, ma non ha voluto e io preferisco non sapere il perchè, così ho acconsentito a tornare indietro ed ad andare al grill. Ora, dopo aver cenato e ovviamente avergli rifilato i miei sottaceti e rubato le sue patatine fritte, stiamo giocando a biliardo da un po'...in realtà mi sta stracciando. Però è stata una giornata impegnativa, ho avuto un sacco di gente intorno e inizio ad essere tentata di “assaggiare” qualcuno e non voglio.

Che dici di andare a fare una passeggiata? Qui c'è troppa gente.”

Certo!”

Siamo andati nel bosco dell'altra sera e ci corichiamo nella stessa posizione, abbraccio a parte, finalmente non c'è nessuno intorno. È stata una bellissima giornata, sono stata davvero bene, felice e spensierata. Damon ha questo effetto su di me riesce a portarmi in paradiso o a farmi sprofondare nell'inferno. Non voglio rovinare questa giornata, ma ci sono un paio di argomenti che devo affrontare e mi sembra il momento migliore. Mi volto a guardarlo.

Damon?”

Si gira verso di me.

Sì?”

Non fraintendermi, ma mi ha sorpreso la tua reazione dopo la mia morte.”

Ti ha sorpreso il fatto che pensassi che fosse una tua scelta? - annuisco- Bè da un lato lo pensavo, io non ho potuto scegliere e capisco cosa significhi, ma dall'altro sapevo benissimo che per come sei fatta se entrambi avessimo spinto in una direzione tu non avresti preso nemmeno in considerazione l'idea. Quindi ti ho dato una spintarella a rifletterci quanto meno, fermo restando che se tu avessi preso la decisione sbagliata ci avrei pensato io a correggere l'errore. ”

Non sono sorpresa e nemmeno arrabbiata, so com'è Damon e so perchè agisce in un certo modo. Non posso arrabbiarmi, sono dovuta morire per capirlo ma alla fine ce l'ho fatta. Vedo nei tuoi occhi che sei pronto a beccarti una mia sfuriata, ma con tua grande sorpresa non inizio a urlare o a insultarti, semplicemente sorrido.

Non mi meraviglia che tu abbia provato a manipolarmi! So benissimo come sei fatto, conosco benissimo i tuoi difetti, me li hai sempre spiattellati in faccia, e nonostante conosca tutti questi tuoi lati oscuri io..”

Veramente assurdo.

Tu?”

Ignoro la domanda e vado avanti.

Mi hai sempre mostrato i tuoi lati peggiori e nascosto i migliori eh?”

Mi guardi confuso.

Mi ricordo tutto. Sia del nostro primo incontro che della sera dopo il mio rapimento.”

Interrompi il contatto visivo con me e alzi gli occhi al cielo, sei in evidente difficoltà.

Tu ti?”

Già! Non avresti dovuto farmi dimenticare quei momenti.”

Ti volti a guardarmi di nuovo.

Questo cambia qualcosa?”

Ti guardo e mi viene naturale toglierti dai capelli un filo d'erba e per un momento non sposto la mano, ti sorrido e mi alzo.

é ora di andare.”

Non so ancora risponderti, ma credo di sì.

 

 

 

Ciao :) volevo ringraziare tutti coloro che commentano la storia, che l'hanno inserita nelle seguite, nelle preferite o nelle storie da ricordare e anche tutti coloro che, semplicemente, leggono.

Fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo.

Alla prossima.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: avalen