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Autore: Zia Palla    01/08/2012    4 recensioni
Dal testo:
"-Cosa?! Oh, no. Grazie, ma… no. Non me la posso permettere.-risponde, mentre le gote magre si imporporano e gli occhi azzurri guardano dovunque, tranne che verso di te.
-Non fa niente. Sarà un segreto tra noi due.-gli dici e lei sorride e tu pensi che è la bambina più bella ti Panem. Sta per rispondere, quando qualcosa vi interrompe.
-Prim! Prim!- Katniss si guarda in giro, con in volto un espressione preoccupata. Prim si morde un labbro e va via senza salutarti. Le guardi da lontano. Vedi come si incontrano, come Katniss mette una mano sulla spalla della sorella e guarda nella tua direzione. Poco dopo, comincia ad evitare il tuo sguardo e ti chiedi che cosa hai fatto alle sorelle Everdeen."
Piccola raccolta di sette Flash su Prim, dal punto di vista di una persona speciale (per me, almeno).
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Primrose Everdeen
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Prim
Personaggi: Primrose Everdeen, Peeta Mellark, Katniss Everdeen
Pairing: lieve Prim/Peeta, accenni Katniss/Peeta
Genere: Drammatico, Angst
Rating: Verde
Aggiornamenti: What if…?, Flash Fic, Missing Moments
Nda/Introduzione: Non so bene che cosa sia, lo scritto in breve tempo, però ne sono soddisfatta, anche se so che non è granché. La flash n° 4 “Prim non piangeva”, è ambientata in “La Ragazza di Fuoco”, dopo che Katniss scopre che deve tornare nell’arena, mentre la 1° è un pre-primo libro, le altre credo siano chiare. È il mio debutto sul fandom di Hunger Games e mi farebbe piacere che mi faceste sapere che ne pensate.
Baci,
Zia Palla
 

Prim

 
Prim era bella
È bella, sì, lo è. Non lo pensi spesso, il tuo primo pensiero, quando la vedi per strada, va a Katniss, che potrebbe essere lì intorno, ma adesso Katniss è lontana e lei se ne sta lì, con il naso quasi schiacciato contro il vetro, mentre guarda ammirata le torte confezionate da te.
-Ne vuoi una?-chiedi, raggiungendola fuori e guardandoti a torno, per controllare se tua madre è vicina. C’è solo tuo padre, che guarda stralunato la ragazzina appena undicenne e le sue guance scarne.
-Cosa?! Oh, no. Grazie, ma… no. Non me la posso permettere.-risponde, mentre le gote magre si imporporano e gli occhi azzurri guardano dovunque, tranne che verso di te.
-Non fa niente. Sarà un segreto tra noi due.-gli dici e lei sorride e tu pensi che è la bambina più bella ti Panem. Sta per rispondere, quando qualcosa vi interrompe.
-Prim! Prim!- Katniss si guarda in giro, con in volto un espressione preoccupata. Prim si morde un labbro e va via senza salutarti. Le guardi da lontano. Vedi come si incontrano, come Katniss mette una mano sulla spalla della sorella e guarda nella tua direzione. Poco dopo, comincia ad evitare il tuo sguardo e ti chiedi che cosa hai fatto alle sorelle Everdeen.
 
Prim era sfortunata
-Primrose Everdeen.-
-Mi offro volontaria. Mi offro volontaria come tributo.-
-Peeta Mellark.-
Queste parole danzano nella tua testa, mentre abbracci tuo padre e piangi. Piangi perché stai andando a morire, lo sai per certo. La ragazza che ami si è offerta volontaria e questo significa che non hai alcuna possibilità di tornare a casa, perché la tua vittoria significa la sua morte. E anche se non si fosse offerta volontaria, non avresti avuto  possibilità. Come avresti potuto vivere sapendo che Prim era morta e che tu potevi impedirlo?
-Che la buona sorte sia sempre in vostro favore.-
Prim è sfortunata e , mentre tuo padre esce da quella stanza, ti rendi conto che è una delle poche cose che avete in comune.
 
Prim sarà abbastanza forte?
“Prim sarà abbastanza forte per affrontare tutto ciò?”, è questo il tuo secondo pensiero, mentre cerchi di aiutare Katniss,  svenuta in mezzo a una pozza di sangue. Le bendi la testa, con una calma anormale, dato che il tuo cuore batte all’impazzata per la paura. Quello di Katniss, invece, batte piano, troppo piano per i tuoi gusti. La metti nel sacco a pelo, senza sapere che cosa fare. Ti siedi e aspetti, guardando la tua gamba, che si sta sgonfiando, senza molto interesse. Passano due ore e lei non rinviene, ed è in quel momento che non ce la fai più, che ti porti le mani alla testa e piangi, come un disperato. Tu non sei abbastanza forte, ma qualcosa ti dice che Prim lo è. Lei è forte, lo è per sua madre e forse -forse- anche per Gale. E tu devi essere forte per lei, per Katniss.
 
Prim non piangeva
-Katniss! Katniss!- urli, per tutto il Villaggio dei Vincitori.
-Katniss!- urla Prim, tua compagna di ricerche.
Ti volti verso di lei e la vedi ferma in mezzo alla strada, gli occhi azzurri che fissano il vuoto.
-Credi abbia fatto qualche stupidaggine?-ti chiede e tu sospiri, perché non sai che rispondere. Secondo te, dopo una notizia del genere, Katniss avrebbe potuto fare qualsiasi cosa, ma non ti va ti pensarci, quindi scuoti la testa, distogliendo lo sguardo dal volto di Prim. Hai paura che pianga e sai di non poter sopportare quella visione.
-Katniss!-il suo grido spezza il silenzio e ti fa sobbalzare per la sorpresa. La guardi di nuovo e vedi un’ espressione determinata dipingersi sul suo volto. Prim non si arrenderà.
-Katniss!-anche tu non ti arrenderai. Capisci che il tempo delle lacrime è finito per entrambi, da molto tempo.
 
Chi era Prim?
-Ciao, Peeta.- alzi il capo tra il sorpreso e l’indignato. Non ne puoi più di quegli idioti dei medici, che continuano a dirti che Katniss non è un ibrido, che lei non ti ucciderebbe. Menzogne. Sei ancora più sorpreso quando vedi una ragazzina sui tredici anni, con indosso un camice bianco da dottore, guardarti tristemente.
-Chi sei?-domandi bruscamente.
-Sono Prim, ricordi? La sorella di Katniss, quella per cui lei si offerta volontaria.-risponde. Tu cerchi di alzarti dal tuo letto, rabbioso, perché quella non è Prim, ne sei certo, ma poi ti ricordi che ti hanno legato. Non sai perché, ma qualcosa ti dice che è colpa di Katniss.
-Bugiarda! Tu non sei Prim. Lei è piccola, ingenua e… porta i capelli sciolti.- urli, frustrato. La ragazzina si guarda la treccia e fa un mezzo sorriso.
-Il tempo passa, Peeta, le persone crescono, cambiano… credo che tu sia l’esempio più eclatante, anche se non sei cambiato di tua spontanea volontà.- si avvicina a te e tu hai paura. Paura di farle del male.
-Le manchi, sai. Anche se cerca di non darlo a vedere, so che Snow ci è riuscito. L’ha spezzata. Sicuramente, crede di odiarti.-dice ancora. Sai che si riferisce a Katniss.
-Bene, anch’io la odio.-dici, ma la ragazzina non mola, scuote la testa  e torna alla carica.
-Tu la ami. Lei ti ama. Anche se c’è in mezzo Gale, è sempre stato così. Quando tutto questo finirà, lei capirà ti amarti e ti aiuterà. Nel frattempo, io e Haymitch cominceremo per lei.- fissi per un tempo che ti pare interminabile quei limpidi occhi azzurri pieni di speranza. Sono di due colori diversi, mandano messaggi diversi, ma hanno la stessa forma e, in fondo, la stessa forza. Un fitta ti prende alla sprovvista. Nostalgia. Anche tu senti la sua mancanza.
Da quel giorno, decidi che provare ad aggiustare le cose, non può farti che bene.
 
Prim avrebbe fatto qualsiasi cosa per le persone che amava
-Forza, sai che lei non è quella che credi.-dice Prim, accarezzandoti le spalle, mentre tu tremi senza apparente motivo.
-No, lei è un ibrido!-urli istericamente, liberandoti dalla sua presa.
-Shh.-dice lei, abbracciandoti di nuovo e cullandoti.
-Perché lo fai?-chiedi, quando le tue spalle hanno smesso di tremare.
-Per Katniss. Farei qualsiasi cosa per lei. Se avessi potuto le avrei impedito di offrirsi volontaria, sicuramente adesso tutto questo non sarebbe successo. E anche per te. Vi voglio bene.-dice con una semplicità che ti sorprende. Prim farebbe qualsiasi cosa per le persone che ama, proprio come Katniss. Questo ti riporta alla mente diverse immagini. Katniss che si offre volontaria come tributo, Katniss che da uno scoiattolo ucciso nel bosco (dove non si dovrebbe andare)  a tuo padre, in cambio di pane, gli occhi di Katniss che ti dico che morirà, morirà per te e poi… una Katniss undicenne, sotto la pioggia e le tue mani che le lanciano del pane. Sei confuso, per via di questi ricordi che non  sono per niente luccicanti, come quelli in cui tenta di ucciderti. Sai solo una cosa.
-Voglio vederla. Voglio vedere Katniss.-
 
Prim è morta
Prim aveva ragione.
Katniss ti ha aiutato e adesso tu stai aiutando lei.
Prim aveva sempre ragione.
Katniss ti ama. Tu ami Katniss. Lo avete capito un po’ tardi, ma lo avete capito.
Prim era gentile.
Prim era ingenua.
Prim era forte.
Prim non piangeva.
Prim era coraggiosa.
Chissà chi era, Prim.
Prim era bella.
Prim sapeva amare come nessun’altro.
Prim è morta, ricordi mentre Katniss cade a terra, scossa dai singhiozzi, davanti a quella lapide.
Prim è morta e non è giusto. Accarezzi la ragazza che ami e che ti ama, con gesti lenti, gesti non tuoi, mentre sussurri uno “Shh” e le spalle di Katniss smettono pian piano di tremare.
Prim è morta.
E solo insieme tu e Katniss potete superarlo.
 
   
 
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