cari lettori, questa ff è ambientata in un ipotetica situazione nella quale lei è con charles e lui con Fanny e vanno comunque a scuola insieme...

ALCHIMIA

Camicia aperta, sbrindellata, che non sembra aver mai visto un ferro da stiro.

Cravatta allentata, contro le regole della scuola, sguardo vacuo, penetrante e inespressivo inflitto da due enormi occhi d’ambra che sembrano essere stati fatti apposta per essere guardati, per perdercisi

dentro senza volerne mai riaffiorare.

Capelli biondi spettinati.

Una moretta attraente attaccata al braccio, che sorride e cerca di baciarlo, ma lui si scansa insistentemente.

Due occhi marroni puntati addosso.

Un sorriso appena accennato, tanto per cortesia, poi di nuovo il freddo, quando, a causa della distrazione, la moretta arriva alle sue labbra e se ne impadronisce, infilandoci la lingua con violenza quasi provocante.

La rossa distoglie lo sguardo, si gira e cerca di mantenere un autocontrollo che non ha.

Il biondo la sta a guardare, aspetta una sua reazione.

Sà che presto verrà, la conosce meglio di chiunque altro.

Ma la rossa, orgogliosa, arrangia qualche passo, mentre le gambe le tremano, quasi incapaci di resistere a quell'istinto animale di correre via, e poi piangere, svenire, vomitare fino a far uscire l'anima, insieme a tutti i sentimenti.

-Rossana!- ecco, lo sapeva lei...

-Rossana, dai, vieni, che fai lì?- la moretta la chiama, ancora avvianghiata addosso a Heric.

Rossana si gira .

E riguarda il biondo.

Quelle occhiate sono da ricordare.

E' il loro mezzo di comunicazione.

Non si parlano in altro modo di quello che provano.

Heric sente la presa della mora stringersi intorno al suo braccio e, anche se riluttante, cerca di rassicurarla con un sorriso, ma lei ormai si sta pentendo di aver richiamato l'attenzione della rossa .

-Eccomi Fanny-.

Pallida, divisa perfettamente stirata, colletto tirato, cravatta perfetta.

Capelli raccolti in uno chignon disordinato, che ne lascia scendere qualche bella ciocca di colore rosso vivo.

Occhi tristi e puntati su un punto non ben definito del corpo di Heric .

Alchimia.

Elementi opposti che si attraggono.

Poli opposti che cercano di arrivare l'uno dall'altra .

Altra occhiata .

Ora l'imbarazzo fra i due è quasi palpabile.

Ma nonostante questo Heric rimane impassibile, e la guarda, guarda le sue gambe tremare, i suoi occhi lanciare fiamme, i suoi capelli essere coccolati dal vento .

Eccola lì la sua Rossana.

-Come va?- finalmente Heric rompe il silenzio..

Sana lo fulmina .

Con lo sguardo naturalmente.

Come poteva andare secondo lui? Cosa si aspettava, che saltasse di gioia vedendolo avvinghiato alla sua migliore amica? Pensava che la rabbia che provava per entrambi semplicemente fosse cosa da ignorare?

-Benissimo, grazie, tu?- sorride .

Falsa.

-Anche io...- .

Bugiardo.

-Hai studiato inglese?- Fanny si intromette. Sempre la solita .

-Sì-.

E invece no...Sana ha passato il pomeriggio a scrivere Heric ovunque, anche sulla lampada di camera sua..

-Senti, Sana, mi presti il quaderno così corro in classe e la copio? non ho avuto tempo, io ed Heric siamo usciti-.

Fitta di rabbia.

Battito cardiaco al limite .

Stronza.

Sa benissimo di ferirla .

-Certo, prendi pure- glielo lancia e sorride.

Bastarda.

Sa bene che dentro non c'è niente.

-Vieni subito, vero?- Fanny lancia un'occhiataccia a Heric.

Lui annuisce, assente, fissandosi i piedi.

Finalmente la moretta si stacca e se ne va. .

Rimangono loro due, la testa bassa e il cuore a pezzi.

Non si guardano.

La terra umida di pioggia e brina sembra essere molto più interessante .

Ad un tratto Sana si sente prendere per un braccio.

Alza lo sguardo, lo chignon si scioglie e la molletta che lo teneva sù cade nel fango .

Nessuno dei due la raccoglie .

Si guardano, adesso vicini .

Sentono i loro cuori battere all'unisono.

Sono nel cortile della scuola, tutti che passano, nessuno che li vede veramente.

Rossana abbandona il braccio, che penzola nel vuoto come cosa morta.

Heric le alza il viso, le scosta una ciocca dal viso e sorride.

Il primo, vero sorriso della giornata .

Rossana sente gli occhi bruciarle, mentre Heric le bacia una guancia dolcemente, affondando nella carne.

Poi le prende piano la mano, e camminano insieme, fino ad un rientro della parete, nella quale Heric la spinge dolcemente .

Adesso sono uno addosso all'altra, nell'ombra.

Heric sa di sudore .

Rossana di vaniglia.

Alchimia. .

-Io...- .

-Tu...- .

-Noi...- .

-Noi-.

Alchimia. .

La rossa allunga le labbra, mentre il collo si tende.

Anche Heric si sporge.

Si sfiorano.

Si guardano di nuovo.

Si toccano.

Bacio a stampo .

Bacio innocente.

Umido, una danza di lingue morbide e calde, ognuna che porta il proprio sapore.

Bacio alla francese.

Bacio che sa di passione.

Alchimia.

Niente a che vedere con il bacio di Fanny.

Rossana cozza contro il muro.

Heric le è addosso e le preme il petto contro il seno, accarezzandole i fianchi.

Le gambe di Sana si intrecciano intorno a lui.

Alchimia.

La campanella suona.

Una si ferma, l'altro cerca di continuare.

Un'occhiata. .

Gli occhi di lei gli dicono che non se l'aspettava.

Gli occhi di lui le dicono che lo aveva pianificato da tempo.

Alchimia.

-Ti amo- sussurrato all'unisono. .

Piano, senza sorrisi.

Due semplici parole.

La gonna fruscia, le gambe di Rossana ritoccano terra, le mani di Heric tornano in tasca. .

Bacio sulla guancia.

Poi Sana scappa via.

Lui la rincorre. .

Alchimia. .

Sono in ritardo.

Per lui è normale.

Per lei è la fine del mondo.

Alchimia.

Lei è innamorata, lui anche.

Lei è fidanzata, lui anche.

Lei è triste, lui anche.

Lei corre, lui anche.

Alchimia.

Sana & Heric.

Alchimia.