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Autore: AcrossTheSea    01/08/2012    4 recensioni
Ormai abbiamo capito tutti che Loki è pazzo, pazzo da legare.
E cosa si fa se qualcuno è pazzo? Si chiama uno psicologo. (una psicologa, perchè le donne si sa, sono le confidenti perfette)
Un viaggio ad Asgard di midgardiani sventurati. Che forse impazziranno pure loro.
Ma per non sbagliarci subito mettiamo chiara una cosa:
Questa NON è una storia d'amore.
Buona lettura. (se vi va di leggere...)
(:
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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03:25 - Canada -

 

 

 

La tazza di thè caldo fumava tra le sue mani arrossate dal freddo.

 

"Non suona esattamente come una missione ufficiale"

 

"..Perchè in effetti non lo è"

 

"E cosa sarebbe allora; Natasha?"

 

"Sai che sei la migliore psicologa criminale che conosca.."

"Non hai interrotto il mio allenamento notturno per farmi dei complimenti. Quindi non girarci intorno, ti prego. A chi devo fare il profilo?"

 

"Hai ragione."

 

La russa abassò lentamente la sua tazza di caffè nero con latte e zucchero e continuò.

 

"Ma vedi, il problema non è esattamente chi; ma dove. E, non è proprio un profilo quello che ti chiedono."

"Continuerai ancora a non rispondermi?"

 

"Julie, sai che non posso riferirti informazioni così delicate in un luogo pubblico"

 

"Sono le tre di notte, non c'è nessuno qui.. è qualcosa che ti ha compromesso? C'entra Budapest? C'entra Clint?!"

 

"No, no. Solo che non è facile da spiegare, non l'hanno spiegato bene neanche a me."

"Smettila di giocare. Sono troppo stanca per sentirti inventare scuse. Rispondi alle mie domande se almeno non vuoi parlarne apertamente. Chi è il soggetto e dove si trova?"

 

Natasha appoggiò appoggiò la tazza vuota ai piedi della panchina su cui era seduta e si rassegnò all'idea di dover raccontare tutto quello che sapeva, visto che in un modo o nell'altro la psicologa ne sarebbe stata informata.

 

"Bhé.. è Loki.."

 

La faccia della donna si fece improvvisamente seria.

 

"Q-quello dell'attacco a New York? quel Loki?"

 

"Sì. E si trova ad Asgard. Il problema è che sarai tu ad andare là."

 

Passarono diversi secondi che sembrarono molto più lunghi nel buio e nel silenzio di quel parco canadese.

 

"..E sarebbe quello il problema?"

 

"bhè..sì, infondo Loki è un pazzo, un criminale, come molti altri che ti sono già capitati. Thor dice che il viaggio per dei terrestri è molto stancante ed in più non ci sarà supporto dallo SHILED. Ma non sarà pericoloso, non andrai sola; Thor.."

"Thor? Ci hai parlato? Vi siete già messi d'accordo?"

 

"Il direttore vuole che vada tu; è una missione come tutte le altre. Solo non sarà sulla Terra"

 

"No, non capisci. Non posso fare un profilo a ..."

 

"Non è un profilo.."

 

"Quello che è, non si può fare, quanti anni avrà mille? di più? ti rendi conto di quello di cui può parlare? Non mi basteranno mesi per capire cos'ha in testa!"

 

"Lo so, ma da quanto ha spiegato Thor, adesso è ancora più pazzo di prima e vorrebbe che cambiasse, che tornasse il fratello che conosceva."

 

"Capisci che avrò comunque bisogno di tempo. Probabilmente quando avrò finito, se ci riuscirò in questa vita, sarò io quella che avrà  bisogno di cure."

 

"Lo capisco."

 

"Non puoi venire con me?"

 

"Fury mi ha già assegnata ad un'altra missione."

 

"..E Clint?"

"Anche lui?"

 

"E chi verrà con me allora?"

 

"..Stark, Rogers.."

 

"Stark?!"

 

"Sì, sarà la tua guardia del corpo.. e Jane Foster."

 

"Non la conosco"

"La fidanzata di Thor"

 

"...oh, fantastico"

 

"Andiamo l'aereo parte tra poco"

 

Julie prese un respiro profondo, alzò lo sguardo sulla spia in piedi davanti a lei, la guardò con rimprovero, chiuse gli occhi per un paio di secondi e riprese a respirare con regolarità. Alla fine si alzò anche lei dalla panchina e con Natasha a braccetto si allontanò camminando.

 

 

 

Nel sonno precario che insegnano alle spie Julie sapeva che la missione era più pericolosa di quanto Natasha volesse ammettere, nonostante Thor, Stark, Rogers e tutti quelli che potevano affrontare Loki anche su Asgard, il dio delle menzogne avrebbe fatto di tutto per farla impazzire. E su Asgard, lontana dalla realtà e dalla vita che conosceva, senza la possibilità di comunicare con la Terra era possibile che Julie impazzisse sul serio, e probabilmente non solo lei.

Un Iron Man fuori controllo sarebbe stato già difficile da spiegare agli asgardiani, se poi perdeva definitivamente la testa..era meglio non pensarci.

Almeno a fargli da balia c'era il Capitano. Non che lui fosse in uno stato migliore, l'ultima volta che ci aveva parlato era in piena crisi del sopravvissuto, ma sembrava più tranquillo dopo l'aver preso parte alla squadra dei Vendicatori.

In quanto a questa "Jane Foster" non credeva che avrebbero parlato molto, lei sarà sicuramente presa in cose da fidanzatini con il dio del tuono.

 

Natasha aveva gli stessi pensieri, aprì gli occhi con calma e girò la testa verso l'amica, quando le appoggiò una mano sul braccio e sorrise, lei rispose con lo stesso affetto.

 

"Sarò la prima terrestre a vedere Asgard"

 

"Oh sì, prima che qualcun'altro non s'inventi il turismo interspaziale."

"Ah, tra un paio d'anni ci saranno turisti cinesi per tutte le strade della città"

 

"Quanto manca all'arrivo?"

 

Natasha guardò l'orologio.

 

"poco meno di un'ora"

 

"qual'è la prossima tappa?"

"La Stark Tower, ti aspettano là."

 

"Non faccio le valigie?"

 

"Troverai qualcosa da Tony, non preoccuparti"

 

"Non lo faccio"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

21:10 - USA  New York

 

 

"Allora, ti piace?"

 

"Wow! Pepper. Prova a toglierlo."

 

"E' fatto apposta, ma tocca a te."

 

Tony si avvicinò al letto dov'era distesa la fidanzata con un nuovo intimo firmato.

Cominciò a baciarla dolcemente e con calma le passò le mani sui fianchi fino ad arrivare a sotto l'ombelico.

 

"Stark!!"

Tony si riprese e si alzò malamente dal letto. Qualcuno era entrato in casa all'improvviso e senza invito e lo chiamava a squarciagola.

 

"Stark!!!"

 

"Cosa c'è adesso? Scusami cara, ma.. c'è qualcuno di là! Torno subito. Non ti muovere."

 

Entrato nel grande salone appena finito di ristrutturare notò subito l'imponente e familiare figura nell'ombra della stanza.

 

"T-Thor?!"

 

"Stark! Ti stavo cercando."

 

"Si l'ho notato. Ti dispiace ripassare domattina, adesso sono molto impegnato."

 

"Il tuo lavoro dovrà aspettare, uomo di metallo, ho bisogno del tuo aiuto."

 

"Forse non mi sono spiegato bene: NO! Va via. Torna domattina."

 

"Forse tu non hai capito; riguarda Loki!"

 

"Il piccolo cervo è scappato?"

 

"No ma.."

 

"Allora nessuno problema. A domani!"

 

Antony Stark salutò con la mano l'inatteso ospite e girati i tacchi riprese la strada per la camera da letto.

"Stark!"

 

Ma l'urlo del dio del tuono lo allarmò abbastanza da rigirarsi e poter osservare bene la sua faccia sinceramente preoccupata.

 

"Ti prego"

 

"Aaah! Va bene! Ma togliti quell'esspressione da cucciolo bastonato. Aspettami qui. Torno subito."

 

Tornato in camera la signorina Potts aveva già cambiato abbigliamento ed indossava il suo solito pigiama di seta, leggendo un libro cominciato qualche giorno prima.

 

"Cosa? Ti sei già cambiata?!"

 

"Su Tony,  non fare quella faccia. Sono sicura che avremo un'altra occasione"

 

Recuperatosi dalla delusione con uno sbuffo di disapprovazione Tony si allontanò senza dire una parola.

 

"Benvenuto signore."

 

Thor si guardò intorno, ma non riuscì a scoprire chi gli rivolse la parola.

 

"Dove sei?!"

 

"Tranquillo Thor non ti morde."

 

"Stark! Da dove arriva questa voce?"

 

"E' Jarvis. Non preoccuparti è solo un computer."

 

"Cosa?"

 

"E' come..oh questa è difficile da spiegare. Te lo racconto un'altra volta, promesso. Ma ora dimmi cosa c'è di tanto importante!"

 

"Riguarda Loki."

"Sì e poi?"

 

"Non sta bene."

 

"Questo lo sapevo anch'io"

 

"Voglio dire che sta peggio, non parla più nemmeno per offendermi, e quando lo fa dice cose che non hanno alcun senso."

 

"Se non ti offende è strano. Ma cosa posso farci io?"

"Jane ha detto che se parlasse con qualcuno poi starebbe meglio. Ma ha detto che doveva essere qualcuno esperto in questo genere di cose."

 

"Eee..?"

 

"E che te conoscevi sicuramente qualcuno."

 

"Bhè si sbaglia. Ma posso sentire Nick. Ineffetti credo che a tuo fratello serva uno psicologo"

 

"Nick Fury?"

"In persona. Dammi due minuti."

 

"Grazie."

 

Passarono più di due minuti da quando Tony uscì dalla stanza e Thor rimase in piedi a guardarsi circopsetto intorno, senza sapere cosa fare.

Per sua fortuna dopo un quarto d'ora sbucò dalla porta Pepper.

 

"Oh, non sapevo ci fosse ancora qualcuno qui. Tu devi essere Thor. Molto piacere, sono Pepper Potts, la fidanzata di Tony."

 

"Piacere mio."

 

E ripondendo le baciò la mano come un vero cavalliere.

 

"Ti va un caffè? A quanto pare sarà una notte lunga."

 

"Molto volentieri, grazie."

 

"Allora, Thor, è arrivato qualcun'altro a conquistare la Terra?"

 

La donna aveva un'allegria naturale che fece sorridere persino il dio dei fulmini.

 

"No, niente del genere. Si tratta di Loki, è diverso, sta peggio di prima, nessuno riesce a capire cosa gli passi per la testa."

 

"Forse dovrebbe parlare con qualcuno."

 

"E' strano, Jane mi ha detto la stessa cosa. Mentre io non ci avrei mai pensato."

 

"Forse perchè da voi non esistono psichiatri e psicologi...Oh ecco il caffè!"

 

Pepper rovesciò dentro due tazze il contenuto scuro di un bricco di caffè americano e aggiunse un paio di cuchiaini di zucchero in più nella tazza destinata al dio.

 

"Bhè questo non è vero caffè italiano, questa è la versione americana. Ma è buono lo stesso vero?"

"Oh..sì ottimo."

 

"Sai è molto bello che continui a preoccuparti di tuo fratello anche dopo tutto quello che è successo"

 

"Ti ringrazio. Ma non so quanto a lui possa interessare"

 

"Bhè..."

 

"Missione compiuta!!"

 

Tony sbucò al mometo giusto perchè Pepper non aveva idea della risposta che avrebbe dovuto dare.

 

"Fury ha già richiamato la squadra, saranno qui entro domattina."

 

"Allora chi sono?"

 

"Il pirata dice di avere nello SHIELD la migliore psicologa criminale del paese, ha chiamato Rogers, e mi ha intimato di andare con loro per costruire qualcosa che ci metta in comunicazione con Asgard"

 

"Bene. Con noi verrà anche Jane."

 

"La tua ragazza Point Break?"

 

"Sì, devo andare a prenderla"

"Non so se il direttore sarà d'accordo"

 

"Non è lui che decide per il mio regno."

 

"Ottimo Thor. Uno a zero per te!"

 

Dopo un'occhiata interrogativa il biondo si lanciò dal balcone della torre e si allontanò volando.

 

"Sorprendente.."

"Già..Non ci farò mai l'abiutudine...Ma dov'eravamo rimasti sigorina Potts?"

 

"Mi stava mostrando dei nuovi progetti signor Stark. Credo che li abbia lasciati sul letto."

 

"Oh che sbadato.."

Il milionario si caricò la donna sulle spalle e la riportò di peso in camera da letto.

 

 

 

 

 *ok è una cavolata che mi è passata per la testa senza uno scopo preciso ma spero che qualcuno la legga, per sbagliio magari, e lasci anche una recensione .

insomma fate come vi pare ma grazie per essere arrivati fino a questo punto.

(:

 

 

 

  
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